prova
lunedì 28 febbraio 2011
Dal blog di Mario Tudisco : Caro amico ti scrivo/ "Ex Palazzo Mariotti, sì alla piazza. Ma chi era che ci si voleva incatenare per impedirne l'abbattimento?"
Leggendo la fantasiosa e intrigante proposta del tuo, ormai, interlocutore principe, dallo pseudonimo che ricorda, a noi patiti, il campione mondiale di motociclismo del 1957, che ha spesso gareggiato qui a S.MariaCV nel circuito dell’Arco Adriano, e al tempo stesso l’essenza fortemente anarcoide del nome e cognome: Libero Liberato, con il quale mi complimento, per la lucidità delle sue argomentazioni e per la sua visone politica che tradisce un coinvolgimento che va al di la della semplice osservazione, mi sono convinto che sarebbe bellissimo poter disporre di una piazza alla fine di via Mazzocchi che incrocia via Avezzana. L’utilità della piazza, al posto, dell’ormai defunto, Palazzo Mariotti, è indiscutibile per le sorti della viabilità e per dare respiro e luce a quello che fu parte del centro cittadino e potrebbe ritornare ad esserlo. A questo proposito, non posso fare a meno di ricordare il grido di dolore(?) d’una “pasionaria” a tempo determinato, la quale dichiarò: M’incatenerò davanti al Palazzo Mariotti e non permetterò che sia abbattuto! Come si ricorderà, il grido di dolore, lo lanciò l’ex vice sindaco CHIRICO che con IODICE e CAMPOCHIARO hanno la responsabilità di aver trasformata la perla di “Terra di Lavoro” in una colonia casalese e nella costruzione del CDR ora STIR che altro non è se non una discarica dei rifiuti napoletani, a cui va aggiunta la cementificazione della città operata da palazzinari senza scrupoli (con l’aiutino di chi? Domanda retorica!). Sommessamente, mi permetterei di allargare la proposta allo spazio che finora ha occupato l’ex Mulino Parisi. Riuscite ad immaginare la bellezza e l’utilità, in termini di comunicazione, di una piazza all’ingresso di una città d’Arte come la nostra?
Avviso agli addetti ai lavori: accertatevi che la CHIRICO non ha lasciato catene in giro!
Cordialmente
Monsignor Perrelli
Dal Blog di Mario Tudisco ;Caro amico ti scrivo/ "Palazzo Mariotti e urbanistica, troviamo le soluzioni insieme..."
Tutto ciò non può però scoraggiarci, nè deve farci rinunciare a proteggere la nostra vivibilità e la nostra città . Vorrei , quindi lanciare una proposta a Libero Liberato e ad altri che hanno lo stesso interesse per S. Maria C.V. ad organizzare degli incontri dove non limitarsi a lanciare idee ma a trovare anche la strada per porle in atto alla luce delle normative vigenti .
Robin Hood..
sabato 26 febbraio 2011
Dal blog di Mario Tudisco Caro amico ti scrivo/"Sanità pubblica, politica e servizi"
Di fronte a questo spettacolo il mio pensiero è andato per un attimo alla privacy, il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita, invocato ( in maniera retorica), da alcuni politici, contro l’uso delle intercettazioni telefoniche , ma che negli Ospedali pubblici sembra proprio non albergare. La sofferenza necessiterebbe di ben altro atteggiamento di profondo rispetto e pudore per evitare di invadere l’estrema intimità del momento. E, invece, i corpi, proprio quando li si mette nelle mani dell’altro, li si lascia conoscere senza più ritegno, sono abbandonati a mostrare le loro nudità dolenti.
Nella sofferenza viene immediatamente cancellato ogni diritto alla riservatezza. Solo i riti collettivi e mediatici , non quelli personali meritano attenzione. I grandi funerali televisivi sono “ lo scialo della sofferenza” ripresa e trasmessa più volte , sezionata ed analizzata fino a dissolvere le persone soggetto, le loro storie e la loro realtà umana ; nessun dramma è degno della dovuta privacy, ma solo dell’emozione momentanea, nessuna angoscia ottiene più condivisione, ma solo visione esterna. Ogni discrezione deve lasciare il posto ad una socialità priva di socievolezza, ad vicinanza priva di relazione.
Pare quasi che il dolore individuale debba essere chiuso in un laboratorio scientifico, in un Ospedale pubblico, da dove bandire ogni forma di tenerezza e di prossimità.
Per chi resta fuori dall’esteriorità e dai riti pubblici ed è abituato , per formazione culturale, a vedere ed operare entro singole storie personali e raccogliere il grido della sofferenza, non rimane che lo spaesamento.
L’indice di civiltà di un popolo non si misura purtroppo , da tempo, con i livelli di assistenza pubblica fornita , ma con il c.d. PIL ,valore complessivo dei beni e servizi prodotti all'interno di un Paese , che impone vincoli di spesa e nasconde, dietro le false ossessioni del disavanzo pubblico e dell’ inflazione, la ferma volontà di prosciugare i flussi di moneta destinati alla spesa pubblica procedendo al depauperamento progressivo del welfare .
In un periodo di crisi si dovrebbe avvertire l’esigenza di approntare una significativa politica redistributiva atta a ridurre i costi sociali, oggi sostenuti dai singoli e dalle famiglie, attraverso l’offerta di prestazioni pubbliche. Viceversa, si riducono posti letto, si chiudono Ospedali, si privatizza l’assistenza con le conseguenze sopra descritte. Il disegno è quello di far coincidere la riforma del welfare con la privatizzazione che produce effetti socialmente devastanti: riduzione dell’occupazione, aumento delle tariffe, riduzione qualitativa e quantitativa dello stesso servizio.
La politica e l’economia giustificano, all’unanimità, questo processo come inevitabile per rimanere competitivi nel mercato globale mentre i nostri politologi ( nazionali e locali) continuano a chiedersi quale schieramento e/o lista elettorale sia preferibile e quale possa essere il prossimo “uomo della provvidenza”, laddove le domande da porsi sarebbero altre :
• in quale partito si continua a dibattere di sanità e servizi , qualora siano mai state discusse in un passato lontano e/o vicino?
• Esistono persone con cui semplicemente parlarne nelle sedi politiche ormai vuote ?
Forse su questo dovremmo “laicamente” interrogarci tagliando finalmente quel cordone ombelicale che ci lega alle formazioni politiche e/o liste elettorali ( o alla loro ideologizzazione)
La politica non ha bisogno di Ospedali pubblici perché al momento opportuno si rifugia in strutture private dove ad attenderla trova tante belle camerette confortevoli adatte a preservare l’intimità. Ad essa non possiamo continuare a chiedere sommessamente di concretizzare cose fattibili e realizzabili , perché il nostro rifiuto di gente comune , di continuare a subìre l’esclusione è radicale e richiede scelte radicali. Il solo prendere atto che lo “stato di bisogno” è un -cancro lento ed inesorabile della dignità umana- può trasformarsi in un’insorgenza a patto di non mistificare la propria realtà e di sentirsene parte . Due nature individuali si incontrano positivamente se hanno qualcosa in comune e l’una è utile all’altra; all’inverso se le due nature non hanno niente in comune l’una danneggia l’altra.
Forse è su questo che dovremmo riflettere per acquisire la consapevolezza che le possibilità di scelta e di alternative non passano attraverso un voto, ma nella sperimentazione di un’intesa diretta con l’altro da ricercare nella pratica di vita quotidiana.
Gerardo D’Amore
venerdì 25 febbraio 2011
Il patrimonio storico ed archeologico in completo abbandono.
Ogni città vorrebbe possedere le ricchezze archeologiche, artistiche ed architettoniche che costituiscono il patrimonio di Santa Maria Capua Vetere; un patrimonio tramandatoci da tre millenni di storia; un patrimonio che potrebbe essere, se valorizzato, uno degli attrattori per lo sviluppo economico della città.
Caro amico ti scrivo/ "A questo punto: Di Muro salvi la città!"- E una mia considerazione finale

Caro Tudisco, seguo sempre più con maggiore interesse il suo blog, che offre in tempi reali non solo lo sviluppo delle dinamiche politiche della città, ma anche spaccati interessanti di ciò che si agita a livello di iniziative socio-culturali della coscienza e della società civile.
Apprezzo, anche se non sempre li condivido ( ma in democrazia la diversità di pensiero, se vissuta con onestà cerebrale è solo “crescita” ), i suoi commenti ed i suoi pareri, come quelli di altri frequentatori delle sue pagine elettroniche. L’ultima lettura, riandando anche indietro a scavare nei suoi archivi, mi ha posto delle domande che ho ritenuto di dover “esternare”.
E’ vero : il centro-sinistra ha le sue gravi responsabilità nell’aver fatto da supporto alla “sconsiderata” e quasi “burlesca” compagine Giudicianni e, all’occhio politico, ancora più “ingenuo” e macroscopico appare l’errore di essersi fatto licenziare da Giudicianni e Campochiaro e di non aver provveduto ad assumerne le distanze già tempo prima. Questa “gaffe” , però, può essere più materia per palati fini o per tavoli politici seri e veri, come ne mancano da tempo nella nostra città.
Essa, comunque, non significa che un partito che sbaglia ( e vale per tutti ! ) non abbia titolo o il diritto a ricostruire un percorso politico serio dedicandosi alle possibili soluzioni delle diverse emergenze per concorrere con gli altri possibili gruppi alle soluzioni delle stesse. Se in politica, infatti, vigesse il principio della “non riparazione “, prima o poi tutti dovrebbero andare a casa , anche i cittadini che non abbiano eventualmente saputo conferire con saggezza il proprio voto, affidandolo in mani “dissipatrici” e per niente capaci.
Credo che, oggi, tutti dovremmo un po’ smetterla di predicare “ morale “ e “insegnamenti” ( non escludo me stesso ! ) e, nell’interesse della città, dovremmo puntare alla concretezza, ad individuare, cioè, non “il libro dei sogni” ma quello delle cose fattibili e realizzabili perché con gradualità ( nessuno ha la bacchetta di mago Merlino) si possa riprendere un discorso di rinascita e di riavvicinamento dei livelli e dei ruoli che alla città competono.
Non creda, per quello che esporrò appena di seguito, che io sia un nostalgico o un sentimentalista , ma riguardando alla Santa Maria degli anni 80 non posso non sottolineare che le sue sorti erano innanzi tutto nelle mani dei sammaritani, gente , cioè, che poteva anche avere visioni diverse di una serie di problematiche ma si ritrovava nell’affetto e nel rispetto del gonfalone di origine. E questo lo aveva ben capito il segretario cittadino ( N. Di Muro) dell’allora partito di maggioranza, che era ben attento ad esprimere “risorse sammaritane” ai diversi livelli.
In verità, anche gli altri Partiti esprimevano personalità di rilievo. Oggi leggo di “potentati” di altre città attraverso o, ancor peggio, con i quali trovare gli accordi per eleggere il “nostro” Sindaco .
Mi chiedo con immediatezza : se solo per poco una futura decisione ( e lo abbiamo già vissuto nel passato a livello ospedaliero ) dovesse vedere contrapposti gli interessi di una delle città di appartenenza anagrafica e politica di uno dei “diversi potenti” , quel Sindaco, legato a quel carro ....quali garanzie offrirebbe a noi sammaritani?
Non dimentichiamo come il sindaco Iodice svendette alla Capua dell’on. Villani, potente del suo Partito, l’Ospedale DEA di 2° livello e le ripercussioni negative che vi sono state per il “ Melorio”, salvato a stento e comunque depauperato. Questa mia riflessione, che dovrebbe essere il fondamento di una nuova era politica per la città rivendicando la titolarità e la responsabilità di guida e di governo ai “sammaritani”, non è sentimentalismo ma riappropiazione di una coscienza cittadina, che sappia tutelare le esigenze della nostra comunità e, nel contempo, anche indurre i sammaritani, che in politica contano, a ricercare quelle utili convergenze che, se appaiono impossibili sul piano “personale”, possono essere “praticabili” ed “utili “ sul piano politico.
E vorrei, alla luce della storia recente della politica cittadina, rivolgermi direttamente ad un uomo che ha fatto tanto per questa città e che oggi può ancora fare molto. Parlo, caro Tudisco, senza alcuna necessità di perifrasi, di quel Nicola Di Muro che, anche con altri, ha sempre saputo difendere, da buon e vero cittadino di Santa Maria Capua Vetere, gl’interessi di quest’ultima, mai abiurando rispetto agli stessi per la sua carriera politica , dimostrando sul campo di avere acume, capacità e professionalità politiche da vendere.
Non a caso è utile ricordare che il Di Muro ha salito e disceso chilometri di scale di Enti Superiori , cioè, di Ministeri, Regione, Provincia e Istituto Autonomo Case Popolari etc. etc., perché a Santa Maria Capua Vetere , sua e nostra città, fossero garantiti sostegni politici e risorse finanziarie che le assicurassero sviluppo e crescita con i ritorni ben intuibili in favore del benessere degli stessi cittadini.
E potrei in tal senso citare, a memoria di cittadino che ha vissuto la città, tantissimi episodi in cui Nicola Di Muro ha dimostrato , piacendo o non piacendo, di tutelare gl’interessi di Santa Maria Capua Vetere, di amarla e di amarne i cittadini .
A lui, dunque, attraverso queste pagine – sempre che mi sia data ospitalità – mi sento di dire pubblicamente che, se riesce ancora ad avere un peso determinante nell’elezione del Sindaco della città, in un momento , quale è certamente l’oggi, in cui la delicatezza della condizione politica generale rende ancora più difficile, ai livelli cittadini, ricostruire e risanare, non deve assolutamente consentire che la scelta dell’uomo che dovrà guidare la città possa essere determinata, condizionata o concordata con i “potenti” di altre città.
Di Muro ha , a mio sommesso avviso, tutta la possibilità di realizzare il progetto di rilancio della città che parte dal principio fondamentale “ Santa Maria ai sammaritani “ !
Ha tutta la possibilità, cioè, di sostenere un Sindaco “suo” e sammaritano “doc”, che dia queste garanzie!
Questo percorso può anche prevedere la necessità, in una eventuale seconda tornata elettorale, di “gesti umili” ma “nobili” rispetto ad alleanze – se necessarie - “ coerenti” e “chiare” , mettendo da parte “personalismi”, ovvero “ incompatibilità quasi caratteriali” che anche se legittime sarebbero futili e di nessun conto innanzi al bene della città, cioè di tutti noi.
La politica non è alleanza di persone ma convergenza e concorrenza d’idee e di progetti !
Al suo acume politico e alla sua grande esperienza, al suo voler bene alla città affido questa esortazione.
Libero Liberato
Caro Libero Liberato,
non condivido appieno la parte iniziale del suo intervento. Quella cioè, in cui lei- pur riconoscendo i gravi errori di valutazione politica del centrosinistra sammaritano sembra quasi voler eccedere in indulgenza nei confronti dello schieramento in questione. Non che io non condivida il fatto che ad ogni partito debba essere concesso il diritto-dovere di intraprendere un percorso politico differente da quello effettuato in precedenza: per carità, tutti possono sbagliare. Il problema, anzi i problemi, sono di altra natura. In primis, la coalizione progressista è incorsa in errori pacchiani nonostante le reprimenda che le sono state rivolte da una miriade di associazioni e da tanti simpatizzanti d'aria. Chi- come il sottoscritto- ha seguito l'evolversi dell'era Giudicianni non può non rimarcare come il centrosinistra ha preferito tacere- nella migliore delle ipotesi- allorquando Giudicianni & soci dismettevano pezzi interi della storia cittadina con una disinvoltura che rasenteva l'incoscienza vera e propria. Quell'amministrazione, di fatto, era distinta e distante dalla città e dai suoi interessi reali. E la città stessa ha rischiato di oltrepassare il punto di non ritorno. E a fronte di tutto ciò, nè il Pd nè le altre compagini del centrosinistra hanno inteso muovere un dito, forse perchè in altre faccende affaccendate.
In secondo luogo, un partito che voglia intraprendere un percorso politico differente, avrebbe dovuto avvertire una duplice esigenza. Da un lato, chiedere scusa a una opinione pubblica giustamente inviperita. E dall'altro canto, procedere a un ricambio fondamentale della propria classe dirigente. Ebbene, nel caso in questione non sono riuscito a scorgere questi due elementi. Anzi, ho avuto l'impressione che qualcuno di questi signori addirittura avvesse l'ardire di pavoneggiarsi per aver spedito il commercialista/ferroviere a casa. Ma- come recita un quadretto di ceramica appeso alle pareti del salone da barbiere che frequento- "'ccà nisciune 'e fesse!"
La saluto con stima e viva cordialità
Mario Tudisco

Giovanni De Rosa- Forza del Sud- chiede al commissario prefettizio il ripristino dello doppio senso di circolazione lungo via Consiglio d'Europa
Tra le iniziative più interessanti della vita politico-amministrativa sammaritana c’è quella del neo commissario cittadino di “Forza del Sud”, Giovanni De Rosa, che chiede all’attivissimo commissario prefettizio dr. Luigi Pizzi il ripristino urgente del doppio senso di circolazione lungo via Consiglio d’Europa. Come si ricorderà- e come spiega dettagliatamente De Rosa nella missiva inviata al Prefetto- tempo fa ci fu quasi una sollevazione popolare per l’introduzione del senso unico di marcia lungo una delle arterie più frequentate dell’antica Capua
Questo il testo della lettera:
Considerata la sollevazione popolare che vi fu al momento di rendere effettiva la decisione di rendere il tratto di strada Viale Consiglio d’Europa a senso unico;
Considerato il gravissimo danno economico arrecato dopo questa decisione a tutti gli esercizi commerciali;
Considerato la cervellotica organizzazione del flusso veicolare;
Considerato che tutto ciò può essere considerato inutile alla luce dell’attuale scorrimento del traffico e all’enorme difficoltà creata a coloro i quali escono dall’autostrada per rientrare in città e viceversa;
Il sottoscritto Giovanni de Rosa, in qualità di Commissario cittadino del Partito politico “ Forza del Sud”,
propone
il ritorno al doppio senso , come era un tempo, e in subordinata, il fermo di tutti i lavori che ancora oggi proseguono per attrezzare la strada definitivamente a senso unico.
Colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Il commissario cittadino di “Forza del Sud”
Giovanni De Rosa
Pubblicato da mario tudisco
martedì 22 febbraio 2011
FUOCO DI PAGLIA
Un’amministrazione di spreconi. Meno male che li abbiamo mandati via!!!
Quali possibili soluzioni possono essere adottate per evitare che il piano casa regionale si trasformi nella manna degli speculatori del mattone?
Quale soluzione per evitare tutto ciò? Basterà il solo rigoroso rispetto degli standard obbligatori previsti per legge, la cui verifica potrebbe limitare simili sfregi e soprattutto la conseguente invivibilità della città ?Quali atti potrebbe adottare il commissario prefettizio in sostituzione del consiglio comunale in questo caso?
Campochiaro continua a raccontare frottole
Gli alleati
lunedì 21 febbraio 2011
La verità è come le stelle: brillano anche dopo il temporale.
Caino e Abele
Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"
Dioscuro...
Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)
Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!
Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!
Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!
Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?
Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!
Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!
Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!
Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!
Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!
Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!
Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!
Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!
Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!
Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!
Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!
Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!
C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal
Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....
Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.
Intelligenti Pauca
CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA
“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.
QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.
CITAZIONE DEL GIORNO
cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO
RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.
BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO
TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE
BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.
SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73
E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.
HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.
E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.
E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.
HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.
BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.
PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.
DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.
DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.
CAF
SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:
1. MODELLO ISEE
2. MODELLO ISEEU
3. BONUS E RIDUZIONE CANONE
4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA
5. MODELLO RED
6. MODELLO 730
7. MODELLO 740
8. MODELLO ICI
9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE
10. ASSEGNI DI MATERNITA’
11. MODELLO UNICO
12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS
13. SOCIAL CARD
14. SUCCESSIONI
15. TRASMISSIONE TELEMATICA
16. CONTRATTI DI AFFITTO
17. MODELLO EAS
SERVIZI PROFESSIONALI:
1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE
2) CONSULENZA FINANZIARIA
3) CONSULENZA AZIENDALE
4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
5) PRATICHE CATASTALI
6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO
SERVIZIO PATRONATO:
1. INVALIDITA’ CIVILE
2. ACCOMPAGNAMENTO
3. PENSIONI INPS – INPDAP
4. INFORTUNI SUL LAVORO
5. DISOCCUPAZIONE
6. RECUPERO CONTRIBUTI
7. MEDICINA LEGALE
8. LAVORO
9. FAMIGLIA
10. COLF E BADANTI
11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI
12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE
13. IMMIGRAZIONE
STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI
LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"
IMPORTO FINANZIAMENTO
SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP
IMPORTO FINANZIAMENTO
IACP

lavori pubblici
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO
IMPORTO FINANZIATO:
euro 150.000,00
piazza San Pietro

lavori pubblici
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP
IMPORTO INTERVENTO:
euro 1.502.373,12
IACP

lavori pubblici
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :
euro 512.000
iacp

arco adriano
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO
RICHIESTA FINANZIAMENTO
Euro 2.470.698,58
arco adriano

villetta l.sturzo
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO
RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:
euro 127.000,00
villetta l. sturzo

asilo nido
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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107
TOTALE DEL FINANZIAMENTO:
euro 699.438,18
asilo nido

PERDONA LORO......
NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE
