prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

domenica 28 aprile 2019


LA CITTA’ DEL FORO…….La Politica dell’ultimo momento.

L’ attività di governo di una città è innanzitutto lo studio preliminare della realtà territoriale, economica e storica.
E’ importante un’attività di studio della realtà e conoscere le criticità che sussistono, dalle quali si possono valutare tutti gli interventi necessari affinché le criticità vengano ripianate e risolte.
Ciò richiede una costante Politica di confronto e di responsabilità da parte di tutti coloro che hanno ricevuto il mandato elettivo dal Popolo, prevedendo ogni migliore soluzione su ogni tematica tramite gli strumenti tecnico/amministrativi che la legge prevede.
In questo periodo si sente per la Città che il Consiglio Comunale deve approvare il Bilancio di previsione 2019/2021 e la fine di Marzo c.a. la Giunta Comunale ha preso atto del preliminare del P.U.C. ( Piano Urbanistico Comunale ).

Due importantissimi strumenti della Politica locale.

1.      La scadenza per l’approvazione del Bilancio 2019/2021 era il 31 Marzo 2019.
2.      Da fonti normative regionali e dai giornali si recepisce che nell’eventualità i Comuni non riuscissero a redigere ed approvare il PUC entro il 31 marzo 2019, saranno espropriati del potere decisionale e all’uopo si procederà con l’ausilio di commissari ad acta nominati direttamente dall’ente Regione. ( vedi Caserta Focus del 20 Aprile 2019 ) :https://www.casertafocus.net/home/index.php?option=com_content&view=article&id=26860%3Asanta-maria-capua-vetere-puc-fantasma-il-consigliere-di-nardo-pd-la-giunta-ha-approvato-i-preliminari-ma-nessun-atto-e-stato-reso-pubblico&catid=10%3Apolitica&Itemid=132&fbclid=IwAR3vO2rNlyCgJDooyGQi5QcTzwn0nBOo_p-rqNijK8H0fucFySDv6DHAzhs


Non si conoscono i motivi per i quali due importantissimi documenti di programmazione della Città del Foro vengono trattati all’ultimo momento ovvero oltre la scadenza prevista dalla normativa vigente.

Ciò non sembrerebbe la Politica del cambiamento.


Santa Maria Capua Vetere, lì 28  Aprile 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco



sabato 27 aprile 2019


LA CITTA’ DEL FORO, TRA SPERANZA E ATTESA….E INTANTO IL TEMPO PASSA.
DI CHI E’ LA RESPONSABILITA’ ?  DEL POPOLO CHE CREDEVA AL CAMBIAMENTO ? DELLA POLITICA ?
SARANNO  DOMANDE CHE LE FAREMO LA PROSSIMA TORNATA ELETTORALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Durante la campagna elettorale si dicono tante cose per il bene della città, con aria di festa, di gioia e di credibilità. Dove tanta gente apprezza tante considerazioni con rispetto e onore di chi le dice.
Poi ci sono i risultati e si passa nella fase esecutiva dove il governo cittadino eletto incomincia ad attuare quello che è stato detto.

Questo è lo stralcio che la maggioranza proponeva al popolo:






















   

Queste sono le Linee Programmatiche approvate con Deliberazione di Giunta Comunale n° 82 del 14 Ottobre 2016.



  
La Città sembra ancora ferma nonostante sono  trascorsi quasi tre anni dall’ insediamento dell’amministrazione comunale. Si notano numerose lamentele sui social, dai giornali, nei luoghi pubblici.
Qualche cittadino si pone la domanda : di chi è la responsabilità ? del popolo che credeva al cambiamento ? di chi  governa ?.......Qualcuno invece ha detto aspetteremo la prossima tornata elettorale. Intanto il tempo passa…..con speranze, critiche e rabbia.

Santa Maria Capua Vetere, lì 27 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco



                

                        


                       
                         Antonio Gramsci


data di nascita: giovedì 22 gennaio 1891 (128 anni fa)
data morte: martedì 27 aprile 1937 (82 anni fa)

Antonio Gramsci: Intellettuale tra i più eminenti del secolo scorso, fu il principale ideologo, oltre che co-fondatore, del Partito Comunista Italiano.

Nato ad Ales, in provincia di Oristano, e morto a Roma nell'aprile del 1937, trascorse un'infanzia tormentata, sia per problemi fisici (cagionati da una brutta caduta), sia per disavventure familiari, che videro suo padre finire in carcere e moglie e figli finire in miseria.

Iscrittosi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino, qui sposò le idee del socialismo, che ispirarono la sua attività di giornalista prima dell'Avanti e poi di Ordine nuovo, settimanale da lui fondato insieme a Palmiro Togliatti.

Negli anni Venti sostenne la lotta operaia nelle fabbriche del Nord e contro le posizioni riformiste del PSI promosse, insieme con Amedeo Bordiga, la fondazione di un nuovo partito, che vide la luce il 21 gennaio 1921, nel Teatro San Marco di Livorno: nacque così il PCI, tra le cui fila venne eletto deputato il 6 aprile del 1924.

Finito nel mirino di Mussolini e della repressione fascista, fu processato e condannato a 20 anni di carcere. Rinchiuso nella prigione di Turi (a Bari), qui scrisse i Quaderni del carcere, una raccolta di appunti di storia, politica e filosofia pubblicata postuma e destinata ad entrare tra i grandi classici del pensiero politico.



Santa Maria Capua Vetere, lì 27 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

Posta la prima pietra per il Palazzo di Westminster


lunedì 27 aprile 1840 (179 anni fa)


Posta la prima pietra per il Palazzo di Westminster: La casa del più antico parlamento della storia ha avuto due diverse vite sulla riva settentrionale del Tamigi. La prima finì con un incendio che la distrusse quasi completamente. La seconda iniziò a pochi anni di distanza da quell'evento funesto e la vide assumere quell'aspetto inconfondibile che insieme con il "grande Ben" è ancora oggi il simbolo di Londra.

Fin dall'anno Mille nelle acque del Tamigi si era specchiata una costruzione destinata alle massime istituzioni del regno d'Inghilterra. Residenza reale dai tempi di re Canuto il Grande, il Palazzo di Westminster (nome ripreso dalla celebre abbazia, formato dall'unione delle parole west, "occidente", e minster, "monastero", quindi "monastero occidentale"), iniziò ad ospitare il Parlamento inglese fin dalla sua nascita (il cosiddetto Model Parliament), nel lontano 1295.

Di dimensioni molto più ridotte rispetto a quelle che ha attualmente, l'antico edificio era comunque considerato una fortezza inespugnabile, che aveva superato indenne diversi tentativi di distruggerlo. L'episodio rimasto memorabile, per le trasposizioni letterarie e cinematografiche (il film più recente è V per Vendetta del 2005), è quello della Congiura delle polveri, avvenuto nel 1605: un gruppo di estremisti cattolici capeggiato da Guy Fawkes tentò di farlo saltare in aria ma venne scoperto poco prima di mettere in atto il piano.

L'incendio che si scatenò il 16 ottobre 1834 gli fu invece fatale. Le fiamme, originate da una stufa utilizzata per bruciare la corrispondenza, risparmiarono soltanto Westminster Hall, la Jewel Tower, la cripta della cappella di Santo Stefano e il chiostro. Dopo un lungo dibattito condotto all'interno di un'apposita Commissione Reale, incaricata di decidere come e dove ricostruire l'edificio, si stabilì di conservare l'antica collocazione e che la nuova struttura avrebbe dovuto inglobare le parti sopravvissute all'incendio.

Una nuova discussione nacque sullo stile architettonico da adottare. Una parte preferiva lo stile classico, ritenuto più consono al prestigio dell'istituzione parlamentare. Altri invece sostenevano lo stile "gotico", in quanto tratto identitario delle costruzioni cristiane e in particolare della vicina Abbazia di Westminster, da secoli un luogo simbolo della capitale britannica. Prevalse questa seconda ipotesi, in base alla quale venne bandito un concorso.

Tra 97 progetti presentati venne premiato quello dell'architetto Charles Barry, che disegnò un palazzo di quattro piani, articolato in 1.100 stanze, 100 scalinate e 5 km di corridoi. All'esterno risaltava la facciata neogotica, nella linea esile e slanciata terminante in una serie di piccole guglie. Un aspetto importante è che nel progetto era previsto che le due camere avessero ognuna una sede propria, riconoscendo di fatto il ruolo principale di casa del Parlamento.

Completavano la struttura tre torri, una di medie dimensioni in posizione centrale, e due più alte poste alle due estremità, rispettivamente a sud la Victoria Tower (chiamata così successivamente in onore della regina Vittoria) e a nord la Torre dell'orologio, poi ribattezzata Big Ben e più recentemente Elizabeth Tower.

Fu la moglie di Barry, Sarah, a presiedere la cerimonia della posa della prima pietra, il 27 aprile 1840. Nel 1847 venne completata la Camera dei Lords, cinque anni dopo la Camera dei Comuni. I lavori terminarono definitivamente nel 1870. I bombardamenti tedeschi della Seconda guerra mondiale distrussero completamente la Camera dei Comuni, per cui si rese necessaria un'opera di restauro completata nel 1950.

Posto sotto egida UNESCO come Patrimonio dell'Umanità, Westminster è oggi uno dei luoghi più visitati di Londra.


Santa Maria Capua Vetere, lì 27 Aprile 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco


venerdì 26 aprile 2019

                                 Giorgia


 ( nata 48 anni fa)


Giorgia: Star del pop italiano con oltre sette milioni di dischi venduti, la sua è una delle voci più belle e potenti della storia della musica.

Nata a Roma, Giorgia Todrani sale alla ribalta con "Sanremo Giovani 1993" che vince con il brano Nasceremo e con "Sanremo 1994" dove arriva settima tra le nuove proposte con E poi. Il palco dell'Ariston la consacra definitivamente l'anno seguente con il trionfo di Come saprei. Seguono album di straordinario successo, come "Come Thelma & Louise" (1995), "Mangio troppa cioccolata" (1997) e "Girasole" (1999).

Vincitrice di un Nastro d'argento nel 2003 (con Gocce di memoria, tema del film "La finestra di fronte" di Ozpetek), mette in bacheca anche otto Italian e Wind Music Awards e un Premio Lunezia. Impegnata come ambasciatrice dell'Unicef per l'istruzione dei bambini e delle donne nel sud del mondo, nel 2013 ottiene il disco di platino per l'album "Senza paura", trascinato dal singolo Quando una stella muore.

Nel 2015 riceve il disco di platino per il "Greatest Hits" del 2002, con cui supera complessivamente un milione di copie vendute. L'anno seguente, sforna il decimo album di inediti, Oronero, trascinato dall'omonimo singolo. Nel gennaio 2018 esce l'album Oronero live, con brani dal vivo di cui due inediti. Nel successivo mese di novembre pubblica Pop Heart, il suo primo album di cover.


Santa Maria Capua Vetere, lì 26 Aprile 2019

Portavoce L Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

Disastro alla centrale nucleare di Chernobyl


sabato 26 aprile 1986 (33 anni fa)

Disastro alla centrale nucleare di Chernobyl: Un test di sicurezza compromesso dalla cieca ambizione e dalla sciatteria umana scatena l'inferno nel cuore dell'ex Unione Sovietica. Alle vite cancellate in un istante dalla tremenda esplosione se ne aggiungono altre, innumerevoli, avvelenate lentamente dalle radiazioni. Anche oggi nessuno è in grado di dire con certezza quante perdite umane sono legate a quella sciagurata notte.

Il 1986 è un anno cruciale nell'evoluzione della "guerra fredda" tra Stati Uniti e URSS. L'elezione di Mikhail Gorbaciov a segretario generale del Partito comunista sovietico (massima carica del regime) sembra promettere l'inizio di una nuova era nei rapporti tra le due superpotenze e soprattutto una svolta nella febbrile corsa agli armamenti, scongiurando l'imminenza di un conflitto nucleare. Ma è un processo lento.

Nella primavera di quell'anno, infatti, il clima è ancora teso ed è forte in URSS la paura di un attacco alle centrali nucleari. Per questo si effettuano numerosi test di sicurezza per verificare il funzionamento dei reattori in condizioni "limite". Simili operazioni avvengono nel sito nucleare di Chernobyl, situato nelle adiacenze della città ucraina di Pripjat', a 16 km dal confine con la Bielorussia. Utilizzata per produrre energia elettrica ad uso civile e plutonio per scopi militari, la centrale funziona attraverso 4 reattori.

Gli standard di sicurezza sono lontani da quelli adottati a quel tempo nel mondo occidentale e la storia della sua costruzione è costellata di elementi allarmanti sotto il profilo dell'affidabilità. La notte di sabato 26 aprile tutto ciò emerge con estrema drammaticità incrociando l'errore umano. Il vice capo ingegnere Anatoly Dyatlov ha il comando delle operazioni e decide di verificare se la turbina del reattore 4 è in grado di generare energia per inerzia, anche in presenza di un'interruzione della corrente elettrica.

Per gli altri tecnici si tratta di un'operazione rischiosa, per via delle condizioni non ottimali della potenza del reattore. Dyatlov non sente ragioni, accecato dall'ambizione di prendere il posto del suo superiore. All'1.23 si dà avvio all'esperimento ed è l'inizio della fine. La catastrofe si materializza in appena un minuto: la pressione del reattore è alle stelle e il disperato tentativo di bloccarne la potenza si rivela fatale, aumentandone di cento volte la potenza distruttiva. A una prima esplosione ne segue una seconda di maggiore portata, che disperde nell'aria 50 tonnellate di carburante nucleare. Scattano immediatamente i soccorsi ma il rischio radioattivo è di fatto inarginabile: il primo bilancio ufficiale parla di 31 vittime che sale a 65 tra tecnici della centrale e soccorritori. 

Nelle prime ore le autorità sovietiche sono impegnate a minimizzare l'incidente agli occhi del mondo, salvo poi fare dietrofront quando la nube radioattiva raggiunge il resto dell'Europa, arrivando a lambire l'area del Mediterraneo. Nel frattempo viene fatta sgombrare l'intera città di Pripjat', decisione poi allargata a tutti i residenti nel raggio di 30 km dall'impianto. Centri abitati e vegetazione assumono l'aspetto di luoghi fantasma che conserveranno nei decenni a seguire.

Il rischio contaminazione scatena il panico nell'opinione pubblica europea, in particolare in Italia dove si vieta il consumo degli alimenti più a rischio come latte e insalata. In quel periodo prende forza il movimento antinucleare, che con il referendum del 1987 porta allo stop definitivo della produzione di energia nucleare in Italia. 

Ricordato come il più grave incidente nucleare della storia, l'unico insieme a quello di Fukushima del 2011 a far registrare il massimo livello previsto dalla scala INES dell'IAEA, Chernobyl resta una questione aperta su cui si dividono istituzioni e associazioni antinucleariste. Esiste infatti una guerra di cifre sul numero reale delle vittime delle radiazioni, stimabile secondo l'ONU intorno ai 4mila casi tra tumori e leucemie, in un arco di tempo di ottant'anni. Per Greenpeace il rischio decessi potrebbe interessare 6 milioni di persone.



Santa Maria Capua Vetere, lì 26 Aprile 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

giovedì 25 aprile 2019

                            Festa della Liberazione


25 aprile

Festa della Liberazione: Oggi ricorre l'anniversario della liberazione d'Italia, chiamata anche Festa della Liberazione o anniversario della Resistenza. È una giornata dedicata alla memoria, in cui si festeggia la fine dell'occupazione nazifascista, avvenuta il 25 aprile 1945, a conclusione della Seconda guerra mondiale.

Fu scelta questa data perché il 25 aprile del 1945 furono liberate le città di Milano e Torino ed a seguire le altre città italiane dopo venti anni di dittatura fascista. La data rappresenta, simbolicamente, l'inizio di un percorso che sfocerà nel referendum del 2 giugno 1946 per scegliere la futura forma di governo (tra monarchia e repubblica), la formazione della Repubblica e la stesura della Costituzione italiana.

Fu dichiarato, per la prima volta, giorno festivo nel 1946, con validità solo per quell'anno. Nel 1949 fu promulgata una legge che rese il 25 aprile a tutti gli effetti un giorno festivo. Molte città italiane ricordano questa data organizzando manifestazioni, cortei ed eventi.


Santa Maria Capua Vetere, lì 25 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

martedì 23 aprile 2019

                          Brevettata la Vespa


martedì 23 aprile 1946 (73 anni fa)

Brevettata la Vespa«Non è una motocicletta, ma piuttosto una piccola vettura a due ruote». E' solo uno dei tanti spot che accompagnò l'uscita del mezzo di trasporto, considerato un'icona dell'italianità dal Dopoguerra ad oggi. Con la Vespa nacque non solo un nuovo modo di vivere la strada ma un fenomeno di costume che varcò i confini nazionali, trovando spazio nel cinema di ogni tempo.

Fondata a Genova nel 1884 come azienda attiva nell'arredamento navale, la Piaggio era passata in quarant'anni ad occuparsi di materiale ferroviario e di aeronautica, trasferendo i propri stabilimenti a Pontedera. Quest'ultimo settore fu conservato dai due figli del fondatore Renzo Piaggio, Enrico e Armando, al momento di ereditare il gruppo nel 1938. Tuttavia alla fine della Seconda guerra mondiale si avvertì la necessità di variare la produzione.

Si decise di investire in un settore in crescita come quello motoristico, dove la concorrenza era forte per la presenza di case quali Moto GuzziGilera e Bianchi. Del progetto venne incaricato l'ingegnere Renzo Spolti, che mise a punto un veicolo alto come una bicicletta da donna e rivestito completamente da una scocca, in modo da nascondere le parti meccaniche e proteggere dagli schizzi di fango. Il prototipo, denominato MP5 Paperino, non convinse Enrico Piaggio per via del tunnel centrale che rendeva tutt'altro che agevole il montare in sella. 

Accantonatane la produzione, il modello servì come punto di partenza per una versione ritoccata, cui fu messo a lavorare l'ingegner Corradino D'Ascanio, già noto come inventore del primo prototipo di elicottero moderno. Geniale intuizione, destinata a cambiare per sempre la storia degli scooter, fu di spostare il serbatoio nella parte posteriore, così da ricavare un ampio spazio per le gambe del guidatore. Altri aspetti: motore a due tempi, tre marce, accensione a volano magnete e velocità max di 60 km/h.

Con queste caratteristiche, il 23 aprile del 1946, D'Ascanio depositò a Firenze il brevetto della Vespa 98 (dove il numero indicava i centimetri cubici). L'atto di nascita di un mito. Il curioso nome venne suggerito dal patron Enrico che, osservandone la linea larga al centro e stretta in vita, la paragonò a quella di una vespa. 

Presentata in 100 esemplari alla Fiera di Milano, la prima serie andò esaurita in poche settimane. Alla fine dell'anno ne furono venduti 2.181 esemplari, che divennero oltre 10.500 l'anno successivo. Un boom senza precedenti che si sarebbe verificato ancora soltanto con la Fiat 500 nel 1957. In tanti preferirono fare qualche sacrificio economico, reso più sopportabile dalla rateizzazione, pur di comprarsi una vespa al prezzo di 68.000 lire (sei volte la paga mensile di un operaio). 

A sette anni dalla nascita, la due ruote della Piaggio trovò la piena consacrazione entrando tra le star di Hollywood, grazie alla celebre scena di Vacanze romane (1953), in cui Gregory Peck e Audrey Hepburn girano in Vespa per le strade di Roma. Gli anni Sessanta videro la comparsa dei modelli nei tre classici livelli di cilindrata: 50 (destinati ai 14enni non patentati), 125 (che consentivano il trasporto di un passeggero) e 150 (con cui si poteva viaggiare in autostrada).

Tra i modelli più popolari di sempre la 50 special, prodotta dal 1969 al 1983, e la PX, uscita nel 1977 e venduta in oltre 3 milioni di unità. Conservatasi nel tempo in molte delle sue peculiari caratteristiche tecniche, la Vespa è tra gli scooter più venduti della storia; recenti stime parlano di 17 milioni di esemplari venduti dal 1946 ad oggi!



Santa Maria Capua Vetere, lì 23 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

                   Giornata mondiale del libro


23 aprile

Giornata mondiale del libro: Oggi è la Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, evento patrocinato dall'UNESCO al fine di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione del copyright (il cosiddetto diritto d'autore). Il 23 aprile di ogni anno si festeggia, con numerose manifestazioni in tutto il mondo, il piacere della lettura e si valorizza il contributo che gli scrittori danno allo sviluppo della cultura e del progresso nel mondo.

La festa nacque in Catalogna ed inizialmente veniva celebrata il 7 ottobre. Successivamente fu spostata al 23 aprile facendola coincidere con il giorno dedicato a San Giorgio (patrono della Catalogna). In onore del santo, in Catalogna, è usanza che le donne ricevano in regalo dagli uomini una rosa, così divenne consuetudine che i librai omaggiassero con una rosa i clienti per ogni libro acquistato in questa data.

Perché proprio il 23 aprile? La scelta della data avvenne nel 1996 in commemorazione del giorno in cui, nel 1616, morirono tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l'inglese William Shakespeare e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (la data di morte di Cervantes e Garcilaso de la Vega è considerata secondo il calendario gregoriano mentre quella di Shakespeare secondo il calendario giuliano, all'epoca in uso nel Regno Unito).

Lo scopo della giornata è quello di diffondere l'amore per la lettura e di accendere i riflettori sugli scrittori, sul loro valore e sulle difficoltà della loro professione.


Santa Maria Capua Vetere, lì 23 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

lunedì 22 aprile 2019

                                 Pasquetta


22 aprile

Pasquetta: La cosiddetta Pasquetta è il giorno successivo a Pasqua, il giorno dedicato alle scampagnate, ai pic-nic. Il giorno è chiamato anche Lunedì dell'Angelo, in riferimento all'incontro dell'angelo con le donne giunte al sepolcro, dopo la Resurrezione di Cristo.


Santa Maria Capua Vetere, lì 22 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

                         Rita Levi-Montalcini


data di nascita: giovedì 22 aprile 1909 (110 anni fa)
data morte: domenica 30 dicembre 2012 (6 anni fa)

Rita Levi-Montalcini: Nata a Torino, è stata una delle menti più eccelse e illustri che la ricerca italiana abbia conosciuto. Ricercatrice e neurologa, nel 1986 è stata insignita del Nobel per la medicina in quanto, negli anni Cinquanta, i suoi studi la portarono alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF (Nerve Growth Factor), una proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso dei vertebrati e analizzata tutt'oggi per trovare la cura per le più gravi malattie che colpiscono il sistema nervoso, tra cui la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e il morbo di Alzheimer.


Membro dell'Accademia dei Lincei per le scienze fisiche, la Montalcini è stata la prima donna a entrare a far parte della Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2001 è stata nominata senatrice a vita dall'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale». Inoltre, è stata tra i fondatori della Fondazione IDIS-Città della Scienza, che ha lo scopo di promuovere e divulgare la scienza attraverso la “Città della Scienza”, sorta nel quartiere partenopeo di Bagnoli e andata quasi totalmente distrutta in un incendio a marzo del 2013.



In quanto ebrea fu perseguitata dal regime fascista e costretta a emigrare in Belgio con la famiglia, per sfuggire alla deportazione. Fondatrice dell'Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello, ha condotto qui la sua attività di ricerca, fino alla morte sopraggiunta nel dicembre del 2012.



Santa Maria Capua Vetere, lì 22 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco


                       Giornata della Terra


22 aprile

Giornata della Terra: Oggi è la Giornata della Terra, chiamata anche Earth Day, il giorno in cui si ricorda l'importanza di salvaguardare il nostro pianeta. La giornata della Terra si celebra ogni anno, il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera e ha lo scopo di ricordare a tutti le problematiche del pianeta, dall'inquinamento all'esaurimento delle risorse non rinnovabili, inducendo tutti all'uso di quegli accorgimenti come il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali, la realizzazione di impianti eco compatibili e la protezione delle specie animali.

La sensibilizzazione della popolazione verso i problemi della Terra è lo scopo principale di questa giornata dedicata al nostro pianeta. Concerti e manifestazioni, improntate su tematiche ambientali, vengono organizzati in tutto il mondo.


Santa Maria Capua Vetere, lì 22 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

sabato 20 aprile 2019

P.U.C. (PIANO URBANISTICO COMUNALE) DELLA CITTA' DEL FORO CHE NON DECOLLA.




La città di Santa Maria Capua Vetere è l'antica Capua. Il PUC (Piano Urbanistico Comunale) di questa bellissima città non è un piano qualunque ( piano che ha delle particolarità storiche, artistiche e culturali che lo distinguono rispetto agli altri piani) quindi ha bisogno di tutti gli accorgimenti e particolari del territorio per una buona vivibilità presente e futura. Per queste ragioni un convegno con la partecipazione di tecnici esperti, di giuristi in urbanistica e di rappresentanti di tutte le categorie sarebbe un ottimo momento per un dibattito da fare per le reali esigenze della Città.
Notiamo che la Giunta comunale con Deliberazione n° 59 del 31.03.2019 ha preso atto del preliminare del P.U.C., richiamando una serie di documenti, che tra l'altro, sono custoditi presso l 'Ufficio Urbanistico Comunale e costituiscono parte integrante e sostanziale del prefato  atto di Giunta  n° 59/2019.
Ciò posto, per un principio di trasparenza e legalità gli atti che costituiscono parte integrante e sostanziale in un atto amministrativo, devono obbligatoriamente essere allegati al medesimo atto e stare alla visione di TUTTI. Non è possibile che una deliberazione così importante come il preliminare di un P.U.C., i documenti allegati non risulterebbero visibili, così come ha rappresentato anche qualche consigliere di minoranza del Consiglio comunale.


Santa Maria Capua Vetere, lì 20 Aprile 2019.


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

venerdì 19 aprile 2019

                    Prima tv dei Simpson


domenica 19 aprile 1987 (32 anni fa)

Prima tv dei Simpson: Marito, moglie e tre figli, dalla pelle gialla e accomunati da una condotta di vita sregolata da un linguaggio politicamente scorretto. La famiglia più irriverente esordì in TV negli intervalli pubblicitari e per pochi minuti, arrivando nel giro di un anno a conquistare la ribalta.

Originario dell'Oregon, il fumettista Matt Groening s'impose sui principali settimanali americani con la divertente striscia Life in Hell. Sulla scia di questo successo venne assunto alla Fox con l'idea di trasporre sul piccolo schermo il fumetto, ma il timore di perderne i diritti di pubblicazione lo fece desistere dal proposito.

Groening ripiegò allora su un nuovo soggetto incentrato su una famiglia, che fin dall'effetto grafico avrebbe dovuto suscitare enorme sorpresa nel pubblico. Per questo scelse come colore della pelle il giallo, immaginando la reazione perplessa di chi li avrebbe visti la prima volta, pensando a un problema tecnico dell'apparecchio televisivo. A ciò unì uno spirito irriverente contrario a qualsiasi buona norma del rapporto genitori-figli e permeato da una feroce satira sulla società americana.

Fonte d'ispirazione dell'autore fu la sua infanzia, sia nella scelta del nome della città immaginaria dove ambientare la serie (Springfield richiama l'omonima cittadina dell'Oregon dove Groening ha vissuto da piccolo), sia nei nomi dei protagonisti, ripresi da quelli della sua famiglia; unica eccezione Bart, inteso come anagramma di brat (in italiano "monello").

Il debutto de I Simpson avvenne il 19 aprile 1987, con il cortometraggio dal titolo Good Night che andò in onda all'interno del Tracey Ullman Show, varietà condotto dalla Ullman, popolare attrice comica. La formula dei corti, per la durata ognuno di un minuto, venne riproposta per due anni e trasmessa negli intermezzi pubblicitari. I disegni erano però lontani da quelli che più tardi avrebbero conquistato le TV di mezzo mondo, per il fatto che gli animatori si limitarono a ricalcare gli schizzi di base di Groening, senza apportare modifiche e migliorie.

L'enorme successo convinse la Fox a portare il cartone in prima serata con episodi di mezz'ora, la cui prima stagione prese avvio il 17 dicembre 1989. Seguirono altre ventisei stagioni che costruirono il primato di più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa (primato detenuto in precedenza dai Flintstones).

Ad esso si aggiunsero riconoscimenti solitamente riservati alle grandi star del piccolo schermo e del cinema: oltre 23 Emmy Awards (gli oscar internazionali della televisione) e nel 2000 una stella nella Hollywood Walk of Fame (onore concesso a Topolino e a pochi altri personaggi immaginari). A rendere onore ai Simpson fu anche il prestigioso Oxford English Dictionary, inserendo tra le voci «D’oh!», esclamazione ricorrente di disappunto di Homer.


Santa Maria Capua Vetere, lì 19 Aprile 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco



mercoledì 17 aprile 2019

                  Blob debutta su Rai Tre


lunedì 17 aprile 1989 (30 anni fa)

Blob debutta su Rai Tre«È la cosa più orribile che abbia visto in vita mia» La citazione di un film horror degli anni Cinquanta si trasforma in un giudizio lapidario sulla televisione. Così si apre un programma rivoluzionario che con ironia anarchica e irriverente fa a brandelli la TV, creando collegamenti impossibili e dall'effetto comico.

Entrato a Rai Tre alla fine degli anni Settanta come critico cinematografico, Enrico Ghezzi dimostra il proprio estro nel rinnovare il linguaggio televisivo nel 1988, quando dà vita a Fuori orario. Cose (mai) viste, contenitore di frammenti di film, documenti di rilevanza storica, cortometraggi, solitamente esclusi dai palinsesti tradizionali. 

Il filone della memoria storica lo convince e decide di insistervi lavorando a un nuovo progetto in collaborazione con un navigato dirigente Rai, Angelo Guglielmi, e l'autore Marco Giusti. L'idea che prende forma è quella di una striscia quotidiana breve, che raccolga da qualsiasi emittente pezzi sparsi di programmi, telegiornali e film, creando un racconto ai limiti del paradossale e permeato da una satira intelligente, che si fa beffe di tutto e di tutti.

Per il titolo i tre si ispirano a Blob - Fluido mortale, noto film horror del 1958, che vide debuttare da protagonista un giovanissimo Steve McQueen. Riprendendo nell'apertura la colonna sonora e la scena madre del fuggi fuggi generale dal cineteatro, di fronte alla mostruosa creatura extraterrestre, si lascia intendere la "mostruosità" del contenuto del programma, nel riproporre il "peggio" di ciò che è apparso sul piccolo schermo.

Con il nome Blob, di tutto di più, la striscia debutta alle 20 di lunedì 17 aprile del 1989. Tra i protagonisti di quella sera, i presentatori Maurizio Costanzo e Mino Damato insieme al comico Gianfranco D'Angelo. Già dai primi giorni l'effetto è dirompente nel pubblico, mentre i bersagliati dalla satira (politici, giornalisti, personaggi famosi) cominciano a farsi sentire con le prime proteste e querele. 

Si creano dei veri e propri tormentoni basati su gaffe, lacrime, momenti imbarazzanti, frasi fatte, collegate spesso a eventi di cronaca anche drammatici, che vengono sacrificati in nome della satira più dissacrante. Ciò espone più volte il programma ai colpi della censura, da cui tuttavia esce quasi sempre indenne per l'ampissimo consenso di cui gode nello stesso ambito televisivo e tra l'opinione pubblica.

Conservando negli anni la collocazione su Rai Tre tra le 20 e le 20.30, con una durata oscillante tra i 5 e i dieci minuti, Blob diventa un programma cult, sopravvivendo a periodi di crisi (l'addio di Giusti nel 1997) e di rinnovamento dei palinsesti.


Santa Maria Capua Vetere, lì 17 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

martedì 16 aprile 2019

                         Charlie Chaplin


data di nascita: martedì 16 aprile 1889 (130 anni fa)
data morte: domenica 25 dicembre 1977 (41 anni fa)

Charlie Chaplin: È con lui che è nato il mito del cinema e con i suoi film ha raggiunto, probabilmente, la forma poetica più alta.

Nato a Londra, Sir Charles Spencer Chaplin era figlio d'arte e grazie alla madre si appassionò al canto e alla recitazione, iniziando ad esibirsi con lei, a teatro, a soli cinque anni. Dopo varie esperienze entrò nella compagnia di Fred Karno, straordinaria palestra di talenti del calibro di Stan Laurel (lo Stanlio nel celebre duo comico con Ollio), dove si fece apprezzare per le sue pantomime, tra cui quella dell'ubriaco elegante.

Sbarcato negli Stati Uniti nel 1910 al seguito della compagnia, le sue gag acrobatiche entusiasmarono il pubblico, catturando l'attenzione di diversi impresari. Scritturato dalla Keystone, nel 1914 debuttò sul grande schermo con Per guadagnarsi la vita, cortometraggio in cui impersonava un aspirante giornalista a caccia di scoop.

Insoddisfatto della performance, Chaplin andò alla ricerca di qualcosa di originale, che gli consentisse di esprimere la verve comica e la formidabile mimica di cui era capace. Un pomeriggio entrò nei camerini e ne uscì vestito alla bell'e meglio, mischiando taglie diverse e applicandosi un ciuffetto di baffi finti. Nacque così la maschera di Charlot, che portò per la prima volta sullo schermo in Charlot si distingue.

Con il linguaggio del corpo e il ritmo frenetico dell'azione, ripresi dall'attore francese Max Linder, divenne la grande star del muto, recitando in oltre 70 pellicole, lasciando vere e proprie opere d'arte con Il monelloLa febbre dell'oroLuci della cittàTempi moderni e Il grande dittatore (il suo primo film completamente sonoro).

Una parabola artistica senza precedenti, che si completò con l'assegnazione dei due Oscar alla carriera, l'ultimo nel 1972, motivato «per aver fatto delle immagini in movimento una forma d'arte del Ventesimo secolo» e salutato dalla più lunga ovazione nella storia dell'Academy Awards. Ricevutone un terzo "retroattivo" per la colonna sonora di "Luci della ribalta" nel 1973, quattro anni più tardi, la notte di Natale, si spense nella sua residenza svizzera.


Santa Maria Capua Vetere, lì 16 Aprile 2019

Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

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BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

1. MODELLO ISEE

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14. SUCCESSIONI

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SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO

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euro 150.000,00

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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

IMPORTO INTERVENTO:

euro 1.502.373,12

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :

euro 512.000

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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

Euro 2.470.698,58

arco adriano

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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO

RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:

euro 127.000,00

villetta l. sturzo

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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE