Primo esempio di parole crociate
domenica 21 dicembre 1913 (106 anni fa)
Il gioco di Wynne presentava ancora una forma rudimentale rispetto al cruciverba classico, ma con regole già definite: dentro uno spazio a forma di losanga, vuoto al centro, bisognava inserire parole di diversa lunghezza seguendo la numerazione progressiva delle definizioni riportate in basso, sia in senso orizzontale che verticale. Si veniva a creare così un gioco ad incastro, con i termini che incrociandosi davano luogo ad altri termini.
Per indicare un confine più netto tra le parole, inserì in un secondo momento dei quadratini neri che riproducevano il disegno di una scacchiera "disordinata". Fatta eccezione per la disposizione dei numeri, il gioco riassumeva tutti i criteri base del cruciverba moderno. Nell'uscita successiva al 21 dicembre, per un errore tipografico venne pubblicato con il nome accorciato in "Cross-word" (in italiano “parole crociate”), colpendo positivamente l'autore che decise di conservarlo.
Sull'effettiva paternità del cruciverba in realtà esistono due tesi contrastanti: la prima l'attribuisce a Wynne; la seconda assegna il primato all'italiano Giuseppe Airoldi, che il 14 settembre 1890 aveva pubblicato un gioco molto simile sul Secolo illustrato, accolto freddamente dai lettori e per questo finito nel dimenticatoio.
Le rivendicazioni italiane non trovarono accoglienza per il fatto che la piccola griglia bianca di Airoldi (di dimensioni 4x4) non presentava caselle nere o spazi di demarcazione tra le diverse parole; ciò lo avvicinava più ai giochi geometrici classici che alle parole crociate.
L'eco delle "cross-word" americane raggiunse l’Europa negli anni Venti, dando inizio a una nuova era dei passatempi linguistici. In questo passaggio il cruciverba andò via via assumendo varianti sempre più complesse (dal cruciverba sillabico a quello poligonale).
In Italia la prima rivista specializzata nacque nel 1932 su iniziativa dell'ingegnere Giorgio Sisini, Conte di Sant’Andrea, che le diede il nome di Settimana Enigmistica, tutt'oggi la più seguita dagli appassionati del genere.
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