Quando si scrive di vicende che ci riguardano in prima
persona, c’è sempre il rischio di essere poco obiettivi. Cercherò, quindi, di
essere il meno parziale possibile. I fatti : quattro consiglieri del gruppo “ I
Sammaritani” (quattro, perché il consigliere Cappabianca ha fatto sapere di non
condividere l’atteggiamento degli altri) hanno chiesto al Sindaco di rimuovermi
dall’incarico di Assessore alla Cultura, promozione turistica, eventi e sport.
A quanto pare, tali consiglieri avrebbero “ minacciato” il Primo Cittadino di
non votargli il bilancio se non fossero stati accontentati in questa loro
richiesta. Tutto ciò, senza motivare minimamente le pecche eventuali di cui mi
sarei macchiato in qualità di delegato del Sindaco. A loro quattro basterebbe
solo il mio defenestramento in modo tale da poter gestire in maniera
presumibilmente clientelare le deleghe
attualmente in mio possesso. Non mi è dato sapere se al posto mio vorrebbero un
Assessore esterno oppure uno di loro si “ sacrificherebbe” in giunta; ad occhio e croce escluderei questa seconda
ipotesi in quanto i quattro consiglieri in questione non mi risulta siano
accademici della Crusca. E, per dirla tutta, mi sfuggono anche le opere. E
d’altronde, fino ad ora il loro impegno amministrativo è stato caratterizzato
da un silenzio assordante e dalla assoluta mancanza di programmazione e di
proposte politico – istituzionale.
Ciò premesso, sempre cercando di non essere troppo “ Cicero
pro domo sua “, mi sia consentito esternare alcune riflessioni. 1) Tali consiglieri
sono stati eletti tutti tra le file delle liste civiche formate dalle
Associazioni grazie all’impegno e alla passione di centinaia di persone che
hanno scritto e sottoscritto un preciso programma elettorale. Hanno chiesto
alle Associazioni un parere sul mio operato assessorile? Fino ad ora hanno mai
dato spiegazioni ai Sodalizi Civici del loro operato amministrativo? Quali
punti programmatici sono stati da loro evasi? E, in caso contrario, hanno
spiegato anche alla cittadinanza come mai si sono discostati dalla piattaforma
politica iniziale?
2) E’ lecito sostituire un Assessore senza una verifica
amministrativa ad un anno esatto dall’insediamento, della Amministrazione in
carica? Sostituire un Assessore dovrebbe essere una operazione politica su cui chiedere anche il
parere delle altre forze di maggioranza; altrimenti le ragioni stesse della
coalizione verrebbero a decadere. Inoltre, tale decisione comporta in se un
vulnus grave e un altrettanto grave precedente.
3) Dulcis in fundo: un Sindaco che accettasse una tale
imposizione agli occhi della Pubblica Opinione risulterebbe rafforzato o
indebolito? Io penso che risulterebbe, quanto meno, poco di polso con il rischio che nel corso della sua
Amministrazione tali imposizioni possano ripetersi a raffica. Al Sindaco,
quindi, non converrebbe cedere a meno che non voglia bissare la via
giudiccianea al potere. Ma sappiamo tutti come finì quella esperienza…

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