Santa Teresa di Gesù (d'Avila) A CURA DI GENN DS
Ogni figura di santo o di santa, oltre all'aureola mistica, ha come una cornice dorata, formata dal proprio secolo. Nella cornice dell'Ottocento, ilprimo ottobre, si presenta la figura di Santa Teresa del Bambino Gesù, la Carmelitana dei piccoli grandi sacrifici, la delicatissima Santa Teresina di Lisieux, con le mani piene di rose.
Nella fastosa cornice del Cinquecento spagnolesco, ecco invece la grande figura di Santa Teresa d'Avila, riformatrice del Carmelo, fondatrice dell'Ordine dei Carmelitani una donna che poteva dire, nel pieno della sua poderosa attività: Non mi ricordo d'essermi mai lagnata. In questo senso, io non sono affatto una donna. Ho il cuore duro".
Ma il suo cuore non era duro. Era invece grande, e la magnanimità, unita all'umiltà, forma il carattere di questa grande mistica, che sentiva costantemente la presenza di Dio dalla parte destra; grande asceta, che avvertiva continuamente la presenza di Satana dalla parte sinistra.
E a Dio diceva: "Signore. o morire o patire". E a Satana rispondeva con un segno di croce. Usciva da una grande famiglia spagnola nel tempo in cui la Spagna dominava il mondo. Il fratello del suo padrino fu viceré del Perù.
Entrata giovanissima nel Carmelo a 40 anni condusse vita religiosa molto mitigata, per non dire mediocre. Bella d'aspetto, debole di salute si poteva dire un pallido fiore del Carmelo, senza profumo di santità.A CURA DI GENN DS
Nessun commento:
Posta un commento