prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

martedì 28 ottobre 2014

Orgogliosi di essere populisti. Le associazioni rispondono all'ex consigliere di maggioranza Leone



Il consigliere Leone, che, fino ad un mese fa ha fortemente condizionato e orientato la maggioranza,  spiega, in una sua intervista, che la decisione dei socialisti di uscire dalla maggioranza, trova la sua giustificazione nel fatto che,  «C'è stato un forte e negativo impulso populistico che il sindaco non è riuscito a governare, una deriva che nasce tra gli stessi supporters del primo cittadino e che Di Muro non riesce a tenere sotto controllo».
Al consigliere Leone, traducendo, non è andato bene che, a distanza di più di 3 anni dall’inizio di questa consiliatura, la componente civica, che era uscita vittoriosa dalle urne, e, sul cui programma gli alleati (compresi i socialisti) avevano trovato convergenza, tanto da formalizzare la coalizione per il ballottaggio, abbia iniziato a pretendere l’attuazione del programma elettorale premiato dai cittadini.
E’ inutile, che si tenti di stravolgere la volontà popolare e gli accordi elettorali, sostenendo che non si è aderito ad alcun programma e che l’unico documento che è riconosciuto è quello delle linee programmatiche votato dalla maggioranza in Consiglio Comunale, perché ciò che realmente conta è quanto è stato detto ai cittadini in campagna elettorale e che li ha spinti a votare per l’attuale coalizione.
I cittadini con il voto hanno accettato quei contenuti e null’altro.
Ma, un partito che si impunta su un senso unico, disinteressandosi delle istanze di oltre 2000 cittadini e del danno economico che si reca ad attività commerciali, non ci sembra abbia poi un grande interesse a rispettare la volontà popolare.
Ricordiamo che quel cambio di viabilità è stato adottato perché, la presenza dell’incrocio e dei semafori erano d’intralcio all’edificazione delle strutture commerciali nell’ex Tabacchificio al tempo di Giudicianni. Di certo è che Il primo provvedimento su quell’istanza fu, infatti, un diniego da parte dell’ing. Carlo De Rosa, all’epoca dirigente dell’U.T.C., proprio per il contrasto al codice della strada dell’apertura dei varchi sia per l’entrata che per l’uscita dall’area industriale da adibire a commercio; non certo per migliorare la viabilità cittadina, visto che questa nella realtà attuale risulta invece più farraginosa e impone tragitti assurdi con dispendio di tempo,di consumi (benzina) ed altro per chi pratica usualmente quel quartiere.
Leone, nell’intervista, accusa la deriva populista dei “supporters” del primo cittadino e, quindi, accusa noi che siamo stati i primi “supporters” del sindaco, ma siamo soprattutto “supporters” di quel programma e di quel progetto,presentato ai cittadini, quando abbiamo chiesto i voti per le nostre liste e per il nostro candidato sindaco. Siamo fortemente orgogliosi di essere populisti e, vorremmo che anche questa Amministrazione possa essere connotata e guidata dal “populismo” di cui ci parla l’incauto accusatore. Nei fatti il caro Leone mostra invece la sua arroganza che trasuda dal suo “personalismo”, nascondendosi dietro il paravento di un suo molto vago “partitismo”.
Infatti riesce veramente difficile comprendere, come un nobilissimo  partito di sinistra possa giustificare la propria uscita da una maggioranza perché questa sta diventando “populista”. Per quanto ci consta il “populismo” è un movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia tra il 19° e il 20° secolo  in difesa e tutela delle classi deboli (contadini e servi della gleba) delle quali si prefiggeva di migliorare le condizioni di vita. Ed a questo aggiungiamo che va visto e studiato nel momento storico in cui nacque e non può essere portato, in negativo, a confronto e riferimento con il momento storico di questa città di Santa Maria Capua Vetere, da uno sprovveduto ed improvvisato politico della domenica. Quel “populismo” è stato il motivo fondante della coalizione attuale. Pertanto ci sembra del tutto naturale che i supporters del sindaco vogliano che ciò avvenga; ci sembra più che legittimo pretendere che gli impegni presi in campagna elettorale vengano rispettati.
Accusa, inoltre, il sindaco di non essere in grado di tenere sotto controllo i supporters. 
Forse sarebbe il caso di ricordare al Consigliere Leone che sia lui che gli altri consiglieri e, soprattutto il sindaco, sono lì su mandato dei cittadini e di questi supporters, che sono innanzitutto elettori con diritto di voto. Per gli elettori con diritto di voto è anche un dovere controllare l’operato dei loro rappresentanti e non certo il contrario, cioè di essere tenuti sotto controllo dal sindaco.
Comprendiamo la difficoltà del consigliere Leone di giustificare la propria posizione ma dovrà sforzarsi di più.
In realtà, non riteniamo servano spiegazioni, basta solo ritornare indietro nella nostra memoria e capiremo che questo è un comportamento ricorrente dei socialisti che, in prossimità delle nuove elezioni comunali  vanno a proporre assurdità, per rompere con i loro alleati e per tentare di poter imporre un loro candidato a sindaco o la loro linea, puntando sul ricatto dell’unità del centro-sinistra (unità che, guarda caso, riscoprono sempre e solo per finalizzare le loro campagne elettorali).
Ci sembra, infatti, di ricordare vagamente che i tentativi di creare una coalizione unica, con un unico sindaco, che avrebbe potuto essere vincente al primo turno, è stata avversata proprio da quella parte della sinistra, che solo, dopo aver ottenuto la sconfitta del “centro sinistra unito” e del  candidato sindaco del PD, ha  accettato di convergere in questa maggioranza.
E ciò, anche e soprattutto, per evitare la scomparsa in Consiglio comunale per continuare a controllare e impedire cambi di rotta nella gestione di alcuni settori, particolarmente cari.
Questi “supporters” in questa replica al consigliere Leone vogliono infine ricordare alcune cose che forse sfuggono ai più. Prima tra tutte che da parte nostra il civismo è stato il nostro atteggiamento dominante in questi ultimi tre anni e che la nostra opera è stata profusa solo ed esclusivamente per dare idee e proporre, sempre  con estrema delicatezza il nostro pensiero. Pensiero che è stato espresso e condiviso nel nostro programma elettorale, (non quello portato in consiglio comunale), ma quello che ci vide come associazioni uniti, attenti e propositivi nella parte precedente alle elezioni. Ci rendiamo finalmente conto del perchè il nostro sindaco, a cui continua ad andare tutta la nostra stima ed i cui innegabili meriti presto verranno fuori, non sia riuscito a portare avanti quelle valide e democratiche proposte. La verità è che ha trovato ostacoli da tutte le parti ed in modo particolare da parte del sig. Leone, che duramente ha ostacolato qualunque idea di programmazione e di rinnovamento della macchina amministrativa.
E ora di finirla perché non è più possibile “abusare della nostra pazienza”.

Dott. Nicola Cantone
Portavoce delle Associazioni

domenica 26 ottobre 2014

Siad e PRG - Variante o adeguamento ? Cementificazione o tutela delle aree industriali?





La Regione Campania all’inizio del 2014, in osservanza alle normative europee sulla libertà di concorrenza,  ha emesso la Legge Regionale n 1 /14 con la quale ha regolamentato, nuovamente, la pianificazione del commercio e i contenuti del SIAD  (Strumento d’ intervento  per l’apparato distributivo).
C’è chi nella nuova legge ritiene di aver trovato la soluzione alle problematiche lasciate aperte dal Siad del Comune di Santa Maria Capua Vetere, adottato in contrasto con le norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore per quanto concerne le aree “D” Industriali, il cui rispetto, blocca la trasformazione dell’area industriale della Ex Siemens in centro commerciale come già è avvenuto, grazie a Giudicianni e Campochiaro, per l’Ex Tabacchificio.
Purtroppo il o i Soloni di turno  dovrebbero imparare a leggere le norme e le direttive e circolari nella loro interezza e non soffermarsi solo a quella parte che ritengono congeniale ai loro “affari”.
Letta e interpretata correttamente la nuova normativa appare, contrariamente a quanto ritenuto da alcuni, ancor più chiara in merito al rispetto delle norme del piano regolatore.
La legge regionale innova prima di tutto la natura del SIAD, laddove chiarisce che si tratta di uno strumento urbanistico –commerciale.
Quella che sembra la panacea per i mali degli speculatori del mattone sammaritani, in realtà è un ulteriore macigno sui loro progetti.
Già si comprende che l’attuale SIAD non può certo essere considerato uno strumento urbanistico stante la modalità di adozione e la carenza di pianificazione di alcun genere posta a suo fondamento.
Inoltre, la legge chiarisce, anche questa volta, che vi sono due binari diversi per l’adozione del SIAD, in adeguamento e in variante riferendosi  ai concetti già espressi con la vecchia normativa. Quindi, permane il fatto che il SIAD non può contrastare con il PRG comunale e, laddove le scelte di pianificazione commerciale prevedano aumenti di volumi e indici rispetto a quelli del PRG si dovrà procedere all’adozione del SIAD attraverso la procedura di variante.
 E, veniamo a noi. L’attuale Siad del comune di Santa Maria Capua Vetere prevede che possano essere adibite ad attività commerciali anche  le aree industriali; di contro, il Prg del Comune di Santa Maria Capua Vetere disciplina due diverse aree per il commercio e per le attività industriali ( art.. 24 e 28 NTA PRG)  con diversa regolamentazione e diversi indici e quindi  diversi sarebbero i volumi edificabili nelle due distinte  zone.
L’art. 28 delle NTA del Prg , poi riporta una definizione che esclude la possibilità di edificare in zona D attività commerciali ( né in senso contrario può andare la dizione di attrezzature mercantili)
Da qui, quindi la necessità di una variante e non certo di un adeguamento se si volesse stravolgere la pianificazione del PRG  e attuare quella  del SIAD attuale, e, allo stesso modo, per l’adozione del nuovo SIAD non si può procedere con la procedura semplificata ( e quindi con una semplice delibera di Giunta) ma con la procedura della variante.
La cosiddetta delibera di ricognizione, di cui alla legge n.1/2014, si riferisce infatti alla procedura semplificata di verifica dei contenuti del  SIAD adottato ai sensi della vecchia norma regionale al fine di eliminare ciò che contrasta con la legge del 2014, nell'ambito della quale vi rientrerebbe invece la eliminazione di quelle norme che prevedono un contingentamento delle diverse attività commerciali. 
Grazie all'Europa, quindi, possiamo dire addio alla tutela dei negozi  di vicinato  e alla nostra tradizione commerciale per fare spazio a grandi e medie strutture commerciali e centri commerciali.   
Cosa diversa quindi invece è la verifica sull’eventuale contrasto  delle norme tecniche del SIAD di nuova adozione con quelle del PRG vigente, non a caso, a più riprese, la legge specifica che le attività  commerciali possono essere insediate in tutte le zone territoriali omogenee ad eccezione di quelle per le quali lo strumento urbanistico generale espressamente ne vieta la realizzazione.
E’ indubitabile che il nostro PRG vieta l’edificazione di attività commerciali al dettaglio nelle aree “D” industriali e, la regolamentazione a parte di una specifica zona commerciale all’art 24 delle NTA del PRG  ne  rafforza tale divieto.
Non si comprende come si possa continuare a nascondere la testa sotto la sabbia e negare che vi è una pregnante differenza tra le norme tecniche di attuazione del nostro PRG e quelle del SIAD laddove prevede come aree compatibili per le attività commerciali anche le zone “D”
Ci si domanda a quale norma del prg ci si debba riferire nel caso di istanze di permesso a costruire per attività commerciali ? all’art.24 che regolamenta espressamente le aree commerciali o all’art 28 che riguarda le aree “D” ma solo in riferimento alle attività industriali e artigianali?
Considerando che gli indici per le due diverse aree sono diverse di quali si tiene conto ? di quelli previsti per le aree commerciali o per quelli dell’area in cui si va ad edificare e cioè la  zona “D”?
Altro interrogativo, sempre in riferimento all’art 28 riguarda l’altra condizione imposta dal PRG e cioè che deve essere verificato che il richiedente abbia i requisiti per svolgere l’attività per alla quale viene adibita la nuova edificazione . Viene controllato tale requisito anche in caso di attività commerciali da edificare in area “D”, come richiesto precisamente proprio per questa particolare area?
In realtà, ci sembra che il dirigente o il tecnico di turno possa applicare e disapplicare le parti dei due articoli a seconda della personale interpretazione, visto che nel dare atto di una teorica compatibilità non si è però provveduto a dare conto di quale sarebbe stata la disciplina da applicare. 
Ma è ovvio che il redattore del nostro SIAD non l’abbia fatto perché ciò avrebbe cozzato con quanto da lui attestato sulla compatibilità delle zone “D” per la localizzazione delle attività commerciali.

In definitiva, la legge regionale n.1 del 2014 continua a distinguere i due concetti di adeguamento e variante già presenti nella vecchia legge regionale.
Se fino alla nuova legge regionale non si poteva ritenere, nelle aree D, il siad in adeguamento nulla cambia con la nuova normativa regionale.
Anche la delibera ricognitiva può essere adottata solo laddove sia escluso che debba ricorrersi all'ordinario procedimento di aggiornamento del SIAD. Ma, stando il permanente contrasto con il PRG, non si può ricorrere ad alcun procedimento semplificato senza risolvere le dicotomie e i contrasti presenti nel nostro regolamento urbanistico.
Nè si può ragionare per singoli lotti ma bisogna considerare l'intera città e la sua pianificazione. 






Si riporta di seguito l’art 10 della L. R n.1/2014
Art. 10 - (Strumento comunale d’intervento per l’apparato distributivo)
1. I Comuni adeguano gli strumenti urbanistici generali ed attuativi, i regolamenti di polizia locale e lo strumento d’intervento per l’apparato distributivo, se vigente, oppure si dotano dello stesso strumento, se ancora non vigente, recependo i criteri e gli indirizzi di programmazione stabiliti dalla presente legge entro centottanta giorni dalla sua entrata in vigore.
2. Lo strumento d’intervento per l’apparato distributivo, di seguito denominato SIAD, costituisce lo strumento integrato del piano urbanistico comunale con una funzione esaustiva del potere di programmazione e pianificazione del territorio ai fini urbanistico -commerciali. Esso è approvato in adeguamento o in variante. È approvato in adeguamento se l’individuazione da parte dei Comuni delle zone in cui insediare le strutture commerciali avviene senza variazioni degli indici edificatori delle aree o l’aumento dei volumi esistenti, anche se la funzione commerciale è localizzata in aree o edifici già destinati alla produzione di beni e di servizi oppure non è codificata terminologicamente, tenuto conto delle caratteristiche socio-economiche, ambientali, funzionali e strutturali delle singole zone d’insediamento. È approvato con procedimento ordinario di variante urbanistica quando l’applicazione dei criteri e degli indirizzi indicati nella presente legge comporta la realizzazione di nuovi volumi o il cambio delle destinazioni d’uso delle aree o degli edifici interessati, se vietati dal vigente strumento urbanistico generale.
3. Lo SIAD, tenuto conto delle condizioni della viabilità, delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza, fissa i criteri per l’esercizio delle attività commerciali in aree private e in aree pubbliche, nel rispetto del

sabato 25 ottobre 2014

Inaccettabili le accuse di Valiante nei confronti della prof.ssa Cuccaro



Non stupisce che il consigliere Valiante si riconfermi figlio dei più vecchi schemi della becera politica nostrana. Un atteggiamento di ostilità e scarsa onestà intellettuale che ha sempre contrassegnato taluni consiglieri. I quali continuano a contrapporre alla penuria di argomenti seri e concreti assurde ed inconsistenti illazioni, intraprendendo velenose, quanto incessanti, campagne di delegittimazione. Riprovevoli le accuse rivolte alla prof.ssa Angelina Cuccaro, non soltanto per l’inconsistenza delle stesse ma, anche e soprattutto, per il profilo basso, il senso di profondo rispetto e l’atteggiamento di collaborazione che ella ha dimostrato nei confronti dei suoi antagonisti politici. Un forte senso di riguardo degli equilibri in seno alla maggioranza ha sempre caratterizzato il comportamento della stessa, impedendole di prendere posizioni forti, ed oppositive, che avrebbero potuto inficiare il rapporto con gli alleati. Ma quando sono gli alleati stessi a rompere gli equilibri interni non c’è rispetto che tenga, una risposta va data.
L’accusa mossa dal consigliere Valiante si basa sulle dichiarazioni di un pentito che rivela la sua nomina, nel c.d.a. del Consorzio CE4, come indicazione specifica di Nicola Cosentino. Vorremmo, pertanto, ricordare al consigliere Valiante che all’epoca dei fatti Nicola Cosentino era il referente politico di Forza Italia.  Quindi, che nomine di natura squisitamente politica venissero fatte da lui ci sembra più che legittimo. Ciò che il suddetto consigliere definisce come imbarazzante, non è altro che la testimonianza di una militanza politica reale, fatta di costante impegno personale sul territorio, comprovata qualificazione ed esperienza politica. La quale altro non può essere che un valore aggiunto per il profilo della dott.ssa Cuccaro. L’unica cosa, realmente, imbarazzante è vedere l’ opposizione utilizzare, in maniera strumentale, simili vicende nel vano tentativo di infangare l’immagine di una collega senza farsi tanti scrupoli e proprio da parte di uno di quegli elementi noti per numerosi cambi di casacca, nel tentativo di inseguire la nomina più congeniale alle sue aspirazioni, e più remunerativa. L’ accusa a dir poco ridicola, peraltro, ci appare come il grido di sdegno di un fariseo che beneficia, egli in primis, di una nomina politica di una certa rilevanza. Vorremmo ricordare al consigliere Valiante la natura della sua nomina nel collegio dei revisori dell'Asl. Pertanto, non ci è sembrato che nella sua situazione il consigliere sdegnasse poi tanto le nomine di carattere politico.
Appare chiaro dunque, che a meno di 15 mesi dalla fine di questo mandato, considerate la penuria e l’inconsistenza delle idee e dei progetti proposti, i consiglieri sentano veramente sfuggire il terreno sotto i loro piedi, oltre ad ogni possibilità di dimostrare ai cittadini ed ai propri referenti politici di aver avuto una funzione tangibile, concreta. Dunque, essi tendono a ripetere, pedissequamente, scelte politiche che palesano un tatticismo estremo. Simili viltà, meccanismi da burattinai e millantatori della politica nostrana, restano sterili strumenti nelle mani dei manipolatori dell’opinione pubblica. I quali, con le loro dichiarazioni sui social network, spesso e volentieri, si spingono ben oltre i corretti binari di un dibattito politico civile ed intellettualmente onesto. Dimenticando che il ruolo che rivestono comporta responsabilità irrinunciabili, tra tutte, il rispetto delle forze politiche che compongono la maggioranza, e che amministrano la città, ed un confronto dialettico scevro da deleterie strumentalizzazioni.              
                                                                                          Dott.ssa Anna Pepe
                                                                                          Componente del direttivo delle Associazioni

Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

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RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"

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SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO

IMPORTO FINANZIATO:

euro 150.000,00

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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

IMPORTO INTERVENTO:

euro 1.502.373,12

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :

euro 512.000

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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

Euro 2.470.698,58

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villetta l. sturzo

asilo nido

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE