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mercoledì 30 marzo 2011

Occupazione e ricrescita economica: nuova iniziativa del Forum delle Associazioni





La crisi economica senza precedenti dal dopoguerra ai giorni nostri ha attanagliato numerosissime famiglie sammaritane , le quali fino a pochi anni fa , vivevano finanche in condizioni di relativa agiatezza.
Naturalmente, una delle cause maggiori - oltre alla crisi finanziaria mondiale, che pure si avverte dappertutto è rappresentata dalla chiusura di numerosi siti industriali e artigianali, che- almeno fino agli inizi degli anni ‘90, davano da vivere a migliaia e migliaia di famiglie di questa città e dei centri limitrofi.
Da qui, la nuova iniziativa del Forum delle associazioni per domani 31 marzo, che ha convocato un’assemblea aperta a i partiti politici, ai sodalizi civici e alle singole personalità interessate, con unico tema all’ordine del giorno: la crisi disoccupazionale della città del foro e le prospettive di rinascita socio-economica.
“ La nostra città, molto più che altri centri del casertano stesso, è in preda ad una crisi occupazionale di enormi proporzioni, che ha scaraventato dalla mattina alla sera,centinaia e centinaia di famiglie di nostri concittadini in mezzo alla strada - spiega l’ arch. Biagio Maria Di Muro , portavoce del Forum Delle Associazioni, per cui le dinamiche economiche e finanziere della città rappresentano la nostra priorità programmatica con cui intendiamo confrontarci erga omnes.
E allo stesso tempo, per individuare possibilità di nuovo sbocchi occupazioni duraturi e dignitosi, non fosse per altro che per garantire ai tantissimi giovani della città del foro un tranquillo futuro lavorativo ed esistenziale”


dal blog di Mario Tudisco . Caro amico ti scrivo :" E’ DIFFICILE RIDURRE ALL’OBBEDIENZA CHI NON VUOLE COMANDARE." -“ se viviamo è per marciare sulla testa dei re”.


Lascio volentieri ad altri  l’utilizzo, per sottolineare alcune scelte politiche, di categorie come “vecchio” e “nuovo” che per me non significano proprio niente perché fanno riferimento  a termini che si definiscono non per identità, ma per differenza e, quindi, vivono di vita riflessa , l’uno in funzione dell’altro.
In una città come la nostra che appare immobile , avvolta in una “ polvere luminosa,  e bianca  , che copre le case e le fornisce uno squallido aspetto da mobile sconquassato” le novità appaiono come stelle cadenti . Sono rare, ma meritevoli di attenzione . Ne cito qualcuna che mi ha favorevolmente impressionato e non me ne voglia nessuno se ne dimentico altre.
  1. Il presidio permanente in tenda, durato più di due anni, di nr. 55 ex lavoratori della ec Finmek Access , privati delle loro spettanze (tra cui incentivo  e TFR) che rischiavano, dopo il fallimento dell’Azienda, di non potere accedere alla pensione di anzianità perché mancava all’appello dei contributi un periodo di cassa integrazione  non autorizzata dal Ministero del lavoro. La loro battaglia di “legalità”, condotta in completo isolamento, fu vinta nonostante ignorata del tutto da partiti , sindacati e città .
  2. Le  nr 3 proposte di delibere di iniziativa popolare formulate, nel corso del 2008, da un gruppo di associazioni di liberi cittadini , per ciascuna delle quali si raccolsero ,  con le modalità previste dell’art. 34 dello Statuto al Comune di S.Maria C.V , nr 800 firme circa di residenti. L’iniziativa , è bene ricordarlo soprattutto per chi oggi in campagna elettorale si erge a paladino della partecipazione popolare, nacque all’esterno dei partiti , fu boicottata dagli stessi e, all’unanimità, da tutti i Consiglieri ( ad eccezione di uno solo di essi).
  3. La kermesse  di rilievo Nazionale“ Concerto d’amore per la terra dei fuochi” che ha avuto luogo il 25 febbraio u.s. nella cornice del Palamaggiò di Castelmorrone ed è stata arricchita dalla presenza di numerosi musicisti della scena ‘militante’ locale e nazionale, nonchè da autorevoli personalità del mondo della cultura , dell’impegno sociale  e del giornalismo di denuncia.  Essa è stata promossa dalla coscienza sinceramente ambientalista di un’associazione di S.Maria C.V.  di concerto con una miriade di associazioni provinciali e regionali che nulla hanno a che fare con  partiti ed Istituzioni.
  4. La realizzazione, sul territorio cittadino, del “centro sociale Spartaco” luogo di aggregazione politica extraistituzionale . Spazio autogestito sottratto al dominio del potere costituito e messo a disposizione della città.
Alla gente impegnata in siffatte manifestazioni di autonomia dedico una famosa frase di J.J. Rousseau : E’ DIFFICILE RIDURRE ALL’OBBEDIENZA CHI NON VUOLE COMANDARE.
  1. Ultima, ma non ultima la presenza di un fogliaccio come il “Popolo sammaritano”, ora denominato “freccia nel fianco”. Chi mi conosce sa che non ho condiviso, in passato, il governo democristiano della città , tuttavia  bisogna convenire, con onestà e senza storcere il naso ( come si fa nella sinistra ufficiale ), che senza questo strumento di informazione locale, ove, peraltro, hanno trovato asilo, con le loro riflessioni, personalità di diversa estrazione politico/sociale , l’intera città non sarebbe mai venuta a conoscenza di atti, documenti e testimonianze concernenti alcune ingerenze lobbistiche nella gestione dell’Ente Locale.  Onore al merito.
Menzionare questi eventi che hanno agitato , in qualche modo acque stagnanti non è indicativo di una volontà di far ricorso ad ideologie  che, giuro di aver abbandonato da tempo, almeno da quando ho letto ( molto tempo fa)  una frase di Marx ,citata da Engels in una lettera del 1882 :”ciò che è certo è che io non sono un marxista”.
Ignorarli, però, mi sembra un delitto che si sta perpetrando in questa campagna elettorale. E’ come uccidere un bambino in culla pur di riprendere la solita solfa: il candidato “X”  è più nuovo e/o giovane del candidato “Y”. Sono queste le qualità che possono aiutare i cittadini a scegliere senza sprofondarli in un passato piuttosto remoto ?
Preferisco, a queste contrapposizioni personalistiche, il mio passato del quale non parlo volentieri perché sono fondamentalmente un “iconoclasta”. Uno degli slogan preso in prestito da  Shakespeare e che al tempo faceva furore era: “ se viviamo è per  marciare sulla testa dei re”.
Penso che oggi sarebbe attualissimo.
Gerardo D’Amore                   

Sebiorec : perchè questo rapporto resta nascosto nei cassetti della Regione Campania ?

“C'è una rapporto nascosto da mesi nei cassetti della Regione Campania. Si chiama Sebiorec, ed è uno dei più imponenti studi epidemiologici con biomarcatori mai fatti in Italia. Dice che c'è diossina cancerogena nel sangue di napoletani e casertani, c'è troppo arsenico nell'acqua e non mancano, in alcuni comuni, i velenosi Pcb. Ma niente panico, il rapporto si cautela:"i livelli di esposizione non sono tali da giustificare uno stato d'allarme sanitario". I valori, in genere, sono nella norma. E sembra una buona notizia, soprattutto per i campani che da tempo sospettano di vivere in una delle zone più inquinate e pericolose d'Italia. Perché allora finora nessuno ha reso pubblici i risultati? Forse perché, spulciando il rapporto e i suoi faldoni nelle pieghe (in tutto migliaia di pagine di analisi e test) non tutti i dati sono così tranquillizzanti come sembra. E di sicuro gli addetti ai lavori sono preoccupati.”
(tratto da un  articolo di Emiliano Fittipaldi del  24 Marzo 2011,  abbastanza esaustivo sulle problematiche che ci interessano  fin troppo da vicino ,che riportiamo integralmente di seguito ad alcuni nostri interrogativi ed osservazioni , nonchè dovuti e sentiti ringraziamenti a soggetti indimenticabili per il loro operato da parte di tutti noi sammaritani)

A seguito di  tali allarmanti notizie sull’ inquinamento ambientale del nostro territorio ,    sommessamente, ma a voce alta e con la passione civile che ha sempre contraddistinto la nostra azione politica ci poniamo qualche interrogativo, a cui vorremmo tanto fornissero delle risposte gli amministratori della nostra città che avrebbero(?) dovuto compiere scelte nel rispetto del tanto decantato bene comune (e non per il proprio tornaconto), e soprattutto a tutela della salute pubblica.
Alla luce dei dati del rapporto Sebiorec, ribadiamo dati resi pubblici da una inchiesta giornalistica, e non, come avrebbe dovuto essere, dagli amministratori della Regione Campania, qualche interrogativo ci sorge spontaneo:
• perché i dati del rapporto Sebiorec non vengono resi pubblici?
• Perché non se ne discutono pubblicamente i contenuti?
• Quali sono i pericoli per la salute pubblica dei nostri concittadini, cristallizzati nelle analisi epidemiologiche ivi contenuti?
• Chi consentì all’epoca di svendere il nostro territorio con le gravi conseguenze per la salute di noi tutti?
• La scelta dei nostri amministratori regionali di non diffondere i dati e la portata del rapporto Sebiorec  ha a che fare con il novello Piano Regionale per la costruzione di ben quattro nuovi inceneritori, di cui uno in provincia di Caserta?
• E tutto questo ha, per caso, a che fare con la nuova (???) emergenza dei rifiuti a Napoli e con la soluzione individuata dal Governatore Caldoro,  dall’Assessore competente Romano e dal Curatore del Piano Regionale, Prof. Umberto Arena (Docente alla SUN ed ex Assessore al ramo), relativa cioè alla volontà di sversare tra Irpinia, Beneventano e Casertano (San Tammaro?) oltre 1600 tonnellate di rifiuti dribblando addirittura la invalicabile norma della provincializzazione?
Nel ribadire la nostra ferma volontà a discuterne pubblicamente, attendiamo dai nostri Amministratori doverose, urgenti, pubbliche ed improcrastinabili risposte ai nostri interrogativi!
E, nel frattempo, ringraziamo sentitamente l’ex assessore all’ambiente regionale Avv Federico Simoncelli , fautore di uno dei primi ribaltoni, la cui presenza in Regione sembra essere stata del tutto deleteria per la nostra città;  il caro ex Sindaco ,Enzo Iodice,  “creatore di mostri “ di vario genere ed esperto nell' accattivarsi la benevolenza Bassoliniana, cosa questa che lo ha poi portato a ricoprire prestigiosi e  remuneratissimi incarichi fino alla presidenza dell’Ept, ( e chissà cosa altro ancora riuscirà ad ottenere grazie al suo perfetto camaleontismo politico ) il suo ex vice sindaco e fido aiutante, sempre pronto  nel porre in essere la politica di distruzione di partiti e valori grazie all'importazione del ribaltonismo politico e cambio continuo di sigle tra gli amministratori locali ,Giovanni Campochiaro, che ha a lungo "stracampato",  e continua a farlo , sui rifiuti e sulla loro gestione . E ancora, ringraziamo tutti coloro che non hanno pensato per nulla a ciò che accadeva sotto i loro nasi e che hanno sempre accettato tutto ciò in silenzio . Oggi continuiamo a pagare le conseguenze dell’operato di chi  da sammaritano (!!!)  , invece di tutelare i propri concittadini  li ha svenduti, mettendone a rischio la salute oltre che snaturandone la città per  trasformarla in pattumiera  della regione .
I sammaritani , che prima potevano avere la scusante di "non sapere" oggi che sanno hanno il dovere di ricordare questi signori e ripagare il loro operato come meritano 
                         
  
di Emiliano Fittipaldi
Diossina nelle vene, Arsenico nell'acqua. E poi cadmio, mercurio, piombo. Con i picchi nei comuni più vicini alle discariche e agli inceneritori. Un rapporto segreto analizza gli effetti dell'emergenza rifiuti
(24 marzo 2011)
 C'è una rapporto nascosto da mesi nei cassetti della Regione Campania. Si chiama Sebiorec, ed è uno dei più imponenti studi epidemiologici con biomarcatori mai fatti in Italia. Dice che c'è diossina cancerogena nel sangue di napoletani e casertani, c'è troppo arsenico nell'acqua e non mancano, in alcuni comuni, i velenosi Pcb. Ma niente panico, il rapporto si cautela:"i livelli di esposizione non sono tali da giustificare uno stato d'allarme sanitario". I valori, in genere, sono nella norma. E sembra una buona notizia, soprattutto per i campani che da tempo sospettano di vivere in una delle zone più inquinate e pericolose d'Italia. Perché allora finora nessuno ha reso pubblici i risultati? Forse perché, spulciando il rapporto e i suoi faldoni nelle pieghe (in tutto migliaia di pagine di analisi e test) non tutti i dati sono così tranquillizzanti come sembra. E di sicuro gli addetti ai lavori sono preoccupati.

Anche perché il rapporto parla espressamente di presenza di quella diossina chiamata "tipo Seveso", la più pericolosa tra le diossine, e la associa al consumo di mozzarella e verdure. Aggiungendo che nel quartiere di Pianura c'è più diossina che nel resto della regione. Come si può restare sereni?
"L'Espresso" ha letto le conclusioni definitive del rapporto, commissionato nel lontano 2007 dagli uomini di Antonio Bassolino e costato in tutto 250 mila euro. Il lavoro è pronto dallo scorso dicembre, frutto di mesi di studio (e bracci di ferro) di 115 tra scienziati e medici che hanno partecipato alla sua stesura. Sono ricercatori dell'Istituto superiore di sanità (Iss), del Cnr, del Registro tumori e delle Asl locali che hanno prima analizzato 900 campioni di sangue e 60 di latte materno per capire la quantità di sostanze tossiche presente negli abitanti di 16 città a rischio ambientale del napoletano e del casertano. E che poi hanno interpretato i dati e messo nero su bianco le loro valutazioni sul livello di contaminazione e di esposizione agli inquinanti. Se i livelli "medi" di diossine e metalli pesanti riscontrati sono simili a quelle di altre realtà nazionali ed europee, ci sono molte differenze tra zone e comuni. Ma la somiglianza col resto del territorio nazionale è anche conseguenza dalla metodologia con cui è stata fatta l'indagine, visto che i 900 campioni di sangue sono stati divisi in pool da dieci campioni ciascuno. Una scelta dettata da fattori economici (ogni analisi è molto costosa) e scientifici (lavorare su grandi quantità di sangue permette maggiore precisione statistica). Di certo, però, in questo modo i picchi di esposizione ai veleni dei singoli donatori non sono stati registrati, e si è persa anche la variabilità tra soggetti.

Nonostante tutto, che alcune zone siano più contaminate di altre è un fatto che balza subito agli occhi. In un paragrafo intitolato "Possibili esposizioni anomale" si indicano sei comuni con fattori di criticità alti o medi. Luoghi dove gli scienziati hanno trovato concentrazione di inquinanti maggiori che altrove. E dove, si legge nel rapporto, in un futuro prossimo venturo si potrebbe (dovrebbe?) intervenire. Per bonificare le sorgenti inquinanti. La priorità è "alta" per la presenza di arsenico a Villaricca e Qualiano, e "media" a Caivano e Brusciano (sempre per l'arsenico), a Giugliano (dove gli scienziati segnalano un primato per il mercurio) e a Napoli, zona Pianura, per la diossina tipo 2,3,7,8-Tcdd, quella più pericolosa. Nelle zone citate vivono, dati Istat alla mano, oltre 320 mila persone. Il rapporto dice che le sostanze sono "indesiderate", e poi aggiunge che i valori non sono tanto alti. Ma a molti osservatori questa sembra un'incongruenza. Di fatto, certo è che bisognerebbe studiare la sorgente dei veleni, capire quale parte della catena alimentare è stata contagiata, quanto pesano i fumi tossici sprigionati dall'immondizia bruciata.

Nel sangue degli abitanti di Pianura sono state trovate quantità di diossina tipo "Seveso" tre volte superiori a quelle di Villa Literno (tra i paesi è quello meno contaminato dalla sostanza), quasi doppia razione di cadmio e di diossine-benzofurani rispetto a Casapesenna. Nel pool che analizza la presenza di diossina cancerogena nei ragazzi maschi e nelle donne anziane di Pianura, per esempio, troviamo valori superiori a 2 picogrammi per grammo. Per essere davvero tranquilli, dicono gli scienziati più preoccupati, dovrebbero essere intorno a 1. Perché a Napoli non ci dovrebbero essere valori simili a quelli registrati vicino a poli industriali come a Mantova o a Taranto.

dall'Espresso on line http://espresso.repubblica.it/dettaglio/campania-col-veleno-in-corpo/2147619/12 

martedì 29 marzo 2011

Amministrative. Biagio Di Muro candidato sindaco

A suo sostegno le liste civiche formate dalle otto associazioni cittadine che sono scese in campo dopo lo scioglimento dell'amministrazione Giudicianni

Santa Maria Capua Vetere - L'ex vice sindaco Biagio Di Muro candidato sindaco. E' la decisione assunta dal forum delle associazioni che si riconoscono nel progetto civico ideato all'indomani dello scioglimento del consiglio comunale. La notizia è stata anticipata dall'edizione odierna de 'Il Mattino'. I responsabili delle otto associazioni cittadine hanno deciso di scendere in campo da soli individuando nell'ex vice sindaco Biagio Di Muro il candidato sindaco. L'architetto scioglierà le riserve nel corso della prossima riunione.
 www.interno18.it



lunedì 28 marzo 2011

Questa sera le associazioni bissano l'incontro della scorsa settimana ; ancora piza pasta e fagiloli e buona musica a volontà


Dopo il grande successo dell’incontro musicale ed enogastronomico della scorsa settimana,  Il Forum delle Associazioni propone un sacrosanto bis per questa sera, sempre negli accoglienti locali dell’ex pizzeria ‘O  Lione,  con inizio prefissato per le ore 20.00. Un bis, dunque, doveroso a base di pizza, pasta e fagioli, vino rosso doc, tanta musica (giovanile e meno giovanile) e, naturalmente, il tutto condito da amicizia e una giusta dose di spensieratezza!
L’evento- a cui è invitata a partecipare la cittadinanza- è organizzato dalla Pro Loco Capua Antica del presidente Donato Di Rienzo, congiuntamente ai sodalizi civici Il Domani,I disoccupati , il Girasole, Risveglio Sammaritano, i Gladiatori, Centrocittà e Santa Maria Felix.

Guardiamo agli interessi della città con onestà e coerenza.

La grave situazione politica che tuttora si registra a Santa Maria, si ripercuote negativamente su tutta l’economia della città.
In una città allo sbando, la popolazione  non trova più alcuna risposta nelle Istituzioni che dovrebbero pensare al suo benessere.
Senza pensare ai problemi reali o, solo pensando ad altri intrallazzi, si stanno tessendo le trame per proporre progetti politici senza veri contenuti  e candidature tese permettere altri misfatti ai danni della città e della sua popolazione.
Oltre all’ottimo Dario Mattucci che ha avuto il coraggio di proporsi con un progetto serio ed ambizioso anche se, a mio modesto avviso, non percorribile in questo momento, ci si aspettava che scendessero in campo forze veramente intenzionate al rilancio della città, ma,  a pochi giorni dal termine di presentazione delle liste, non vi è ancora la proposizione ufficiale di un candidato alla carica di Sindaco che rappresenti la sintesi delle aspettative della città .
Questa città allo sbando, per l’incapacità di darsi una conduzione politica degna ed affidabile, ha trovato un momento di seria gestione “paradossalmente” con l’avvento del Commissario Prefettizio il quale, attraverso la sua serietà e professionalità, ha saputo dare impulso, per quello che gli compete, ad attività ed iniziative che erano ingessate per l’incapacità dell’amministrazione Giudicianni.
Siamo fiduciosi che La Città, con un colpo d’orgoglio,riesca ad esprimere un serio progetto politico ed amministrativo che Le ridia dignità e buon governo.
Oggi è necessario, più che mai, il varo di uno strumento urbanistico che ponga fine al sacco indiscriminato del territorio e guardi allo sviluppo sostenibile del territorio,non  a favorire colate di cemento che determinerebbe la morte della città, trasformandola in un dormitorio per cittadini indesiderati; è’ necessario guardare ad uno sviluppo delle attività produttive che ridiano vita ad un’economia ferma da decenni ed all’occupazione giovanile attualmente senza alcuna prospettiva,è’ necessario affrontare seriamente il problema della collocazione del Tribunale e…., tanto altro di cui in passato si è ampiamente disquisito.
E’ triste che tante persone non comprendano la gravità del momento e continuino a ragionare in modo miope, guardando ad interessi personali trascurando i veri problemi della collettività. Oggi c’è bisogno che si dia dignità alla Politica e si pretenda che le persone che si propongono all’elettorato ne abbiano a sufficienza per esercitare correttamente il ruolo che vorrebbero assumere.
La dignità che non si può a barattare per i canonici ”trenta denari”; in un momento come questo deve essere la molla per ridare una speranza a questa nostra città !!
Chi è serio e coerente non  dovrebbe nemmeno pensare di poter appoggiare chi si è dimostrato incapace, chi ha accettato  quell’ ennesimo tradimento della volontà popolare per ottenere solo qualche prebenda. E’ ora di  trarre una conclusione onesta da tutto quanto è stata, fino ad oggi, la realtà della politica sammaritana, senza farsi ammaliare dalle sirene o da promesse effimere. L’inefficienza e la mancanza di programmi servono solo ai portatori di interessi occulti, a coloro che hanno determinato uno sfacelo al quale è necessario porre immediato rimedio. Oggi la parola è data al Popolo affinchè scelga una guida vera, una  guida che risollevi i destini di una città in pieno degrado politico, sociale,morale ed economico.
Gaetano Rauso

domenica 27 marzo 2011

SONO TUTTI FUGGIASCHI

                         
 
All'indomani della caduta della giunta Giudicianni, se percorrevi le principali vie cittadine, ti potevi imbattere in persone nei cui volti si potevano leggere frasi come queste: "mi candiderò a fare il sindaco", oppure "mi candiderò a fare il consigliere comunale". Vi era un fervore politico paragonabile neppure a quello vissuto per le elezioni politiche del 1948. Per quasi due mesi spuntavano candidati sindaci e candidati consiglieri da ogni parte, alcuni magari erano nomi
da barzelletta, mentre altri erano nomi più seri ed attendibili. Poi la cosa è andata lentamente scemando,fino ad arrivare al punto che, a meno di un mese dalla presentazione delle liste,è caccia aperta ai nominativi dei candidati sindaci.
Da vecchio enigmista posso azzardare a proporre per questa sciarada due tipi di soluzione.La prima,quella più spicciola, è improntata alla faciloneria del momento.Durante la rivoluzione francese, nel periodo del Terrore,erano in molti a proporsi come "capitani del popolo" di primo mattino, mentre nel tardo pomeriggio le loro teste cadevano nel cesto della ghigliottina. Esaurito allora il tema della faciloneria,resta quello più complesso dell'autorevolezza.
Fra i nomi dei candidati sindaci,oltre a quelli dei vooltagabbana di professione,vi erano persone degne di stima che, parimenti,ora si sono dati alla macchia.Ed allora mi sono detto:"qua è questione di paura". E forse l'ho quasi azzeccata! Dopo tangentopoli,quel "tintinnio di manette" forgiato da Scalfaro,molti amministratori comunali di notte se lo sognano spesso.
Oggi un sindaco,per il grande potere che il legislatore gli offre,diventa un organismo fragile difronte alla complessità delle onerose mansioni che lo attendono. 
Ad ogni passo che dà potrebbe celarsi il trabocchetto che lo ingoia,ed ecco perchè dovrà cautelarsi fino all'inverosimile.
 

Le associazioni sammaritane bissano lunedì sera alla pizzeria O' Lione musica, pizza e pasta e fagioli in compagnia .

Dopo il grande successo dell’incontro musicale ed enogastronomico della scorsa settimana,  Il Forum delle Associazioni propone un sacrosanto bis per lunedì prossimo sempre negli accoglienti locali dell’ex pizzeria ‘O  Lione con inizio prefissato per le ore 20.00. Un bis, dunque, doveroso a base di pizza, pasta e fagioli, vino rosso doc, tanta musica (giovanile e meno giovanile) e, naturalmente, il tutto condito da amicizia e una giusta dose di spensieratezza!
L’evento- a cui è invitata a partecipare la cittadinanza- è organizzato dalla Pro Loco Capua Antica del presidente Donato Di Rienzo, congiuntamente ai sodalizi civici Il Domani,I disoccupati , il Girasole, Risveglio Sammaritano, i Gladiatori, Centrocittà e Santa Maria Felix.

La freccia nel fianco n.11 del 25/3/2011

freccia nel fianco n 11 del 24-03-11

Continua la politica da bar .....


Dopo l'interpartitico di centro destra, chiusosi con un nulla di fatto e rinviato a martedì prossimo, nella speranza di trovare nel frattempo mediatori che riescano a convincere l'Udc locale ad accettare di associarsi al pdl delle mele marce, tutti i ribaltonisti capeggiati dal ribaltonista per eccellenza, Campochiaro,  sono corsi a lamentarsi da Paolo Romano. Il quale ,  dopo un colloquio privato con Campochiaro e pochi altri, ha raggiunto la compagnia in attesa nel bar "Cappiello",  per cercare di calmare gli animi . Sempre nello stesso bar, questa mattina, è stato avvistato Campochiaro, in compagnia di Valiante e Di Vilio,intento a parlare animatamente con l'avv. Antonio Russo dell'UDC , probabilmente tenta di divenire il mediatore che il PDL sta cercando da giorni , per convincere l'UDC a correre a S. Maria con il partito dei ribaltonisti . Campochiaro potrà anche avere argomenti convincenti nei confronti dell'Avv. Russo,  ma non ha forse ben compreso che deve convincere Zinzi ed Argirò, in quanto il presidente della Provincia ha da tempo chiarito ai suoi che le alleanze spettano solo ed unicamente a lui . Presto sapremo se Campochiaro sia stato capace di convincere l'Avv. Russo ad intercedere per il gruppo dei ribaltonisti e soprattutto se in tale caso l'avv. Russo riuscirà ad intercedere presso Zinzi , cosa alquanto improbabile . Alla luce della decisione del PDL  di conservare le mele marce e i ribaltonisti , difficilmente Zinzi potrebbe accettare un accordo senza perdere la faccia  e soprattutto i propri candidati alle amministrative sammaritane ..........  

Dal Blog di Mario Tudisco .Caro Mario ti scrivo: L'altra metà del cielo

La riproposizione , da parte del centro-destra, dell’ex Sindaco dimissionato , mi riporta alla mente la celebre frase di B. Brecht : “quando il popolo chiese ai suoi governanti di cambiare le decisioni adottate, i governanti decisero di cambiare il popolo”. Certo essa voleva rappresentare , a suo tempo, una provocazione dialettica e il suo autore mai avrebbe immaginato che negli anni successivi sarebbe diventata, invece, la realtà di una politica depositaria unicamente di posizioni di potere gestite come una proprietà privata e trasferite da un Governo all’altro.


D’altra parte non ci rimane che prendere atto, con onestà intellettuale, che il centro-sinistra, al governo della nostra città per più di tredici anni, si è limitato a legittimare , a sua volta, una serie di notabili locali la cui sovranità si è concretizzata soprattutto nel “dar legge ai sudditi senza bisogno del loro consenso”.


Con altrettanta onestà, però, bisogna riconoscere che certamente esistono persone che fuoriescono da schemi precostituiti, perché l’esperienza gli ha insegnato che i diritti non vengono mai dalla politica, ma nascono dalle battaglie degli esclusi, e mettono in campo un desiderio di vivere in maniera radicalmente diversa da come prospettato e pianificato dal potere di lobbies e partiti.


Il loro coraggio li porta anche a distaccarsi dal mondo del centro-sinistra, sottrarsi al “potere trascendente” nemico del vivere quotidiano, per percorrere strade autonome abitate da nomadi, migranti, disoccupati , pensionati al minimo, operai in cassa integrazione, impiegati dello stato.


Le parole pronunciate, in questi ultimi giorni, da esponenti dei partiti locali e candidati alle elezioni p.v., patrocinano la causa dei commercianti costretti a chiudere bottega, dei professionisti che non arrivano alla fine del mese. Pochi sembrano accorgersi che le uniche realtà produttive (Finmek -ex Italtel- e tabacchificio) hanno messo alla porta centinaia di famiglie che sembrano oggi vendicarsi trascinando, nel mondo della povertà, anche settori sociali che in precedenza vivevano decentemente. E’ da tempo, ormai, che il lavoro dipendente non ha più presìdi. “L’articolo 18 e la Cassa Integrazione , unici rimasti, finiranno con l’ accentuare la disparità tra i lavoratori assunti a tempo indeterminato entro una certa data e la marea montante di contrattisti a tempo determinato, interinali, stagisti e chi più ne ha più ne metta.


Ad uscire dal coro è un’esigua minoranza che ancora esprime la volontà di mettere nuovamente al centro l’universo del lavoro, di tutto il lavoro, e ciò non può non riempire di gioia il cuore di gente come me che da quel mondo è stato prodotto ed in esso svolge la sua non certo regale esistenza (oi, oi, le passioni). Per questo rischiano in proprio ( sono soprattutto giovani) e non si nascondono, non sono spronati dai loro padri a far parte di un partito per poter coltivare le loro ambizioni . A volte si impegnano cocciutamente ( pensate un poco) a voler riscattare gli errori di una sinistra che non c’è più, altre volte si ribellano al voto come unica espressione della democrazia. Costituiscono, insieme, una piccola rete (un internet umano) non governata da alcuna intelligenza centrale e composta da una pluralità di nodi di comunicazione legati tra loro da amicizia che dura nel tempo “dimensione condivisa dell’ esistere”.


Certo il rifiuto da essi esibito è ancora poco, ma può costituire l’inizio di una liberazione basata sulla constatazione che, dal punto di vista del benessere di una comunità locale, l'acquedotto municipale è meglio di quello in mano a multinazionali del settore, la scuola è meglio frequentarla in locali idonei senza essere obbligati ai doppi turni, l’edilizia è meglio regolamentarla anziché lasciarla nelle mani della speculazione, la raccolta differenziata è meglio dei cattivi odori liberati nell’aria dallo Stir (ex Cdr), e così via.


Ecco un metodo per partecipare alle elezioni che è anche sostanza e che può contribuire a far nascere una visione di città che abbia una sua concretezza e stimolare, al contempo, una radicalità di proposte.



Gerardo D'Amore

"Il prefetto Pizzi non scherza: i dirigenti comunali possono partecipare a incontri extra comunali solo previa mia autorizzazione" di Antonio Tagliacozzi

Dopo il richiamo agli ex amministratori che erano soliti frequentare gli uffici comunali, ecco che il prefetto Luigi Pizzi, nella qualità di commissario straordinario al comune ha rivolto la sua attenzione ai dirigenti ed ai rapporti esterni che essi intrattengono nello svolgimento dei compiti istituzionali.
Il Prefetto lo ha fatto con una garbata, ma ferma nota inviata a tutti i dirigenti ed al segretario generale nella quale, senza mezzi termini, ha ricordato che la rappresentanza dell’Ente è affidata alla sua figura istituzionale. Una puntualizzazione che il Prefetto ha ritenuto di fare avendo riscontrato alcune anomalie nel comportamento dei vertici della macchina burocratica.
“Ho avuto modo – scrive il Prefetto, Luigi Pizzi – di verificare che i dirigenti, per il disbrigo della ordinaria attività d’ufficio e la definizione di procedure e problematiche di competenza, programmano spesso incontri e consultazioni all’esterno della sede comunale con rappresentanti e responsabili di Enti e Associazioni, il più delle volte senza che lo scrivente ne sia preventivamente informato. Poiché la rappresentanza dell’Ente – scrive ancora il Prefetto Pizzi – e le decisioni rilevanti all’esterno di natura programmatica, ed in ogni caso preliminari alle attività gestionali spettanti ai Dirigenti, fanno capo solo al Commissario Straordinario, dispongo che i Dirigenti possano partecipare a incontri esterni alla sede comunale, anche a seguito di inviti e convocazioni, solo dopo averne partecipato allo scrivente le motivazioni e finalità ed essere stati autorizzati. I signori Dirigenti – conclude la nota – si atterranno rigorosamente alle disposizioni impartite ad evitare sanzioni per comportamenti difformi”.
Intanto, lo stesso Prefetto Pizzi, con i poteri della giunta ha approvato una serie di deliberazioni che riguardano direttamente il personale dipendente.
In particolare sono stati approvati il Codice di disciplina per il personale dirigente, per il personale  non dirigente adeguato al decreto legislativo numero 150 del 2009, per il Segretario generale e per l’area delle Posizioni organizzative.

venerdì 25 marzo 2011

Lettera aperta sulle cooperative di edilizia economica e popolare

Cara redazione della freccia nel fianco
Voi che indagate meritoriamente su tutti gli scandali dell’urbanistica e dell’ edilizia sammaritana e di questo la cittadinanza vi ringrazia, perché non vi occupate giornalisticamente delle recenti “ cooperative dell’ edilizia sociale” che sono sbucate nella zona nuova di Santa Maria Capua Vetere come funghi dopo un temporale estivo?
In pratica, siffatte cooperative sono di edilizia sociale solo su carta , in quanto si tratta di vere e proprie abitazioni di lusso destinate a un target economico familiare che nulla ha a che spartire con chi avrebbe bisogno  realmente di un’abitazione di proprietà da riscattare magari nel corso degli anni.
E questo doveva essere l’iter delle vere cooperative di edilizia sociale; mentre lungo via Giovanni Paolo I sono sorte condomini di lusso che, però, per la loro edificazione e per l’acquisizione del suolo hanno usufruito dei benefit caratteristici dell’edilizia economica e popolare.
Lo stesso è successo nella zona di Sant'Andrea dei lagni dove le false cooperative hanno prodotto  casermoni- dormitori.
Si tratterebbe, dunque, di una vera e propria illegittimità urbanistica nella città del Foro a tutto danno di coloro i quali realmente vorrebbero costituirsi in cooperative ad uopo per garantire ai loro figli e a loro stessi un’abitazione - a costi non eccessivi ed ammortizzabili nel corso degli anni- duratura e di proprietà , così come avveniva nella nostra città fino a un ventennio fa.

Una cittadina

Pdl masochista ricandida a sindaco il meno amato dai sammaritani: Giancarlo Giudicianni!

Il Pdl, con coerenza e grande senso di responsabilità rispetto alle più recenti scelte operate dal partito in città, ritiene imprescindibile riprendere il percorso iniziato alcuni mesi orsono confermando lo schema di coalizione già adottato e chiamano gli alleati tutti alla unità ed alla condivisione della candidatura del sindaco uscente Dott. Giancarlo Giudicianni.

giovedì 24 marzo 2011

Prof. Raffaele Santabarbara Docente di Storia dell’ arte del Liceo Classico Statale Di Santa Maria Capua Vetere





Sono fortemente legato alla città di Santa Maria Capua Vetere dove vivo e risiedo dal 1973 ;qui mi sono sposato; qui sono nati e cresciuti i miei figli; qui svolgo la mia attività di docente del Liceo Classico “ Nevio”.


A dire il vero, mi sono sempre tenuto ai margini della politica attiva , pur seguendo sempre con interesse le vicende quotidiane che hanno inevitabilmente determinato le condizioni socio-politiche di S. Maria C.V.

Facendo un excursus attraverso la storia pregressa della città e facendo un confronto tra PASSATO e PRESENTE, si deve purtroppo, riconoscere che non c’è stato quell’auspicato miglioramento, soprattutto economico, che era tra le primarie aspirazioni di tutti i cittadini sammaritani e che rimane prioritario per ogni comunità sociale.

La mia spontanea candidatura nella Lista recante il simbolo del nascente partito “ Forza del Sud” è ispirata alla volontà di dare un umile e disinteressato contributo al miglioramento della città di Santa Maria Capua Vetere, facendo leva sui sacrosanti valori ai quali si sono sempre ispirati i più grandi statisti e legislatori di tutti i tempi.

Mi auguro, inoltre,che “ Forza del Sud” registrerà un graduale decollo, tale da diventare una forza politica, come fu per i settentrionali la “ Lega Nord”, che contribuisca alla rivalutazione socio-economica della Campania e delle Regioni meridionali.


In questa città neanche più il rispetto per i morti……….

All'ombra de' cipressi e dentro l'urne

confortate di pianto è forse il sonno

della morte men duro?


Così declamava Ugo Foscolo nel lontano 1804……… e già allora era insito nell’animo umano il bisogno di poter sentire sempre vicino i nostri cari defunti, dando loro un luogo ideale ed ospitale dove poter riposare.
Si cercava di colmare l’immenso dolore per chi era andato via con la speranza che il luogo dove fossero ora fosse quello perfetto per loro , almeno per raccogliere il loro corpo.
Il cimitero, la loro casa eterna, il luogo della memoria.
E per essere tale sarebbe necessario che i defunti potessero riposare sia in pace sia in un luogo meno degradato.
A Santa Maria Capua Vetere , invece, gran parte del cimitero- soprattutto quelle delle cappelle funebri storiche sono state lasciate al degrado più totale, e per la non manutenzione sono oramai pericolanti, inagibili e proprio per questo è vietato ai parenti di pregare di stare e di entrare per pregare per i propri cari. Ed ad aggravare la situazione, cumuli di immondizia disseminati dovunque- più di un camposanto ricorda un film horror.
E pensare che neanche tanti anni fa cimitero era uno dei più pregevoli biglietti da visita della nostra città.
Chiunque, infatti si recava presso il camposanto sammaritano aveva un colpo d’occhio immediato di pace, serenità e spiritualità.
Il luogo ideale, non solo per il riposo dei nostri cari che hanno abbandonato questa vita terrena, ma anche per tutti coloro i quali che vanno a portare loro gli omaggi floreali o per raccogliersi in un momento di preghiera per i loro scomparsi.
E se il grado di una città si giudica anche dal cimitero, è oggettivamente indiscutibile che l’Antica Capua ha fatto un balzo indietro sulla strada dell’inciviltà in segno di mancato rispetto per molti concittadini che avevano contribuito a costruire una città moderna ed efficiente di notevole spessore dell’intera terra di lavoro. E alla loro memoria, la città deve rendere omaggio!!!!!!!!
E' proprio questo stato di degrado , dunque, che fa mancare di rispetto mentre si continua a calpestare il ricordo di una Santa Maria Capua Vetere a cui fu invidiato perfino il camposanto.


Così e ridotto:



mercoledì 23 marzo 2011

A breve la Conad nell'aria dell'Ex Tabacchificio : se ne discute domani su iniziativa dell.arch Biagio Di Muro, presso l'aula Consiliare ore 18:30 , appello ai commercianti a partecipare , in particolare ai commercianti di Viale Consiglio d'Europa e zone limitrofe

Domani giovedì 24 – presso l’aula consiliare del Comune alle ore 18 e 30, il Forum delle Associazioni ha convocato un’ assemblea pubblica con un unico punto all'ordine del giorno: il futuro dell’ex tabacchificio di Santa Maria Capua Vetere, che come si sa, purtroppo, è interessato da una nuova ondata di speculazione urbanistica ed edile.
Infatti, all’interno della vasta struttura è previsto un centro commerciale vero e proprio, griffato Conad, che, oltre a depredare di uno dei pochi siti a vocazione industriale l’Antica Capua,  contribuirà ad affossare definitivamente il commercio della nostra città.
E’, di conseguenza,  prevedibile una nuova ondata disoccupazionale che colpirà i dipendenti e relative famiglie di negozi ed esercizi commerciali dell’Antica Capua che saranno costretti a chiudere i battenti per sempre.
E , come sen non bastasse, anche la già precaria viabilità della zona diventerà ancora più caotica e ingolfata.
Anche in questo caso, a risentirne in maggior parte saranno i commercianti e i residenti della zona. La nuova realtà commerciale edificanda non può , inoltre lasciare né indifferenti né indenni i commercianti del centro cittadino ,che vedranno diminuire il già limitato afflusso di clienti che sicuramente si fermeranno a fare i propri acquisti nei futuri negozi che saranno aperti nel costruendo Centro commerciale .
Da qui, l’accorato appello alla partecipazione rivolto dal portavoce arch. Biagio Maria Di Muro alle categorie dei commercianti della città del Foro e in particolare a quelli di  Viale Consiglio d’Europa :

AI SIG. COMMERCIANTI SAMMARITANI E IN PARTICOLARE  DI VIALE CONSIGLIO D’EUROPA

Il Forum delle Associazione Civiche Sammaritane ha indetto per il giorno 24 Marzo alle ore 18:30, un’assemblea pubblica nell’Aula Consiliare del comune di Santa Maria Capua Vetere, per discutere della situazione attuale riguardante l’ex- Tabacchificio, che come è a conoscenza di tutti, è investito da una nuova ondata cementizia che pregiudica la futura destinazione d’uso. La problematica sopracitata è di particolare interesse per Voi commercianti tutti ma in particolare per voi commercianti di Viale Consiglio d’Europa ,  in quanto l’area in questione è ubicata nei paraggi del vostro quartiere e la modificazione dell’uso urbanistico coinvolgerà, fatalmente, sia la viabilità che le sorti del commercio in viale Europa e strade limitrofe, oltre che ad indebolire ulteriormente il centro storico commerciale .
Data l’importanza del tema in oggetto, Vi invitiamo a partecipare compatti affinché siate voi i protagonisti del vostro quartiere e dell’intera città. Grazie .

Il Portavoce del Forum delle Associazioni
Arch. Biagio Maria Di Muro

martedì 22 marzo 2011

La festa di ieri sera...............un successo ...............



Riuscitissima la serata organizzata dal Forum delle Associazioni presso l'ex pizzeria 'O Lione di piazza San Pietro dove- a gustare pasta e fagioli, pizze e vino rosso doc- si erano date appuntamento centinaia e centinaia di persone.


In particolare, molti i giovani presenti che- oltre a "sbizzarrirsi" con la musica rock- hanno avuto di confrontarsi anche sulle principali tematiche della loro età. A cominciare proprio dal tema della disoccupazione che attanaglia la città . Una crisi economica senza precedenti dal dopoguerra ai giorni nostri.

"E' stata davvero una serata piacevole trascorsa in armonia ed amicizia- spiega il portavoce del Forum delle associazioni arch. Biagio Di Muro- in quanto abbiamo avuto modo di confrontarci con tanti giovani accorsi davvero in massa. Evidentemente, i nostri sodalizi civici- al di là dei momenti di spensieratezza- riescono a colloquiare con tutte le fasce sociali per creare i presupposti affinchè, una volta vinta la tornata elettorale di maggio, si riesca a governare l'antica Capua con efficienza e trasparenza. E con il riguardo dovuto ai tantissimi ragazzi e ragazzi sammaritani giustamente preoccupati per il loro avvenire economico ed esistenziale"


Ecco il regalo per sì al ribaltone........................




Non gli è bastato chiedere ed ottenere il posto di lavoro a tempo indeterminato per il fratello ...............ora anche a lui direttamente............ complimenti ex consigliere Valiante!!!!!!!!!!!!.....


Santa Maria Capua Vetere: una città che va amministrata, non gestita!!!

Il  modo in cui è stata amministrata la Cosa Pubblica nella nostra città, in questi ultimi anni,  è la negazione totale di ciò che ci hanno insegnato sia la Politica!!!
Consigli Comunali farsa, comandati da Sindaci che, per gli effetti di una assurda legge elettorale, hanno gestito la città in modo irresponsabile, tralasciando la cura degli interessi della collettività.
Negli anni in cui ho avuto l’onore di rappresentare gli elettori, ho avanzato tante richieste che avrebbero portato a migliorare la condizione della città e dei suoi abitanti e che, solo per il gusto di contrapporsi a  richieste sacrosante e convergenti con gli interessi della città, sono state  rigettate perché andavano contro quelli di gruppi economici e di potere che hanno saccheggiato il territorio cittadino e ne hanno determinato l’arretramento economico e morale.
Chiedere di avere lumi sui destini del Tribunale Civile e propugnare la sua sistemazione definitiva ne centro storico, opporsi alla speculazione nell’ex Tabacchificio, chiedere la nomina una commissione di indagini sulle irregolarità commesse in campo edilizio, chiedere la corretta gestione del patrimonio comunale e la valorizzazione delle risorse storiche ed archeologiche della città, cercare di assumere iniziative per il rilancio del commercio e delle attività produttive,  per un consigliere comunale desideroso di risollevare le sorti della sua città, era più che doveroso e  legittimo.
L’atteggiamento prevaricatorio del Sindaco e dei suoi adepti verso queste proposte ha determinato la mia acerrima opposizione, essendo consapevole,già dei primi mesi di consiliatura, dei veri interessi che muovevano i maggiorenti dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Giudicianni, condizionato dagli stessi poteri e personaggi che avevano determinato il fallimento anche dell’amministrazione Iodice.
All’interno del Consiglio, evidentemente, c’è stato chi non ha voluto far venire a galla problematiche molto delicate che potevano configurare responsabilità penali e patrimoniale connesse alla scorretta gestione della Cosa Pubblica. Per circa quattro anni sono stato costretto a contrappormi ad una maggioranza ribaltonista che ha negato tutto ciò che era stato promesso ai cittadini quando si è proposta all’elettorato. Così, come dimettermi dal PdL  è stato un atto dovuto, anche se molto doloroso, quando si è voluto far proprio un progetto già fallito, solo per avallare l’operato ed i desiderata di chi era ed è interessato solo alla speculazioni. Chi intende la Pubblica Amministrazione come un servizio da dare alla collettività e non come un’opportunità di fare soldi, avvalendosi del potere che gli deriva dalla carica che ricopre, non può avallare certe scelte, non può rinnegare ciò che ha denunciato, con tutte le sue forze così come tutto il PdL aveva fatto fino a pochi mesi fa. Tutti avrebbero dovuto denunciare ciò che si crede sia illegittimo, i misfatti che quotidianamente sono stati commessi, il trasversalismo e la finta opposizione di chi ha rinnegato i propri ideali per ottenere qualche misera prebenda. La  disonestà intellettuale di chi non ammette che vi possano essere ancora persone oneste che agiscono per l’interesse collettivo e non per quello personale, ha indotto questi meschini personaggi a cercare di sminuire e far passare in secondo piano la mia azione di legittima denuncia. La mia azione è stata sempre improntata, prima alla proposizione di provvedimenti che ritenevo e ritengo giusti e, poi, alla denuncia di fatti e circostanze di cui avevo constatato l’illegittimità. Oggi che la città è chiamata a darsi un nuovo Governo, continuerò a lottare contro questi malfattori per  far capire ai sammaritani che è necessario eleggere alla sua guida persone che hanno a cuore la sua rinascita morale, economica e sociale; per far capire che è necessario contrapporsi a coloro i quali hanno come solo interesse continuare a spartirsi le sue spoglie. La battaglia va combattuta fino alla fine, contro questi personaggi, contro la Politica del malaffare,contro le “Mele Marce”, senza  paura  e  nella consapevolezza di avere ogni diritto a portare avanti una  battaglia tesa a dare un futuro migliore ai nostri figli.
Gaetano Rauso