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giovedì 17 maggio 2012

Il lavoro : un dramma


Il dramma dei nostri giorni è il lavoro. La percentuale dei disoccupati, soprattutto tra i giovani, ha raggiunto oramai un limite non più tollerabile da una società che ha a cuore il futuro dei suoi giovani.
Una politica attenta e sensibile deve impegnarsi strenuamente per dare loro delle risposte e soprattutto delle speranze. Un primo passo concreto per creare le condizioni favorevoli ad una crescita occupazionale nella nostra città è senz’altro il rilancio industriale che non può avvenire senza la conservazione degli spazi in cui praticare le attività manifatturiere; mi riferisco in concreto alla zona ex- Tabacchificio e a quella della ex- Italtel.
La conservazione di tali spazi non può prescindere da opportuni provvedimenti in materia urbanistica che ne vincolino la destinazione d’uso sottraendoli così definitivamente ad una speculazione che invece li vorrebbe cementificati a favore di una edilizia pseudo residenziale di cui non se ne avverte il bisogno.
La tutela di tali spazi è una delle azioni strategiche che l’ Ente Locale deve perseguire senza indugi per praticare quell’azione di governo che, con termini moderni, si definisce  “Marketing Territoriale” ossia rendere  attrattivo il proprio territorio ai fini di creare occasioni di lavoro.
L’apertura del Casello autostradale rappresenta poi un’altra risorsa importante per Santa Maria in quanto il suo livello logistico è certamente migliorato rispetto al passato.
Allora preservare gli spazi è condizione necessaria per creare le condizioni favorevoli ad un rilancio industriale della nostra città.
Un inciso. Il 19 ottobre prossimo per gli ex dipendenti della Finmek, già Italtel, scadrà la Cassa Integrazione e il destino dell’ultimo residuo di occupati di quella che fu la grande fabbrica  sammaritana sarà la mobilità e poi il licenziamento.
Ricordo, per averci lavorato, che lo stabilimento sammaritano, oltre ad essere all’avanguardia per le sue produzioni altamente tecnologiche era anche il più importante Centro di Ricerca in Italia nel settore delle Telecomunicazioni Private. Al suo  interno vi lavoravano, tra ingegneri e tecnici specializzati, più di 200 persone.
Questo serbatoio di competenze scientifiche e tecnologiche, nel silenzio assente della politica, è stato svuotato e adesso rischia di scomparire definitivamente.
Anche per i dipendenti ex Italtel diventa importante, e per tale motivo si sono sempre battuti, il mantenimento del sito che potrebbe ritornare ad offrire loro una possibilità di occupazione magari attuando quell’  AdP ( Accordo di Programma per la reindustrializzazione della provincia di Caserta) tra la  Regione Campania e lo Stato, la cui dotazione finanziaria ammonta a 100 milioni di euro e mai decollato.

P.Cicatiello

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