LUNEDÌ 18 FEBBRAIO
S. Simone
L'AVETE FATTO A ME
Prima lettura Lv
19,1-2.11-18
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla a tutta la comunità
degli Israeliti dicendo loro: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro
Dio, sono santo. Non ruberete né userete inganno o menzogna a danno del
prossimo. Non giurerete il falso servendovi del mio nome: profaneresti il nome
del tuo Dio. Io sono il Signore. Non opprimerai il tuo prossimo, né lo
spoglierai di ciò che è suo; non tratterrai il salario del bracciante al tuo
servizio fino al mattino dopo. Non maledirai il sordo, né metterai inciampo
davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore. Non commetterete
ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai
preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Non
andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte
del tuo prossimo. Io sono il Signore. Non coverai nel tuo cuore odio contro il
tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di
un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli
del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore».
Salmo 18: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
IL VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo 25,31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il
Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà
sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli.
Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle
capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re
dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre
mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del
mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi
avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi': Allora i
giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti
abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto,
o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e
siamo venuti a visitarti?" E il re risponderà loro: "In verità io vi
dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l'avete fatto a me': Poi dirà anche a quelli che saranno alla
sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per
il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da
mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi
avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete
visitato': Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo
visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti
abbiamo servito?" Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico:
tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete
fatto a me': E se ne andranno: questi al supplizio eterno, ì giusti invece alla
vita eterna». Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di
sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio
dell'uomo».
IL COMMENTO SPIRITUALE
Un Dio remoto, abitante dell'iperuranio, in qualche angolo
sconfinato della cosmologia incute timore. Come si può conoscere? Chi ne può
ascoltare l'insegnamento? In che modo entrare in rapporto con lui? Gesù indica
la strada. Dio non lo si conosce nel segreto di uno sgabuzzino insonorizzato,
né bisogna stordirsi con quale narcotico per poterne avere visione. È negli
ultimi che hanno bisogno di alimento, vestiario, salute, ospitalità. In loro si
rivela, rendendosi disponibile a chiunque Il nostro amore per Dio passa per
l'amore al fratello, per questo dobbiamo considerare ogni fratello come Gesù,
in senso letterale, dunque non come una imitazione. La preferenza che Gesù
rivela per i poveri, i disadattati, i carcerati, sottolinea il capovolgimento
della logica cristiana Assiso sul trono glorioso, da quel pulpito egli non
misurerà la conoscenza, l’arte o la dottrina degli uomini, ma la loro amicizia
con lui, espressa dall`amore per gli ultimi. È una verità universale, che
possiamo vivere oggi, in questo momento, andando incontro a Gesù nel disgraziato
che incontriamo fra un minuto.
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