Pagine

Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

sabato 26 maggio 2012

" Cultura, Sana Imprenditoria e sbocchi occupazionali" di Mario Tudisco

Qualche anno fa insieme al mio amico Giovanni  De Rosa – all’epoca responsabile dell’ufficio di collocamento cittadino – calcolammo che, nell’arco di quindici anni più o meno, Santa Maria Capua Vetere aveva perso all’incirca nove mila posti di lavoro tra chiusure dell’ex Tabacchificio, dell’ex Siemens e a causa di centinaia di piccole aziende o esercizi commerciali o anche botteghe artigianali che avevano abbassato per sempre le loro saracinesche e al posto di queste perdite occupazionali la Città non aveva ricevuto nulla in cambio tranne un peggioramento della qualità media di vivibilità e un forte impoverimento collettivo.
In pratica, le uniche forme di reddito sicure sopravvissute riguardavano e riguardano ancora la micro e media economia che ruota intorno ai Tribunali e, paradossalmente, quella legata alla sorveglianza della sosta delle auto! Purtroppo, la nostra Città non era riuscita a trarre nessun beneficio dalle Facoltà Universitarie ubicate sul Territorio; né tantomeno a una classe imprenditoriale che andava scomparendo si sostituiva una nuova capace di rinverdire i fasti del passato. Anzi, anche quei pochi imprenditori ancora affezionati all’Antica Capua stavano per emigrare altrove.  Dopo qualche anno da quella ricerca, la situazione è peggiorata ulteriormente. Alla sana imprenditoria sammaritana di una volta si è sostituita una lenta ma progressiva infiltrazione malavitosa che ha trasformato la nostra Città nella Mecca degli affari senza scrupoli che nulla, proprio nulla, hanno restituito in termini occupazionali e di profitto generale.
Ciò nonostante, esiste ancora una piccola parte di imprenditori non “infiltrati” che, da qualche tempo a questa parte, hanno ritrovato il gusto di investire – seppur si tratta di piccole somme – a favore degli eventi culturali cittadini come La Città sotto la Città e, più recentemente, per il Concerto apprezzatissimo del Trio Condorelli di jazz. Inoltre, un buon risveglio si è registrato anche nel mondo delle fiere artigianali laddove ai vecchi del mestiere si è sostituito una nuova generazione che ha ereditato la migliore tradizione locale coniugandola con le nuove tecnologie. Per non parlare, di una sanissima imprenditoria giovanile locale che gestirà tutti i servizi aggiuntivi dei principali Siti Cittadini.
  Da qui, la sensazione che si possa e si debba insistere sulla strada della Cultura, dell’Arte e del Sapere in ogni sua forma, valorizzando usi, tradizioni, preesistenze archeologiche e eccellenze.

Mario Tudisco -  Giornalista e Assessore alla Cultura

Nessun commento:

Posta un commento