Pagine

Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

mercoledì 30 gennaio 2013

VANGELO DEL GIORNO


Lunedì 28 gennaio
S. Tommaso d'Aquino
SATANA È FINITO.
Prima lettura  Eb 9, 15.24-28
Per questo egli è mediatore di un'alleanza nuova, perché, essendo interve­nuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che era stata promessa.
Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quel­lo vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel san­tuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienez­za dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.

IL VANGELO
Salmo 97: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
 
Dal Vangelo secondo Marco  3,22-30

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Sata­na? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega.
Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
IL COMMENTO SPIRITUALE
E gli scribi sono sempre lì, a cercare il modo di far cadere in contraddizione Gesù. Credo che per lui sia stato tanto doloroso il cammino su questa terra, pro­prio a causa di tutti questi uomini per cui era pronto a dare la vita, ma che invece gli respiravano accanto determinati a fargli opposizione, con malanimo e violen­za, pronti a metterlo crudelmente a morte.
«Tutto sarà perdonato... ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato... ».
Erano costoro uomini che non sapevano accettare un Dio misericordioso, che si opponevano alla grandezza dello Spirito.
Sono anche coloro che oggi non credono di poter essere perdonati e compresi, sono gli uomini e le donne che hanno perso la fiducia negli altri, in Dio, nella vita. Siamo noi quando rifiutiamo la mano divina nella nostra esistenza, quando re­stiamo chiusi su noi stessi e non volgiamo lo sguardo purificato dal dolore verso Gesù, che è in grado di scacciare i demoni della nostra sofferenza
IL TESTIMONE
SAN TOMMASO D'AQUINO
Figlio dei conti d'Aquino, signori di Roc­casecca, dove nacque nel 1225, Tom­maso entrò a far parte dell'ordine men­dicante dei domenicani vincendo ogni opposizione familiare. Innamorato della verità, si appassionò per Io studio della teologia al punto da estraniarsi comple­tamente da tutto il resto. Insegnò a Parigi e in Italia, stimatissimo dovunque, specialmente dai pontefici. Il frutto dei suoi studi e delle sue meditazioni: la monumentale Summa Theologiae, il suo capolavoro, che insieme a numerose
altre opere filosofiche e teologiche gli valse di venire proclamato dottore della Chiesa. Tuttavia verso la fine della vita (morì nel 1274 a Fossanova) non volle più scrivere, in seguito ad una visione in confronto della quale gli sembrò "paglia" tutto quanto aveva scritto in precedenza. Fu canonizzato da papa Giovanni XXII, che dichiarò: «Tommaso ha illuminato la Chiesa più di tutti gli altri dottori, e un uomo fa più profitto sui libri suoi in un solo anno, che non sulle dottrine degli altri per tutto il tempo della sua vita».

Nessun commento:

Posta un commento