“Santa Maria Capua Vetere è una città dalle nobili tradizioni che è stata, letteralmente, messa in ginocchio da circa quindici anni di mala amministrazione di Sinistra. Mala amministrazione che ha, ormai, toccato vertici stellari con il sindaco Giudicianni e la sua incredibile corte di assessori e consiglieri trasformisti. Ecco perché, dunque, una affermazione del centrodestra nell’antica Capua anche alle provinciali sarebbe un chiaro segnale di sfiducia da parte della cittadinanza al Primo Cittadino e alla sua maggioranza. E, in prospettiva, porrebbe le basi per un futuro governo cittadino in grado, nel prossimo futuro, di garantire nuovi e dignitosi sbocchi occupazionali e, allo stesso tempo, opporsi alla nuova ondata di speculazione edilizia che ci minaccia da vicino”.
Pensieri e parole, queste, di Lillino Ventriglia candidato del Pdl- al primo collegio di Santa Maria Capua Vetere- per il consiglio provinciale di Corso Trieste. A parere, dunque, dell’ex consigliere comunale dell’allora Alleanza Nazionale è tempo che tutti i cittadini- a cui stanno a cuore le sorti della città del foro- si coalizzino tra di loro e congiuntamente diano la stura a una nuova stagione politico-amministrativa con almeno tre parole chiavi: “trasparenza e piena legittimità degli atti amministrativi più rilevanti nell’ottica del ripristino effettivo delle più elementari regole del gioco democratico- spiega Lillino Ventriglia- impegno serio per la difesa del territorio e della nostra comunità laddove il disagio sociale ed economico si avverte con maggior frequenza ogni giorno che passa, basti pensare alle innumerevoli file della povertà che ormai lambiscono anche il ceto medio locale che, neanche molto tempo fa, godeva di una sicurezza economica non indifferente e tutela di quanto sopravvissuto del patrimonio comunale e delle aree dimesse o in fase di dismissione da preservare con attenzione in quanto uniche locazioni possibili per futuri insediamenti industriali e artigianali. Solo in questo modo, infatti, potremo evitare di fare terra bruciata anche per le generazioni che verranno. E chi, altrimenti, non intenderà fare propria questa battaglia campale dovrà assumersi le responsabilità non solo della crisi attuale ma anche dello sfacelo che già si può intravedere all’orizzonte”.
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