Rileviamo e pubblichiamo:
Desta più di una perplessità il cartello che si va aggregando attorno all'avvocato. Potrà dire in campagna elettorale che i Leone, gli Arciprete, i Gabriele Capitelli, i Carmine Munno e il patron della coop al risparmio, erano i dimuriani buoni, che sono andati poi con lui per disegnare la prospettiva di una città trasparente ed onesta?
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non vorremmo che Antonio Mirra passasse da un eccesso all’altro. Lui è il “vorrei ma non posso”, l’uomo che ha sempre fatto un passo indietro all’ultimo momento, quando il suo nome è immancabilmente stato fatto per la candidatura a sindaco di Santa Maria Capua Vetere, per evitare di cacciarsi nei guai, di relazionarsi ad un manipolo di politici, o di presunti tali, che alla politica chiedono mezzi di sostentamento, e che sostentamento.
Con l’incedere dell’età, Antonio Mirra, avrà realizzato, probabilmente, una sorta ribaltamento delle logiche che ne hanno ispirato le decisioni fino ad oggi: prima, l’ambizione che pure c’era, non riusciva a prevalere sulla prudenza che lo ha sempre portato ad evitare di far patti con un certo tipo di politica, condizione necessaria, evidentemente, per vincere le elezioni comunali di Santa Maria Capua Vetere.
Siccome passa il tempo e le occasioni potrebbero diventare sempre di meno, Mirra sembra avere valutato che vincere è più importante del modo con cui si vince o delle persone con cui si vince.
Guardando un poco il quadro rappresentativo di coloro che potrebbero appoggiarlo, sembra quasi che ci sia stata un’applicazione certosina per imbarcare tutto l’imbarcabile, ma soprattutto per imbarcare tutti coloro che Di Muro lo hanno lasciato, non per nobili motivi, ma semplicemente con Di Muro non riuscivano più a dar propulsione ai motori dei loro interessi.
Pensate un po’ che oggi, con Mirra, si schiera anche Luigi Di Muro, cioè il cugino dretto del sindaco, a cui non sta bene non la politica del primo cittadino sui Servizi Sociali, sul verde pubblico, sull’ambiente, sulla vivibilità, ma perchè lui vorrebbe costruire supermercati nell’area industriale ex Italtel che, per legge, come dimostrano anche gli ultimi pronunciamenti del Tar, non possono essere costruiti in quell’area.
Ora, cercando di mettere da parte per un secondo l’ipocrisia da ben pensanti, c’è un sammaritano che ritiene in grado, Carmine Munno, assessore comunale di Di Muro, dimessosi proprio per la vicenda dell’area ex Italtel, in grado di aggregare attorno al suo carisma, alle sue conoscenze, alle sue competenze, alla sua visione della città, 24 candidati per una lista civica da presentare in sostegno ad Antonio Mirra?
Siamo seri: quella lista, se si farà, sarà la lista della cooperativa al risparmio, che la volta scorsa si unì al cartello delle associazioni di Di Muro, oggi sarà contro Di Muro sperando che Antonio Mirra, che a questo punto dovrà dire subito qualcosa di chiaro sulla questione, faccia un bel gioco di prestigio e consenta a tutti gli acquirenti, gli inquilini dell’imprenditore Esposito, proprietario di quelle aree, di edificare sulle ceneri dell’identità industriale ed artigianale di Santa Maria Capua Vetere, un bel gruppo di supermercati, centri commerciali, parafarmacie, negozi di trik trak e magari, perchè no, anche un bel sexy shop che forse sarebbe il migliore insediamento tra tutti quelli citati.
Nei prossimi giorni passeremo in rassegna anche gli altri compagni di viaggio di Antonio Mirra. Scriveremo di Carmine Iodice, grande stratega del consigliere regionale Luigi Bosco; scriveremo di Michele Castaldo, che oscilla tra Mirra e Matilde Vecchione, tenendo però sua moglie ben salda al carro del Pd, partito a cui è iscritta; scriveremo di Nicola Leone, Arciprete, Gabriele Capitelli, altro terzetto già in campagna elettorale per Mirra con l’appoggio di quella variegata e composità umanità costituita dai simpatici parcheggiatori della città; vi parleremo ancora una volta di Maurizio Mazzotti il quale, andato in pensione da dirigente del Comune di Caserta, con la prospettiva di essere rinviato a giudizio per una dozzina di gravissimi reati, presuntamente compiuti al tempo in cui governava l’Ufficio Tecnico della città del Foro, si appresta a porre a disposizione di Antonio Mirra la sua indiscutibile e ben definita esperienza in vicende di gestione della cosa pubblica.
No, non ci siamo. Ci sarebbe un termine per definire tutto quello che si sta coagulando attorno all’avvocato Mirra. Ma evitiamo perchè purtroppo chi fa questo mestiere e scrive cose che diventano pubbliche, deve mordersi continuamente la lingua e i polpastrelli.
Gianluigi Guarino
http://www.casertace.net/politica/s-maria-c-v-ammazza-e-che-compagnia-con-antonio-mirra-luigi-di-muro-al-risparmio-nicola-leone-mezzo-castaldo-e-finanche-maurizio-mazzotti-li-unisce-la-ragione-della-polpetta-di-cui-il-sin-20151004.html
Nessun commento:
Posta un commento