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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv
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sabato 29 giugno 2013
Salvare il soldato Ryan era un obbligo, una missione da portare a termine assolutamente, per chi ha creduto in lui e ha fatto si che assurgesse al posto che occupa.
Ma il nostro soldato, che oramai è diventato un “dead man walking” non ha voluto farsi salvare.
L'onore ormai è perso e la pantomina delle minacciate dimissioni per scongiurare lo smembramento del Tribunale o le marce su Roma tardive non servono a recuperare la credibilità persa per troppi ritardi e per le distrazioni dovute alle corse affannose per rincorrere la cementificazione della città.
Chi lo ha ucciso ha l’illusione di una vittoria , ma gli stessi assassini dell’unica speranza che era rimasta a questa città, non potranno mai essere dei vincitori. A loro chiederanno conto di 20 anni di saccheggi, anni in cui una cittadina
dall'economia solida è stata ridotta l'ombra di se stessa; una cittadina di commercianti, una cittadina in cui 6000mila persone varcavano quotidianamente la soglia di stabilimenti industriali fiore all'occhiello della Campania.
Oggi questa cittadina è uno scheletro spolpato e sfruttato dai “barbari colonizzatori”; una città in preda alla fame divoratrice cieca e violenta dei casalesi che qui vengono a sfamarsi, lasciando poi la cucina vuota ed in subbuglio.
E se pure ci dovesse essere qualche sopravissuto, qualche ferito, nemmeno sarebbe possibile curarlo... il vecchio
ospedale è ridotto, oramai , a poco più che un ambulatorio veterinario.
Proprio in questo momento in cui sarebbe più necessario un ospedale con una forte presenza oncologica per contrastare gli effetti mortali che sta avendo la presenza sul territorio dell'antica Capua, del CDR che VOI avete voluto. Oggi , in questa gloriosa città, non sarà nemmeno più possibile nascere..
La fame causata dal saccheggio che VOI avete perpetrato, con i vostri amici palazzinari, si porta dietro gli spettri della delinquenza, dello spaccio di droga della violenza, della disperazione .
Che importa che tante anime siano disperate ? Devono pagare, darvi profitto : che si tratti di costruire case in piena zona industriale( ex tabacchificio o ex Italtel); poco importa o che si tratti di costringere a i proprietari a svendere le terre; la gente disperata vede in pochi spiccioli ricavati dalle forzate vendite, l'unica possibilità di non soccombere.
Gli affaristi della distruzione ingrassano divorando ricchezze dei veri Sammaritani , per andare a godersi la vita altrove, a Napoli ad Aversa o a Casale, in costa Smeralda ...mentre qui resteranno famiglie impossibilitate a mettere il piatto di minestra sulla tavola dei propri figli; famiglie derubate anche di quel pezzo di formaggio che mensilmente trovavano nel pacco e che si ritiravano tra la vergogna e l'umiliazione in cima alle scale del palazzo comunale dove vanno ad elemosinare un contributo o un posto di lavoro.
La tavola imbandita da questi sciacalli della politica, è piena di sole ossa spolpate .
Ormai per i Sammaritani è un inferno ed i soldi dei contribuenti che servono a pagare le persone assunte per clientelismo e per pagare fitti di strutture clonate come Uffici Giudiziari o consulenze dorate a tecnici compiacenti e che proni dicono sempre si.
Coloro che hanno coartato la volontà e le azioni del soldato Ryan sapendo che lo avrebbero mandato a morire non resteranno ancora una volta impuniti .
Il P.D., i Socialisti ed i pseudo Rinnovatori non potranno più uscirsene immacolati dopo aver scaricato tutte le loro responsabilità sul burattino di turno. Per loro arriverà il momento di rendere conto. I cittadini , NOI vogliamo sapere
come e perchè hanno reso carta straccia il documento che è stato alla base della vittoria elettorale delle civiche associazioni; non uno di quei punti è stato onorato, non uno degli impegni rispettato,!!!
Dovranno spiegare perchè non hanno dato seguito ai programmi che prevedevano sviluppo della città e non la cementificazione selvaggia . In quei famosi incontri preelettorali avevano assicurato che concordavano con le Associazioni e con i sammaritani su tutti sui punti più importanti del programma ed avevano sacramentato e giurato che avrebbero rispettato i patti e le aspettative del Popolo . E queste menzogne le hanno riproposte quando speravano di avere un posto alla Camera dei Deputati o al Senato.
Non ve la perdoneremo come abbiamo perdonata a Giudicianni ed ai suoi accoliti il loro tradimento ;perchè mai pensavate che questa volta sarebbe stato diverso ?
Presto dovranno rendere conto agli elettori che negheranno loro, di sicuro, l'appoggio elettorale che non hanno meritato.
Perchè mai dovrebbero credervi ancora una volta dopo che hanno dato la prova di essere stati sempre
dietro ogni stravolgimento dei progetti crescita della città e sempre pronti ad appoggiare speculatori e palazzinari?
Dovranno pur pagare le loro colpe ed i danni che hanno arrecato alla città ed alla sua popolazione.
Gaetano Rauso
venerdì 28 giugno 2013
SALVATE IL SOLDATO RYAN
Come spesso accade
nella realtà quotidiana, a volte poche parole messe insieme a caso o per scelta
voluta da parte di personaggi di spicco, diventano modi di dire che vanno ben
al di là del loro intrinseco significato.
E’ ciò che è accaduto
negli ultimi tempi nel nostro ambiente attento e fervente di queste
associazioni apartitiche, che hanno sostenuto la carica di Biagio Di Muro a
sindaco di questa città.
Le poche parole del
titolo del romanzo di Max Allan Collins, assurto all’attenzione mondiale nella
rappresentazione scenico cinematografica dal grande regista Steven Spielberg “Salvate il soldato Ryan”, hanno assunto
per tutti noi un significato ben preciso;
è indispensabile, in questo particolare e delicato momento di politica
locale, che il sindaco (soldato Ryan) sia salvato. Salvato dai tanti pericoli
che sta correndo nelle mani di quanti tramano sulla sua ingenuità e nella sua
ormai decisa convinzione di dover comunque ”salvare
la patria” da solo.
Ciò che egli pensa di fare con il suo tono
passivo è mera utopia, perché il soldato Ryan resta sempre più solo, perché tutti
intorno a lui dormicchiano volutamente o non volutamente sui problemi della
città, che, comunque, spuntano da ogni parte. Costoro non riescono nemmeno ad
accorgersi che la causa del loro insuccesso complessivo, che dura ormai da due
anni, non è la mancanza di finanziamenti e le difficoltà finanziarie, non sono le
beghe amministrative, non è il dominio sistematico nelle scelte della burocrazia
comunale; la verità è ben altra il soldato Ryan è circondato da compagni di
avventura che non hanno alcuna intenzione di voler ben amministrare o per
incapacità obbiettiva o per pochezza di idee o per motivi che vanno ben al di
là di ogni possibile immaginazione.
Negli ultimi giorni
gli avvenimenti che denunciano tale incapacità si sono susseguiti a raffica ed
è ben difficile capire dove prevalga l’incompetenza o la mala fede da parte di
alcuni amministratori. Gli eventi di questi ultimi giorni che hanno destato maggiormente
l’interesse dei cittadini sono stati molti e vanno dalla crisi del servizio di
N.U., allo spuntare spontaneo di un “monolite
fumoso” dinanzi all’anfiteatro campano; ma purtroppo dietro questi casi,
che, in verità, sono solo episodi di normale cattiva amministrazione, che possono
essere risolti, comunque, con i mezzi a disposizione e con la necessaria
esperienza amministrativa, ve ne sono altri che fanno profondamente riflettere.
Infatti gira negli
ambienti comunali una proposta di deliberazione, che riesuma una vecchia
iniziativa, che va indietro nel tempo: la riduzione della distanza cimiteriale da
200 a 50 metri. La bozza di deliberazione, che è stata imbastita certamente in
fretta e da qualche funzionario sprovveduto, porta avanti un discorso equivoco
che vorrebbe indirizzare il lettore verso un giudizio positivo sulla bontà del
provvedimento, in sostanza resta un atto equivoco, dubbioso e fumoso, peggiore
di un auspicio funesto della “Sibilla Cumana”.
Pertanto, rinviando
questo argomento e tanti altri ad altre pubblicazioni, ci preme di chiedere subito
e prima che sia troppo tardi, indistintamente a tutte le forze politiche
presenti in consiglio di maggioranza e di minoranza, a tutti coloro che coprono
cariche politiche importanti, a tutti i funzionari comunali ed al corpo
impiegatizio di salvare il soldato Ryan, perché salvando lui salveremo la
nostra città.
Gli ultimi due anni
sono andati ormai perduti e l’insuccesso dell’intera amministrazione non può
essere addebitata solo al soldato Ryan, che viene ormai usato come scudo o
capro espiatorio per tutto quello che hanno promesso e non mantenuto. Il
soldato Ryan non rappresenta alcun partito, ma la reazione di un popolo,
sfruttato e venduto per venti anni; un popolo che aspettava un cambiamento, una
rinascita.
Dove sono il P.D., il
Rinnovamento, che fa la “zavorra” di
fronte ad un programma elettorale, che indica chiaramente gli indirizzi più
sani per questa città? In questi ultimi due anni vi era tutto il tempo di
impostare e programmare cose veramente serie per l’interesse comune, per
ritornare alla grande nello scenario provinciale; al contrario si sono
inventate la città di cinquanta o sessantamila abitanti, che ci costringerà a
vivere in un habitat che non è auspicabile nemmeno per gli animali.
Abbiamo ancora il
tempo di riscattarci, di ritornare alla grande e ricoprire il ruolo che ci meritiamo. Non devono essere più
commessi gli errori, perché di errori si tratta, che hanno portato al
trasferimento di parte del tribunale ad Aversa. Dobbiamo risvegliarci tutti ed
in particolare devono assumere le loro responsabilità coloro che vivono di
politica nel nostro scenario comunale.
Per questi motivi se
siamo veramente pronti a cambiare indirizzo di governo alla nostra città, per
la quale siamo disponibili a dare qualunque forma di contributo, con il
presente intervento vogliamo invitare in particolare la prof.ssa Camilla
Sgambato, il cui risultato elettorale ottenuto nelle ultime elezioni è di assoluto
significato e rispetto, di farsi promotrice e ambasciatrice di una rinascita a
favore della classe dei lavoratori, dei socialmente deboli e di quanti credono
nel vero bene della città, che non è certamente la speculazione edilizia.
Noi crediamo nel suo
programma e siamo sicuri che nei prossimi tre anni si possa attuare quello che
la città si aspetta per risollevare e
far risorgere questa povera, vecchia, gloriosa, storica Capua
Antica.
Solo così finiranno i
saccheggiamenti.
Per le associazioni
Nicola Cantone
mercoledì 26 giugno 2013
A Santa Maria Capua Vetere tutto è possibile!!!!
L’avevamo
detto negli anni passati e l’abbiamo ripetuto ossessivamente per far
comprendere che la buona amministrazione è il cardine della Legalità ed il
punto di partenza per il rilancio di una città in preda degli affaristi.
Abbiamo
lottato perché tutto ciò che ritenevamo sbagliato, dannoso per la nostra città
fosse messo da parte e cominciasse un’altra era e non ci aspettavamo che si
continuasse a gestire la Cosa Pubblica così come era stato fatto per i trascorsi venti anni.
Quando
ci siamo convinti che nulla era cambiato, che non si voleva ritornare ad essere
una città dove si rispetta la Legge, abbiamo abbandonato questa maggioranza,
anche per dare un segnale e far capire al Sindaco eletto dal Popolo con un
preciso mandato, quanto stava sbagliando
e nelle mani di chi ci si era affidato.
Oggi
dobbiamo constatare, nonostante che sia chiaro che l’ing. Biondi non possa
ricoprire l’incarico di dirigente dell’UTC a Santa Maria perché già dirigente a
Caserta e per altre ragione personali contrastanti con il dettato del D.Lgs.
n.39/2013, che egli è ancora al suo
posto ed abbiamo avuto notizia che sta preparando a sparare le ultime cartucce
per concretizzare disegni speculatori che sono stati ampiamente criticati ed
avversati da chi si era opposto ad un modo scellerato di amministrare la città.
Infatti, la realizzazione degli alloggi nell’ex Mulino Parisi e nell’ex
Tabacchifico, sembra, ormai, cosa fatta e, prima dell’addio forzato, si stanno
calcolando gli oneri da incassare per emanare i
provvedimenti concessori, nonostante che, a parere di chi scrive,
l’ingegnere non sia legittimato ad firmarli.
Ma
non ci si può limitare agli atti dell’ufficio tecnico, abbiamo avuto copia
della delibera della Giunta Comunale n. 119 del 19.6.2013 avente per oggetto:
“BiCittà MMXXIII” nella quale è stato deliberato di organizzare, insieme alla
Associazioni “Ciò che vedo in città – S.Maria C.V.” e “BE Here Now”l’edizione
2013 dell’evento “Bi Città. Non vogliamo assolutamente criticare il merito del
provvedimento, in quanto l’organizzazione di questo evento è positivo per la
città ed è organizzato da persone animate da buona volontà e spirito di
iniziativa o la possibilità di contribuire finanziariamente alla realizzazione
dell’evento ; ma ciò che abbiamo l’obbligo di porre all’attenzione dell’
opinione pubblica è la completa difformità al dettato del riformulato art. 49
del d.lgs. 267 del 18.8.2000 del parere di regolarità contabile apposto in calce alla delibera( allegato n.1) dal
dirigente dell’area finanziaria il quale, furbescamente, ha scritto delle cose
che non significano niente e non sono affatto conformi a quanto previsto dalla
Legge che richiede. Da ciò si desume che niente è cambiato e che gli ignari e
sprovveduti componenti della Giunta Comunale approvano provvedimenti non
conformi alla Legge che credono,per la loro poca conoscenza delle cose, legittimi.
Gaetano
Rauso
martedì 25 giugno 2013
E’ ora di avere coraggio!!!
Tanto tuonò che venne giù il temporale.
Le avvisaglie del depauperamento del
Tribunale di S. Maria a vantaggio di quello Aversa (Napoli nord era solo un
nome di facciata)erano nell’aria da tempo e le chiacchiere , le effimere
manifestazioni di protesta non sono servite a far ritirare un provvedimento che
tanti si erano impegnati a far modificare.
TUTTE
CHIACCHIERE SENZA UN COSTRUTTO!!!
Tanto chi ci rimette è la città. Il
gioco degli intrallazzi e degli
interessi convergenti, i trasversalismi di politicanti che per vent’anni hanno solo
badato a propri interessi senza un po’ di rispetto di una città che per più di
duecento anni ha avuto il privilegio di essere la sede del Tribunale della Provincia di Caserta ed ha sopportato
tanti oneri come quello di un credito di 10 milioni di € e più che impediscono
all’amministrazione di offrire servizi miglio alla popolazione.
Ora a che serve convocare un’altra
riunione, chiamare all’appello sindaci e parlamentari che verranno solo a fare
passerella come altre volte. Come possono gli esponenti del PdL andare contro
ad desiderata del proprio coordibnatore?
Ci si dimetta in massa per dimostrare
che si vuole bene alla città e non alla poltrona o ci si rifiuti di anticipare altre spese e si
ponga direttamente a carico del Ministero la gestione del Tribunale o,
addirittura, vi si rinunci. Tanto la
città, in questo modo casa ci guadagna? Solo così potremo dimostrare di saper rivendicare i diritti di una città
millenaria, piena di storia e di tradizioni fulgide che ed ora è mortificata da
incapaci ed intrallazzatori che non guardano al bene della collettività e della
Giustizia per avallare interessi campanilistici.
Gaetano Rauso
giovedì 20 giugno 2013
L'incompetenza regna sovrana come i rifiuti a S. Maria C.V. . Un sentito grazie all'ass. al ramo
E’ incompetenza, cattiva
amministrazione, non certo sbadataggine; certo è che anche la DHI ne ha
piene le tasche di questo continuo chiedere senza dare. Non più tardi
di 10 giorni fa ebbi a dire al sindaco Biagio Di Muro
di sollecitare la Ragioneria affinchè provvedesse al pagamento delle
spettanze dovute alla DHI, titolare del servizio di raccolta dei rifiuti
a S. Maria, da qualche anno, perché si paventava un fermo del servizio.
Ma tutto è stato vano. La collaborazione costruttiva è per questa Amministrazione una parola sconosciuta!!!
Da quanto è stato scritto su alcuni giornali e da notizie attinte direttamente, il debito
vantato dalla ditta ammonta a circa tre milioni di euro, compresa la
rata di maggio. Quindi è comprensibile che si sia arrivato al mancato
pagamento delle spettanze stipendiali ai dipendenti ed al conseguente
fermo del servizio con le conseguenze che si possono evincere dalla foto
a margine.
Ma le ragioni vere di questo sfacelo stanno nella gestione
di un cantiere delle vecchie amministrazioni che hanno permesso che si
gonfiasse a dismisura il numero degli addetti e, conseguentemente, il
prezzo del servizio e delle tasse a carico dei cittadini.
Dove si andrà a finire quando lieviterà il prezzo della
discarica? Dove si arriverà quando saranno trasferiti i dipendenti del
Consorzio che devono essere assunti dai comuni che ne fanno e ne
facevano parte?
Una delle rare cose di cui non ci si poteva dolere in
questa città era l’andamento del servizio di raccolta dei rifiuti.
Nessuno pone rimedio a queste irregolarità ed alle forzature che alcuni
facinorosi pongono in essere.
Oggi anche l’unico servizio che aveva una parvenza di
efficienza è stato vanificato da quest’Amministrazione che pensa solo ai
posti al sole ed al cemento.
Non basta la bolletta salata che noi cittadini paghiamo,
dobbiamo sopportare anche la puzza che, in queste giornate di caldo,
già aleggia nell’aria di questa città in cui si vede di tutto e tutto
in modo negativo.
Vergognatevi!!!! Tutti i proclami che osannavano al rispetto del patto di stabilità che fine hanno fatto?
Se fosse stato rispettato veramente non ci sarebbero
problemi a pagare il corrispettivo di un servizio essenziale e primario
che ha la precedenza su tutto. Forse si è dato la precedenza al
pagamento di parcelle o di lavori a ditte amiche. Ma la DHI non era
amica? O forse non è stata del tutto attenta alle richieste?
Ci si trincera dietro al mancato pagamento da parte del
Ministero di Giustizia di diversi milioni di Euro; perché non si è
fatto presente ciò a chi di dovere invece di impegnarsi al pagamento di
altri 10 milioni di Euro per degli uffici Giuidiziari fuori del centro
della città e che non portano nulla alla sua economia se non il
blocco totale della liquidità e, conseguentemente, dei pagamenti delle
ditte che assicurano i servizi essenziali. Non ci dimentichiamo che il
rione IACOP per mesi è stato al buio perché non si pagava la ditta che
gestisce la pubblica illuminazione, tra breve, se continuasse così,
anche i dipendenti resteranno senza stipendio, dato che le anticipazioni
di cassa che la Tesoreria concede a caro prezzo, non potranno sforare
una soglia ben precisa fissata dalla Legge.
A tutto si è pensato, fuorchè al bene della città. Se non
ce lo possiamo permettere la permanenza del Tribunale alle condizioni
che non portano benefici all’economia cittadina, si completi il disastro
determinato da vent’anni di malgoverno e si rinunci ad esso o si abbia
il coraggio di allocarlo in sedi, come il palazzo Melzi poco utilizzate
e che non porterebbero aggravi di spesa così rilevanti come il fitto
dei capannoni di Grattapulci e le case di via M.Fiore e di via
Santagata.
Tutte la promesse di cambiamento, di giustizia sociali di
incrementare le attività commerciali e produttive e di rivalorizzare il
centro storico sono state disattese.
Un sindaco ostaggio dei partiti di sinistra che hanno la
colpa di vent’anni di disastro amministrativo, se non ha il coraggio di
dimettersi o di imporre le idee per le quali ha avuto il consenso
popolare; altrimenti: Andate a casa, è meglio!!!!
Gaetano Rauso



