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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

lunedì 30 settembre 2013

Strade allagate e negligenza amministrativa


Piogge insistenti nella notte sammaritana hanno causato numerosi allagamenti. Si registrano allagamenti in seminterrati, garage, piani inferiori di abitazioni completamente sommerse dalla acque piovane a causa del mal funzionamento della rete fognaria e delle condizioni disastrose in cui versano le strade, anche in pieno centro.  Piazza San Pietro è completamente inagibile. Per non parlare, poi, dei danni alla periferia cittadina considerata ormai una realtà di minor importanza, le strade extraurbane sono  lasciate in balìa degli eventi. Numerosi sono stati gli automobilisti bloccati nei sottopassaggi e sotto i ponti, pieni di buche ricolme di acqua piovana. La rete fognaria risulta interamente intasata, al punto tale da non consentire il refluire delle acque piovane. 
Vorremmo ricordare ai nostri amministratori, che sembrano al quanto carenti in materia giurisprudenziale,  che l’obbligo di manutenzione e di custodia della rete fognaria e stradale è strettamente una responsabilità dell’Ente proprietario del bene, del Comune dunque. Si verifica una chiara omissione di vigilanza, il mancato esercizio di un continuo ed efficace controllo. 
Ricordiamo che la pubblica amministrazione è chiamata a rispondere del mancato annullamento della forza nociva, della negligenza nella manutenzione delle strade comunali e dei relativi condotti fognari. Pur riconoscendo il periodo di crisi economica che sta caratterizzando l’intera sistema, individuiamo tali interventi come certamente più utili e funzionali di altri, dunque si sollecita l’amministrazione cittadina ad intervenire prontamente, in vista della stagione autunnale che si pone innanzi, con in interventi di ripristino atti a migliorare la fruizione delle strade comunali.


domenica 29 settembre 2013

L’ennesimo spreco di denaro pubblico perpetrato ai danni dei sammaritani


Ripetutamente annunciati durante lo scorso anno, con tanto di squilli di trombe, gli interventi di recupero e valorizzazione del parco urbano, che avrebbe dovuto ospitare al suo interno la sede del parco tematico Città della Storia, sembrano non essersi mai concretamente avviati. Un progetto che avrebbe dovuto presentare solo un completamento delle attrezzature ricettive e ludiche già realizzate nell’area. Progetto per un importo di quasi dieci milioni di euro che si sarebbe dovuto estendere su una superficie di circa 45mila metri quadrati, che ad oggi presenta percorsi già realizzati, con pannelli informativi (anche in braille), panchine ed altri arredi urbani. Si era addirittura pensato ad allestire una zona didattica, per una migliore continuità del percorso archeologico, e un approccio sensoriale alla natura mediante l’ utilizzo di essenze tipiche della macchia mediterranea campana, con costi economici e di adattamento certamente inferiori alla piantumazione di specie esotiche. Il tutto al fine di uniformarsi alle recenti direttive internazionali in materia di riqualificazione di suoli abbandonati attraverso il ripopolamento di piante autoctone, con il duplice scopo della creazione di un ulteriore punto di attrazione per i turisti in visita all’ Anfiteatro. Decisamente un opera avanguardistica. Vorremmo tentare di comprendere, dunque, la politica disfattista di un’ amministrazione comunale che ha fermamente deciso di continuare a sperperare denaro pubblico per la realizzazione di nuove opere mai completate, sistematicamente lasciate all’oblìo e al vandalismo dilagante. Siamo fin troppo coscienti che la nostra rimarrà una “Vox  clamantis in deserto”, ma è impensabile, per noi, lasciare all’ incuria e ad un destino di lento degrado un’ opera pubblica che sarebbe potuta diventare con successo un punto di aggregazione cittadino e che oggi, invece, versa abbandonata al lento logorìo del  tempo e bisognevole di svariati interventi strutturali. Oggi l’area si presenta come preda ambita di atti vandalici da parte di incivili che hanno divelto suppellettili ed arredi vari, danneggiato irrimediabilmente panchine e vialetti trasformandola in un deposito di rifiuti, anche grazie al facile accesso e alla mancanza di sorveglianza. Un’ area abbandonata al degrado che rischia fortemente di divenire caveau di stupefacenti, area di spaccio e luogo d’incontro della piccola criminalità organizzata. Affermiamo serenamente queste nostre dure parole di denuncia in quanto preferiamo essere accusati oggi di allarmismo, piuttosto che tra qualche anno di negazionismo o, peggio ancora, di connivenza. Se non si approntano immediatamente soluzioni adeguate, efficaci ed efficienti per la manutenzione ordinaria dell’impianto, lo sforzo economico del Comune di Santa Maria Capua Vetere sarà vanificato. Si rende, oltremodo, necessario l’attivazione di un impianto di videosorveglianza, in quanto il livello di sicurezza deve essere urgentemente innalzato, per preservare il parco urbano dall’opera dei vandali e degli incivili che quotidianamente ne fanno territorio di nessuno. 

Un vero e proprio monumento allo spreco di denaro pubblico.


Teatro Garibaldi, il piccolo San Carlo


Il Teatro Garibaldi, inaugurato nel lontano 1896, è un attestato straordinario di un'epoca incantata per Santa Maria Capua Vetere, testimonianza preziosa della cultura tardo ottocentesca dell’ Altera Roma che si evidenzia in un’architettura, di stile tardo-neoclassico, realizzata in modo armonico e gradualmente differente. Un teatro lirico talmente bello da guadagnarsi la definizione di  “Piccolo San Carlo”.
Risulta impensabile l’attuale fallace gestione del teatro cittadino. Concedere la struttura ad Associazioni e/o a compagnie teatrali locali non è sufficiente a ridare il suo antico splendore al fiore all’ occhiello della città. Risulta necessaria una gestione seria e responsabile, di alto profilo, con requisiti professionali degni nota e una programmazione di alto livello artistico e culturale, in grado di riportarlo alle perdute stagioni liriche. Occorre farlo cornice della grande prosa, del teatro di ricerca, dei monologhi d’autore, degli spettacoli di danza e musica, classica e contemporanea, ma soprattutto cornice di regie importanti, di interpreti di consolidate esperienze teatrali e giovani talenti della nuova drammaturgia, per un calendario ricco in grado di riappassionare gli spettatori.   
             

Quest’ anno il Comune di Santa Maria Capua Vetere riconoscerà un contributo economico pari a 40.000 euro erogato, previa dettagliata rendicontazione delle spese sostenute, attingendo due somme pari a 20.000 dal bilancio 2013 e dal capitolo del bilancio di previsione 2014. Dopo questo notevole contributo, ci auguriamo che spese varie ed eventuali, servizi di botteghino e hostess siano a carico del Teatro Pubblico Campano affinché si ridia un nuovo slancio alla vita teatrale sammaritana mantenendo, realmente, bassi i costi dei biglietti d’ingresso e quindi facilmente accessibili per l’utenza,

Le istituzioni devono avvicinarsi di più al mondo del teatro, credere nella sua forza espressiva, educativa e culturale, investendo in questo straordinario mondo. La gestualità corporea in uno spazio con fini artistici ed illustrativi unitamente all’ immensa opportunità di ritrovare nel ruolo, nel personaggio sé stessi e scoprire le proprie risorse, in una continua esplorazione dell’ io, dei propri  limiti, rendono il teatro stesso un momento di incredibile ed insostituibile crescita culturale, individuale e sociale.


Il monumento ai Garibaldini, origini e storia di un' antica urbe





Dopo pochi giorni dalla liberazione di Capua dai Borboni i rappresentanti della città decisero di realizzare un monumento in onore dei garibaldini morti durante la gloriosa battaglia del 1° Ottobre del 1860, ma tale progetto non vide mai la luce. Nel 1889 Santa Maria Capua Vetere e Capua si riunirono per decidere dove realizzare tale opera ma il sostrato di reciproco rancore e la presenza di sostenitori del vecchio regime borbonico portarono, ancora una volta, al nulla di fatto. Ma nel 1893, il comune di Santa Maria Capua Vetere deliberò la realizzazione di un parco urbano e quindi si decise di realizzare il monumento nel parco stesso.

Episodi di becero vandalismo, nei mesi precedenti, si erano presentati dinanzi agli occhi increduli dei cittadini costretti ad assistere ad uno spettacolo inquietante ed un'assoluta mancanza di rispetto nei confronti degli ideali patriottistici. Cumuli di macerie gettate all’interno dell’ossuario, dediche in bella mostra poste a deturpare il marmo monumentale, paletti divelti, sospetti passeggi o soste sulla parte posteriore delle gradinate. Il monumento versava in condizioni di assoluto degrado, vittima dello scarso senso civico cittadino.
Dalla fine di giugno, la villa comunale è stata particolarmente interessata da interventi specifici miranti alla valorizzazione ed alla salvaguardia di uno dei pochi parchi urbani cittadini. In special modo sono stati attuati interventi di rimozione delle scritte che deturpavano il monumento garibaldino. Maggiore attenzione è stata focalizzata sulla vigilanza e sulla tutela dell' intera area mediante un'apposita ordinanza comunale che ha introdotto severe sanzioni a carico dei trasgressori delle vigenti normative. Gli episodi di vandalismo ai danni dei monumenti storici cittadini sono l’espressione di una sottocultura cittadina che inficia la propria memoria storica negando, così, un forte impulso all’economia cittadina e una determinante sensibilizzazione che conduce alla conservazione del patrimonio storico. Ci auguriamo che la cittadinanza tutta si riinnamori della propria storia, delle proprie origini e sappia riaccendere la fiamma di un ardente e autentico senso di appartenenza al territorio.



sabato 28 settembre 2013

L'ennesimo episodio di rapina in città



Si verifica in città l’ennesimo episodio di violenza perpetrato ai danni di un noto agricoltore in località Sant’ Andrea. L’uomo ha subito una brusca interruzione del meritato riposo serale da parte di due malviventi che, attraverso una finestra dell’abitazione, si sono intrufolati in casa. Durante il tentativo di reazione del proprietario è partito un colpo d’arma da fuoco che l’ha ferito all’ inguine. Nel frattempo, i malviventi, spaventati dall’ accaduto, si sono dileguati. 
Lo sfortunato agricoltore è stato portato al Pronto Soccorso. Il periodo di crisi generale in cui versiamo, inevitabilmente, favorisce ed alimenta ulteriormente la criminalità organizzata, divenuta, ormai, un problema  di proporzioni gigantesche. Cresciuto a dismisura tra l’indifferenza generale e l’assuefazione alle più efferate forme di violenza, che caratterizzano la società apatica in cui ci ritroviamo a vivere. Quotidianamente, siamo costretti a registrare episodi criminosi di varia natura, quelli che destano maggiore preoccupazione sono i furti e le rapine nelle abitazioni, che negli ultimi anni sono aumentati a dismisura. 
Oltre al danno materiale, destano allarme sociale in quanto vìolano il domicilio, intaccando la sacralità del focolare domestico. Contaminando, così, il luogo più intimo della famiglia. Mettendo in crisi la sicurezza che emanano le mura domestiche, da sempre vissute come porto sicuro in cui ormeggiare dopo una tempesta, rifugio e sede di tranquillità. La violenza gratuita e il disprezzo della vita umana, che li rende mostri capaci di uccidere per pochi euro, genera un intenso e diffuso senso di insicurezza, al quale neanche l’ operosità delle Forze dell’ordine sa porre fine.

La Società di Trasformazione Urbana


Sono anni che si parla della  STU, ad oggi, non è ancora noto a quanti ammonti realmente il danno economico che il Comune sta subendo a seguito delle operazioni degli anni addietro. E’ sempre bene riportare lo sguardo al recente passato, soprattutto quando gli effetti si ripercuotono sul nostro presente. Nelle scorse settimane sono apparse, sugli organi di stampa, notizie inerenti un pignoramento notificato al comune di S. Maria Capua Vetere, pignoramento causato da mancati pagamenti, da parte della società “Capua Antica Innova” spa, ed altre inadempienze. Risulta, quindi, effettivo il pignoramento di un terreno da parte della banca che aveva  erogato il mutuo, l’ Unicredit Spa, la quale si è andata a rivalere sul Comune. Orbene, il terreno comunale in oggetto, di una superficie davvero notevole e fondazioni di cemento armato già gettate, verrà acquistato all’asta per un’ esiguo valore.  Inoltre, la  società "Ideal costruzioni", che ha realizzato i lavori, richiede un pignoramento dei beni comunali  per una somma  1.800.000,00 euro di lavori effettuati e non pagati a questa si aggiungeranno altri soggetti che non sono stati remunerati. Insomma, per il nostro comune nessun vantaggio, ma il business è, a dir poco, certo ed effettuato per avvantaggiare terzi, dal momento che modificando il dimensionamento o la localizzazione delle aree per specifiche tipologie di servizi alla popolazione, regolamentate con standard urbanistici minimi si potranno realizzare appartamenti, uffici e centri commerciali. 
Mere esigenze tecnico-funzionali e di mercato, esigenze che non sono certamente legate al pubblico interesse. Non ci sarebbe stata migliore occasione di una società di trasformazione urbana, che svolga azione di supporto per l’artigianato e la piccola industria locale, per riscattare la perdita del ruolo di preminenza guadagnato in passato grazie alle grandi realtà industriali e commerciali presenti sul territorio. Le STU furono portatrici della speranza di nuove opportunità occupazionali ed economiche in sostituzione delle attività cessate. Esse nacquero con lo scopo specifico di trasformare il territorio, al fine di tentare di conferire un assetto organico al complesso sistema di realizzazione di attività artigianali, commerciali ed industriali, stimolandone lo sviluppo e la crescita. Ad oggi, nell’ area STU c’è ancora il nulla e la desolazione.


“Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza"


L' Alifana


La ferrovia Alifana è sicuramente da annoverare tra le istituzione più care alla comunità dell' Antica Capua, in quanto parte integrante della memoria storica cittadina. La valorizzazione del territorio passa per la raccolta di materiale fotografico e documentazione storica che possa consentire fattivamente l' implementazione del patrimonio storico-culturale. Il progetto dell’ Alifana trovò concretizzazione nel 1913 con una tratta di 43 km., ed aveva trazione elettrica a corrente alternata monofase. La linea svolgeva regolarmente il suo servizio tra le sue 19 stazioni, ovvero piazza Carlo III,  via Don Bosco, Secondigliano, Piscinola, Marano, Mugnano, Giugliano, Aversa, Lusciano, Trentola, Frignano, Casaluce, Teverola, Regi Lagni, Santa Maria Capua Vetere - Sant'Andrea dei Lagni, Curti, Santa Maria Capua Vetere Città - San Pietro, Anfiteatro, Capua.



Il treno, nell'accezione più comune del termine viene considerato unicamente come un mezzo di trasporto pubblico, composto da elementi uniti a formare un unico convoglio. Ma un treno non è soltanto questo. E' una trasfigurazione della realtà paesaggistica, una differente prospettiva, non più statica, ma dinamica, del paesaggio che ci circonda. Una ferrovia è un luogo, presente nel vissuto di ognuno di noi, carico ed intriso d' intense emozioni: di "addii" e di "arrivederci", di partenze e di arrivi. 



                                                Zacarias Cerezo  -Stazione Alifana


venerdì 27 settembre 2013

Corteo studentesco nazionale


Il lavoro di ricostruzione di un pensiero critico capace di sorreggere una nuova soggettività politica è un percorso lungo e faticoso. Ma è pur vero che nella società sammaritana esistono giacimenti di intelligenza, risorse e forze insospettate, forze forse oggi sopite, ma non prive di motivazioni convincenti su cui contare. Il tema, piuttosto, è come gli onesti, scevri da personalismi e velleità da prime donne, riprendano a partecipare alla vita politica organizzata, a svolgere una funzione di formazione della coscienza pubblica, recuperino una dimensione autenticamente popolare con una qualche forma organizzata di lotta sociale, di cui oggi c’è un autentico bisogno. I giovani sono la risposta al riscatto sociale, forniscono inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico, stimolano l'aggregazione e la manifestazione di consensi e dissensi. Non c'è partecipazione realmente democratica, libera da ogni condizionamento, rappresentativa ed efficace senza il pathos comunitario, lo spirito di chi aderisce all’ impegno per riaffermare il rispetto di diritti, per dare impulso alla buona politica, declinata da tanti giovani competenti, entusiasti ed onesti. I responsabili dei grandi poteri, delle istituzioni sembrano interessati a trasformare i cittadini in sudditi, non in soggetti politici, privando i giovani dell’abito della critica. Il potere vuole solo giovani ubbidienti. Nessuna libertà, nessun confronto, le istituzioni s’impegnano a formarli con una didattica retrograda che nega al discente qualsiasi possibilità di gestione del suo percorso formativo. I ragazzi si sentono schiacciati, sviliti, alienati da un sistema molto più grande di loro. Ma non si arrendono ai soprusi dei potenti. I giovani con fatica ed entusiasmo stanno lavorando, elaborando proposte concrete, coerenti e costruttive, stanno arrivando alla scelta epocale della non violenza. Uniti da fervidi ideali, si aggregano per protestare contro la disattesa della Costituzione, contro la mancata rimozione degli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini. Si fanno promotori del processo di rinnovamento di questa democrazia e della difesa della Costituzione. Ancora una volta Santa Maria Capua Vetere si riconferma fucina di intelligenze critiche, che si pongono a strenua denuncia di chi, ignorando deliberatamente la volontà popolare, agisce anteponendo la logica del profitto ai diritti dei cittadini, scendendo in piazza Venerdì 4 Ottobre. In un clima di forte disperazione e tensione sociale, vessato dal peso incombente di interi settori economici fiaccati dalla crisi, dal forte malessere delle piccole e medie imprese, dall’ elevato tasso di disoccupazione e di precariato che svilisce la dignità di intere famiglie. Sono troppi i giovani costretti a vivere il profondo disagio della mancanza di ammortizzatori sociali finalizzati ad attutire i contraccolpi della crisi economica, sentire sulla propria pelle con quanta disperazione può devastare la vita umana la dilagante crisi occupazionale, fino a giungere a portare la persona sull’ orlo della disperazione e dello svilimento. C’è un vento leggero che soffia e che cresce, in quest’ antica città. Un vento che profuma di cultura, innovazione, legalità, senso civico e impegno personale, che accende i riflettori sui meandri del dolore sociale perché questa città diventi la casa dei diritti del popolo. E il vento non lo si può fermare.

Historia magistra vitae


La Storia è vera testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità. Come spesso accade, sfogliando tra le pagine ingiallite della nostra vita, tra i ricordi accantonati in un angolo del dimenticatoio, spesso ci si ritrova dinanzi a veri e propri corsi e ricorsi della storia. La storia di un ognuno di noi. Quella che scriviamo sulle pagine bianche della nostra vita, quella che ci da la possibilità di scegliere il nostro destino, chi essere, che impronta dare alla nostra esistenza, a quest’ effimero passaggio nella vita terrena. E allora accade di rovistare tra i faldoni di un' operosa soffitta, così, per sentire l’odore della carta stampata e fare un piccolo resoconto del proprio operato. Una finestra sul passato e tra le mani un articolo di qualche anno fa.


"Come valorizzare i nostri tesori



La rivalorizzazione dei nostri tesori storici può partire dai giovani. Dopo aver effettuato attente ricerche telematiche ed aver accuratamente letto diverse guide con percorsi culturali in Italia, sono giunto alla conclusione che, anche se è vero il detto"scripta manent", bisogna inevitabilmente promuovere in modo attivo le nostre risorse storiche. Nelle guide più quotate sul mercato troviamo citati L'anfiteatro, il Mitreo e il museo archeologico dell'antica Capua. Spesso dimenticati l'arco di Adriano, la basilica di Santa Maria Maggiore, il museo dei gladiatori e le numerose domus. I percorsi culturali partono spesso dai giovani studenti, dalle scuole con i progetti didattici e la possibile soluzione per incrementare l'afflusso turistico ai nostri siti sta nello stilare un programma dettagliato che raccolga tutti i siti archeologici, musei, chiese, monumenti e quant'altro, corredato da orari, modalità di accesso e visite guidate. Una volta completato il percorso bisogna sollecitare Capua e Caserta a farne uno simile per poter promulgare l'iter culturale articolato in 3 o 4 giorni al massimo, come si fece nel grande progetto del 2001 denominato "Progetto Antica Capua". Un progetto serio ed integrato si può, partendo dai comuni,tramite il Ministero della pubblica istruzione, la sovraintendenza ai beni culturali, l'ente provinciale per il turismo e la regione,pubblicizzarlo in tutte le scuole italiane sia telematicamente che inviando l'iter dettagliato per iscritto. I rapporti interscolastici tra i dirigenti divengono fondamentali, al giorno d'oggi, per supportare queste iniziative e praticare scambi culturali fra le varie scuole. Infine, ma non meno importante, è la realizzazione di un sito internet per tutte le risorse culturali della nostra città sul quale tutti possono acquistare biglietti, pacchetti culturali con eventuali hotel convenzionati e visite guidate. Solo ed esclusivamente con un progetto integrato e dettagliato nei particolari con le città limitrofe, fortemente pubblicizzato specie per via telematica, nel 2011 si potrà finalmente vedere inserita Santa Maria Capua Vetere, con Capua e Caserta in un itinerario turistico completo e di successo.” 



Leggendo queste righe, si coglie tutto l’ardore e l’entusiasmo di chi sta per approcciarsi ad un progetto al quale si è lavorato per mesi, un progetto comune che ha unito le anime di chi l’ha sostenuto con ferma convinzione. Eppure dal giorno immediatamente successivo alla vittoria incominciò a rivelarsi la loro indole debole e facilmente incline alle connivenze. Con la disattesa degli impegni presi con i cittadini e il distacco dalle linee programmatiche, si è manifestata la chiara volontà di anteporre i propri interessi a quelli della città, proprio da parte di coloro che si dicevano contrari elle speculazioni e si autoproclamavano alfieri della legalità. Adesso, quelle voci che si facevano promotrici degli interessi cittadini, dello sviluppo turistico e culturale cittadino tacciono, dimentichi dei loro buoni propositi, svendendosi in cambio di misere prebende e comodi troni.

Il Tribunale, presidio di legalità

- Giugno 1983. Bollettino comunale d'informazione

Con questo bollettino comunale le associazioni si prefiggono lo scopo di ricordare, in un frangente in cui le polemiche e in dissapori sembrano svilirne l'importanza, con quanti sacrifici, negli anni passati, la città si è posta a strenuo baluardo dell’unico avamposto di legalità nel cuore della camorra. La nostra città è territorio sventrato dalla speculazione, violentato dalle cosche. Desertificato dalla presenza di una subcultura deviante, in vaste aree del territorio urbano, che spiega le dimensioni assunte dal fenomeno della criminalità organizzata. Il Tribunale costituisce un segno tangibile di fede per il futuro; un enclave di solidarietà e fiducia nel domani. Bisogna difendere questi spazi di Antimafia sociale, spazi di democrazia, in un momento storico in cui luoghi come questi si vanno restringendo sempre di più. Si confida nel rinnovato impegno dell' amministrazione cittadina nella difesa del primo presidio di legalità.



lunedì 9 settembre 2013

Gaetano Rauso rassegna le dimissioni da Consigliere Comunale

 Il Consigliere Gaetano Rauso, l'unico che da anni si contraddistingue per le battaglie in favore della città e dei suoi cittadini, stamattina ha rassegnato le proprie dimissioni . Noi, per la coerenza e la determinazione con cui egli ha sempre conseguito l'interesse di S. Maria C.V.  non abbiamo accettato di buon grado  la decisione di Gaetano che però rispettiamo. Purtroppo il Consiglio Comunale perde oggi l'unico uomo di principi che aveva al suo interno ed anche la lettera di dimissioni protocollata questa mattina al Comune di S. Maria C.V. dimostra l'amore e l'attaccamento che Gaetano Rauso prova per questa città. 
Noi speriamo ancora in un ripensamento