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martedì 19 aprile 2016
San Leone IX, Papa
Leone IX, al secolo, Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg, nasce a Eguisheim (Alsazia, Francia) il 21 giugno 1002 da nobile famiglia sia da parte materna che paterna.
Dopo aver frequentato gli studi che erano riservati ai figli di famiglie potenti, Brunone divenne canonico a diciotto anni e accedette al diaconato a ventidue.
A 25 anni, e per quasi altri venticinque, fu consacrato Vescovo di Toul (F); divenne Pontefice a Roma il 12 febbraio del 1049. In quell'epoca, foltissimi erano i condizionamenti politici esercitati dall'Imperatore; in quel contesto storico, Enrico III giunse alla determinazione di designare Brunone come Pontefice. Alcuni biografi raccontano che egli accettò a condizione che la sua elezione fosse confermata a Roma dal clero e dal popolo: per questo motivo, sarebbe giunto a Roma in vesti umilissime e in atteggiamento da pellegrino per essere ben accolto dalla cittadinanza, che infatti lo acclamò con una grande processione a Porta Latina.
Papa Leone IX era animato da una profonda volontà riformistica; nel suo primo concilio a Roma rinnovò i decreti contro la simonia e contro il concubinato dei preti e più volte fustigò i costumi di parte della chiesa: si circondò di numerose personalità, provenienti in gran parte dalla Lorena, che condividevano le sue idee ed il suo spirito riformatore: alcuni tra loro sarebbero divenuti a loro volta Papi (Gregorio VII e Stefano IX).
Negli ultimi anni della sua vita, Leone IX cercò di proteggere lo stato della Chiesa dalle scorrerie dei Normanni nell'Italia meridionale, e guidò contro di essi un esercito piccolo e male equipaggiato: le sue truppe vennero sopraffatte ed egli stesso fu catturato e tenuto prigioniero per nove mesi.
Malato e affranto, Leone IX venne liberato e ricondotto a Roma il 12 marzo del 1054, probabilmente dopo aver dovuto fare umilianti concessioni ai vincitori normanni: morì il 19 aprile di quell'anno.
S. Leone IX fu autentico precursore della riforma gregoriana e riuscì a ripristinare il prestigio del papato. Immediatamente sulla sua tomba si verificò una serie di guarigioni clamorose che lo portarono ben presto sugli altari.
Nel 1087 il Beato Vittore III (Dauferio o Desiderio, 1086-1087) fece esumare il suo corpo e lo collocò nella Basilica di S. Pietro, ove tuttora riposano le sue spoglie.
La città di Benevento nel 1762, elesse S. Leone IX suo speciale patrono, come pure è venerato in Francia in molte diocesi.
Lo scisma
La figura di S. Leone IX resta legata allo scisma che si consumò in quegli anni tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli.
Nel Concilio ecumenico di Nicea dell'anno 325, fu accettato il dogma che lo Spirito Santo promana dal Padre attraverso il Figlio. Con linguaggio più appropriato: “ex Patre procedit”.
Successivamente, la sola Chiesa di Roma celebrò un suo Concilio, a Toledo nell'anno 589, nel quale modificò questo dogma e stabilì che lo Spirito Santo promana dal Padre e dal Figlio. Con linguaggio più appropriato: “ex Patre Filioque procedit”.
Questa variazione non fu accettata dagli altri patriarcati, soprattutto quello di Costantinopoli, che intravedeva in questo cambiamento una sorta di negazione del monoteismo, mettendo sullo stesso piano il Padre e il Figlio. Iniziava, così, una disputa dottrinale all'interno del mondo cristiano destinata a durare molto a lungo nel tempo.
Alla metà del secolo XI, mentre a Roma saliva alla cattedra di Pietro il nuovo Papa Leone IX, a Costantinopoli era stato nominato Patriarca Michele Cerulario, un uomo politico più che un uomo di fede.
Va ricordato che mentre il Papa di Roma veniva eletto con il concorso di tante componenti, anche laiche, ma con la preminenza di quelle ecclesiastiche, il Patriarca di Costantinopoli veniva nominato direttamente dall'Imperatore, a cui doveva dar conto, la qual cosa poneva il capo della Chiesa in subordine rispetto all'Imperatore.
Michele Cerulario, sulla scorta della mai e mal digerita variazione del dogma sullo Spirito Santo, cominciò a contestare tutte le innovazioni che Pp Leone IX stava introducendo nelle regole della Chiesa.
Tale atteggiamento nasceva non da esigenze teologico-dottrinarie, bensì dal fatto che la Chiesa di Roma si era appropriata dei possedimenti ravennati di Bisanzio, estromettendo, quindi, l'Impero d'Oriente dal controllo della penisola italiana e cancellando, di fatto, il primato che essa Chiesa d'Oriente deteneva sull'Occidente.
In buona sostanza Michele Cerulario intendeva sottomettere la Chiesa di Roma a quella di Costantinopoli. Per far ciò cominciò prima a contestare il celibato ecclesiastico, poi la tonsura della barba, quindi la celebrazione dell'Eucarestia con pane azzimo.
Papa Leone IX inviò, allora, a Costantinopoli dei suoi legati con l'incarico di convincere i fratelli d'oriente a rimuovere le contestazioni e ad accettare le nuove direttive che Egli, in qualità di Primate dei cinque patriarcati cristiani, aveva impartito; pena la scomunica del Patriarca contenuta in una “bolla”già in possesso dei legati.
Michele Cerulario non accolse l'invito del Papa e subì la scomunica, a seguito della quale emanò, a sua volta, una scomunica verso i fratelli cristiani d'Occidente. Queste scomuniche incrociate determinarono lo scisma tra le due Chiese, tutt'ora in essere. Da allora in poi, la Chiesa cristiana di Roma si definì “cattolica”, cioè universale; quella di Costantinopoli si definì“ortodossa”, cioè fedele al dogma (quello di Nicea del 325).
Papa Leone morì proprio mentre si incrociavano le due scomuniche, per cui, pur avendo provocato, di fatto, lo scisma, non poté assistere alle conseguenze della sua scomunica.
Caino e Abele
Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"
Dioscuro...
Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)
Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!
Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!
Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!
Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?
Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!
Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!
Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!
Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!
Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!
Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!
Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!
Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!
Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!
Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!
Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!
Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!
C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal
Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....
Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.
Intelligenti Pauca
CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA
“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.
QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.
CITAZIONE DEL GIORNO
cavalli
BIAGIO MARIA DI MURO
RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.
BIAGIO MARIA DI MURO
BIAGIO DI MURO
TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE
BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.
SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73
E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.
HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.
E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.
E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.
HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.
BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.
PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.
DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.
DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.
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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:
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1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE
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4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
5) PRATICHE CATASTALI
6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO
SERVIZIO PATRONATO:
1. INVALIDITA’ CIVILE
2. ACCOMPAGNAMENTO
3. PENSIONI INPS – INPDAP
4. INFORTUNI SUL LAVORO
5. DISOCCUPAZIONE
6. RECUPERO CONTRIBUTI
7. MEDICINA LEGALE
8. LAVORO
9. FAMIGLIA
10. COLF E BADANTI
11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI
12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE
13. IMMIGRAZIONE
STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI
LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"
IMPORTO FINANZIAMENTO
SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE
LAVORI PUBBLICI
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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP
IMPORTO FINANZIAMENTO
IACP
lavori pubblici
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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO
IMPORTO FINANZIATO:
euro 150.000,00
piazza San Pietro
lavori pubblici
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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP
IMPORTO INTERVENTO:
euro 1.502.373,12
IACP
lavori pubblici
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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :
euro 512.000
iacp
arco adriano
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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO
RICHIESTA FINANZIAMENTO
Euro 2.470.698,58
arco adriano
villetta l.sturzo
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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO
RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:
euro 127.000,00
villetta l. sturzo
asilo nido
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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107
TOTALE DEL FINANZIAMENTO:
euro 699.438,18
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