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domenica 29 settembre 2013

L’ennesimo spreco di denaro pubblico perpetrato ai danni dei sammaritani


Ripetutamente annunciati durante lo scorso anno, con tanto di squilli di trombe, gli interventi di recupero e valorizzazione del parco urbano, che avrebbe dovuto ospitare al suo interno la sede del parco tematico Città della Storia, sembrano non essersi mai concretamente avviati. Un progetto che avrebbe dovuto presentare solo un completamento delle attrezzature ricettive e ludiche già realizzate nell’area. Progetto per un importo di quasi dieci milioni di euro che si sarebbe dovuto estendere su una superficie di circa 45mila metri quadrati, che ad oggi presenta percorsi già realizzati, con pannelli informativi (anche in braille), panchine ed altri arredi urbani. Si era addirittura pensato ad allestire una zona didattica, per una migliore continuità del percorso archeologico, e un approccio sensoriale alla natura mediante l’ utilizzo di essenze tipiche della macchia mediterranea campana, con costi economici e di adattamento certamente inferiori alla piantumazione di specie esotiche. Il tutto al fine di uniformarsi alle recenti direttive internazionali in materia di riqualificazione di suoli abbandonati attraverso il ripopolamento di piante autoctone, con il duplice scopo della creazione di un ulteriore punto di attrazione per i turisti in visita all’ Anfiteatro. Decisamente un opera avanguardistica. Vorremmo tentare di comprendere, dunque, la politica disfattista di un’ amministrazione comunale che ha fermamente deciso di continuare a sperperare denaro pubblico per la realizzazione di nuove opere mai completate, sistematicamente lasciate all’oblìo e al vandalismo dilagante. Siamo fin troppo coscienti che la nostra rimarrà una “Vox  clamantis in deserto”, ma è impensabile, per noi, lasciare all’ incuria e ad un destino di lento degrado un’ opera pubblica che sarebbe potuta diventare con successo un punto di aggregazione cittadino e che oggi, invece, versa abbandonata al lento logorìo del  tempo e bisognevole di svariati interventi strutturali. Oggi l’area si presenta come preda ambita di atti vandalici da parte di incivili che hanno divelto suppellettili ed arredi vari, danneggiato irrimediabilmente panchine e vialetti trasformandola in un deposito di rifiuti, anche grazie al facile accesso e alla mancanza di sorveglianza. Un’ area abbandonata al degrado che rischia fortemente di divenire caveau di stupefacenti, area di spaccio e luogo d’incontro della piccola criminalità organizzata. Affermiamo serenamente queste nostre dure parole di denuncia in quanto preferiamo essere accusati oggi di allarmismo, piuttosto che tra qualche anno di negazionismo o, peggio ancora, di connivenza. Se non si approntano immediatamente soluzioni adeguate, efficaci ed efficienti per la manutenzione ordinaria dell’impianto, lo sforzo economico del Comune di Santa Maria Capua Vetere sarà vanificato. Si rende, oltremodo, necessario l’attivazione di un impianto di videosorveglianza, in quanto il livello di sicurezza deve essere urgentemente innalzato, per preservare il parco urbano dall’opera dei vandali e degli incivili che quotidianamente ne fanno territorio di nessuno. 

Un vero e proprio monumento allo spreco di denaro pubblico.


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