Immersa
nei ricordi, vorrei riportare alla luce uno dei tanti obbiettivi che si
prefiggeva il compianto Mario Tudisco, che era quello di riaprire finalmente al
pubblico e soprattutto alla cittadinanza sammaritana ed ai numerosi studenti
che ne avevano fatto richiesta la Biblioteca
Comunale, che dopo anni e anni di incuria è stata resa inagibile
In
seguito ad un sopralluogo da parte degli uffici competenti si era riuscito anche
a reperire fondi necessari per i lavori di riattazione dello stabile che, non è
proprietà del Comune di Santa Maria Capua Vetere ma il cui onere di manutenzione
ordinaria e straordinaria ricade sull’Ente stesso. Era stata prevista una somma
di 20Mila Euro per la ristrutturazione parziale del plesso comunale ubicato
presso la struttura dell’ex Angiulli.
Laddove,
tra l’altro, oltre all’enorme Patrimonio di natura libraria, sono custoditi
importanti testi storici dell’Antica Capua e alcuni preziosissimi volumi del
‘600 e del ‘700. Basti ricordare che, nell’antichità le prime due strutture che
ogni serio amministratore provvedeva a fare allestire erano: il Teatro con la Biblioteca annessa, in quanto il Teatro si proponeva la finalità di
assemblare il popolo e la Biblioteca invece, quella di erudirlo. Qua il Teatro
dopo mille peripezie è tornato al suo splendore, lo stesso non può dirsi della
Biblioteca.
Perché
quando si pensa al rilancio della Cultura a S. Maria Capua Vetere vengono completamente trascurati i servizi di base:
la Biblioteca e il Museo Garibaldino?
E’
compito della Pubblica Amministrazione avere cura che tutti gli strumenti che
concorrono alla formazione culturale della popolazione funzionino al meglio…
Antonella Canalonga

Nessun commento:
Posta un commento