Venerdì 15
febbraio
Ss. Faustino e Giovita
QUANDO LO SPOSO SARA LORO TOLTO, ALLORA DIGIUNERANNO
Prima lettura Is
58,1-9a
Così dice il Signore: Grida a squarciagola, non avere
riguardo; alza la voce
come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe
i suoi peccati. Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto
del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: «Perché
digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?». Ecco, nel
giorno
del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi
digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più
come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come
questo il
digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco
il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare
di‑
giuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che
voglio:
sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli
op‑
pressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con
l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che
vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come
l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua
giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti
risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!».
Salmo 50: Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e
affranto.
Dal Vangelo secondo Matteo 9,14-15
In quel tempo si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni
e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi
discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a
nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo
sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
IL COMMENTO
SPIRITUALE
Gesù e il gruppo di discepoli che lo segue ovunque sono
bersagliati dalle critiche di molti, per il loro essere diversi rispetto a
quanto ci si aspetterebbe da un manipolo di persone che annuncia il Regno del
Dio d'Israele. Stavolta è il turno dei discepoli di Giovanni il Battista, i
quali si reputano tali e si riconoscono nelle pratiche del digiuno. Lo stesso
Giovanni, d'altronde, era una personalità che si cibava di locuste e miele
selvatico, la sua vita morigerata era spinta fino alla scarsità per poter
testimoniare senza impurità l'avvento di Gesù. Gesù li contraddice sul piano
stesso della loro amicizia con il Battista. Giovanni, infatti ha vissuto per
preparare la strada che Gesù avrebbe percorso, dunque la sua è stata una vita
spesa per la festa dell'incarnazione. Eccola ragione del perché non ha senso
infliggersi pene ulteriori quando il momento è propizio per testimoniare al
mondo la gioia di Dio vivo e presente in mezzo a loro. L'insegnamento per noi è
che la gioia è una delle divise con le quali indichiamo a tutti che il Risorto
è ancora fra noi, ha vinto la morte, ha salvato l'umanità.
L’ESPERIENZA
Un salvadanaio pieno di monete
Una sera assieme ad altri ci ponevamo l'interrogativo di
cosa fare per non lasciarci trascinare dal consumismo che crea così tanti
bisogni non veri. Ci è venuto in mente che una cosa che facciamo ogni giorno
è la spesa: allora perché non mettere da parte tutte le monete che riceviamo
come resto?
Abbiamo preso così un salvadanaio. I nostri figli hanno
subito svuotato le tasche e il gioco è iniziato. Da quel momento tutte le
monete che prima giravano qua e là finiscono nel salvadanaio.
Appena il salvadanaio è pieno, ci guardiamo attorno per
vedere chi ha bisogno. E basta poco per rendersi conto di quante famiglie sono
nella condizione di aver bisogno di essere aiutate.
Questo semplice gioco ci ha aperto gli occhi. E i figli
sottolineano che veramente non si tratta di fare qualcosa, ma di crescere
insieme.
È una goccia nell'oceano, ma dentro c'è tutto l'impegno di
una famiglia che cerca di allenarsi per non dimenticare chi è meno fortunato.
L.C.- Spagna
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