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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

domenica 29 gennaio 2012

Ed ora rischiamo di perdere anche l’ospedale.


Ed ora rischiamo di perdere anche l’ospedale.


Invece di spendere tante energie per dissertare sulla possibilità o meno di costruire case, si dovrebbe correre ai ripari per evitare che Santa Maria perda anche l’Ospedale. Ormai si paventa l’ipotesi che l’Ospedale Melorio, per l’inadeguatezze delle sale operatorie venga dismesso in parte o totalmente e trasferito a Capua.

Siamo sicuri che il Sindaco prenderà seri provvedimenti per scongiurare questo ennesimo danno per la popolazione di santa Maria Capua Vetere e intervenga decisamente, insieme al Consiglio Comunale , per esprimere la dura contrarietà a questa assurda decisione.

Sappiamo bene che le finanze dell’ASL sono deficitarie, ma la Politica ha il dovere di intervenire per cercare di trovare i fondi per effettuare i lavori di adeguamento delle strutture sanitarie.

Da tempo avevo invitato le passate amministrazioni a trovare un sito idoneo per la costruzione di un nuovo ospedale, ma l’intenzione di favorire i palazzinari ha reso vane le mie invocazioni e ci siamo trovati a combattere contro l’assurdo disegno di costruire case nell’ex tabacchificio, mentre si poteva destinare quel sito a quella finalità.

I programmi elettorali e la battaglie che abbiamo intrapreso contro la speculazione sembrano essere vane perché ora ci troviamo di fronte all’assenza completa di decisioni che vanno nell’interesse della città.

Oggi,dopo aver reso possibile, per la stessa inerzia di ieri e di oggi, consentito che parte del Tribunale si trasferisse in zone periferiche, ci troviamo di fronte ad un problema che si era manifestato da tempo e che ora, potrà apparire irrisolvibile come gli altri.

E’ ora di cambiare. La trasparenza, la legalità che abbiamo propugnato, oggi sembrano una chimera; ma ci sarà sempre qualcuno che, come me, si opporrà e cercherà di risvegliare le coscienze di chi, ancora, non si rassegna alla rovina di una città che ha tante potenzialità di sviluppo che, per o ora, sono puntualmente disattese.

Gaetano Rauso

domenica 22 gennaio 2012

ADDIO YUPPIES

Ma dove sono finiti tutti quei giovani, stereotipi di manager , sicuri di sé  in giacca e cravatta dal nodo gigantesco con la scarpa color biscotto da venditore e/o appuntita come un’arma impropria?
Ve li ricordate con un telefonino sempre alle orecchie e l’altro in bella vista e un paio di borse in pelle in mano , simbolo del loro impegno e professionalità in un mondo dove tutto è calcolato , ma… , poi, non funziona niente?
    Ne vedo molti di meno per strada, anche se ancora presidiano  agenzie immobiliari ( è la divisa ufficiale) , Tribunali e pompe funebri, tutti luoghi , a dire il vero, poco ameni.
    Timidamente riprende a far capolino qualche bel maglione largo che scende su jeans non più attillati , qualche mocassino, qualche bella sciarpa nella quale avvolgersi totalmente e soprattutto il caro, vecchio passamontagna ritornato di moda anche tra i giovani e non più solo tra gli infreddoliti ultraquarantenni .
Il look del giovane di successo che si identificava con lo yes men , il promoter in carriera che aveva scoperto il tesoro , proprio in periodo di crisi economica perde fascino e, allora, sono  la poesia e la filosofia a lanciarci qualche scialuppa di salvataggio.
La concretezza della vita che non lascia spazio a sogni , i soldati del potere , tornati sconfitti dalle loro guerre personali che non li hanno arricchiti si leccano le ferite cercando rifugi lontani da occhi indiscreti, mentre, al contempo, dal cantuccio ove erano in precedenza stati ricacciati si rialzano con ritrosia i guerrieri dell’anima che da sempre rinnegano certezze, “i domatori di stelle , giullari di parole che cullano bugie e affascinano come lucciole” ( Daria D’Amore). 
    La crisi economica purtroppo è come un lavacro , porta via con sé  certezze che regnavano  appena pochi secondi prima che scoppiasse.
Si ritorna a cercare l’epicentro del terremoto dal quale si è sprigionata una potenza  costruttiva al punto da distruggere sia coloro che non erano convinti dell’idea unica di sviluppo che le genti  sottoposte a gerarchia ( disperata) , a utilizzazione strumentale , comando, prostituzione.
           Risorge quasi spontaneamente una voglia di “comunanza auto-determinata , d’autonomia singolare e comune.”   E’ come se all’improvviso apparisse il pifferaio magico , venuto a liberare la città dai topi. A dimostrazione che la poesia non è solo la menzogna di esseri policefali, multiformi, sfuggenti, ma l’ultima parola prima dell’annientamento definitivo dell’uomo (Leopardi) , rimedio originario , da cui, successivamente, prende origine la filosofia come narrazione con le sue domande.
    Allora contro il default , lo spread , e la liturgia del denaro mi torna alla mente : “passata è la tempesta : odo augelli far festa…” .
Nella crisi c’è lo sviluppo delle nuove forme di capitale, ma può esserci sviluppo anche delle nuove forme di vita che nascono diverse , ma eguali.
Diverse come lessico, come “dialetti” rispettivi, ma al contempo costituiscono sotto-insiemi di una lingua che , però, ha un’anima nel profondo del comune. “Sono eguali, quindi,sotto l’istanza della ribellione”. (O. Scalzone) .
La rivolta è stato il denominatore comune che ci ha tenuto insieme distanti dallo  “spavento senza fine” di una lunga agonia di un corpo col cervello avvelenato, che marcisce.
Poi, con il sopraggiungere della crisi ,siamo tornati a riflettere  in maniera poetica che “l’economia politica, questa scienza della ricchezza, ( che tanto ci ha illuso ) è ,ad un tempo, la scienza della rinuncia e della penuria ”(K. Marx), allora abbiamo riutilizzato alla rinfusa, raccogliendovi la nostra vita , i quattro cenci troppo frettolosamente dismessi per indossare le  giacche e cravatte imposte dalle pompe funebri.
Non li sventoleremo come vessilli, ma come gli abiti di disobbedienti , pronti a porre a tutti la domanda delle domande , poeti che descrivono “con frammenti di sospiro” le fogne nascoste della nostra civiltà e del nostro sviluppo.
Gerardo D’Amore

NO A SPECULAZIONI EDILIZIE - RAUSO : E' UNA VITTORIA DELLA CITTA'

Il Consiglio Comunale di Santa Maria ha votato all’unanimità esprimendo la netta contrarietà alla costruzione di 430 appartamenti nell’ex tabacchificio.
Finalmente la Politica ha riassunto il suo ruolo di guida della città, mettendo in discussione l’esclusiva competenza della burocrazia in un materia che incide fortemente sull’assetto urbanistico e, soprattutto, sui destini economici di una comunità che ha bisogno di lavoro, non di palazzine inutili per persone che non ci sono sul territorio, dato che in città ci sono tanti appartamenti invenduti o sfitti.
L’incremento demografico che alcuni propugnano, può essere auspicato solo attraverso lo sviluppo delle attività produttive e l’insediamento di attività economiche che consentano la creazione di un circuito virtuoso tendente ad incrementare la ricchezza della popolazione residente sul territorio.
La vittoria della Politica può essere l’inizio di un nuovo modo di amministrare la città.
Ieri sera ho fatto appello a tutte le forze politiche affinchè lascino alle spalle rancori e contrapposizioni, a volte strumentali, per addivenire ad una programmazione che abbia come sola finalità lo sviluppo di questa città per troppo tempo abbandonata a se stessa e preda della speculazione.
Il Sindaco è stato supportato in questa dura battaglia dalle Associazioni e da tutte le altre politiche della maggioranza e della minoranza.
Ora ci si attende che si cominci a governare seriamente mettendo da parte coloro i quali hanno fatto il buono e cattivo tempo negli ultimi anni ed i loro emissari e che certamente non amano Santa Maria Capua Vetere.
Gaetano Rauso

venerdì 20 gennaio 2012

No ai 430 appartamenti nell'Ex Tabacchificio : una grande battaglia vinta ma non è ancora finita

Non pensiate che dopo il Consiglio Comunale di ieri sera gli speculatori si siano messi l'anima in pace. Non demordono, non possono permetterselo c'è troppo in gioco , ma neanche noi demordiamo : anche per la nostra città c'è troppo in ballo e non possiamo permetterci di crogiolarci su temporanei allori . Invitiamo , quindi, tutti coloro che hanno a cuore il bene della nostra città a vigilare attentamente e a dare tutto l'apporto necessario a debellare i piani speculativi che sono solo , temporaneamente , stati accantonati . Il Consiglio Comunale si è espresso all'unanimità e ciò è molto importante e renderà più difficoltose le manovre degli affaristi ma non si fermeranno per questo . Prepariamoci a continuare a resistere e a vigilare : noi lo stiamo già facendo 

martedì 17 gennaio 2012

Chi vuole costruire a tutti i costi nell'Ex Tabacchificio ?

E’ stato dato inizio alla “caccia agli untori” ma non ha funzionato durante la passata amministrazione e non funzionerà di certo ora : Quattro anni di lotta non sono serviti a nulla ? Poveri illusi !!!!!!!
Le Associazioni continuano con la lotta alle speculazioni , ai casalesi, ai loro prestanomi e alle talpe  che si intrufolano all’Ufficio tecnico  e che fungono  da collegamento .
Continuano , imperterriti a rastrellare la città in cerca di terreni e palazzi vecchi per nuove speculazioni  sapendo già che otterranno quelle concessioni a costruire che i  proprietari sammaritani invece non otterrebbero
Non si riesce proprio a comprendere chi voglia , a tutti i costi , oltre ai proprietari dell’area ovviamente, far costruire nell’ex tabacchificio . In particolare vorremmo , che fosse chiarito una volta per sempre , chi è a volerlo tra il Dirigente e l’Amministrazione .
E’ mai possibile che possa dettare il proprio volere un dirigente a scavalco tra S. Maria C.V. e Caserta che dal 31 Novembre non avrebbe neanche più dovuto essere in servizio a S. Maria ? 
Il dubbio che invece sia l’attuale amministrazione a volerlo si fa sempre più forte.  Non si riesce a comprendere come mai il PD , nonostante abbia perso Iodice e Campochiaro , continui ad attuare la loro stessa politica e non voglia dare alcun segnale di svolta revocando la proroga dell’incarico a Biondi 
 Sembra che ancora non si siano resi conto di essere stati eletti dai diseredati, dagli affamati di tutto e non certo dagli affaristi, dai casalesi, dai miliardari costruttori … Dovrebbero ricordare Masaniello
Noi delle associazioni non ce ne siamo dimenticati e continuiamo a batterci per  contrastare le speculazioni e il saccheggio del territorio : è solo così che si potrà dare una speranza per il futuro ai disoccupati, agli indigenti e ai giovani . Ed è per questa nostra caparbietà che è stata messa in atto , come si tentò di fare nella passata amministrazione , un’ attività ostruzionistica a 360 ° per provare ad isolarci e a zittirci e poter poi continuare a speculare senza problemi .

Intanto siamo in attesa di scoprire se ci saranno delle nuove mele marce 

lunedì 16 gennaio 2012

Le ASSOCIAZIONI COMUNICANO

In data 4/1/2012, alla luce dei fatti ultimi e specificatamente in merito ai tentativi di speculazioni che si  vorrebbero  realizzare nell’ex tabacchificio , si sono riuniti i rappresentanti delle associazioni che hanno determinato la vittoria delle ultime elezioni amministrative.
 Nella riunione e’ stata ribadita la ferma volontà  di perseguire tutte le giuste e appropriate  strade per rilanciare la politica e l’economia nella città ponendo quale primario obiettivo l’affermazione della trasparenza e della legalità nell’azione amministrativa.
Nell’ambito di queste attività, è stato costituito un comitato incaricato di promuovere incontri con le forze politiche della maggioranza al fine di fare il punto sull’attuale stato dei procedimenti di quest’ Amministrazione.   E’ stato nominato portavoce  il Consigliere Gaetano Rauso,  che  , insieme ad altri consiglieri Comunali,  ha  chiesto  un parere   pro veritate per approfondire , dal punto di vista legale, se sia legittima  l’edificazione dei 430 alloggi nell’Ex Tabacchificio.
Le Associazioni  rimangono ferme nell’intenzione di dare attuazione al programma elettorale proposto ai sammaritani e non intendono  desistere dallo  spronare questa maggioranza a mantenere le promesse fatte

Pacta servanda sunt.

Pacta servanda sunt. Gli antichi romani, che erano persone serissime, alla stretta di mano tra gli interlocutori aggiungevano sempre la postilla: i patti devono essere, per l’appunto, rispettati. E una volta sottoscritto l’accordo non si poteva fare marcia indietro, pena l’individuazione della persona che non rispettava i patti come un essere poco affidabile. E, quindi, da mettere al pubblico ludibrio.
Duemila anni dopo, nella città che fu insignita dell’appellativo di “Altera Roma”, sembrerebbe che i patti elettorali siano destinati ad essere disattesi. Quattro anni di battaglia continua contro Giudicianni e le mele marce, non sono bastati ai nuovi amministratori per fare piazza pulita di un passato inquietante laddove l’intreccio tra la politica corrotta e le infiltrazioni camorristiche hanno determinato il sacco dell’edilizia urbana e l’impoverimento della comunità. Eppure, le condizioni politiche per il cambiamento c’erano tutte: una vittoria elettorale netta contro gli speculatori, i faccendieri e gli amici degli amici, l’attesa spasmodica del popolo sammaritano che avrebbe voluto segnali immediati di inversione di rotta; la fiducia di una pubblica opinione che aveva condannato gli ex amministratori reputandoli affaristi e per nulla interessati al bene comune.
E tutto questo per consentire la creazione di un quartiere dormitorio mostruoso nell’ex tabacchificio che tempo fa dava lavoro a centinaia di famiglie dell’Antica Capua. Al loro posto, nei prossimi anni, ci imbatteremo in migliaia di nuovi residenti che per nulla incideranno nella macro e micro economia cittadina. In cambio di questo ”affare” Santa Maria perderà una delle poche aree industrialmente riqualificabili almeno potenzialmente: sia come terreno da proporre all’Asi per possibili insediamenti, sia come possibilità di bandire in loco un concorso europeo finalizzato a una  ondata occupazionale ex novo. E solo Dio sa di quanto lavoro pulito e dignitoso si abbisogni la città. E nel frattempo, i patti  per l’ennesima volta non saranno rispettati…
Di Muro

Ultima chance


Siete ancora in tempo a salvarvi .
Basta chiudere le porte agli intrallazzatori che sono facilmente individuabili : sono gli stessi che salivano e scendevano al tempo delle Giunte Iodice- e del Tris della conceria –, ed oggi  si chiamano “Eravamo 4 amici al bar”
Grazie ad una mossa sbagliata di Campochiaro avete avuto la possibilità di riscattarvi e nonostante l’assist avuto da parte delle Associazioni non riuscite  proprio a liberarvi degli errori del passato e continuate ancora a commetterne , volutamente,  sempre gli stessi . Questa mania è subito uscita allo scoperto  compromettendo la  nuova “verginità”  che vi era stata regalata.
Ci si chiede a che titolo si continui a pensare di poter portare a termine operazioni come quella delL’Ex Tabacchificio o dell’Ex Siemens già predisposte dal tris della Conceria  per avvantaggiare affaristi nuovi e vecchi , già ben conosciuti, per gli sfregi al territorio.
Ricordate che siete stati votati per realizzare , e non per continuare a saccheggiare
Ci si aspettava che salvaste il salvabile e non certo che vi azzuffaste per poter addentare come gli altri
Perché i partiti che hanno una storia da salvaguardare non intervengono  ?

venerdì 13 gennaio 2012

Il contadino e la serpe . Un pò di morale per chi non ne ha

Un vecchio contadino durante la stagione dell'inverno, avendo trovato una serpe intirizzita dal freddo e avendone avuto compassione, la prese e se la mise in seno.
Quella poi, riscaldandosi e riprendendo la propria natura, ferì il benefattore e lo uccise.
Allora lui morendo disse:
"Ho quello che mi merito, poiché ho avuto compassione di quella malvagia".
La favola mostra che i malvagi sono immutabili, anche se sono trattati con estrema bontà.

mercoledì 11 gennaio 2012

La destinazione dell’area dell’ex Tabacchificio deve rimanere produttiva per il bene delle future generazioni.

Il grande lavoro delle Associazioni ha, finalmente, trovato un riconoscimento con l’ammissione, da parte di gran parte della maggioranza e dell’opposizione consiliare, della bontà delle tesi avanzate in merito all’impossibilità di applicare  della legge regionale sul piano casa e,quindi,  di edificare 430 alloggi nel sito ove sorgeva l’ex tabacchificio.
Le Associazioni hanno, più volte,  messo in evidenza tutte le ragioni che impediscono la cementificazione di un sito che è e deve rimanere a destinazione produttiva, sia per la sua posizione vicina al casello autostradale, sia perché l’area, oggi acquisita da privati, fu  in gran parte acquistata dal Comune di S. Maria C.V. e ceduta in uso all’ATI al fine di favorire la realizzazione di un’industria e la conseguente occupazione di centinaia di sammaritani.
Il disegno speculatorio che è stato perpetrato da più di 12 anni, attraverso l’acquisizione dell’attività prima, e poi con la sua dismissione, e l’adozione di un SIAD non conforme al PRG vigente, ha determinato la dismissione di un’attività industriale sorta con il sacrificio dei sammaritani al fine di favorire la speculazione privata.
Oggi, alla luce del fallimento delle iniziative commerciali, si cerca di trarre grande profitto dal possesso di quell’area, cercando di costruirvi case senza mercato. Le amm.ni Iodice e Giudicianni  non si sono in alcun modo domandate se quel terreno fosse del Comune, né hanno  cercato di opporsi alla dismissione di un’attività che era sorta per portare lavoro e benessere ai sammaritani.
L’opposizione, sposando le tesi delle Associazioni ha affermato l’inapplicabilità dell’art. 7 della L.R. 19/09 così come modificato dall’art. 6 bis della L.R. 1/2011 ed ha voluto proporre una mozione nella quale però vi sono parecchie inesattezze, specialmente quando si cita la delibera di Consiglio n. 9 del 25/2/2010 e si afferma che in essa si escludeva la possibilità di applicare l’art. 7 della L.R. n. 19/2009 all’area dell’ex tabacchificio.
Tutti possono verificare che quel deliberato, scaturito da una forte e contrastata opposizione a cui si accoda parte della maggioranza, escluse la possibilità di creare ambiti di applicazione dal piano casa in zone agricole, ma registrò la bocciatura di una mozione presentata da chi scrive, Mattucci, Rinaldi e pochi altri di quell’opposizione che chiedeva l’esclusione dell’area dell’ex tabacchificio dalla possibilità di applicazione della legge sulla casa. Quella mozione fu bocciata da larga parte di coloro che allora erano maggioranza ed oggi siedono nei banchi dell’opposizione, così come da altri che oggi sono in questa maggioranza. Ma questa è un’altra storia, che potrà essere rivisitata con la manifestazione delle buone intenzioni che oggi siamo chiamati a manifestare.
E’ palese, inoltre, l’incongruenza con quanto citato nella premessa di detta mozione, con l’ordine del giorno che si chiede di votare. Infatti l’impossibilità di applicare l’art. 7 della L.R. 19/2009 preclude di varare un Piano Urbanistico Attuativo, dato che l’attuale destinazione dell’Area, dopo l’adozione della delibera di Giunta n.53 del 27.9.2011 decide di addivenire, in breve tempo, alla modifica del SIAD, ridando all’area la destinazione D produttiva.
E’ auspicabile che il Consiglio Comunale, voluto da tutti e convocato con convinzione del Presidente Mattucci, si pronunci, definitivamente e senza equivoci, sulla volontà del Consiglio Comunale di preservare la destinazione produttiva dell’area dell’ex tabacchificio, al fine di dare qualche speranza ai sammaritani per una futura occupazione.
Per costruire case, se ve ne fosse la necessità, vi sono altre zone da utilizzare ed un Piano Regolatore equilibrato potrà, successivamente, individuarle. Lo scopo di chi fa buona politica deve e dovrà essere quello di favorire lo sviluppo economico della città ed il benessere dei suoi abitanti, non le speculazioni edilizie che sono a vantaggio dei soliti pochi.

Gaetano Rauso

Dedalo e Icaro : Un pò di morale per chi non ne ha


Dedalo, era nato ad Atene ed era pronipote di Eretteo, re della città. Si dedicò alla scultura e all'architettura, era abilissimo in ciò che faceva; si narra che le sue statue sembravano vive a tal punto da raccontare che esse aprivano gli occhi e si muovevano. A Dedalo sono attribuite le invenzioni dell'ascia, la sega, il trapano, il passo della vite, l'archipenzolo. E' stato maestro di suo nipote Talo, figlio di una sua sorella, che uccise per gelosia quando Talo superò il maestro nella sua arte. L'Areopago, il tribunale, lo condannò all'esilio perpetuo; Dedalo si rufugiò a Creta dove fu accolto benevolmente dal re Minosse che gli commissionò il Labirinto per rinchiudere il Minotauro. A Dedalo, si rivolse Arianna, la figlia di Minosse, per sapere come aiutare Teseo a uccidere il Minotauro e uscire dal Labirinto, e come sappiamo il consiglio del filo riuscì a far trinofare Teseo nell'impresa. Quando Minosse venne a sapere che ad aiutare sua figlia e Teseo fu Dedalo, e non potendo prendersela con la figlia fuggita insieme all'eroe, pensò di punire Dedalo, rinchiudendolo insieme al figlio, Icaro, nel Labirinto, che egli stesso aveva progettato. L'unico modo per uscire dal Labirinto era evadere volando; ingegnoso come era, Dedalo costruì due paia di ali, uno per sè e l'altro per il figlio. Si raccomandò con Icaro di restargli sempre dietro durante il volo, di non strafare e soprattutto di stare attento a non avvicinarsi troppo ai raggi del sole perchè, le ali, attaccate alle spalle con della cera, potevano staccarsi in quanto il calore avrebbe sciolto la cera. Come non detto, Icaro durante il volo, provando piacere si allontanò dal padre e raggiunse i raggi del sole che sciolsero la cera e lo fecero precipitare nel mare, dove morì. Dedalo triste e desolato, atterrò in Campania a Cuma, dove costruì un tempio al dio Apollo, consegnando le ali che aveva inventato per evadere dal Labirinto di Creta.

sabato 7 gennaio 2012

"LA CICALA E LA FORMICA" : Un pò di morale per chi non ne ha

La Cicala che imprudente
tutta estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell’inverno si trovò,
senza più un granello e senza
una mosca in la credenza.
Affamata e piagnolosa
va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia
per poter fino alla prossima
primavera tirar via:
promettendo per l’agosto,
in coscienza l’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le dimanda chiaro e netto:
- Che hai tu fatto fino a ieri?
- Cara amica, a dire il giusto
non ho fatto che cantare
tutto il tempo. – Brava, ho gusto;
balla adesso, se ti pare.
(Jean de La Fontaine)

La rana e il bue di Fedro : Un pò di morale per chi non ne ha


 
Inops, potentem dum vult imitari, perit.
In prato quondam rana conspexit bovem
et tacta invidia tantae magnitudinis
rugosam inflavit pellem: tum natos suos
interrogavit, an bove esset latior.
Illi negarunt. Rursns intendit cutem
maiore nisu et simili quaesivit modo,
quis maior esset. Illi dixerunt bovem.
Novissime indignata dum vult validius
inflare sese, rupto iacuit corpore.
 

Traduzione

Il debole, quando vuole imitare il potente, muore. Una volta, in un prato, una rana vide un bue e presa dall’invidia di tanta grandezza gonfiò la pelle rugosa: allora interrogò i suoi figli chiedendo se fosse più grande del bue. Essi risposero di no. Di nuovo tese la pelle con sforzo più grande e chiese se fosse più grande. Essi (i figli) risposero: il bue. Infine indignata mentre si vuole gonfiare più fortemente, giace con il corpo scoppiato.

Le Associazioni non demordono

Si è tenuta la prima riunione delle associazioni sammaritane del 2012. E' stato relazionato sulla problematica dell'ex tabacchificio ed è stato deliberato, con forza e determinazione, di opporsi a questa ed a tutte le altre speculazioni edilizie che sono in atto nella in città. “Il programma delle associazioni che hanno vinto le elezioni del maggio 2011 – fa sapere Gaetano Rauso – è un punto fermo che tutti i quasi seimila elettori che hanno dato la fiducia alle liste che sono scese in campo per dare corso a quel progetto, vogliono che sia attuato”. Per tale scopo è stata costituita una commissione ristretta che martedì sera affronterà le problematiche di interesse della città e promuoverà un incontro con tutte le altre componenti della coalizione che l'amministra l, “al fine – spiega Rauso – di dare un impulso a tutte le attività politiche ed amministrative atte a risollevare le sorti di una comunità penalizzata da tanti anni di malapolitica”.

venerdì 6 gennaio 2012

Il pensiero delle associazioni sulle speculazioni edilizie non è mutato . Riproponiamo un articolo del mese di ottobre quando tutti tacevano

Le associazioni che hanno voluto , appoggiato e permesso , con la loro azione continua critica e di opposizione alla precedente amministrazione , la vittoria dell’attuale compagine amministrativa ,ritengono di dover intervenire sulla vicenda della dislocazione di parte degli uffici giudiziari negli immobili industriali di proprietà della Geprom srl, il cui amministratore è lo stesso proprietario dell’ormai demolito Mulino Parisi, nonché su altri deprecabili e inaccettabili ritardi in merito ad altre questioni fondamentali , che sono state e continuano ad essere il fulcro delle nostre battaglie in passato e in seguito del  nostro programma elettorale : SIAD, Ex Tabacchificio , Campo Sorbo , Piano traffico del quartiere C1Nord e strisce blu dilaganti etc etc etc…
In merito alla vicenda della dislocazione degli uffici giudiziari ,abbiamo affrontato l’argomento , anche in modo aspro , con lo stesso Sindaco e i Consiglieri eletti nelle nostre liste civiche in più riunioni , dove era  stato convenuto che , come detto in campagna elettorale e come espresso anche nel programma elettorale presentato ai cittadini sammaritani , non si poteva accettare , senza tentare di trovare ulteriori soluzioni alternative, di dover dar seguito ad un’operazione che abbiamo sempre fortemente contrastato e che porta la firma della precedente Amministrazione , seppur poi condivisa dalla Commissione di Manutenzione .
In quelle riunioni , i Consiglieri pubblicamente si sono dichiarati contrari al cambio di destinazione del suolo industriale dove sorgono i capannoni di Pellino e speriamo  che non cambieranno opinione come è avvenuto in passato per altri Consiglieri comunali  che sono stati definiti , giustamente ,“voltagabbana o saltimbanchi” 
Il silenzio che abbiamo serbato fino ad oggi è dovuto, quindi, non certo ad una resa sulla questione, ma all’attesa di avere notizie in merito all’impegno di cui si era fatto carico l’avv Stellato di promuovere un nuovo incontro con il Presidente del Tribunale, dove i rappresentati di maggioranza e opposizione avrebbero potuto  tentare di trovare e proporre soluzioni fattibili in tempi brevi che contemperassero  gli interessi del Tribunale con quelli della Città .
Siamo fermamente convinti che tra i tanti immobili comunali sia possibile  trovare quello che possa essere adeguato alle esigenze degli uffici giudiziari , potendo così permettere alla città di evitare il danno della trasformazione di un’area industriale e contemporaneamente conseguire il beneficio  di effettuare la ristrutturazione di un bene comunale con un conseguente risparmio per le casse comunali , salvaguardando così  il già languente commercio del Centro Storico .
Confidavamo , quindi nell’impegno assunto dall’Avv. Stellato di farsi promotore di quest’ulteriore incontro che avrebbe potuto e forse potrebbe ancora essere risolutore . Incontro che non solo sarebbe stato  doveroso porre in essere da parte di un’Amministrazione che si trova a dover ratificare decisioni altrui e, quindi a derogare ai propri poteri/doveri di indirizzo politico che soli giustificano la sua esistenza , vanificando nel contempo anche la volontà popolare e il diritto costituzionalmente garantito del voto , ma ancora più  opportuno alla luce delle particolari questioni che riguardano le oscure vicende concernenti il rilascio della concessione a costruire i Capannoni di via Grattapulci che risultano essere oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica di S. Maria C.V.
Confidavamo , altresì nella buona fede della minoranza quando si dichiarava a favore della ricerca di soluzioni alternative e ritenevamo , quindi,fosse conseguente nel  farsi promotrice presso le istituzioni ministeriali appartenenti al loro stesso colore politico, affinché intervenissero  a salvaguardare i fondi erogati per la ristrutturazione della ex Caserma Mario Fiore per il tempo necessario all’attuale Amministrazione (maggioranza e minoranza )a poter ricercare e attuare soluzioni alternative rispetto a quella decisa dal Commissario Prefettizio , su indicazione dei dirigenti comunali di nomina.
Altro impegno assunto dall’Avv.  Stellato  consisteva nel procedere immediatamente alla  modifica del SIAD, che attualmente permette speculazioni,  stravolgimenti e sfregi del nostro territorio in contrasto con le Norme tecniche di attuazione del vigente piano Regolatore , che fino a che non verrà  soppiantato da un nuovo Puc è lo strumento urbanistico cui i dirigenti comunali e i professionisti ( architetti. Ingegneri e e costruttori)  devono  fare riferimento  . Ricordiamo che il Siad non può essere difforme dal PRG. Cosa che invece avviene attualmente a S. Maria C.V.
Nello stesso incontro ci era stato assicurato un intervento a breve anche sulla questione della viabilità del quartiere C1Nord . ,ma alle parole , per quanto ci è dato constatare non sono seguiti i fatti, e non vorremmo quindi dover dedurre da tutto ciò che nulla è cambiato a seguito di queste elezioni e che quest’Amministrazione, alla pari della precedente,  stia  mantenendo  impegni pregressi e non quelli presi con noi e con l’elettorato sammaritano 
Michele D’Abrosca
Annunziata Di Muro
(rappresentanti delle associazioni , nonché   promotori e  sottoscrittori del programma elettorale )

mercoledì 4 gennaio 2012

La tomba della triplice




Scrivevamo mesi addietro, in occasione della Campagna elettorale, " Finalmente un Sindaco " oggi siamo costretti a dover aggiungere "Finalmente un sindaco ridicolizzato e manovrato dalla propria Coalizione "

La cementificazione nell'Ex Tabacchificio nel fu  Mulino Parisi etc etc ..., se dovesse  essere attuata  sarà la morte politica  della triplice Stellato ( PD ) Mattucci ( Rinnovamento ) Di Muro  ( rappresentante delle  Associazioni)

martedì 3 gennaio 2012

Ex Tabacchificio : ecco cosa dicevano in Campagna elettorale


Ex Tabacchificio : Forse qualcuno dimentica facilmente 
NOI NO e non permetteremo a nessuno di dimenticare