prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

venerdì 28 novembre 2014

L'ex dirigente tecnico part time del Comune di Santa Maria Capua Vetere rinviato a giudizion per abuso d'ufficio e falso

Cronache di Caserta di oggi riporta la notizia che il Gup di S. Maria Capua Vetere accogliendo la richiesta del PM  ha rinviato a giudizio per abuso d'ufficio e falso l’Ing. Francesco Biondi, Aldo Cecere, Alberto Barricelli, Livia Sica, Tiziana Bisceglie in merito ad illeciti commessi nella realizzazione di un Bed&Breakfast nella città del Foro
Sembrerebbe sia stata attestata una situazione di fatto non sussistente nella realtà sulla scorta della quale sarebbero stati rilasciati i conseguenti titoli abilitativi.
Il procedimento penale sarebbe scaturito dalla denuncia un proprietario di un immobile vicino.  
Ci auguriamo che le voci del ritorno dell'ing. Biondi a dirigere l'UTC di S. Maria C.V. restino voci, soprattutto alla luce di queste nuove accuse che lo vedono ancora una volta protagonista.
Da questa specifica accusa si comprende come I reati edilizi siano frequenti anche in presenza di titoli abilitativi rilasciati dagli organi comunali competenti. In questi casi, appunto, in capo al dirigente, scatta l'abuso di ufficio e il falso se, nel rilasciare il titolo, viene dichiarata una situazione difforme da quella reale (a volte anche solo sulla scorta di una interpretazione personale delle norme e dei regolamenti).


mercoledì 26 novembre 2014

Ed anche in merito al punto 8 del programma elettorale gli "inadeguati" hanno dimostrato la loro inadeguatezza allineandosi alle precedenti amministrazioni



Ecco cosa si sono impegnati a fare con i cittadini sammaritani, al punto 8 del programma elettorale( pag 18 e 19). Non solo in 4 anni non sono stati in grado di farlo ma addirittura hanno avallato l'esatto contrario di quanto sottoscritto 
Ma oggi c'è chi vorrebbe giustificare il proprio voltafaccia agli elettori perchè la salvaguardia delle destinazioni urbanistiche da Prg sarebbe anacronistica. Autoconvincersi che una "prassi" possa cambiare i regolamenti urbanistici non servirà a far venire meno le illegittimità perpetrate permettendo di far costruire in dispregio al PRG. La violazione delle norme urbanistiche resta un abuso edilizio perseguibile anche penalmente 
In ogni caso, nessuna giustificazione o alibi cancella il tradimento politico perpetrato ai danni degli elettori 

 La modifica dello Strumento Integrato per l’apparato distributivo (SIAD) per evitare speculazioni solamente affaristiche come quelle poste in essere nell’area ex ATI.
Il rilascio del permesso a costruire medie strutture di vendita nell’area dell’ex tabacchificio, tanto discusso ed a parere nostro illegittimo per la metodologia usata e la competenza dirigenziale invocando le norme del SIAD, adottato per utilizzare un eufemismo dalla passata amministrazione Giudicianni, ci ha portato alla convinzione che è indispensabile ed imprescindibile attuare una modifica del cd. “piano del commercio” per evitare lo sfregio del nostro territorio, già ampiamente martoriato da giganti di cemento nello stesso centro storico. Sembra opportuno , porre l’accento sui criteri ispiratori del progettista, il quale, candidamente precisa più volte nella relazione…. ,che “in sintonia con il concetto di opportunità , si è provveduto all’individuazione delle aree di compatibilità urbanistica per la localizzazione delle strutture commerciali escludendo la localizzazione, di quest’ultime, in modo puntuale e vincolante, in quanto l’effettivo uso delle aree dipende essenzialmente dall’azione degli attori del procedimento (proprietari dei suoli, utilizzatori etc,) e che a sua volta, tale azione, è condizionata dalla concomitanza del binomio tempo-fattibilità imprenditoriale.
E’ evidente da tali affermazioni, che ci si trova di fronte ad una piano che non pianifica, che lascia alla volontà dei singoli la possibilità di impiantare qualsiasi tipo di struttura commerciale lì dove più aggrada loro, in spregio anche e soprattutto al Piano Regolatore Generale, che seppur datato è sempre lo strumento cui il Siad per legge sia regionale, che nazionale deve essere conforme. Dalla lettura delle NTA del SIAD ed in particolare dagli articoli relativi all’individuazione delle aree di compatibilità, ed altre relative alle zone A e B si evince espressamente che deroga ai limiti di altezza previsti nel PRG. La presenza di due strumenti contrastanti, ha fatto sì che in questi ultimi anni l’ufficio tecnico abbia rilasciato permessi a costruire inerenti le strutture commerciali contrastanti con il PRG ma in linea con il SIAD , ed è questo il motivo che rende necessaria la modifica delle NTA del Siad , modifiche cheriguardano:1) il numero esagerato di medie strutture previste per il nostro territorio e che sarebbe esagerato anche per città dieci volte più grandi o popolose della nostra; 2)ripristinare il rispetto delle destinazioni urbanistiche vigenti sulla scorta della zonizzazione del vigente Prg
 Pertanto su questo argomento il sindaco e la sua coalizione intendono fare la massima chiarezza e quindi, con i mezzi tecnico – giuridici posti a loro disposizione procederanno subito con una deliberazione di Consiglio Comunale ad una modifica, revisione ed all’adozione di successivi provvedimenti urgenti sul S.I.A.D.

martedì 25 novembre 2014

Ciao Mario

Oggi sono due anni che Mario Tudisco ha smesso di farci riflettere con i suoi articoli e di raccontarci le scomode verità di questa città, spinto dallo stesso amore che ha profuso per sua valorizzazione. Tutti noi abbiamo un suo ricordo da serbare, e anche noi preferiamo serbare per noi i nostri ricordi  nel tentativo di conservare maggiormente intatta la memoria di un grande amico. Ci piace però condividere ciò che scriveva in modo da far sì che possa continuare a parlare a tutti noi 
 
 
  Ex Città del Foro, ex Città dell’ Ospedale, Città dell’ex Tabacchificio e Città dell’ex Siemens. Benvenuti nell’Antica Capua, laddove in circa quindici anni sono andati persi novemila posti di lavoro; ma “ in compenso “ si rischia anche di perdere sia il Tribunale sia lo storico nosocomio. Infatti, tre lustri di amministrazioni di centrosinistra hanno prodotto una caterva di guai nonostante in qualche periodo la coalizione in questione poteva vantare una filiera completa: governo cittadino, provinciale, regionale e nazionale. Insomma, c’erano tutte le condizioni favorevoli per lo sviluppo della Città anche tramite una nuova ondata occupazionale che sicuramente ci sarebbe stata con la costruzione della Cittadella giudiziaria e con un Dea di secondo livello che avrebbe accorpato il Melorio con il Palasciano di Capua in territorio sammaritano. E invece entrambi i progetti non si sono realizzati nonostante che alla guida di Palazzo Lucarelli, in sostanza, dal 1997 ad oggi ci siano sempre gli stessi personaggi. Oddio, alcuni dei quali hanno cambiato partito e schieramento politico, ma le facce sono sempre quelle!
Una allegra armata Brancaleone, dunque, che ha pensato solo a cementificare l’Antica Capua mentre si è disinteressata delle grandi strutture pubbliche quali, per l’appunto, il nuovo Ospedale e la fantascientifica Cittadella giudiziaria di cui sopravvive solo un plastico avveniristico pagato a peso d’oro e nulla in più… Ma il “ Prefisso “ ex è una costante anche per quanto riguarda altri casi: l’ex cinema Politeama ( misteriosamente dato alle fiamme qualche anno fa e ancora oggi in attesa di trasformarsi in un grande magazzino griffato Benetton e laddove è stata ritrovata una statua romana di circa un metro, probabilmente raffigurante una divinità ), l’ex Mulino Parisi ( Anche questo incendiato misteriosamente ), l’ex Istituto Santa Teresa ( Oggi ridotto a un cumolo di macerie nonostante i milioni di euro per la sua ristrutturazione ), e un palazzetto dello Sport mai attivato che non è diventato ex solo perché non è stato neanche inaugurato…
E pensare che solo da queste strutture potevano scaturire migliaia di posti di lavoro: dal reparto amministrativo all’alta specializzazione, dalla guardianeria alla sicurezza e chi più ne ha più ne metta. E la principale conseguenza di questo potenziamento locale avrebbe dato anche la stura al commercio cittadino mediante sia una maggiore redditualità sia tramite una maggiore circolazione di denaro liquido. Purtroppo le cose sono andate diversamente, e oggi come oggi c’è il rischio terribile che il Foro e il nosocomio vengano trasferiti altrove. Se questo dovesse accadere sapremmo chi ringraziare: gli amministratori degli ultimi quindici anni con in testa i Sindaci che si sono succeduti, i parlamentari eletti nei collegi sammaritani che dopo le elezioni non si sono fatti più vedere. Un ringraziamento speciale all’Avvocato Giuseppe Stellato che nulla ha inciso sia come Consigliere Regionale, sia come Consigliere Provinciale e, naturalmente, sia come amministratore locale…

lunedì 24 novembre 2014

Isammaritani hanno la memoria corta scriveva Donato Di Rienzo nel 2009. Deve avere avuto una completa amnesia quando ha firmato la delibera di Giunta che ricalca quanto criticava nei suoi articoli




Quello che accade da noi avrebbe bisogno di una maggiore attenzione da parte della pubblica opinione, da parte delle istituzioni e, perché no, anche da parte dei responsabili dei partiti politici provinciali e nazionali, prima che sia troppo tardi.
Altro che questione morale, da noi è una questione corale, fatte poche eccezioni.
Niente succede all’improvviso ! Solo i fulmini cadono a ciel sereno, il resto è progettazione, programmazione , ebbene, quello che sta accadendo e quello che accadrà è stato progettato almeno tre anni fa. I palazzinari d’assalto fecero passare in consiglio comunale un piano SIAD, acronimo che indica i piani commerciali per mega strutture (centri commerciali e supermercati), che sarebbe stato adatto (forse) per una città come Caserta più Marcianise , non per una realtà come la nostra con un bacino di utenza limitato. Come vettore fu usato l’UDEUR ed il suo assessore, il quale (poverino) non si rese nemmeno conto di quel che faceva. Poi la pressione dei cementificatori si fece così forte che il Sindaco IODICE fu costretto a dimettersi.
Nella campagna elettorale che ha visto protagonista la Democrazia Cristiana e la Margherita, accompagnate da liste civiche che facevano capo alla DC, abbiamo promesso, tutti insieme, che il primo compito della nuova amministrazione sarebbe stato la rivitalizzazione delle aree dismesse ( tabacchificio e Italtel ) per creare posti di lavoro con aziende manifatturiere per le quali avremmo creato condizioni speciali per produrre occupazione; abbiamo promesso, tutti insieme, la soluzione del Campo Sorbo” e che ci sarebbe stato un taglio con il passato “pro-palazzinari d’assalto”, che la giunta IODICE CAMPOCHIARO CHIRICO con STELLATO vice sindaco ha sempre privilegiato (vedere mostri ancora in costruzioni e palazzi su zona “F” non ancora abbattuti anzi venduti a ignari cittadini). Uno dei primi atti amministrativi del consiglio comunale fu la “delegittimazione” del piano Siad che fu respinto quasi all’unanimità.
Dopo di questo, è successo di tutto ! Il comitato d’affari che è trasversale, nel consiglio comunale, si è messo al lavoro e con il sindaco GIUDICIANNI il consigliere CAMPOCHIARO, con ENZO NATALE (SPARTACUS 3) padre dell’assessore MASSIMILIANO NATALE, ma molto più presente lui sul comune che il figlio, hanno “conquistato” alla loro causa la maggior parte dei consiglieri di maggioranza non si sa con quali “argomenti”, hanno licenziato l’assessore all’Urbanistica dott. MARCIANO SCHETTINO che per noi era la garanzia di trasparenza e di legalità costringendo alle dimissioni l’assessore ai servizi sociali arch. BIAGIO DI MURO che si è rifiutato di partecipare ad ogni altra operazione amministrativa, e che si è rifiutato di accettare incarichi professionali dal sapore (evidentemente) compromissorio perché troppo lautamente retribuiti.
A questo punto bisognava cercare altre sponde per poter contare su di un numero sufficiente di consiglieri e hanno imbarcato la CHIRICO, oppositrice al ballottaggio finale la quale è stata più che felice di partecipare al “festino”(poveri socialisti ridotti ad avere alle ultime elezioni politiche solo 150 voti) dopo aver dettato le sue condizioni che, per quanto onerose, erano sempre più convenienti dei dinieghi a gozzovigliare opposti dai MARCIANO, DI MURO, DI RAUSO e RINALDI.
Dopo di ciò si è aperto il sipario operativo, la cui progettualità è avvenuta in tempi non sospetti e lo spreco non ha avuto più limiti :il piano SIAD che era stato respinto dal consiglio miracolosamente torna a galla, assunzioni di consulenti a ritmo serrato con incarichi la cui necessità non è stata mai sufficientemente motivata stante l’esistenza di professionalità all’interno dell’ente. Ma siamo l’Eldorado?
In quale comune d’ITALIA si sprecano soldi a iosa a fronte di una povertà incalzante, di una disoccupazione in aumento esponenziale e del “Campo Sorbo” che aspetta invano? Di tutto si sono occupati ma non di creare posti di lavoro ebbe a dire Monsignor don ANTONIO PAGANO in una sua omelia durante la messa Domenicale al Duomo, (grazie don Antonio !) Poi c’è l’albo dei misteri : la Gosaf delegittimata dal Consiglio di Stato sta ancora qui, il progetto di diminuire la distanza di rispetto della zona cimiteriale è ancora in fase contrattuale con il comitato d’affari, il terreno del tabacchificio è di proprietà del comune come dimostrano i documenti che abbiamo trovato e il sindaco non lo rivendica per indicarlo come posto deputato ad accogliere il nuovo ospedale, perché ?(domanda retorica) Forse sarò un ottimista ma sono convinto che possiamo fare a meno di andare a Berlino.

Ai nastri di partenza la cementificazione delle aree industriali

Con la delibera di Giunta Comunale n. 193 del 20/11/2014, approvata all’unanimità dal sindaco architetto, dal padre dell’architetto della Benetton family locale (vedi Politeama) dall’ ex fustigatore dei cementificatori su “il popolo sammaritano” e oggi loro fiero paggio, dai due candidati delle associazioni e   traditori del programma elettorale, (la tutela delle aree industriali e la modifica del Siad era il punto principale della propaganda elettorale che gli ha permesso di sedere oggi a fare gli assessori)  dal piddino il cui partito organizza tavoli rotondi  con I Cassaintegrati della Ex Finmec, e dal rinnovatore della politica di Iodice e Giudicanni, è stato dato il via all’ultimo sacco della città, nella indifferenza più totale  di commercianti, ex comunisti e gli applausi della Zavorra.
Per non parlare dell’unica osservazione pervenuta da parte dell’ “opposizione” che ha solo messo in evidenza la stupidità della triade ad aver voluto assumersi la responsabilità di un atto simile quando si poteva risolvere il tutto in Consiglio Comunale, dove, anche loro avrebbero fatto volentieri la loro parte, non si comprende se  per partecipare alla cementificazione delle aree industriali, cementando così, per sempre, la futura speranza di una ripresa o riconversione industriale di quelle aree cui è stato legato il benessere di migliaia di famiglie della provincia o per insabbiare i presunti illeciti dell’ufficio tecnico. A meno che, maldestramente non volessero intendere di voler fare delle modifiche al prg a salvaguardia delle aree indutriali.
Il silenzio connivente è stato rotto da qualcuno solo per criticare i ritardi dell’apertura di un ristorante e non certo per le illegittimità  che sono emerse, per tentare di coprire le quali, si è preferito dare in pasto agli speculatori il nostro possibile futuro lavorativo.
C’è chi si nasconde dietro stupide giustificazioni come il risarcimento dei danni che sarebbero stati chiesti al Comune dal costruttore, proprietario dell’immobile costruito in difformità al PRG, e dal ristoratore che, ha locato un immobile privo dell’agibilità (come avrà mai potuto chiedere e ottenere tutti i permessi connessi all’attività?) senza chiedersi come mai vi sarebbe stata questa possibilità
Si è scelto di accogliere a braccia aperte chi ha procurato questo pericolo all’Amministrazione Comunale, pronti, ovviamente, anche nel futuro a coprire altri simili errori degli Uffici Comunali
E per coprire l’interesse ad personam perseguito si  usa l’alibi dell’oramai superata vocazione industriale delle aree. Per questi signori il lavoro vero, le attività industriali e artigianali sono oramai superate perchè il nostro futuro sta tutto nei centri commerciali, nei ristoranti e negli alveari di cemento. ,
Tanto la nostra unica preoccupazione è quella di spendere i soldi che ci escono anche dalle orecchie!
La cucina dei Casalesi diceva Lembo, ora avremo anche quella del vecchio West, non vi è poi molta differenza con il Texas dove vigeva l’anarchia e la regola del più forte e dove, però, qualche sceriffo tentava di difendere le città dagli assalti dei banditi e dei saccheggiatori
Sui social network, non passa un minuto senza che appaiano foto di auto parcheggiate male, rifiuti lasciati per strada il giorno  errato o con il sacchetto non utilizzabile, e si leggono commenti offesi e piccati per l’inciviltà e il mancato rispetto delle regole.
Invece, dinanzi a palesi abusi del nostro territorio, la vergogna sembra doversi attribuire a chi ha il coraggio di smascherare, non il povero cittadino preso da mille problemi ma lo speculatore che si arricchisce grazie all’ “aggiramento” delle regole.
Il voltafaccia di chi si era presentato, promettendo che avrebbe agito solo per attuare l’interesse della città non lascia oramai più sgomenti, soprattutto se si pensa che in 4 anni non è riuscito neanche a modificare un doppio senso, mentre, in pochi giorni, si è attivato per far aprire un ristorante. Poco importa se vi è un piccolo danno collaterale che è consistito nel rendere cementificabili le aree industriali, ex Finmec in primis, e poi Ex Tabacchificio e via di seguito.
Ed è questo il danno più grave provocato dai voltagabbana, l’indifferenza e la rassegnazione dei cittadini
Dopo di ciò saranno accettabili anche gli appartamenti al posto dell’ex Politeama, il centro commerciale nella Ex Siemens o Ex Finmec, gli appartamenti nell’Ex Mulino Parisi  e l’ulteriore  stravolgimento del centro storico dove tanti saranno i palazzi che verranno abbattuti per far posto ai tanto agognati alveari quale quello di Padre Pio di Tartarone, etc etc etc
Oramai quella sinistra onesta e coerente è finita con la scomparsa dell’arch. Alfredo Di Patria che ha seguito quelle di Mario Tudisco e Gerardo D’Amore.
Chi avrà il coraggio di parlare adesso ?
Avranno completa via libera?
Chi resusciterà le coscienze oramai “morte” dei sammaritani ?

domenica 23 novembre 2014

Gli Inadeguati



Tre anni orsono, la città del Foro è stata pervasa da un moto di rivolta e indignazione che ha portato alla vittoria dell’attuale sindaco al ballottaggio.
Un manipolo di “inadeguati” e di “Brancaleone” è riuscito a sconfiggere i grandi signoraggi della politica locale, ben foraggiati dagli amici del mattone e delle prebende facili.
Le associazioni cd. “Dimuriane”, che in tanti ritenevano vuote sigle di facciata, sono riuscite a stimolare la voglia del cambiamento e della rinascita nei sammaritani, voglia, che, in realtà, già si era palesata prepotentemente in occasione dell’elezione a sindaco di Giudicianni in un’ epoca in cui le speranze di rinascita erano molto più fondate e possibili non essendovi ancora la spending review e la compromissione totale di tante realtà cittadine.
Quel “ manipolo di inadeguati” , nonostante la voglia di liberarsi di tutti coloro che, indirettamente o direttamente, erano stati fautori del tradimento della città, con grande senso di responsabilità, ha deciso, invece di ricorrere ad una ampia alleanza che avrebbe potuto garantire una possibilità di recupero per la città.
Da allora, nonostante le grandi divergenze con una parte degli alleati, quegli inadeguati hanno, silenziosamente, mortificato la propria vittoria, che avrebbe dovuto imporre il prevalere della loro linea programmatica, espressa in campagna elettorale, per rispettare gli impegni con gli alleati, anche se, tale rispetto non è stato da quegli alleati, mai né contraccambiato e né tantomeno simulato.
L’auspicata  riorganizzazione della pianta organica del Comune con la conseguente rotazione nei vari uffici non è stata fino ad oggi possibile perché così facendo si andavano a rompere equilibri ventennali. Il consolidarsi di posizioni di preminenza in alcuni uffici determina una forte resistenza al cambiamento, latu sensu inteso (possibilità di aprire spazi di partecipazione a tutte le ditte e/o soggetti e non solo a quelle rodate e collaudate).
Gli “inadeguati” si sono dovuti piegare ed adeguare ad accogliere soluzioni altrui per la collocazione degli Uffici del Tribunale mentre sarebbe stato molto meglio se avessero fatto prevalere le proprie idee rispetto alle pressanti richieste delle  istituzioni del settore.
Forse, ancora, si sono dimostrati ingenui ed “inadeguati” quando, pensando di favorire l’occupazione hanno votato favorevolmente un cambio di destinazione edilizia per un edificio commerciale che, oggi, invece di ospitare una fiorente attività commerciale e dare lavoro ai disoccupati sammaritani, ospita solo un enorme cartello pubblicitario locativo, e , all’occorrenza, ospita comitati elettorali (pur sempre di disoccupati in cerca di occupazione si tratta)
Gli “inadeguati” purtroppo, oggi, hanno dimostrato di essersi invece ben adeguati alle poltrone che occupano ed ai loro predecessori, dei quali hanno seguito pedissequamente ogni singolo insegnamento.
Ci hanno dimostrato che hanno ben compreso ciò che inadeguatamente avevano sostenuto in consiglio insieme agli alleati e che il loro silenzio non era frutto dell’onta di doversi piegare alla volontà altrui ma dell’inadeguatezza personale ad argomentare il loro tradimento agli elettori.
Adeguandosi hanno portato a termine il disegno speculativo delle aree industriali. 
Anche l’ultimo degli inadeguati si è adeguato e, adeguandosi alle richieste del Bisonte e del Gelataio si è di buon grado adeguato ai metodi interpretativi del passato che avrebbero dovuto restare un ricordo del passato e non l’alibi per nuove speculazioni.
La zavorra ha svolto in modo adeguato il suo compito:  portare a fondo le speranze di cambiamento  per attuare il quale erano stati eletti.
Non facciate finta di risentirvi quando l’opposizione, in Consiglio Comunale e fuori, vi mette di fronte alla vostra inadeguatezza!
Chiamandovi “inadeguati”  vi permette di trincerarvi, ancora, dietro la stupidità invece di porre in evidenza il doloso tradimento degli elettori.

sabato 15 novembre 2014

Ma di silenzio s’ammanta anche la viltà o l’opportunismo. Ricordo di un Uomo

Oggi tutti ricordano di aver conosciuto l' arch. Di Patria, tutti lo stimavano, tutti riconoscono il suo grande valore culturale, intellettuale e morale, tutti, giustamente, si stringono alla famiglia, eppure tutti, indistintamente, lo hanno lasciato solo con le sue battaglie di civiltà e onestà. Noi lo vogliamo ricordare attraverso le sue parole e, presto, speriamo di vedere vinta l'ultima sfida dell' arch. Di Patria, la risoluzione dell' annosa questione Campo Sorbo. 



L'appello dell'arch. Di Patria a tutti coloro che..........                      (19/03/2009)
Lo sconcertante scomporsi e ricomporsi degli schieramenti politici cittadini in vista delle prossime elezioni amministrative, per qualche tempo ha impedito ai “non addetti ai lavori” finanche di capire “chi sta con chi ” e con quali obiettivi.
Ora sembra che le alchimie della politica hanno finalmente condensato due alternative pozioni da propinare a questa moribonda cittadina, le cui spoglie attendono solo di essere definitiva preda della speculazione forestiera.
A detta degli stessi proponenti però si tratta in entrambi i casi di una medicina amara, per cui agli elettori non resterebbe che scegliere il “male minore”.
Per chi, ancora una volta nel recente passato, caparbiamente si è speso, nel suo piccolo, a promuovere la costruzione di un’alternativa di rinnovamento capace di sottrarre questa cittadina al puntuale ricatto del “male minore”, l’unica cosa seria e dignitosa da fare al momento sarebbe tacere.

Ma di silenzio s’ammanta anche la viltà o l’opportunismo.

E allora, per non essere né vili né opportunisti, qualcosa bisogna pur dirla: e magari, senza essere oscuri e generici, dirla francamente e precisamente a qualcuno.

A tutti coloro che avrebbero potuto , ma non hanno voluto.

A tutti coloro che avevano le capacità intellettuali, gli strumenti e le condizioni materiali per impegnarsi, ma hanno preferito farsi da parte; a tutti coloro che sono rimasti inerti di fronte allo sfacelo dei partiti, ai quali per rassegnazione e per inerzia si sono continuati ad iscrivere, senza avere né il coraggio di uscirne, per andare a fare qualcosa di buono in altre forme, né, restandovi, di combattere una seria battaglia al loro interno per cambiarli; a tutti coloro che non hanno saputo o voluto prevedere che alla fine il degrado estremo delle vecchia politica ci avrebbe messi tutti di fronte alla  scelta capestro del “male minore”.

Ma anche a tutti quelli che recentemente, nel praticare forme diverse e nuove di attività politica al di fuori dei tradizionali partiti, hanno interpretato questo impegno come occasione di personale protagonismo, si sono compiaciuti di posizioni estreme e singolari, hanno fatto appassire qualcosa che pur avevano contribuito a far germogliare, e alla fine non sono andati d’accordo con nessuno e neanche con se stessi: fautori di  un’antipolitica intellettualistica e salottiera che banalizza e sottovaluta i problemi che dovrebbe affrontare la politica.

E a tutti coloro che si son lasciati scappare delle opportunità di partecipare, di contare mettendosi assieme, come gli veniva proposto, nel timore di restare irretiti in oscuri disegni, senza capire quanto, proprio con la loro partecipazione, avrebbero potuto contribuire per tempo a decantare situazioni e a sciogliere ambiguità.

E a tutti coloro che criticano ma non fanno, che si vantano della propria onestà di persone che si tengono alla larga “dalla politica”; che, a parole, vorrebbero una società più giusta e onesta, ma guai a toccare le loro comode posizioni di garantiti, i loro piccoli residuali privilegi.

A tutti costoro va detto :

ma che vi aspettavate?, chi vi avrebbe dovuto regalare quell’alternativa che voi non avete sentito l’obbligo o l’interesse a costruirvi?, chi dovrebbe preoccuparsi al posto vostro di restituire un ruolo positivo nel contesto territoriale a questa città parassitaria, attendista, opportunista, che non produce più nulla né di materiale né di culturale, che non sa scegliere cosa essere e lascia l’iniziativa ai forestieri?

Oggi c’è chi vi propone di difendere l’identità sammaritana dando la vostra preferenza ad uno schieramento di centrosinistra nel quale sembrano essersi rimessi assieme personaggi politici che fino a ieri hanno litigato; e chi dice al contrario che solo interrompendo quindici anni di insipiente governo di centrosinistra, allineandovi al centrodestra e alla strategia caldoriana di una Napoli egemonica, anche qui a Santa Maria C.V. si potrà riprendere la strada dello sviluppo e del progresso.

Ma voi sapete bene che le cose non stanno affatto in questi termini: sapete bene che la vera questione non è centrosinistra o centrodestra, ma quali uomini e con quali programmi ed obiettivi concreti governeranno questa città.

Ma ormai non vi resta altro da fare che scegliere tra quel che due bancarelle in concorrenza vi mettono davanti.

Oppure non andare a votare.

A voi sta bene così?

Forse perché tutto sommato avete una condizione economica che vi protegge alquanto dalla crisi, o una condizione professionale che vi mette al riparo dalle più violente scosse del “mercato”; fate lavori tranquilli e sicuri, a tempo indeterminato, con regolare contratto (magari statale) e godete di previdenza, assistenza ed accantonamento per il trattamento fine rapporto, e non vi riuscite ad immedesimare nella condizione di chi è costretto a lavorare in ben altre condizioni; di chi fino ad oggi ha prodotto beni e servizi materiali anche per voi, e di chi oggi è messo in condizione di non poter più neanche produrre, stroncato da concorrenza sleale, costi di gestione, sgambetti normativi che sembrano fatti apposta per favorire l’avanzata degli avventurieri, ed appesantiti dalla zavorra di una rendita parassitaria locale che ha soffocato chi vive del proprio onesto lavoro perché ha preferito intrecciare affari con chi maneggia soldi, molti soldi, qualsiasi ne sia la provenienza.

Non riuscite a vedere le difficoltà di quei ceti produttivi che si son viste sottrarre quote di mercato delle proprie attività artigianali e commerciali da parte di uno spregiudicato affarismo che trova compiacenti anche le istituzioni amministrative, che si è vista sottrarre spazio vitale dalla speculazione edilizia e dall’aggressività di imprese forestiere.

Non sapete vedere quanto è estesa quella parte di società civile locale, inerme ed incapace ormai anche di reagire e di protestare, sofferente per sfruttamento, sottoccupazione, disoccupazione, povertà, annichilita da un sistema di balzelli che fra poco comprenderà anche la “tassa sull’aria che respiriamo”.

C’è tanta gente che davvero non stava e non sta più, al di la della propria volontà, in condizione di poter “fare politica”, oppressa com’è dal quotidiano; gente che era e resta in attesa di una degna rappresentanza che altri avrebbero dovuto e potuto concorrere a dargli.

E magari proprio questi ultimi ora, di fronte all’aut aut del “male minore” si fanno venire i mal di pancia e si lamentano dell’estremo degrado della politica.

Per piacere, non vi lamentate. E soprattutto non sentenziate: lasciate che quella parte della società tradita dal vostro disimpegno segua la sua strada.



                                                                                                                     Alfredo Di Patria

Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

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BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

CAF

SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

1. MODELLO ISEE

2. MODELLO ISEEU

3. BONUS E RIDUZIONE CANONE

4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA

5. MODELLO RED

6. MODELLO 730

7. MODELLO 740

8. MODELLO ICI

9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE

10. ASSEGNI DI MATERNITA’

11. MODELLO UNICO

12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS

13. SOCIAL CARD

14. SUCCESSIONI

15. TRASMISSIONE TELEMATICA

16. CONTRATTI DI AFFITTO

17. MODELLO EAS



SERVIZI PROFESSIONALI:

1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE

2) CONSULENZA FINANZIARIA

3) CONSULENZA AZIENDALE

4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

5) PRATICHE CATASTALI

6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO



SERVIZIO PATRONATO:

1. INVALIDITA’ CIVILE

2. ACCOMPAGNAMENTO

3. PENSIONI INPS – INPDAP

4. INFORTUNI SUL LAVORO

5. DISOCCUPAZIONE

6. RECUPERO CONTRIBUTI

7. MEDICINA LEGALE

8. LAVORO

9. FAMIGLIA

10. COLF E BADANTI

11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI

12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE

13. IMMIGRAZIONE

STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI




ascolta la riscossa della città

CANZONE DI ANTOINE: QUALUNQUE COSA FAI TI TIRANO LE PIETRE.....

FINALMENTE!!

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Studio Legale

LAVORI PUBBLICI

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"

IMPORTO FINANZIAMENTO

euro 2.330.ooo,oo

SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

LAVORI PUBBLICI

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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

IMPORTO FINANZIAMENTO

EURO 700.000,00

IACP

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lavori pubblici

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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO

IMPORTO FINANZIATO:

euro 150.000,00

piazza San Pietro

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lavori pubblici

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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

IMPORTO INTERVENTO:

euro 1.502.373,12

IACP

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :

euro 512.000

iacp

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arco adriano

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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

Euro 2.470.698,58

arco adriano

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villetta l.sturzo

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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO

RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:

euro 127.000,00

villetta l. sturzo

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asilo nido

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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE