In questi ultimi anni, pare che sul nostro vecchio ospedale S. Giuseppe Melorìo sia piombata una maledizione.
Non ne imbrocchiamo una!
Professionisti eccellenti che danno forfait, reparti che traslocano, dirigenti che incorrono in "incidenti di percorso" e giorno dopo giorno una tendenza all'appiattimento e alla sparizione di quello spirito di appartenenza e di servizio che nel passato, pur con i limiti di carattere tecnico in termini di attrezzature e di innovazione tecnologica, caratterizzavano questo nosocomio come uno dei più affidabili. Ciononostante persistono alcune "Eccellenze" encomiabili che lasciano intravedere un barlume di speranza. Ma a mio sommesso avviso e pur non essendo "un addetto ai lavori" ho la percezione, parlandone un pò in giro per l'ospedale, che la malattia che affligge il "nostro Melorio" e che va combattuta più di tutto è la rassegnazione.
É comprensibile, rassegnarsi quando ti vengono a mancare gli straordinari, la reperibilità e quando vogliono convincerti che i buchi neri del debito sanitario dipendono da te e non dai supermegadirigenti superpagati e a te chiedono i sacrifici!
E opinione comune che, uno, il più importante, motivo di questo stato di cose, è stata ed è, l'assenza di un collegamento politico della nostra realtà locale con il contesto politico Regionale. Parliamoci chiaro, chi ci rappresenta, il sindaco, nonostante sia stato più volte sollecitato ad occuparsi dell'ospedale, ha ignorato la questione come una cosa che poteva aspettare. Non aveva priorità!
Il nostro consigliere Regionale l'on. Stellato se n'è occupato solo in tempo d'elezioni, nella campagna per l'elezione del "suo sindaco" facendo intervenire l'assessore alla sanità a fare un discorso(solo chiacchiere) ed ora allo stesso modo, cioè parlando della sanità. Veramente ora parla di tutto, della sanità, delle donne, della tabacchicoltura; solo chiacchiere!
Badate bene, non sono pregiudizi i nostri, sono fatti. Non c'è stato un solo esempio uno, di efficienza politica mirata alla difesa della nostra città. Ed ora in tempo di elezioni questo signore, come se nulla fosse manda e sottolineo manda, i suoi parenti o galoppini a chiedere il voto!
Ebbene questo può significare due cose: o non ha coscienza della sua, diciamo "assenza politica" e non si può votarlo perché non legge la realtà, oppure ha coscienza di tutto, ma è convinto che gli elettori siano come dei fazzolettini di carta, ci si soffia il naso e poi si buttano e nemmeno in questo caso gli si può dare il voto: fa parte di quelle persone convinte che a loro sia dovuto tutto senza fare niente per meritarselo.
La politica è, diceva De Gasperi, spirito di servizio e nel candidato avv. Giuseppe Stellato non siamo mai riusciti a scorgere né spirito né servizio
Nessun commento:
Posta un commento