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lunedì 10 ottobre 2011

Le uscite notturne di re Nasone

Si narra che re Nasone( Ferdinando I° di Borbone) ,quand'era re di Napoli,amasse travestirsi di sera da uomo comune e frequentasse locali d'ogni genere per rendersi conto,secondo lui,delle vere condizioni di vita del suo popolo. Ma faceva ancora di più. Entrava in una bettola malfamata,si metteva a giocare a morra e intanto controllava fino a che ora l'oste mesceva il vino. Superata l'ora della mescita consentita prendeva nota e così all'indomani vi mandava le guardie daziarie e faceva dare dieci giorni di chiusura al locale. Era notoriamente un donnaiolo e dove c'era una gonnella immancabilmente trovavi lui. Frequentando case di piacere sopra i Quartieri,controllava se vi fossero"e pullastelle" (le minorenni) e, in caso affermativo,vi mandava i sovrastanti che provvedevano a chiudere il locale. Con re Nasone c'era poco da scherzare, faceto, ironico, sarcastico, burlone fino al punto giusto. A lui si deve il motto"feste,farina e forca".Quando le cose non andava bene, a Napoli le teste volavano come moscerini. E veniamo a noi. Forse il nostro Sindaco qualche uscita notturna dovrebbe cominciare a programmarla. Certo la S. Maria di oggi non è la Napoli del 700,ma scava  sempre qualcosa verrebbe fuori.

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