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lunedì 17 giugno 2013

Ancora sulla Finmek Access di S. Maria.C.V.



Forse, come molti già sapranno, gli ex lavoratori della Finmek  sono stati posti in mobilità in data 20 ottobre scorso.
Il grave problema è che, per la quasi totalità di questi lavoratori, alla fine del percorso di mobilità, non vi sarà l’aggancio alla pensione ma il licenziamento, con tutti i risvolti drammatici che un tale evento comporta.
Tutto ciò è accaduto nella più completa assenza della politica, locale e non. I lavoratori sono stati lasciati soli. Ma tant’è.
Eppure un motivo per riprendere i fili di un discorso, relativo alla necessità di un intervento volto alla reindustrializzazione del territorio, ci sarebbe. Infatti, la Regione Campania con delibera della Giunta regionale n° 30 del 29/01/2013, ha inserito la provincia di Caserta nel PAC (Piano Azione Coesione), che prevede il rilancio di aree colpite da crisi industriali, destinando proprio a Caserta 40 milioni di euro.
È possibile che il Comune, nella persona del Sig.Sindaco, riesca a trovare un proprio spazio rivendicando per la sua città un intervento a favore della Finmek?
Il Comune deve potersi inserire in un discorso di effettiva reindustrializzazione, facendo pesare che proprio S.Maria C.V. ha pagato un prezzo altissimo, in termini occupazionali, perdendo in pochi anni migliaia di posti di lavoro nel settore manifatturiero con la chiusura del Tabacchificio e poi dell’Italtel.
Risulta poi che l’on.Paolo Romano, presidente della Giunta Regionale, ha un suo Ufficio Politico proprio nella nostra città; è ipotizzabile investire anche costui del problema?
Al Sindaco e alla giunta i lavoratori della Finmek chiedono, seppur tardivamente, una fattiva collaborazione per creare le migliori condizioni di un eventuale reindustrializzazione del territorio che potrebbe favorire il loro ritorno nel mondo del lavoro.
È chiedere tanto? Ma se la politica non fa questo a cosa serve?
Non c’è più tanto tempo a disposizione e già adesso recuperare il tempo perso diventa difficile se non impossibile ma si può e si deve provare.
Questo è quanto attiene alla politica: “ il lavoro prima di tutto” è un imperativo.
A tal proposito si riporta un breve estratto del programma elettorale che nel 2011 ha consentito a questa Amministrazione di vincere le elezioni comunali.
Al punto 2 quel programma recitava testualmente : "Il lavoro – Il piano di sviluppo economico –occupazionale- Il patto sociale.
La consapevolezza che il “Lavoro” è oggi il maggiore problema sociale che ci attanaglia, ci spinge a ribadire il nostro impegno a sostenere con ogni forza e con ogni utile iniziativa la creazione di posti di lavoro . Nonostante ciò , lontani da ogni affermazione demagogica e qualunquista, sottoliniamo anche la nostra consapevolezza che questi non potranno certo nascere dal nulla, ma solo attraverso un impegno costante e attento nel porre le basi e le premesse necessarie ad incentivare nuove forme di stimolo e supporto dell’iniziativa privata, della cooperazione, del volontariato e dell’ associazionismo, per assicurare nuove forme di lavoro a vantaggio dell’intera cittadinanza."
Quanto sopra riportato deve guidare l’operato di una classe politica all’altezza delle sue responsabilità e dei suoi compiti ed è quello che si aspettano i lavoratori della Finmek.
                                                                                I lavoratori della Finmek

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