prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

lunedì 31 agosto 2015

Le Poesie di Anita Papa

EFFIMERO BAGLIORE
Gli anni
affievoliscono
i nostri palpiti.

Abituarsi ai fremiti dell'animo
è annientare l'esistenza
sotto il velo dell'abitudine,
ma un attimo
rispecchiato sul fiume del passato
può ondulare il livellato piano
su cui giacciono,
oggi,
i nostri sentimenti
inariditi.




PROFEZIA

Non reclinerò le palpebre
alle ambiziose illusioni,
nè berrò in arida polla,
non cercherò coralli
in acque giapponesi...

Narrerò ai fanciulli
fiabe remote,
seguirò la corrente del Volturno
e nel suo corso
rifletterò i miei occhi.
All'Everest
innalzerò l'amore,
serrerò al cuore i ventagli stellari.

Poi…
sarà la Sibilla cumana
a predirmi il futuro.

Opera di TIZIANO: Ritratto dell'Ariosto


CAF: corso Aldo Moro, 91


Santo del giorno: San Raimondo Nonnato


Raimondo, detto Nonnato (cioè “non nato”, per il fatto di non essere stato partorito, ma estratto dal corpo dalla madre che era appena morta), nasce a Portell (Spagna) nel 1200 ma non si sa molto della sua vita.
Nella sua Catalogna libera dalla dominazione araba, Raimondo vive i tempi della Reconquista, cioè della riscossa guidata dalla coalizione dei re di Navarra, di Aragona e di Castiglia, che lascerà infine sotto controllo arabo soltanto il modesto regno meridionale di Granada.

Lui, però, non combatte in queste guerre. Verso il 1224 si arruola in un esercito tutto speciale: l'Ordine religioso della Mercede (detto anche dei Mercedari), fondato nel 1218 dal suo amico Pietro Nolasco con uno scopo principale: il riscatto e la formazione religiosa e morale degli schiavi nelle regioni spagnole ancora occupate dagli Arabi. Riscatto in senso letterale: i Mercedari, infatti, pagano una somma per liberare gli schiavi e li riportano nei luoghi d'origine, dedicandosi pure all'assistenza e all'istruzione religiosa di questi infelici.

Svolge la sua missione in Africa, dove si consacra alla liberazione e alla conversione degli schiavi: egli stesso è ridotto in schiavitù, ma viene liberato.
Ritrovata la libertà, torna in Catalogna, dove l'avventura africana lo ha reso popolarissimo; già gli si attribuiscono miracoli.

Papa Gregorio IX (Ugolino dei Conti di Segni, 1227-1241) nel 1239 lo nomina cardinale, chiamandolo a Roma come suo consigliere.
Raimondo incomincia appena il viaggio nell'estate del 1240 ma a  Cardona, presso Barcellona, è bloccato da violente febbri, che troncano la sua vita, il 31 agosto, ad appena quarant'anni.
Si narra che prima di morire ricevette la comunione dalle mani di Gesù.

Il culto tributatogli dai fedeli sin dalla morte, ottenne l'approvazione pontificia solo con Pp Urbano VIII (Maffeo Barberini, 1623-1644) il 9 maggio 1626.

Pp Alessandro VII (Fabio Chigi, 1655-1667) ordinò, il 7 agosto 1657, che il suo nome venisse incluso nel Martirologio Romano e Pp Clemente IX (Giulio Rospigliosi, 1667-1669) volle che il suo culto venisse esteso a tutta la cattolicità (13 agosto 1669).

Il 10 marzo 1681 il Beato Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi, 1676-1689) fissò la sua memoria liturgica al 31 agosto (dies natalis).

Date le condizioni in cui è nato, S. Raimondo è considerato anche il patrono delle ostetriche.

Significato del nome Raimondo : “intelligenza protettrice” (tedesco).

Parola del giorno: Lunedì 31 Agosto 2015

Lunedì della XXII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 4,13-18. 
Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza.
Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui.
Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti.
Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo;
quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.



Salmi 96(95),1.3.4-5.11-12.13. 
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dei.
Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla,
ma il Signore ha fatto i cieli.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
frema il mare e quanto racchiude;
esultino i campi e quanto contengono,
si rallegrino gli alberi della foresta.

Esultino davanti al Signore che viene,
perché viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e con verità tutte le genti.




Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 4,16-30. 
In quel tempo, Gesù si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore.
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.
Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».
Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!».
Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria.
Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;
ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone.
C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;
si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.
Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Meditazione del giorno 
Origene (circa 185-253), sacerdote e teologo 
Omelia sul Vangelo di San Luca, 32
« Gli occhi di tutti stavano fissi sopra di lui »
    A Nazareth, di sabato, nella sinagoga, Gesù si alzò a leggere. Aperto il rotolo del profeta Isaia, trovò il passo dove era scritto: "Lo spirito del Signore Dio è su di me
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione” (Is 61,1). Non è certo dovuto al caso, bensì all'intervento della divina Provvidenza, il fatto che Gesù abbia aperto quel rotolo e trovato nel testo il capitolo che profetizzava a suo riguardo. Se è scritto: “Un passero non cade a terra senza che il Padre lo voglia... i capelli del vostro capo sono tutti contati” (Mt 10, 29-30), poteva forse essere dovuta al caso la lettura di quel testo, che esprimeva precisamente il mistero di Cristo? Infatti, quel testo ricorda Cristo ... Poiché, dice Gesù: “Mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio”. “I poveri” designa i pagani. Infatti erano poveri, essi che non avevano assolutamente nulla: né Dio, né Legge, né profeti, né giustizia, né alcun'altra virtù. Per questo motivo Dio l'ha mandato come messaggero ai poveri, per annunziare loro la liberazione, “rimettere in libertà gli oppressi”. … C'è forse un essere più oppresso dell'uomo prima che venga liberato e guarito da Gesù?

    “Dopo aver letto questo e arrotolato il libro, Gesù si sedette; gli occhi di tutti stavano fissi sopra di lui”. Ma anche ora, se lo volete…, nella nostra assemblea, potete anche voi tenere gli occhi fissi sopra di lui. Dirigete lo sguardo del vostro cuore verso la contemplazione della Sapienza, della Verità, del Figlio unigenito di Dio, e avrete “gli occhi fissi su di lui”! Beata quell'assemblea della quale la Scrittura attesta che gli occhi di tutti stavano “fissi sopra di lui”! Quanto vorrei che la vostra assemblea potesse ricevere una simile testimonianza! Tutti, catecumeni e fedeli, donne, uomini e bambini, abbiano gli occhi del cuore occupati a guardare Gesù! Quando lo guarderete, la sua luce renderà il vostro viso più luminoso e potrete dire: “Signore, hai fatto risplendere su di noi la luce del tuo volto” (Sal 4,7 LXX).

ESCLUSIVA S.MARIA C.V. Più di 300mila euro “regalati” ad Icaro ed alla cooperativa Athena. Il Tar durissimo contro il bando dei parcheggi targato de Rosa – Leone. LA SENTENZA AL MICROSCOPIO

Rileviamo e pubblichiamo
Dopo aver dato in esclusiva la notizia, oggi abbiamo voluto approfondire, parola per parola, quello che dicono i giudici sul mancato pagamento di Tosap e Tarsu da parte dei concessionari dei parcheggi a pagamento. 


SANTA MARIA CAPUA VETERE - Le associazioni Dimuriane in questi giorni esultano per la vittoria al Tar conseguita dall’Amministrazione Di Muro in merito alla vicenda della revoca in autotutela della gara dei parcheggi. Sentenza di cui Casertace ha dato notizia in esclusiva qualche giorno fa con un breve commento.
Una lettura più approfondita della sentenza del Tar ha però sollecitato in noi una serie di interrogativi.
Dalla sentenza, e in particolare  dalle difese della cooperativa Atena si comprende che quest’ultima non ha mai pagato nè TOSAP né TARSU per gli spazi pubblici ad essa affidati e grazie ai quali lucra con i grattini pagati dagli automobilisti per le tanto odiate strisce blu che sono presenti nella maggior parte della città.
Si legge infatti nella parte narrativa del fatto della sentenza che la Cooperativa ricorrente : “ In estrema sintesi, lamentava che: – a dispetto di quanto (a suo dire) insufficientemente argomentato dall’amministrazione comunale, la TOSAP non sarebbe dovuta dal gestore del servizio di sosta regolamentata, il quale non si troverebbe nella condizione di occupare stabilmente aree demaniali affidate in concessione (ossia nella condizione costituente il presupposto impositivo del tributo in parola), mentre la TARSU sarebbe stata addirittura soppressa; – per di più, la clausola di cui all’art. 9 del capitolato speciale di appalto avrebbe contemplato non già l’esenzione dalla TOSAP, bensì la forfetizzazione di quest’ultima entro l’aggio riconosciuto all’ente locale;”
Questi assunti della Cooperativa Atena sono stati smontati dai Giudici del Tar che hanno chiarito, anche con una articolata ricostruzione delle norme che la Tosap è assolutamente dovuta dal gestore dei parcheggi e che anche se il pagamento di questa è genericamente assolto in via forfettaria con il pagamento dell’aggio ( che quindi, a questo punto,  ricomprenderebbe Tosap e qualsiasi altra imposta e in più la parte che spetterebbe al Comune per il servizio dei parcheggi) la somma stabilita dal Bando e quindi dal conseguente contratto sarebbe antieconomica per il Comune.
Insomma, il Tar ha analizzato  le cifre e per maggiore chiarezza riportiamo fedelmente i passi salienti della sentenza :
“…….Più in dettaglio, era stato con esso rilevato che: – alla stregua dei ragguagli forniti dall’interpellato Settore Tributi e finanze del Comune di Santa Maria Capua Vetere (cfr. nota del 15 gennaio 2015, prot. n. 10/SPA), il valore medio annuale della TOSAP percepibile in rapporto alle zone, alle dimensioni ed al numero degli stalli di sosta degli autoveicoli era da ritenersi pari a € 147.000,00; – il valore annuale della TARSU percepibile in relazione alle aree interessate dai parcheggi da affidare in gestione era da ritenersi pari a € 31.534,00; – tenuto conto dell’importo a base di gara e del criterio di valutazione dell’offerta economica, l’aggio destinabile all’ente locale a titolo di corrispettivo della concessione del servizio di gestione della sosta regolamentata a pagamento avrebbe potuto, al più, ragguagliarsi a € 125.000,00; –ebbene, “tale introito per le casse comunali sarebbe” stato, “di per sé già, inferiore ai soli tributi locali esigibili e dichiarati nel bando assolti dall’aggio”; – rispetto all’introito presunto riveniente dall’aggio, quello certo procurato dalla sola TOSAP (approssimativamente pari a € 147.000,00) sarebbe stato, infatti, ben superiore; – peraltro, la clausola di cui all’art. 9 del capitolato speciale di appalto si rivelava in contrasto col principio giurisprudenziale secondo cui la TOSAP è dovuta in relazione all’utilizzo dell’area stradale destinata a parcheggio da parte dei veicoli privati, per il quale il gestore del servizio di sosta regolamentata percepisce il compenso……”
“ ……Ora, è pur vero che il Settore tecnico Lavori pubblici e manutenzione del Comune di Santa Maria Capua Vetere, con nota del 21 aprile 2015, prot. n. 1675 (depositata in giudizio il 18 maggio 2015), ha fornito il dettaglio delle aree di sosta disponibili, ritraente una superficie totale di mq 11.036,85, a fronte dei complessivi mq 5.656 indicati nella cennata nota del Settore Tributi e finanze, prot. n. 10/SPA, del 15 gennaio 2015, e che, conseguentemente, il medesimo Settore Tributi e finanze, con nota del 15 maggio 2015, prot. n. 13900 (pure depositata in giudizio il 18 maggio 2015), ha precisato che l’ammontare della TOSAP dovuta in rapporto alla superficie accertata sulla scorta dei ragguagli ottenuti è pari a circa € 440.000,00, a fronte dell’importo di € 221.659,00, determinato per la zona 1 nella ridetta nota del 15 gennaio 2015, prot. n. 10/SPA. E’, però, altrettanto vero che gli approfondimenti istruttori svolti dall’amministrazione comunale finiscono non già per menomare, bensì per corroborare il rilievo della macroscopicità del vizio occorso in merito alla convenienza economica del regime remunerativo enucleato in sede di lex specialis.”
“….E’ evidente, infatti, che se l’aggio percepibile dall’ente locale al lordo dei tributi in esso forfetizzati, e stimato in € 125.000,00, è risultato svantaggioso rispetto all’ammontare di € 221.659,00, originariamente quantificato con riferimento TOSAP applicabile alle aree di sosta, lo stesso si rivela, vieppiù, svantaggioso rispetto al superiore ammontare di € 440.000,00, successivamente riquantificato sempre con riferimento TOSAP applicabile alle aree di sosta.”
Quindi riassumendo, in base alla stima fatta dagli Uffici Comunali la superficie totale coperta dalle strisce blu sarebbe di circa 11.036,85 mq cui corrisponderebbe il pagamento della Tosap per un totale di circa 440.000,00 euro, laddove, al massimo, l’aggio previsto dal bando e quindi dal contratto sarebbe stato di circa 125.000,00 euro. Il chè significa non solo regalare la gestione dei parcheggi al vincitore del bando che sarebbe la Cooperativa Atena ma abbuonargli anche   315.000,00 euro di tasse con la conseguente perdita di una pari entrata per le casse comunali.
La sentenza del Tar, inoltre, non si è fermata solo a stabilire la antieconomicità delle clausole del bando per il Comune e quindi la correttezza dell’annullamento in autotutela di quest’ultimo, bensì ha anche chiarito che sussiste una responsabilità in capo al Comune di Santa Maria Capua Vetere per la quale ha condannato l’Ente a pagare circa 1500,00 euro al Consorzio Atena. Responsabilità che viene riconosciuta a causa della  “condotta sostanziatasi nella superficiale ed erronea determinazione del regime remunerativo del rapporto concessorio, con antieconomica forfettizzazione degli oneri tributari nell’aggio spettante all’Ente locale: “12. Quanto all’elemento oggettivo della responsabilità, ricorre la condotta illecita – contraria ai canoni di buona fede e correttezza in contraendo – del Comune di Santa Maria Capua Vetere, così come espressamente riconosciuta in sede di rimozione in autotutela degli atti di gara; condotta sostanziatasi nella superficiale ed erronea determinazione del regime remunerativo del rapporto concessorio, con antieconomica forfetizzazione degli oneri tributari nell’aggio spettante all’ente locale, nonché nella lesione dell’affidamento ingenerato nel Consorzio Atena dall’aggiudicazione dapprima disposta in suo favore e poi revocata insieme all’intera procedura concorsuale.”
A questo punto ci chiediamo : “ I gestori dei parcheggi (la cooperativa Icaro prima e Atena poi) non hanno mai pagato né Tosap né Tarsu per essere convinti di non doverli pagare?
Se questo bando, opera del fedelissimo di Nicola Leone, Francesco De Rosa, ricalca il vecchio bando e quindi il contratto scaduto della gestione dei parcheggi ed oggi prorogato, anche in quel contratto era previsto un tale regalo per la Cooperativa che ha gestito il servizio dei parcheggi ?
Questo regalo che danno ha provocato per le casse comunali?
Chi è il responsabile della superficiale ed erronea determinazione del regime remunerativo del rapporto concessorio?
E chiediamo al segretario Comunale e ai dirigenti se si stanno attivando, sempre se sia ancora possibile, per recuperare le imposte comunali non richieste in tutti questi anni ai gestori del servizio dei parcheggi che si sono susseguiti?
A questo punto, la retta via è quella di adire alla Corte dei Conti, perchè se qualche dirigente e qualche amministratore, in passato, hanno sbagliato, infliggendo un danno pesante alle casse pubbliche, dunque un danno di tipo erariale, dovranno restituire il maltolto.

domenica 30 agosto 2015

Roghi di immondizia ai Regi Lagni

Rileviamo e pubblichiamo

Le formiche dei Santi Apostoli

Leggende di Napoli e della Campania.

Una donna, che viveva poco lontano dalla chiesa dei Santi Apostoli aveva la casa piena di formiche; si recò perciò da un prete della chiesa di Santa Caterina a Formello perchè le scacciasse di casa i fastidiosi animali con un sortilegio, ma il prete, pur facendosi credere un grande mago, non era nemmeno capace di fare una magia così semplice. Le rispose, per cavarsi dell'impaccio, che le formiche erano una punizione divina inflittale per le sue cattiverie e che, perciò, se le tenesse.

Non contenta la donna andò allora da un altro monaco, questa volta della chiesa dei Santi Apostoli. Questa era, invece, un serio stregone, un vero professionista; informato della faccenda, spedì tutte le formiche della zona nella casa del prete di Santa Caterina a Formello. Questi, disperato, dovette umiliarsi di fronte al rivale per potere essere liberato dagli insetti.

Venuto il vescovo a conoscenza di queste attività stregonesche, impose al monaco dei Santi Apostoli di bruciare tutti i suoi libri magici; quando si fece il rogo sullo spiazzo antistante la chiesa, si videro i libri saltare, dimenarsi e lamentarsi finchè non furono del tutto ridotti in cenere.

Parola del giorno: Domenica 30 Agosto 2015

Libro del Deuteronomio 4,1-2.6-8. 
Mosè parlò al popolo e disse: 
« Ascolta, Israele, le leggi e le norme che io vi insegno, perché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso del paese che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. 
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo. 
Le osserverete dunque e le metterete in pratica perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente. 
Infatti qual grande nazione ha la divinità così vicina a sé, come il Signore nostro Dio è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? 
E qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo? 



Salmi 15(14),2-3a.3cd-4ab.4-5. 
Colui che cammina senza colpa, 
agisce con giustizia 
e parla lealmente, 
non dice calunnia con la lingua.

e non lancia insulto al suo vicino. 

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, 
ma onora chi teme il Signore. 

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se giura a suo danno, non cambia; 
Presta denaro senza fare usura, 
e non accetta doni contro l'innocente. 
Colui che agisce in questo modo 

resterà saldo per sempre. 



Lettera di san Giacomo 1,17-18.21b-22.27. 
Ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto e discende dal Padre della luce, nel quale non c'è variazione né ombra di cambiamento. 
Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature. 
Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. 
Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 
Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo. 



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,1-8.14-15.21-23. 
Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. 
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - 
i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, 
e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - 
quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?». 
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 
Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. 
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: 
non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». 
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 
adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 
Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».

Meditazione del giorno 
San Massimiliano Kolbe (1894-1941), francescano, martire 
Colloqui spirituali inediti
« Il suo cuore è lontano da me »
    La vita interiore è una cosa fondamentale... La vita attiva è la conseguenza della vita interiore e non ha valore se non viene da essa. Vorremmo fare tutto il meglio possibile, con perfezione. Ma se non è collegato alla vita interiore, non serve a nulla. Tutto il valore della nostra vita e della nostra attività dipende dalla vita interiore, la vita dell’amore di Dio e della Vergine Maria, l’Immacolata, e non da teorie né da dolcezze, bensì la pratica di un amore che consiste nell’unione della nostra volontà alla volontà dell’Immacolata.

    Prima di tutto e al di sopra di tutto, dobbiamo approfondire questa vita interiore. Poiché si tratta proprio della vita spirituale, i mezzi soprannaturali sono necessari. La preghiera, la preghiera e solo la preghiera è necessaria per far essere la vita interiore e svilupparla; il raccoglimento interiore è necessario.

    Non preoccupiamoci di cose non necessarie, ma con mitezza e nella pace, proviamo a custodire il raccoglimento dello spirito e ad essere pronti per ricevere la grazia di Dio. Per questo ci aiuta il silenzio.

Bollettino comunale del 23 Maggio 2013: Eventi in città, fine settimana ricco di appuntamenti

Il prossimo fine settimana a Santa Maria Capua Vetere si preannuncia ricco di appuntamenti di notevole rilievo.
Grande attesa si registra per la mostra della fotografa Ana Bernal dal titolo “Nicola e Francisco Salzillo: la sgorbia di Dio”, fortemente voluta dall’amministrazione comunale sammaritana, dal Comune di Murcia in Spagna e dall’artista Zacarias Cerezo. L’esposizione si terrà nel Salone degli Specchi del teatro Garibaldi da sabato 25 a giovedì 30 maggio.
Sabato e domenica, il centro cittadino sarà animato anche dalla Festa della moto, organizzata dal Moto Club sammaritano, con esibizioni, evoluzioni e sfilate di “due ruote” in città.
Domenica 26 maggio, secondo appuntamento con “La musica può fare”, con spettacoli musicali, mostre, stand, divertimenti e giocoleria. L’evento – organizzato dal Club 33 Giri – ha uno scopo benefico, essendo destinato a raccogliere fondi per il centro di accoglienza per donne “Casa Rut” di Caserta. L’appuntamento è, a partire dalle ore 18, nella Villa Cristina in via Cappabianca.
La villa comunale, nello stesso fine settimana, sarà animata da un mercatino dell’artigianato.
Interessante iniziativa – patrocinata dal Comune di Santa Maria Capua Vetere – è anche quella dell’Istituto comprensivo “Avezzana”, che sabato 25 maggio celebrerà la seconda “giornata del gioco e della sana alimentazione” con la presenza di tutti gli alunni e dei genitori, con stand gastronomici, canti e balli.

L’ufficio stampa
Santa Maria Capua Vetere, 23 maggio 2013

Opera di Picasso : Don Chisciotte


SANTO DEL GIORNO : Beato Alfredo Ildefonso Schuster


Alfredo Ildefonso Schuster nasce a Roma il 18 gennaio 1880 da Giovanni (Johann), caposarto degli zuavi pontifici, e Maria Anna Tutzer, di Renon, sudtirolese; fu battezzato il 20 gennaio.

Rimasto all'età di undici anni orfano di padre, e viste le sue doti per lo studio e la sua pietà, fu fatto entrare, dal barone Pfiffer d'Altishofen, nello studentato di S. Paolo fuori le mura. Ebbe come maestri il Beato Placido Riccardi e don Bonifacio Oslander che l'educarono alla preghiera, all'ascesi e allo studio; si laureò in filosofia al Collegio Pontificio di Sant'Anselmo a Roma.
Monaco benedettino nell'abbazia di S. Paolo fuori le mura, venne ordinato sacerdote il 19 marzo 1904 in S. Giovanni Laterano.
A soli 28 anni era maestro dei novizi; in seguito divenne procuratore generale della Congregazione Cassinese, priore claustrale e nel 1918 abate ordinario di S. Paolo fuori le mura.

Fu nominato da Pp Pio XI (Ambrogio DamianoAchille Ratti, 1922-1939) arcivescovo di Milano il 26 giugno 1929 e cardinale il 15 luglio 1929. Governò la diocesi in tempi difficili per Milano e per l'Italia. Prese come modello uno dei suoi predecessori più illustri: S. Carlo Borromeo.
Si dimostrò assiduo nell'effettuare le visite pastorali nella diocesi che nei venticinque anni del suo episcopato svolse ben cinque volte. Numerose sono le sue lettere al clero e al popolo, le minuziose e dettagliate prescrizioni, specialmente in ordine al decoro del culto divino, i frequenti sinodi diocesani e i due congressi eucaristici.
Ristrutturò, per incarico di Papa Pio XI, i seminari milanesi mediante la costruzione del Seminario Teologico e Liceale di Venegono Inferiore, inaugurato nel 1935. Tra settembre e novembre 1938 vennero emanate alcune leggi che discriminavano gli ebrei italiani (Leggi razziali fasciste).

Il 13 novembre il cardinale Schuster, dal pulpito del Duomo di Milano, per l'inizio dell'Avvento ambrosiano, pronunciò un'omelia che condannava tali provvedimenti: « È nata all'estero e serpeggia un po' dovunque una specie di eresia, che non solamente attenta alle fondamenta soprannaturali della cattolica Chiesa, ma materializza nel sangue umano i concetti spirituali di individuo, di Nazione e di Patria, rinnega all'umanità ogni altro valore spirituale, e costituisce così un pericolo internazionale non minore di quello dello stesso bolscevismo. È il cosiddetto razzismo. »

Partecipò al conclave del 1939, che elesse papa il cardinale Eugenio Pacelli (Pio XII). Alla caduta della Repubblica Sociale promosse un incontro in Arcivescovado tra Benito Mussolini e i rappresentanti partigiani, nel tentativo di concordare una resa senza spargimento di sangue. Propose anche a Mussolini di fermarsi in Arcivescovado, sotto la sua protezione, per poi consegnarsi agli Alleati. Il Duce però rifiutò, preferendo tentare la fuga. Anziano e malato, si ritirò nel seminario di Venegono.
Qui si spense il 30 agosto 1954 congedandosi dai suoi seminaristi con queste parole: « Voi desiderate un ricordo da me. Altro ricordo non ho da darvi che un invito alla santità. La gente pare che non si lasci più convincere dalla nostra predicazione, ma di fronte alla santità, ancora crede, ancora si inginocchia e prega. La gente pare che viva ignara delle realtà soprannaturali, indifferente ai problemi della salvezza. Ma se un Santo autentico, o vivo o morto, passa, tutti accorrono al suo passaggio. Ricordate le folle intorno alla bara di don Orione? Non dimenticate che il diavolo non ha paura dei nostri campi sportivi e dei nostri cinematografi ma ha paura, invece, della nostra santità ».
Pochi giorni dopo, l'impressionante corteo che accompagnava la salma del cardinale Schuster da Venegono a Milano confermava chequando passa un Santo, tutti accorrono al suo passaggio”.

Il processo di beatificazione ebbe inizio nel 1957 e si concluse nel 1995 con l'approvazione del miracolo ottenuto per sua intercessione: la guarigione di suor Maria Emilia Brusati, da glaucoma bilaterale.

Fu beatificato da San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005), il 12 maggio 1996.

Nel 2006 l'Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) ha intitolato una borsa di studio in suo onore. Sorte simile ha riguardato il parco antistante la Basilica di S. Paolo a Roma, che porta il suo nome.

Significato del nome Alfredo: "saggio, nobile nella pace" (anglosassone).      

sabato 29 agosto 2015

Caf: corso Aldo Moro, 91


Bollettino comunale: Riapre il punto Informagiovani del Comune di Santa Maria Capua Vetere L’amministrazione: “Importante segnale di attenzione verso i giovani”

La giunta municipale – guidata dal sindaco Biagio Di Muro – ha deliberato la riattivazione del punto Informagiovani del Comune di Santa Maria Capua Vetere, di concerto con l’Agenzia giovani provinciale. Il servizio, istituito per la prima volta nel 1996, era rimasto inattivo per molti anni e ora, finalmente, l’amministrazione comunale lo ha ripristinato, individuando due locali per l’ufficio a Palazzo Lucarelli.
Successivamente, con apposito bando, sarà individuata un’associazione giovanile per le attività di supporto e partnership.
E’ stato anche avviato l’iter per una convenzione tra i Comuni del distretto scolastico 16 (Curti, Casapulla, Macerata Campania, Portico di Caserta, San Prisco, San Tammaro, con Santa Maria Capua Vetere capofila) per la gestione associata del Centro Informagiovani territoriale. Si tratta di un passo fondamentale non solo per integrare le politiche giovanili in ambito locale, ma anche per poter accedere a fondi e finanziamenti regionali. A tal proposito, nelle scorse settimane, l’assessore Paolo Busico e il presidente del consiglio comunale Dario Mattucci hanno incontrato in Provincia il dirigente regionale delle politiche giovanili D’Ambra.
“La riattivazione del punto Informagiovani – dichiarano il sindaco Di Muro e l’assessore Busico – è un segnale importante di attenzione verso i ragazzi. E’ quasi superfluo segnalare la necessità di un servizio di collegamento tra la domanda e l’offerta di lavoro in una fase di crisi occupazionale disastrosa. Ed è importante che l’amministrazione comunale sia presente anche ai tavoli provinciale e regionale per il coordinamento istituzionale delle politiche giovanili”.
“L’Informagiovani – aggiunge il presidente Mattucci – è un altro servizio fondamentale per i ragazzi di questa città, ai quali l’amministrazione sta dedicando grande attenzione già da tempo. Penso, ad esempio, al Forum dei giovani, insediato e già pienamente operativo. E penso anche all’iter per il consiglio comunale dei ragazzi, che si insedierà a breve dopo l’elezione dei rispettivi rappresentanti da parte dei cinque istituti scolastici cittadini. Si tratta, peraltro, di una precisa indicazione che ci era stata data dall’Unicef e dalle stesse scuole nel corso di un consiglio comunale dedicato interamente alle tematiche legate al mondo giovanile”.

L’ufficio stampa

Santa Maria Capua Vetere, 14 maggio 2013

Opera di Tiziano: il miracolo del neonato


Martirio di San Giovanni Battista


G iovanni Battista morì a causa della sua predicazione. Egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa che conviveva con la cognata Erodiade. Questi lo fece prima imprigionare e poi, per compiacere la bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato ad un banchetto, lo fece decapitare, come si legge nel vangelo di Matteo 14,1-12 (anche Marco 6,14-29 ci descrive lo stesso evento): « In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui". Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!". Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista". Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù. » (Mt 14,1-12) La morte per decapitazione ha fatto si che S. Giovanni Battista sia divenuto famoso anche come S. Giovanni Decollato. La celebrazione del martirio di Giovanni Battista o celebrazione di S. Giovanni Decollato è fissata al 29 agosto (probabile data del ritrovamento della reliquia della testa del Battista) mentre la natività è festeggiata solennemente il 24 giugno. Secondo la tradizione della Chiesa Cattolica, il capo del Santo è ora conservato nella Chiesa di S. Silvestro in Capite a Roma. La reliquia pervenne a Roma durante il pontificato di Innocenzo II (Gregorio Papareschi, 1130-1143). Fino al 1411, la reliquia veniva portata ogni anno in processione da quattro arcivescovi. Un'altra tradizione affermava, invece, che la testa fosse custodita nella cattedrale d'Amiens, ma la veridicità della reliquia romana fu dimostrata da Oliviero Iozzi. Il capo custodito a Roma è senza la mandibola, conservata nella cattedrale di S. Lorenzo a Viterbo. Il piatto, che secondo la tradizione avrebbe accolto la testa del Battista, è custodito a Genova, nel Tesoro della cattedrale di S. Lorenzo, assieme alle ceneri del Santo. Una parte delle ceneri di San Giovanni Battista e resti di altri martiri sono conservati nell’antica Chiesa del Monastero delle Benedettine di Loano (ora chiesa della Confraternita dei Disciplinanti Bianchi). Altre reliquie sarebbero conservate a Damasco, nella Moschea degli Omayyadi. Un dente si conserva nella cattedrale di Ragusa ed un'altro, insieme ad una ciocca di capelli, a Monza. Un piccola parte di ceneri ed altre piccole reliquie si trovano a Chiaramonte Gulfi (RG), nella Chiesa Commendale dell'Ordine di Malta, altre invece a Pozzallo. Significato del nome Giovanni : "il Signore è benefico, dono del Signore" (ebraico). Significato del nome Battista : "battezzatore" (greco).

Parola del giorno: Sabato 29 Agosto 2015

Martirio di San Giovanni Battista, memoria

Libro di Geremia 1,17-19. 
Tu, poi, cingiti i fianchi, alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro.
Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti". Oracolo del Signore.



Salmi 71(70),1-2.3-4a.5-6ab.15ab.17. 
In te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.

Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile;
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio.

Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno.

La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.




Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,17-29. 
Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello».
Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva,
perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. 

Meditazione del giorno 
Liturgia bizantina 
Tropari e  kondakion di San Giovanni Battista
Precursore del Signore nella vita come nella morte
    Colpito dalla tua venuta nella carne, il Giordano cambiò il suo corso tremando, o Cristo; compiendo il suo battesimo spirituale, Giovanni si fece piccolo nel suo timore. Le schiere degli angeli si stupirono vedendoti nel fiume ricevere il battesimo secondo la carne; coloro che erano nelle tenebre sono stati illuminati e noi ti cantiamo, o Signore, tu che ti manifesti e illumini l’universo.

    La memoria del giusto deve essere esaltata, ma a te, Giovanni il Precursore, basta la testimonianza del Signore. In verità, sei il più venerabile di tutti i profeti, poiché sei stato trovato degno di battezzare nell’acqua colui che gli altri profeti avevano solo annunciato. Perciò, dopo aver lottato per la verità, sei andato ad annunciare fino nel regno dei morti Dio apparso nella carne, colui che toglie il peccato del mondo (Gv 1,29) e che ci dona la sua grande misericordia.

    Il glorioso martirio del Precursore è stato una tappa nell’opera di salvezza, perché ha annunciato la venuta del Salvatore fin nel regno dei morti. Pianga ora Erodiade, lei che vuole questo empio assassinio, poiché non ha amato la legge di Dio, né la vita eterna, ma le illusioni che  non durano che un istante.

venerdì 28 agosto 2015

LA CITTA ' SOTTO LA CITTA' : LA BOTTEGA DEL TINTORE


Rinvenuta nel  1955 nel  corso  dei  lavori  per   la  costruzione di  un  palazzo moderno vennero  ritrovati due ambienti  integri  coperti  da volta a botte e  decorati  da   splendidi  pavimenti  con  ornato  geometrico e  floreale in  piccole tessere di  marmo  bianche  e  azzurre su  una  base  di  coccipesto .  Le  pareti  sono  affrescate  con   elementi  architettonici , pilastri  e  muri  in  blocchi, che   richiamano   il  cd " secondo   stile   iniziale. degne  di  particolare  attenzione sono  le  due  epigrafi ,realizzate  con  tessere  di mosaico: in  particolare l iscrizione della  seconda  sala ci  indica il  nome  del  proprietario dell  abitazione , il  liberto Publio Confuleio  Sabbione,  la  sua  attività di  sagarius, commerciante  di  mantelli  militari,e  il  nome  dell  architetto che   a  costruito  la  casa.Particolare  importanza assume tale  iscrizione,in quanto  nell ' epoca  romana non   vi era la  consuetudine di   firmare  affreschi,sculture o edifici cosa che invece avviene nell' Antica Capua ad  opera dell' orgoglioso commerciante capuano.

Parola del giorno: Venerdì 28 Agosto 2015


Venerdì della XXI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 4,1-8. 
Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più.
Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.
Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia,
che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto,
non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio;
che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato.
Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione.
Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito.



Salmi 97(96),1.2b.5-6.10.11-12. 
Il Signore regna, esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,

giustizia e diritto sono la base del suo trono.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.

I cieli annunziano la sua giustizia
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.
Odiate il male, voi che amate il Signore:

lui che custodisce la vita dei suoi fedeli
li strapperà dalle mani degli empi.
Una luce si è levata per il giusto,

gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore,
rendete grazie al suo santo nome.




Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 25,1-13. 
Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.
Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;
le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio;
le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono.
A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!
Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.
Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.
Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici!
Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.

Meditazione del giorno 
San Gregorio Magno (ca 540-604), papa, dottore della Chiesa 
Omelie sui vangeli, 12; PL 76, 1119-1120
« Le nostre lampade si spengono »
    “Le cinque vergini stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi”. L’olio designa il chiarore della gloria; i vasi sono i nostri cuori nei quali portiamo i nostri pensieri. Le vergini sagge portano dell’olio nei loro vasi, perché custodiscono nella loro coscienza tutto il chiarore della loro gloria, come dice san Paolo: “Questo infatti è il nostro vanto: la testimonianza della coscienza” (2Cor 1,12). Le vergini stolte invece non presero olio con sé, perché non portano la loro gloria nel segreto del cuore, cioè l'aspettano dalle lodi degli altri.

    “A mezzanotte, si levò un grido: ‘Ecco lo sposo, andategli incontro!’”. Allora tutte quelle vergini si destano. Ma le lampade delle stolte si spengono perché le loro opere, che dal di fuori sembravano luminose agli occhi degli uomini, all’interno non sono che tenebre quando viene il Giudice; e non ricevono da Dio nessuna ricompensa, avendo già ricevuto dagli uomini le lodi che avevano desiderato.

Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


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BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

1. MODELLO ISEE

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1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE

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5. DISOCCUPAZIONE

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7. MEDICINA LEGALE

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RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"

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SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO

IMPORTO FINANZIATO:

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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

IMPORTO INTERVENTO:

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :

euro 512.000

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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

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villetta l. sturzo

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asilo nido

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

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