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lunedì 24 novembre 2014

Ai nastri di partenza la cementificazione delle aree industriali

Con la delibera di Giunta Comunale n. 193 del 20/11/2014, approvata all’unanimità dal sindaco architetto, dal padre dell’architetto della Benetton family locale (vedi Politeama) dall’ ex fustigatore dei cementificatori su “il popolo sammaritano” e oggi loro fiero paggio, dai due candidati delle associazioni e   traditori del programma elettorale, (la tutela delle aree industriali e la modifica del Siad era il punto principale della propaganda elettorale che gli ha permesso di sedere oggi a fare gli assessori)  dal piddino il cui partito organizza tavoli rotondi  con I Cassaintegrati della Ex Finmec, e dal rinnovatore della politica di Iodice e Giudicanni, è stato dato il via all’ultimo sacco della città, nella indifferenza più totale  di commercianti, ex comunisti e gli applausi della Zavorra.
Per non parlare dell’unica osservazione pervenuta da parte dell’ “opposizione” che ha solo messo in evidenza la stupidità della triade ad aver voluto assumersi la responsabilità di un atto simile quando si poteva risolvere il tutto in Consiglio Comunale, dove, anche loro avrebbero fatto volentieri la loro parte, non si comprende se  per partecipare alla cementificazione delle aree industriali, cementando così, per sempre, la futura speranza di una ripresa o riconversione industriale di quelle aree cui è stato legato il benessere di migliaia di famiglie della provincia o per insabbiare i presunti illeciti dell’ufficio tecnico. A meno che, maldestramente non volessero intendere di voler fare delle modifiche al prg a salvaguardia delle aree indutriali.
Il silenzio connivente è stato rotto da qualcuno solo per criticare i ritardi dell’apertura di un ristorante e non certo per le illegittimità  che sono emerse, per tentare di coprire le quali, si è preferito dare in pasto agli speculatori il nostro possibile futuro lavorativo.
C’è chi si nasconde dietro stupide giustificazioni come il risarcimento dei danni che sarebbero stati chiesti al Comune dal costruttore, proprietario dell’immobile costruito in difformità al PRG, e dal ristoratore che, ha locato un immobile privo dell’agibilità (come avrà mai potuto chiedere e ottenere tutti i permessi connessi all’attività?) senza chiedersi come mai vi sarebbe stata questa possibilità
Si è scelto di accogliere a braccia aperte chi ha procurato questo pericolo all’Amministrazione Comunale, pronti, ovviamente, anche nel futuro a coprire altri simili errori degli Uffici Comunali
E per coprire l’interesse ad personam perseguito si  usa l’alibi dell’oramai superata vocazione industriale delle aree. Per questi signori il lavoro vero, le attività industriali e artigianali sono oramai superate perchè il nostro futuro sta tutto nei centri commerciali, nei ristoranti e negli alveari di cemento. ,
Tanto la nostra unica preoccupazione è quella di spendere i soldi che ci escono anche dalle orecchie!
La cucina dei Casalesi diceva Lembo, ora avremo anche quella del vecchio West, non vi è poi molta differenza con il Texas dove vigeva l’anarchia e la regola del più forte e dove, però, qualche sceriffo tentava di difendere le città dagli assalti dei banditi e dei saccheggiatori
Sui social network, non passa un minuto senza che appaiano foto di auto parcheggiate male, rifiuti lasciati per strada il giorno  errato o con il sacchetto non utilizzabile, e si leggono commenti offesi e piccati per l’inciviltà e il mancato rispetto delle regole.
Invece, dinanzi a palesi abusi del nostro territorio, la vergogna sembra doversi attribuire a chi ha il coraggio di smascherare, non il povero cittadino preso da mille problemi ma lo speculatore che si arricchisce grazie all’ “aggiramento” delle regole.
Il voltafaccia di chi si era presentato, promettendo che avrebbe agito solo per attuare l’interesse della città non lascia oramai più sgomenti, soprattutto se si pensa che in 4 anni non è riuscito neanche a modificare un doppio senso, mentre, in pochi giorni, si è attivato per far aprire un ristorante. Poco importa se vi è un piccolo danno collaterale che è consistito nel rendere cementificabili le aree industriali, ex Finmec in primis, e poi Ex Tabacchificio e via di seguito.
Ed è questo il danno più grave provocato dai voltagabbana, l’indifferenza e la rassegnazione dei cittadini
Dopo di ciò saranno accettabili anche gli appartamenti al posto dell’ex Politeama, il centro commerciale nella Ex Siemens o Ex Finmec, gli appartamenti nell’Ex Mulino Parisi  e l’ulteriore  stravolgimento del centro storico dove tanti saranno i palazzi che verranno abbattuti per far posto ai tanto agognati alveari quale quello di Padre Pio di Tartarone, etc etc etc
Oramai quella sinistra onesta e coerente è finita con la scomparsa dell’arch. Alfredo Di Patria che ha seguito quelle di Mario Tudisco e Gerardo D’Amore.
Chi avrà il coraggio di parlare adesso ?
Avranno completa via libera?
Chi resusciterà le coscienze oramai “morte” dei sammaritani ?

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