Forse,
come molti già sapranno, gli ex lavoratori della Finmek sono stati posti in mobilità in data 20
ottobre scorso.
Il
grave problema è che, per la quasi totalità di questi lavoratori, alla fine del
percorso di mobilità, non vi sarà l’aggancio alla pensione ma il licenziamento,
con tutti i risvolti drammatici che un tale evento comporta.
Tutto
ciò è accaduto nella più completa assenza della politica, locale e non. I
lavoratori sono stati lasciati soli. Ma tant’è.
Eppure
un motivo per riprendere i fili di un discorso, relativo alla necessità di un
intervento volto alla reindustrializzazione del territorio, ci sarebbe.
Infatti, la Regione
Campania con delibera della Giunta regionale n° 30 del
29/01/2013, ha inserito la provincia di Caserta nel PAC (Piano Azione
Coesione), che prevede il rilancio di aree colpite da crisi industriali,
destinando proprio a Caserta 40 milioni di euro.
È
possibile che il Comune, nella persona del Sig.Sindaco, riesca a trovare un
proprio spazio rivendicando per la sua città un intervento a favore della
Finmek?
Il
Comune deve potersi inserire in un discorso di effettiva reindustrializzazione,
facendo pesare che proprio S.Maria C.V. ha pagato un prezzo altissimo, in
termini occupazionali, perdendo in pochi anni migliaia di posti di lavoro nel
settore manifatturiero con la chiusura del Tabacchificio e poi dell’Italtel.
Risulta
poi che l’on.Paolo Romano, presidente della Giunta Regionale, ha un suo Ufficio
Politico proprio nella nostra città; è ipotizzabile investire anche costui del
problema?
Al
Sindaco e alla giunta i lavoratori della Finmek chiedono, seppur tardivamente,
una fattiva collaborazione per creare le migliori condizioni di un eventuale
reindustrializzazione del territorio che potrebbe favorire il loro ritorno nel
mondo del lavoro.
È
chiedere tanto? Ma se la politica non fa questo a cosa serve?
Non
c’è più tanto tempo a disposizione e già adesso recuperare il tempo perso
diventa difficile se non impossibile ma si può e si deve provare.
Questo
è quanto attiene alla politica: “ il
lavoro prima di tutto” è un imperativo.
A
tal proposito si riporta un breve estratto del programma elettorale che nel 2011 ha consentito a questa
Amministrazione di vincere le elezioni comunali.
Al punto 2 quel programma recitava
testualmente : "Il lavoro – Il piano di sviluppo economico –occupazionale-
Il patto sociale.
La consapevolezza che il
“Lavoro” è oggi il maggiore problema sociale che ci attanaglia, ci spinge
a ribadire il nostro impegno a sostenere con ogni forza e con ogni utile
iniziativa la creazione di posti di lavoro . Nonostante ciò , lontani da ogni
affermazione demagogica e qualunquista, sottoliniamo anche la nostra
consapevolezza che questi non potranno certo nascere dal nulla, ma solo attraverso
un impegno costante e attento nel porre le basi e le premesse necessarie ad
incentivare nuove forme di stimolo e supporto dell’iniziativa privata, della cooperazione,
del volontariato e dell’ associazionismo, per assicurare nuove forme di lavoro
a vantaggio dell’intera cittadinanza."
Quanto
sopra riportato deve guidare l’operato di una classe politica all’altezza delle
sue responsabilità e dei suoi compiti ed è quello che si aspettano i lavoratori
della Finmek.
I
lavoratori della Finmek
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