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domenica 10 aprile 2016
Santa Maddalena di Canossa Vergine, fondatrice della famiglia Canossiana “Figli e Figlie della Carità”
Maddalena di Canossa nasce a Verona il l° marzo 1774 da nobile e ricca famiglia, terzogenita di sei fratelli.
Per tappe dolorose, come la morte del padre, le seconde nozze della madre, la malattia, l'incomprensione, il Signore la guida verso strade imprevedibili che Maddalena tenta con fatica di percorrere.
Attratta dall'amore di Dio, a 17 anni desidera consacrare la propria vita a Lui e per due volte tenta l'esperienza del Carmelo.
Ma lo Spirito la sollecita interiormente a percorrere una via nuova: lasciarsi amare da Gesù, il Crocifisso, appartenere a Lui solo, per essere disponibile totalmente ai fratelli afflitti da varie povertà. Ritorna in famiglia e, costretta da avvenimenti dolorosi e da tragiche situazioni storiche di fine Settecento, racchiude nel segreto del cuore la sua chiamata e si inserisce nella vita di palazzo Canossa, accettando l'amministrazione del vasto patrimonio familiare.
Con impegno e dedizione, Maddalena assolve i suoi doveri quotidiani e allarga la cerchia delle sue amicizie, rimanendo aperta all'azione misteriosa dello Spirito che gradualmente plasma il suo cuore e la rende partecipe dell'amore del Padre per l'uomo, manifestata nel dono totale e supremo di Gesù in Croce, sull'esempio di Maria, la Vergine Madre Addolorata.
Accesa da questa carità, Maddalena si apre al grido dei poveri affamati di pane, di istruzione, di comprensione, della Parola di Dio. Li scopre nei quartieri periferici di Verona, dove i riflessi della Rivoluzione francese, le alterne dominazioni di Imperatori stranieri, le Pasque veronesi, avevano lasciato segni di evidenti devastazioni e di umane sofferenze.
Maddalena cerca e trova le prime compagne, chiamate a seguire Cristo povero, casto, obbediente e inviate a testimoniare la sua Carità incondizionata tra i fratelli.
Nel 1808, superate le ultime resistenze della sua famiglia, Maddalena lascia definitivamente il palazzo Canossa per dare inizio, nel quartiere più povero di Verona, a quella che interiormente riconosce essere la volontà del Signore: servire gli uomini più bisognosi con il cuore di Cristo!
La Carità è un fuoco che si dilata! Maddalena si rende disponibile allo Spirito che la guida anche tra i poveri di altre città: Venezia, Milano, Bergamo, Trento ... In pochi decenni le fondazioni della Canossa si moltiplicano, la Famiglia religiosa cresce a servizio del Regno!
L'amore del Crocifisso Risorto arde nel cuore di Maddalena che con le compagne diviene testimone dello stesso amore in cinque ambiti specifici:
Øla scuola di carità per la promozione integrale della persona;
Øla catechesi a tutte le categorie, privilegiando i lontani;
Øl'assistenza rivolta soprattutto alle inferme degli ospedali;
Øseminari residenziali per formare giovani maestre di campagna e preziose collaboratrici dei parroci nelle attività pastorali;
Øcorsi di Esercizi spirituali annuali per le dame dell'alta nobiltà, allo scopo di animarle spiritualmente e coinvolgerle nelle varie opere caritative. In seguito questa attività viene rivolta anche a tutte le categorie di persone.
Attorno alla figura e all'opera di Maddalena gravita una fioritura di altri testimoni della carità: la Naudet, il Rosmini, il Provolo, lo Steeb, il Bertoni, la Campostrini, la Verzeri, la Renzi, i Cavanis, tutti fondatori di altre Famiglie religiose.
L'Istituzione delle “Figlie della Carità”tra il 1819 e il 1820 ottiene l'approvazione ecclesiastica nelle varie Diocesi dove le Comunità sono presenti.
Papa Leone XII (Annibale Sermattei della Genga, 1823-1829) approva la Regola dell'Istituto, con il Breve Si Nobis, il 23 dicembre 1828.
Verso la fine della vita, dopo ripetuti falliti tentativi con don Antonio Rosmini e don Antonio Provolo, Maddalena riesce a dare avvio anche all'Istituto maschile da lei progettato sin dal 1799.
Il 23 maggio 1831 a Venezia apre il primo Oratorio dei “Figli della Carità per la formazione cristiana dei ragazzi e degli uomini, affidandolo al sacerdote veneziano don Francesco Luzzo, coadiuvato da due laici bergamaschi: Giuseppe Carsana e Benedetto Belloni.
Maddalena chiude la sua intensa e feconda giornata terrena a soli 61 anni. Muore a Verona assistita dalle sue Figlie il 10 aprile 1835, venerdì di Passione!
“Soprattutto fate conoscere Gesù Cristo!”La grande passione del cuore di Maddalena è l'eredità che le Figlie e i Figli della Carità sono chiamati a vivere, in una disponibilità radicale, “disposti cioè per il divino servizio ad andare in qualsiasi anche più remoto Paese” (Maddalena, Ep. II / I, p. 266).
Le Figlie della Carità varcano l'oceano per l'Estremo Oriente nel 1860. Oggi sono circa 4.000, presenti nei cinque Continenti, suddivise in 24 Organismi.
I Figli della Carità sono circa 200 ed operano in diverse Città d'Italia ed anche oltre Oceano.
Sorelle e Fratelli Canossiani chiamati "ad Gentes" si fanno attenti e accoglienti dei "semi del Verbo" presenti in ogni cultura e con la loro testimonianza annunciano "ciò che hanno visto, udito, contemplato ...": l'amore del Padre che in Cristo Gesù raggiunge ogni uomo perché abbia la vita. In questo dare e ricevere, il carisma si arricchisce e diviene fecondo per il Regno!
Il carisma che lo Spirito ha suscitato in Maddalena non esaurisce certamente la sua vitalità nelle forme dei due Istituti.
Ne consegue che diversi gruppi di laici ritrovano in Maddalena e nel suo dono il loro modo particolare di vivere la fede, di testimoniare la carità nei vari ambiti apostolici delle comunità cristiane.
La Chiesa indica Maddalena a tutti noi, in particolare ai suoi Figli e Figlie, come una testimone dell'amore gratuito e fedele del nostro Dio.
A Lui rendiamo grazie per il dono di questa madre e sorella e per sua intercessione chiediamo di poterlo amare, come Lei, sopra ogni cosa e di farlo conoscere agli uomini del nostro tempo, vivendo la nostra specifica vocazione.
Il 6 gennaio 1927 fu emesso il Decreto sulla eroicità delle virtù. Il 7 dicembre 1941 il Venerabile Pio XII (Eugenio Pacelli, 1939-1958) la dichiarò Beata. Il 2 ottobre 1988 fu ufficialmente canonizzata da San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005).
Caino e Abele
Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"
Dioscuro...
Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)
Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!
Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!
Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!
Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?
Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!
Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!
Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!
Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!
Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!
Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!
Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!
Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!
Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!
Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!
Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!
Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!
C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal
Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....
Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.
Intelligenti Pauca
CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA
“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.
QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.
CITAZIONE DEL GIORNO
cavalli
BIAGIO MARIA DI MURO
RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.
BIAGIO MARIA DI MURO
BIAGIO DI MURO
TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE
BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.
SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73
E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.
HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.
E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.
E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.
HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.
BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.
PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.
DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.
DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.
CAF
SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:
1. MODELLO ISEE
2. MODELLO ISEEU
3. BONUS E RIDUZIONE CANONE
4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA
5. MODELLO RED
6. MODELLO 730
7. MODELLO 740
8. MODELLO ICI
9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE
10. ASSEGNI DI MATERNITA’
11. MODELLO UNICO
12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS
13. SOCIAL CARD
14. SUCCESSIONI
15. TRASMISSIONE TELEMATICA
16. CONTRATTI DI AFFITTO
17. MODELLO EAS
SERVIZI PROFESSIONALI:
1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE
2) CONSULENZA FINANZIARIA
3) CONSULENZA AZIENDALE
4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
5) PRATICHE CATASTALI
6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO
SERVIZIO PATRONATO:
1. INVALIDITA’ CIVILE
2. ACCOMPAGNAMENTO
3. PENSIONI INPS – INPDAP
4. INFORTUNI SUL LAVORO
5. DISOCCUPAZIONE
6. RECUPERO CONTRIBUTI
7. MEDICINA LEGALE
8. LAVORO
9. FAMIGLIA
10. COLF E BADANTI
11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI
12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE
13. IMMIGRAZIONE
STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI
LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"
IMPORTO FINANZIAMENTO
SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE
LAVORI PUBBLICI
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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP
IMPORTO FINANZIAMENTO
IACP
lavori pubblici
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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO
IMPORTO FINANZIATO:
euro 150.000,00
piazza San Pietro
lavori pubblici
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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP
IMPORTO INTERVENTO:
euro 1.502.373,12
IACP
lavori pubblici
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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :
euro 512.000
iacp
arco adriano
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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO
RICHIESTA FINANZIAMENTO
Euro 2.470.698,58
arco adriano
villetta l.sturzo
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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO
RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:
euro 127.000,00
villetta l. sturzo
asilo nido
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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107
TOTALE DEL FINANZIAMENTO:
euro 699.438,18
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