Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda emigrò nella campagna di Moab, con la moglie e i suoi due figli.
Poi Elimèlech, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i due figli.
Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa e l'altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa dieci anni,
quando anche Maclon e Chilion morirono tutti e due e la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito.
Allora si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab, perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane.
Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; Orpa baciò la suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei.
Allora Noemi le disse: "Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi dei; torna indietro anche tu, come tua cognata".
Ma Rut rispose: "Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch'io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio;
Così Noemi tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo.
Salmi 146(145),5-6.7.8-9a.9bc-10.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre.
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 22,34-40.
In quel tempo, i farisei, udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme
e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova:
«Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?».
Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
San Basilio (ca 330-379), monaco e vescovo di Cesarea in Cappadocia, dottore della Chiesa
Regole più ampie, § 3
Con lo scopo di incitare la nostra anima ad obbedire a questo precetto, non ha voluto che si trovasse il segno distintivo dei suoi discepoli in prodigi o in opere straordinarie, sebbene essi ne avessero ricevuto il dono nello Spirito Santo. Invece, dice: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35). E mette fra i due comandamenti un nesso così stretto, da vedere come fatta a lui ogni opera buona fatta al prossimo: “Perché io ho avuto sete, dice, e mi avete dato da bere”. E aggiunge: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” ( Mt 25,35-40).
L'osservanza del primo comandamento contiene dunque anche l'osservanza del secondo, e mediante il secondo, si torna al primo. Chi ama Dio amerà pertanto il prossimo. “Se uno mi ama, dice il Signore, osserverà la mia parola”. “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati” (Gv 14,23; 15,12). Lo ripeto: chi ama il prossimo compie il suo dovere di amore verso Dio, perché Dio ritiene questo dono fatto a lui.
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