Il 18 Giugno 1830, alle 23,30, Caterina si sente chiamare per nome; un misterioso bambino è ai piedi del letto e la invita ad alzarsi: “La Santa Vergine ti attende” le dice. Caterina si veste e segue il bambino che diffonde raggi di luce dappertutto dove passa. Arrivati nella cappella, Caterina si ferma dalla parte della sedia del sacerdote, situata nel coro. Ode allora “come il fruscio di una veste di seta.”“Ecco la Santa Vergine” disse la sua piccola guida. Caterina esita a credere. Ma il fanciullo ripete con una voce più forte : “Ecco la Santa Vergine”.
Caterina corre ad inginocchiarsi presso la Madonna che è seduta sulla sedia (del sacerdote) “Allora, ho fatto un balzo per avvicinarmi a lei, e mi sono messa in ginocchio sui gradini dell'altare, con le mani appoggiate sulle ginocchia di Maria. Il momento, che ho passato così, è stato il più dolce di tutta la mia vita. Mi sarebbe impossibile dire ciò che ho provato. La Santissima Vergine mi ha detto poi come avrei dovuto comportarmi con il mio confessore e molte altre cose.”
Caterina riceve l'annuncio di una missione e la richiesta di fondare una Confraternita di Figlie di Maria; ciò sarà fatto dal suo confessore Padre Aladel il 2 Febbraio 1840.
Il 27 Novembre 1830 alle 17,30, durante la meditazione, Caterina vede nel posto dove ora è situata la statua della Santa Vergine del globo, come due quadri viventi che passano in dissolvenza incrociata:
- nel primo, la Santa Vergine è in piedi su una semisfera (globo terrestre) e tiene tra le mani un piccolo globo dorato. I piedi di Maria schiacciano un serpente;
- nel secondo, dalle sue mani aperte escono raggi di uno splendore abbagliante.
Nello stesso tempo Caterina ode una voce, che dice : «Ecco il simbolo delle grazie che io spando sulle persone che me le chiedono... (facendomi capire - scrive Caterina - quanto Lei fosse generosa con le persone che La pregano; quante grazie Lei accordasse a coloro che gliele chiedono, quanta gioia Lei prova accordandole!). Le gemme che restano nell'ombra rappresentano le grazie che si dimentica di chiedermi.»
Poi un ovale si forma attorno all'apparizione e Caterina vede scriversi in un semicerchio questa invocazione, prima sconosciuta : « O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi »(Originale: « O MARIE CONÇUE SANS PECHÉ PRIEZ POUR NOUS QUI AVONS RECOURS À VOUS »)scritta in lettere d'oro.
Subito dopo la medaglia si gira e Caterina vede il rovescio: in alto una croce sormonta la M di Maria, in basso due cuori, l'uno incoronato di spine, l'altro trapassato da una spada. Dodici stelle cingevano il monogramma di Maria e i due Sacri Cuori. Caterina ode allora queste parole : « Fai coniare una medaglia, secondo questo modello. Coloro che la porteranno con fede riceveranno grandi grazie».
Dicembre 1830, ultima apparizione e commiato della Vergine Maria: «...non mi vedrai più». Qualche mese dopo le apparizioni, Suor Caterina è inviata al ricovero di Enghein (Parigi, 12°) per curare gli anziani. La giovane suora si mette al lavoro. Ma una voce interiore insiste: si deve far coniare la medaglia. Caterina ne riparla al suo confessore, Padre Aladel.
Nel Febbraio 1832 scoppia a Parigi una terribile epidemia di colera, che provocherà più di 20.000 morti! In Giugno le Figlie della Carità cominciano a distribuire le prime 2.000 medaglie, fatte coniare da Padre Aladel. Le guarigioni si moltiplicano, come le protezioni e le conversioni. Fu un avvenimento straordinario. Il popolo di Parigi chiamò la medaglia “miracolosa”.
Nell'autunno 1834 c'erano più di 500.000 medaglie; nel 1835 nel mondo intero ce n'erano più di un milione; nel 1839 la medaglia era diffusa in più di dieci milioni di esemplari.
Alla morte di Suor Caterina, il 31 dicembre 1876, si contavano più di un miliardo di medaglie!
Caterina Labouré è stata canonizzata dal Venerabile Pio XII (Eugenio Pacelli, 1939-1958) il 27 luglio 1947.
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