prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

mercoledì 16 febbraio 2011

S.MARIA C.V. - Pellino e Antonio Napoletano tentano il "colpaccio" da decine e decine di milioni di euro per il Mulino Parisi, distrutto dal fuoco della provvidenza. Il metodo è quello noto, quello di Eurospin


Non è che il patto tra Paolo Romano, Giancarlo Giudicianni e il simpatico Giovanni Campochiaro fosse fondato su opere filantropiche. O meglio, il filantropismo c’era pure nel contratto del “ribalton dei ribaltoni”, ma era un filantropismo, diciamo così, selettivo, erogato a favore di chi di filantropismo, in passato, in questa città, ne ha beneficiato a iosa e che non ne avrebbe certo bisogno.
Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo, quel patto, politicamente ribaldo, del “ribaltone” incrociava la benedizione degli imprenditori del mattone.
Caduto Giudicianni, si sarebbe portati a pensare che queste brame siano arretrate in retrovia in attesa di tempi migliori. Sì, buonanotte!!! E allora questa città non si chiamerebbe Santa Maria Capua Vetere, se questi qua ritornassero nei ranghi zitti e mosca. Se, infatti, i loro referenti politici non sono più disponibili, al loro posto di lavoro restano alcuni dirigenti del Comune scelti e nominati, a suo tempo, dal sindaco sfiduciato, forse proprio in funzione di certi percorsi che avrebbero dovuto portare alla realizzazione di ben note operazioni ad altissimo valore aggiunto, leggasi guadagno, frutto della differenza tra costi e ricavi.
Il timore più che concreto che la prossima amministrazione non possa essere così compiacente, considerando che i vecchi interlocutori un minimo sputtanati, politicamente, lo sono, e ben difficilmente, pur rimanendo sicuramente a galla, grazie a un consenso clientelare frutto di anni e anni di utilizzo, diciamo così, improprio delle pubbliche risorse, riusciranno ancora ad essere utili e determinanti per i loro progetti. Questo spinge gli squali dell’economia del mattone sammaritana ad accelerare proprio in questi giorni, approfittando del fatto che il commissario prefettizio Pizzi poco conosce dell’origine di certe vicende e dell’eziologia di certe malattie.
Naturalmente, il primo a sperare in questo che potremmo battezzare “interregno creativo”, è il “mitico” imprenditore dell’agro aversano, Pellino. “Mitico” perché da un decennio è al centro delle cronache giornalistiche su diverse operazioni immobiliari. Pellino è tornato alla carica, negli ultimissimi tempi, per chiudere la partita della trasformazione dell’area del Mulino Parisi, con un nuovo tecnico, una vecchia conoscenza: l’ingegnere Antonio Napoletano, già leader cittadino dell’Udeur.
Il tecnico sammaritano pare abbia già presentato un progetto al dirigente proveniente dal Comune di Caserta, Biondi, il quale, però, dato che il sottoscritto lo conosce benissimo, dato che al Comune di Caserta è stato, tutto sommato, il meno peggio di tutti, prima di dare il via libera ci penserà una trentina di volte e magari aspetterà la nuova Amministrazione per condividere con il livello  quella che rappresenterebbe una responsabilità pesantissima, in considerazione delle vicende (come le vogliamo chiamare, “discutibili”?) che hanno riguardato questo storico manufatto. In poche parole, quello realizzato da Pellino, attraverso l’ingegnere Napoletano, è l’ennesimo tentativo di ottenere una concessione edilizia per l’area che fino a pochi mesi fa era occupata da quello che si conosceva comunemente come Mulino Parisi e che grazie ad uno stranissimo ma provvidenziale incendio (vedi foto) è stato raso al suolo zittendo così le voci che si erano innalzate a difesa dell’edificio in tufo , che seppur di non altissimo pregio, era rappresentativo nel suo genere .
Ma le voci di protesta non riguardavano solo la volontà di preservare le vecchie pietre ma erano soprattutto legate alla destinazione urbanistica dell’aria che secondo il PRG sammaritano vigente era destinata a strutture scolastiche , quindi “zona F” o comunemente di pubblica utilità.
Probabilmente , conoscendo gli usi e costui e la “giurisprudenza consolidata” dell’ufficio tecnico comunale sammaritano si tenterà di giustificare l’eventuale rilascio della concessione dicendo che il vincolo è decaduto e se così fosse già bisognerebbe chiedersi chi e perché non ha provveduto ad evitare tutto questo.
Ma anche in un simile caso l’area non diverrebbe automaticamente edificabile , o almeno non vi si potrebbe edificare con la stessa cubatura precedente (sarebbe il caso di ricordare che l’area ha una estensione di circa 12mila metri quadri) in quanto laddove anche fosse decaduto il vincolo, l’area diventerebbe zona bianca e cioè area la cui destinazione sarebbe da ridefinire nuovamente e non certo ad opera di un dirigente comunale così come è avvenuto per la costruzione Eurospin, questione per la quale l’ingegnere Napolitano qualche problemino l’ha dovuto affrontare, in qualità di referente politico locale che i proprietari della struttura commerciale avrebbero incontrato prima di riuscire ad ottenere la licenza edilizia e prima, secondo le accuse della Procura della Repubblica, di aver pagato i dirigenti regionali nei confronti dei quali è in corso un procedimento penale per le presunte tangenti intascate , pretese e ottenute per far rilasciare quella concessione in una area bianca appunto.
Chissà avrà pensato Pellino: vuoi vedere che se è andata bene ad Eurospin, che, al di là dei guai giudiziari, è lì vivo, vegeto e produce quattrini a cascata, può andare bene anche a me con l’area del mulino Parisi? D’altronde, se questo è un momento sfavorevole perché non c’è un’Amministrazione su cui Pellino, tutto sommato, aveva contato per avere copertura politica, può diventare un momento favorevole perché tutta la procedura possa dipanarsi a fari spenti, senza il problema di dover affrontare defatiganti discussioni in Consiglio comunale.
Ma siccome Caserta…c’e, la luce della trasparenza, della legalità liberale e della democrazia l’accendo io. Come sempre, d’altronde.
Gianluigi Guarino

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Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

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TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE