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domenica 23 novembre 2014

Gli Inadeguati



Tre anni orsono, la città del Foro è stata pervasa da un moto di rivolta e indignazione che ha portato alla vittoria dell’attuale sindaco al ballottaggio.
Un manipolo di “inadeguati” e di “Brancaleone” è riuscito a sconfiggere i grandi signoraggi della politica locale, ben foraggiati dagli amici del mattone e delle prebende facili.
Le associazioni cd. “Dimuriane”, che in tanti ritenevano vuote sigle di facciata, sono riuscite a stimolare la voglia del cambiamento e della rinascita nei sammaritani, voglia, che, in realtà, già si era palesata prepotentemente in occasione dell’elezione a sindaco di Giudicianni in un’ epoca in cui le speranze di rinascita erano molto più fondate e possibili non essendovi ancora la spending review e la compromissione totale di tante realtà cittadine.
Quel “ manipolo di inadeguati” , nonostante la voglia di liberarsi di tutti coloro che, indirettamente o direttamente, erano stati fautori del tradimento della città, con grande senso di responsabilità, ha deciso, invece di ricorrere ad una ampia alleanza che avrebbe potuto garantire una possibilità di recupero per la città.
Da allora, nonostante le grandi divergenze con una parte degli alleati, quegli inadeguati hanno, silenziosamente, mortificato la propria vittoria, che avrebbe dovuto imporre il prevalere della loro linea programmatica, espressa in campagna elettorale, per rispettare gli impegni con gli alleati, anche se, tale rispetto non è stato da quegli alleati, mai né contraccambiato e né tantomeno simulato.
L’auspicata  riorganizzazione della pianta organica del Comune con la conseguente rotazione nei vari uffici non è stata fino ad oggi possibile perché così facendo si andavano a rompere equilibri ventennali. Il consolidarsi di posizioni di preminenza in alcuni uffici determina una forte resistenza al cambiamento, latu sensu inteso (possibilità di aprire spazi di partecipazione a tutte le ditte e/o soggetti e non solo a quelle rodate e collaudate).
Gli “inadeguati” si sono dovuti piegare ed adeguare ad accogliere soluzioni altrui per la collocazione degli Uffici del Tribunale mentre sarebbe stato molto meglio se avessero fatto prevalere le proprie idee rispetto alle pressanti richieste delle  istituzioni del settore.
Forse, ancora, si sono dimostrati ingenui ed “inadeguati” quando, pensando di favorire l’occupazione hanno votato favorevolmente un cambio di destinazione edilizia per un edificio commerciale che, oggi, invece di ospitare una fiorente attività commerciale e dare lavoro ai disoccupati sammaritani, ospita solo un enorme cartello pubblicitario locativo, e , all’occorrenza, ospita comitati elettorali (pur sempre di disoccupati in cerca di occupazione si tratta)
Gli “inadeguati” purtroppo, oggi, hanno dimostrato di essersi invece ben adeguati alle poltrone che occupano ed ai loro predecessori, dei quali hanno seguito pedissequamente ogni singolo insegnamento.
Ci hanno dimostrato che hanno ben compreso ciò che inadeguatamente avevano sostenuto in consiglio insieme agli alleati e che il loro silenzio non era frutto dell’onta di doversi piegare alla volontà altrui ma dell’inadeguatezza personale ad argomentare il loro tradimento agli elettori.
Adeguandosi hanno portato a termine il disegno speculativo delle aree industriali. 
Anche l’ultimo degli inadeguati si è adeguato e, adeguandosi alle richieste del Bisonte e del Gelataio si è di buon grado adeguato ai metodi interpretativi del passato che avrebbero dovuto restare un ricordo del passato e non l’alibi per nuove speculazioni.
La zavorra ha svolto in modo adeguato il suo compito:  portare a fondo le speranze di cambiamento  per attuare il quale erano stati eletti.
Non facciate finta di risentirvi quando l’opposizione, in Consiglio Comunale e fuori, vi mette di fronte alla vostra inadeguatezza!
Chiamandovi “inadeguati”  vi permette di trincerarvi, ancora, dietro la stupidità invece di porre in evidenza il doloso tradimento degli elettori.

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