prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

mercoledì 31 marzo 2010

Notizie utili alla cittadinanza .......almeno si spera che lo siano realmente


Forse al di là del calendario e del modo in cui si deve differenziare vi sarebbe un consiglio molto utile che vorremmo dare ai sammaritani riguardo alle rimostranze sulle inadempienze della raccolta effettuata dalla Ecological service . Come vi hanno ben informati, almeno si spera, vi è uno sportello informativo cui rivolgersi in Piazza San Francesco , dove personale dipendente ( con contratto a tempo indeterminato tra i quali vi sono la figlia del consigliere Cioffi e il fratello del consigliere Valiante) che dovrebbe ,oltre a darvi delucidazioni in merito ai dubbi sul modo in cui si deve fare la differenziazione dei rifiuti, raccogliere anche le vostre lamentele riguardo alle strade in cui la raccolta non è avvenuta etc... Ebbene il nostro consiglio è quello di rivolgersi a questo ufficio ma subito dopo di scrivere e protocollare all'ufficio Igiene del Comune tutte le inadempienze della ditta , è infatti evidente che se una strada non viene pulita la ditta non lo riferirà certo al dirigente comunale competente che per contratto potrebbe comminargli multe salate, se ha prova di tali inadempienze , multe che farebbero diminuire il costo del servizio in rapporto alle inadempienze della ditta stessa che così sarà costretta a non tralasciare le stradine più nascoste o quelle periferiche . Da voci provenienti da Fortino Lucarelli già sarebbero state comminate multe salate dal dirigente al ramo .

lunedì 29 marzo 2010

Separati in casa.


Fuori al seggio del rione IACP in queste ore bollenti di caccia al
voto si assiste alle ambigue manovre dei due cementificatori
casalesi,padre e figlio, uniti negli affari separati in politica: il
giovane Natale nella guerra all'ultimo voto si sta dando da fare per
Di costanzo lasciando solo l'anziano padre a combattere su due fronti, a destra per Spagnuolo e a sinistra per l'avv Stellato.

A questo punto ci chiediamo: i due casalesi sono divisi da opinioni
politiche confliggenti o sono uniti da interessi economici diversi?

Siamo sicuri che dopo queste elezioni prevaranno gli "interessi
familiari" e vedremo di nuovo padre e figlio d'amore e d'accordo a
passeggiare nel grande cortile della loro ultima creatura di cemento, nella zona C1nord.

E noi ci auguriamo che nelle loro lunghe passeggiate,
pensino di ricongiungersi presto anche a tutti gli altri loro familiari
nell'amato paese d'origine : CASALE .

domenica 28 marzo 2010

Informazioni sulle sezioni dove recarsi a votare

A causa dell'inagibilità dell'Istituto Principe di Piemonte le sezioni ivi allocate normalmente sono state distribuite in altri seggi . Ricordadevi anche di questo quando andrete a votare e ringraziate i responsabili dell'attuale situazione sammaritana con il vostro voto



L’altra faccia della legalità su cui bisogna riflettere Appello agli intellettuali e ai cittadini


Esiste una legalità comunemente e legittimamente associata, come concetto, al rispetto della legge scritta, legata ai codici.
Esiste una legalità comunemente e legittimamente associata, come concetto, al rispetto delle norme morali, dell’etica comune, del buone senso civile.
Ma esiste una legalità che, seppure prende le mosse dal buon senso civile è legata alla normalità dell’impegno di ciascuno nella normalità delle cose comuni.
Questa legalità, nel senso di comportamento corretto, è spesso calpestata.
Un impiegato che non fa il suo dovere con diligenza, un imprenditore che non si preoccupa della sua azienda, ma soltanto del suo conto in banca, un insegnante che se la cava alla meglio in attesa che suoni la campanella, sono esempi di illegalità.
Un politico che pensa all’incasso immediato del consenso anziché al futuro del suo territorio, un politico che continua a raccomandare l’amico dell’amico, un politico impegnato a salvaguardare se stesso nelle sue postazioni, sono esempi di illegalità.
Un padre di famiglia che paga una somma di denaro per ottenere una efficace raccomandazione per il proprio figlio, è un esempio di illegalità. Distribuire consulenze a destra e a manca per saldare debiti elettorali è un esempio di illegalità.
Decidere che il dirigente di un ufficio lo faccia tizio anziché tale per meriti elettorali, è un esempio di illegalità.
Un politico non informato, incompetente, che continua ad arrangiarsi con favori spacciati per “aiuti alla povera gente” è un esempio di illegalità.
Non fare bene il proprio lavoro e prendere la retribuzione comunque e in ogni caso, è un esempio di illegalità.
È tutto questo che deve finire.
Deve finire la mortificazione delle energie vere di questa regione.
Deve finire la tortura delle libertà di iniziativa.
Deve spezzarsi quel circolo vizioso che parte dalla debolezza del tessuto civile per alimentare la forza delle oligarchie che mantengono debole il tessuto civile.
Deve finire la mattanza di fiducia che ogni giorno fa nuove vittime. Giovani che scappano, imprenditori che si scoraggiano, cittadini che fuggono dalla politica e dalla partecipazione.
Sarebbe legale, molto legale conoscere i risultati dell’azione di molti politici che ancora sono a sedere su banchi importanti.
Sarebbe legale, molto legale, non rispettare in termini formali della legalità e renderne trasparenti i tratti sostanziali.
È facile rispettare formalmente la legalità, non altrettanto facile rispettarla nella sostanza.
È facile individuare le violazioni formali di un atto e sancirne l’illeggittimità o l’illegalità. Non altrettanto facile individuare le violazione sostanziali.

Tutta questa illegalità, per così dire marginale, fondamentalmente legale, fondamentalmente sentimento comune, fondamentalmente “così fanno tutti”, circola alla chetichella.
Se ne parla nei caffè, si consuma in famiglia, negli uffici, ovunque.
La difesa, con ogni mezzo possibile (e legale) dei propri interessi di parte, individuali, di consorteria, di bottega, a danno degli interessi generali, è pratica comune, eppure è legale perché legalmente possibile.
Quindi esiste un problema di coscienza, di coscienza civile che pervade tutte le sfere della società. La sfera economica, la sfera politica, la sfera della cultura e dell’università. Esistono dei codici, non scritti, a cui alcune sfere della società fanno riferimento. Codici di comportamento che hanno generato nel tempo atteggiamenti naturali, scontati, eppure illegali sul piano del buon senso civile. Vecchie storie per coscienze obsolete. Svegliatevi o dormirete per sempre.
Non lagnatevi, non fate le vittime di chi violerebbe la verginità di questa Regione.

La magistratura non c’entra. La stampa nemmeno. C’entriamo noi, fino al collo. Denunciamo ogni violazione della nostra dignità di persone e di cittadini, qui se possibile e ora.

Fate vostro questo appello se potete, se avete il coraggio, se avete un cuore che ancora batte e una coscienza che ancora parla. Diventerà l’appello dei cittadini onesti per il riscatto della libertà in questa Regione.

sabato 27 marzo 2010

Le immagini a volte parlano da sole


E' INUTILE OGNI COMMENTO L'IMMAGINE PARLA CHIARA E INIZIANO ANCHE QUASI A SOMIGLIARSI FISICAMENTE

Dilettanti allo sbaraglio



E’ doveroso, da parte mia, dopo le reiterate richieste di passare ad una regolare gestione del Teatro Garibaldi, ritornare su quest’argomento. Si è assistito e, purtroppo, si continua ad assistere allo spreco di tante risorse. Per colpa di questi “Dilettanti allo sbaraglio” ancora una volta si sta dilapidando un patrimonio storico e culturale della nostra città il Teatro Garibaldi. Chi amministra una Città deve tener presente, soprattutto, gli interessi dei molti e non badare, anche se le proposte vengono da amici, a soddisfare la aspirazioni di poche persone, La Politica la si esercita sapendo ascoltare tutte le voci che si levano dai cittadini e discernendo quali sono le priorità alle quali si deve dare corso. Anche quest’anno il Sindaco ha affidato, in modo approssimativo,la gestione della stagione teatrale del Garibaldi, dalla qual cosa è scaturita una programmazione mediocre che non ha fatto, assolutamente, decollare l’attività del Massimo Sammaritano. Ma è possibile che non ci si renda conto che facendo così si continua a non risolvere il problema ed a sprecare i soldi pubblici senza creare una programmazione stabile e duratura affidata a professionisti del settore e che, soprattutto, non gravi sulle magre finanze comunali. Già da tempo ho sottoposto al Sindaco, dietro sua sollecitazione, gli atti necessari per avviare una gara di appalto pubblica finalizzata all’affidamento della gestione del teatro Garibaldi. In questa proposta è previsto che la società che si andrebbe ad aggiudicare l’appalto, si impegni ad assicurare la realizzazione di un ambizioso cartellone artistico e , finanche, una scuola di teatro; cosa che costituirebbe un vanto per la nostra città ed, inoltre, dovrebbe corrispondere al Comune di Santa Maria Capua Vetere anche un corrispettivo. Ma quello che, da tempo, ho proposto, non si vuol prendere in considerazione perché verrebbe meno la gestione clientelare della struttura. Mentre non si pensa che essa sta andando in malora. Ma cosa importa a questi dilettanti allo sbaraglio di salvaguardare il patrimonio comunale.? Gli interessi del Comune sono l’ultima finalità di questa Amministrazione, perciò non si guarda avanti e non si fanno scelte che possono essere ritenute difficili o coraggiose, ma sono di sicuro utili per la comunità.

Gaetano Rauso

giovedì 25 marzo 2010

Dall'Antefatto di Marco Travaglio su De Luca : "E ora chi ha stomaco forte lo elegga pure governatore della Campania."


Pubblicato sull'Antefatto

Delitti a fin di bene

9 febbraio 2010

Nel "processo breve" a se stesso celebrato da Enzo De Luca al congresso Idv, mancavano la pubblica accusa e un’informazione decente che conoscesse le carte. C’era solo l’imputato, che infatti si è assolto fra gli applausi, raccontando al popolo dipietrista quel che aveva già fatto credere al suo partito, il Pd. E cioè che è stato rinviato a giudizio due volte per truffa allo Stato, associazione a delinquere, concussione e falso per un’opera buona: aver consentito agli ex lavoratori dell’Ideal Standard di continuare a godere della cassintegrazione.

Naturalmente è una superballa. Quei lavoratori sono disoccupati. Che cosa è successo davvero? Non si tratta delle accuse di un pm impazzito (Gabriella Nuzzi, cacciata da Salerno dopo aver osato indagare su De Luca e sulla fogna politico-giudiziaria di Catanzaro, vedi caso De Magistris). Si tratta delle ordinanze di rinvio a giudizio firmate da due gup, due giudici terzi. Lo stabilimento altamente produttivo dell’Ideal Standard di Salerno fu chiuso, i dipendenti finirono in mobilità, i suoli industriali che valevano miliardi vennero ceduti a prezzi irrisori a un gruppo di speculatori-immobiliaristi dell’Emilia Romagna (terra cara all’allora ministro dell’Industria, Pier Luigi Bersani).

Questi scesero a Salerno, finanziati da banche emiliane e venete e da una finanziaria di San Marino, per realizzare un’operazione irrealizzabile, fittizia – il parco marino Sea Park – e così strappare indebitamente la cassintegrazione e incamerare sontuosi finanziamenti pubblici. Uno dei beneficiari dell’operazione – come han ricostruito i giudici – fu il costruttore Vincenzo Grieco, amico di De Luca e proprietario dei terreni sulla litoranea orientale, destinata al Sea Park da un’apposita variante urbanistica illegittima che trasformò i suoli da agricoli in turistici.

I modenesi della Sea Park avrebbero versato a Grieco fondi neri per 29 miliardi di lire e promesso al comune di Salerno di versarne altri 22 di oneri concessori non dovuti, con garanzia fideiussoria. I 29 miliardi sarebbero finiti sui conti della famiglia di Grieco e da questo prelevati in contanti per distribuirli un po’ in giro. Il gruppo Sea Park fu poi costretto a sputare altri 6 miliardi extra-bilancio, con assegni bancari girati per l’incasso a un collaboratore di Grieco, che li parcheggiò su un conto Unicredit per essere poi prelevati in contanti o girati su conti della famiglia Grieco.

Nonostante il salasso, la Sea Park non riuscì a ottenere la proprietà dei terreni di Grieco, che, oltre a tutti i soldi incamerati, seguita pure a lucrare sull’aumento della rendita fondiaria dei terreni, gentile omaggio della giunta De Luca. Intanto il gruppo emiliano, spolpato dai salernitani, è ridotto sul lastrico. Gli subentra un consorzio di società immobiliari e del ramo rifiuti capitanato da un faccendiere bresciano pregiudicato, Angelo Tiefenthaler.

De Luca appoggia anche lui per un fantomatico programma di "riconversione industriale", utilissimo per ottenere indebitamente le indennità di mobilità e cassa straordinaria per gli ex lavoratori Ideal Standard. Al posto del parco marino, si dice, nascerà un centro turistico-commerciale e, al posto dell’Ideal Standard, un bell’inceneritore. Invece spunta una centrale termoelettrica, opera della multinazionale svizzera Egl e gemella di quella di Sparanise (raccontata dal Fatto a proposito delle liaisons fra finanza rossa emiliana e clan Cosentino).

Per queste vicende la pm Nuzzi aveva chiesto al gip l’arresto di De Luca e al Parlamento l’autorizzazione a usare certe sue intercettazioni indirette. Richieste respinte. Il gip distrusse addirittura le bobine gettandole nell’inceneritore, anziché attendere la decisione della Consulta (che di lì a poco ne decretò la piena utilizzabilità); subito dopo il fratello del gip, Luca Sgroia, diventò segretario dei Ds di Eboli e aprì la campagna elettorale per De Luca sindaco di Salerno. E ora chi ha stomaco forte lo elegga pure governatore della Campania.

Da il Fatto Quotidiano del 9 febbraio
In queste settimane vi è stato un susseguirsi di comunicati da parte del candidato alla Presidenza del P.D. che si contraddistinguono per lo spiccato senso humor del candidato e per la sua faccia di bronzo (che ci sembra in questi giorni tirata in modo un pò troppo sospetto):
Si è pronunciato su tutto dichiarando il contrario di quanto ha fatto però fino ad oggi, sia come consigliere Regionale bassoliniano sia come consigliori di Giudicianni.
Per chi conosce bene i suoi progetti futuri , le sue idee, e soprattutto la incoerenza e il camaleontismo passato questi comunicati suscitano ilarità ma anche indignazione e forte preoccupazione : é mai possibile che nessuno gli ricordi quando discetta delle strutture sanitarie che lui è stato artefice dell'attuale situazione con i suoi amici, per non parlare del fatto che lui stesso pubblicizza la propria attività all'interno del Consiglio Regionale e soprattutto quella di aver contribuito in gran parte alla stesura del nuovo assetto sanitario.
Ancora dichiarava qualche giorno fa che la lotta alla criminalità deve essere un diktat, ma nessuno ricorda le dichiarazioni di Stellato che negava l'esistenza di un problema morale e soprattutto con la malavita organizzata. dichiarando che invece sussisteva un problema tra Politica e Procura etc
Tanti sono gli argomenti ma la difesa del comparto della tabacchicoltura è stata il colmo , e ancora , in questa occasione nessuno gli ha ricordato la sua ferma volontà di far smantellare l'ex Tabacchificio per installarci un centro commerciale .
L' ultima in ordine di tempo è l'accusa che lancia a Zinzi: "Zinzi? Un trasformista migliore di Brachetti" una nostra spontanea reazione è ma qui siamo di fronte al Bue che dice cornuto all'asino??????
A parte l'ilarità che lascia però spazio poi solo all'amarezza dobbiamo concludere che : " Non ci resta che piangere: piangere sulla inesistenza della memoria storico-informativa da parte degli organi di informazione che oltre alla pubblicazione integale dei comunicati dei candidati non compiono fino in fondo la loro funzione critico - informativa , lasciando volutamente nel dimenticatoio le parole e le azioni dei "comunicatori camaleonti" di turno

Coerenza . parola in disuso e che presto sarà cancellata dai dizionari, sicuramente da quelli in possesso di molti nostri amministratori

Il 19 dicembre 2008 veniva diramato dall'On. Stellato questo suo comunicato in cui dichiarava:

Caserta ? Il PD è sano

SEGRETERIA STELLATO
Vice Presidente 4°Commissione -Urbanistica
Lavori Pubblici e Trasporti
Componente Commissione Ambiente


COMUNICATO STAMPA

Questione morale nel Pd – Stellato: “Una questione inesistente, il vero problema non è tra politica e giustizia ma tra politica e procura. A Caserta? Il Partito è sano”.

Gli ultimi eventi di cronaca pongono in evidente risalto l’annosa questione del rapporto tra politica e questione morale da una parte e politica e giustizia dall’altra. Proprio questa mattina il Segretario del Pd Valter Veltroni ha posto l’accento sull’allarme morale all’interno del Pd. I fatti di Napoli prima e di Pescara poi hanno visto una recrudescenza dell’aspetto “mani pulite” all’interno della coalizione centro meridionale. Eppure non tutti i rappresentanti politici del Paese e non tutti i nostri rappresentanti politici sul territorio regionale e provinciale vedono le due cose, per forza abbinate.

“Questione morale e politica, beh, i due fenomeni sono stati da più parti sempre letti in maniera appaiata – commenta Stellato - come se l’esistenza di un procedimento penale a carico di esponenti politici fosse la necessaria ed ineludibile riprova dell’esistenza di un problema morale dilagante. Posto in tali termini il problema però, se ne perde di vista la sua essenza: per un verso si ferisce la politica e, per l’altro, si attribuisce un ruolo legittimatorio all’autorità giudiziaria che non sembra però possa reggere alle modifiche di una società complessa come quella attuale, da più parti già definita post-democratica. Insomma, per dirla tutta, il nodo sostanziale non è tra politica e giustizia in generale, ma tra politica e procura, un rapporto che non rappresenta l’intero arco del fenomeno giudiziario bensì la sola parte iniziale. .............

Il 19/03/2010 Stellato dichiara : "La lotta alla malavita deve essere un diktat"

La lotta alla malavita organizzata deve essere un diktat della nostra società, continua Stellato -"che ognuno di noi abbia la responsabilità di trasmettere il messaggio della giustizia, della pulizia morale, del rifiuto del compromesso. Non possiamo parlare di emergenza criminalità solo a ridosso delle tragedie, ma continuare a farlo nel rispetto di chi lavora, consci che la politica al servizio del cittadino e degli imprenditori può fare e fa moltissimo. Parlo non solo da rappresentante istituzionale ma soprattutto come uomo che ha vissuto e vive il territorio con tutte le sue contraddizioni ancor oggi e comunque ama questa terra.

E allora questa questione morale esiste solo ad uso e consumo del Consigliere regionale Bassoliniano Giuseppe Stellato,!!!!!!!!!!

L'unico compromesso che siamo sicuri rifiuterebbe sarebbe quello di ritirarsi dalla scena politica per il bene della sua terra .

martedì 23 marzo 2010

Il Popolo sammaritano avverte: Continueremo la battaglia, non fosse altro che per onorare la memoria di Pietro Feola



Se qualcuno si era illuso che la prematura scomparsa di Pietro Feola potesse arrestare, in qualche modo, l’azione di denuncia del malaffare, ebbene si è sbagliato di grosso.
Continueremo la battaglia, non fosse altro che per onorare la memoria di colui che, per sete di giustizia e per amore verso la propria Città, sottraendo tempo e risorse al proprio lavoro, spendendo di tasca propria, attirandosi inimicizie ed altro, volle, fortissimamente volle, che “ il popolo sammaritano” costituisse almeno deterrente al malaffare.
E la nostra battaglia riprende da subito!
Denunciamo, infatti che il comitato d’affari che imperversa nella nostra città , evidentemente ringalluzzito dalla convinzione o dalla speranza che il recente lutto avesse messo a tacere i disturbatori, arricchito di nuova linfa e potenziato da nuovi personaggi, si è mosso per il rilascio della concessione edilizia per la madre di tutte le speculazioni realizzate negli ultimi anni in ambito comunale: l’ex Mulino Parisi.
I nostri amministratori, tra una riunione elettorale e l’altra, ove hanno promesso di tutto e di più, hanno trovato il tempo di dedicarsi all’affare che sembra essere in dirittura d’arrivo. D’altronde lo strano incendio ed il successivo crollo avevano esplicitamente preannunciato che l’affare, come concordato qualche anno fa, avrebbe visto a breve la luce.
Ci chiediamo, e soprattutto ci chiedono, perché nella nostra Città tutto ciò che dovrebbe essere di interesse pubblico finisce con il diventare interesse privato?
Come è possibile che si possa continuare a tollerare che coloro che sono stati eletti per garantire l’interesse collettivo consumino le loro energie esclusivamente nella tutela di affaristi e speculatori?
Perché chi è deputato al controllo continua a rimanere inerte?

Perché dappertutto, tranne che a S. Maria C.V., la realizzazione di opere in violazione di norme e strumenti urbanistici costituisce illecito ed è punito come tale?
Non sembra che il nutrito gruppo di esponenti dell’amministrazione comunale ( Maio, Monaco, Di Monaco, Graziano) , candidato al consiglio provinciale e regionale, ed il consigliere regionale uscente, avv. Giuseppe Stellato, garante di quest’amministrazione , candidato al vertice provinciale, abbiano, seppur bisbigliando, preso le distanze da questa ennesima speculazione.
A costoro chiediamo che , in luogo di fare promesse che già sanno di non poter mantenere, si schierino pubblicamente ed impediscano quest’ennesimo scempio che si apprestano a fare alla città.
Ciò, probabilmente non consentirà loro di acquisire consensi – sono troppi i danni già fatti- ma, forse, farà sì che essi ne possano acquistare in dignità.

La redazione de “Il popolo Sammaritano”

Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

1. MODELLO ISEE

2. MODELLO ISEEU

3. BONUS E RIDUZIONE CANONE

4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA

5. MODELLO RED

6. MODELLO 730

7. MODELLO 740

8. MODELLO ICI

9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE

10. ASSEGNI DI MATERNITA’

11. MODELLO UNICO

12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS

13. SOCIAL CARD

14. SUCCESSIONI

15. TRASMISSIONE TELEMATICA

16. CONTRATTI DI AFFITTO

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SERVIZI PROFESSIONALI:

1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE

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5) PRATICHE CATASTALI

6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO



SERVIZIO PATRONATO:

1. INVALIDITA’ CIVILE

2. ACCOMPAGNAMENTO

3. PENSIONI INPS – INPDAP

4. INFORTUNI SUL LAVORO

5. DISOCCUPAZIONE

6. RECUPERO CONTRIBUTI

7. MEDICINA LEGALE

8. LAVORO

9. FAMIGLIA

10. COLF E BADANTI

11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI

12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE

13. IMMIGRAZIONE

STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI




ascolta la riscossa della città

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IMPORTO FINANZIAMENTO

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SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

LAVORI PUBBLICI

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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

IMPORTO FINANZIAMENTO

EURO 700.000,00

IACP

IACP

lavori pubblici

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO

IMPORTO FINANZIATO:

euro 150.000,00

piazza San Pietro

piazza San Pietro

lavori pubblici

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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

IMPORTO INTERVENTO:

euro 1.502.373,12

IACP

IACP

lavori pubblici

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :

euro 512.000

iacp

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arco adriano

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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

Euro 2.470.698,58

arco adriano

arco adriano

villetta l.sturzo

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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO

RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:

euro 127.000,00

villetta l. sturzo

villetta l. sturzo

asilo nido

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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

asilo nido

PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE