E' di questi giorni la notizia che l'Unità Coronarica dell'OSPEDALE MELORIO è in procinto di essere trasformata in Cardiologia. L'Unità Coronarica invece deve essere trasferita ad Aversa. Io non so a chi è venuta questa idea cervellotica, né desidero conoscerlo, onde evitare di lasciarmi prendere "la mano" e di ricoprirlo di contumelie. Poiché ci tengo alla mia libertà , mi limiterò a spiegare ai miei ventisei lettori il danno che deriverà a questa città dalla futura adozione del succitato provvedimento. Chi è colpito da infarto e non è assistito in un tempo ragionevolmente breve (talvolta meno di un'ora), rischia la morte. Quando al Melorio non funzionerà più l'Unità Coronica, un infartuato dovrà essere trasportato o a Caserta o ad Aversa. Chi mi legge ed è pratico di guida sa, nelle ore di punta, il tempo che si impiega per raggiungere una delle due città.
Ho detto, in apertura, che ignoro chi ha deciso questo futuro spostamento, ma non ignoro per colpa di chi può avvenire tutto questo. Tre amministrazioni comunali , di cui due di centro sinistra e una a sangue misto, si sono disinteressate sempre dei problemi che travagliavano il MELORIO, confortati in questo dal disinteresse del nostro consigliere regionale che, per giunta, era componente della commissione per la sanità.
Se il MELORIO, come molti danno per scontato, perderà anche l'Unità Coronarica, ci sarà un ulteriore motivo perché l'elettorato non permetta a nessuno dei vecchi amministratori di rimettere piede a palazzo Lucarelli.
Diceva Montaigne : "Certa politica è come il fango di Parigi, sporca di bianco le calze nere e sporca di nero le calze bianche".

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