prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

martedì 30 novembre 2010

NEPOTISMO SAMMARITANO


NEPOTISMO DA WIKIPEDIA: "Con il termine nepotismo si indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare e indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. Il termine deriva dalla parola latina nepos, significa "nipote", e viene generalmente usato in senso spregiativo. Talvolta è utilizzato anche il sinonimo baronismo, derivante appunto dal titolo nobiliare di barone, con accezione ironica e ancor più negativa.
Ad esempio, se un dirigente o politico assume o promuove un parente piuttosto che un estraneo alla famiglia più qualificato, quel dirigente (o politico) sarà accusato di nepotismo."

Per fortuna questa volta la notizia è trapelata prima che venisse sperperato altro denaro pubblico. Si è rischiato infatti di regalare 4000 Euro ad un'associazione di Curti di cui guarda caso è presidente la sorella della compagna dell'assessore Virno. Insomma mentre i disoccupati si preparano all'ennesimo triste Natale, i commercianti piangono per i miseri incassi, gli automobilisti fanno lo slalom tra le buche di ciò che rimane del manto stradale e la città tutta di certo non respira un'atmosfera gioiosa, si pensava a come ingrassare i bilanci familiari dei propri parenti.
Alla fine la società ha rifiutato l'incarico. Nessun atto di responsabilità da parte dell'assessore che contrariamente ai proclami pare non si fosse materialmente attivato per rimuovere l'ennesimo esempio di nepotismo sammaritano.
Complimenti Assessore, siamo tutti fieri di LEI!!!

RIFIUTI SALUTE PUBBLICA E MALAFFARE .... di Emilia Borgia e Maria Limardi



L’emergenza rifiuti in Campania inizia solo convenzionalmente l’11 febbraio 1994 e da allora, passando per periodi di maggiore o minore criticità, il problema non è mai stato risolto per cause direttamente riconducibili ad errori tecnico – amministrativi, ad interessi politici, industriali e malavitosi. Il dato sconcertante è che le Leggi in vigore, più che tutelare la salute dei cittadini, mirano a nascondere misfatti politici. Non è un caso, infatti, che in Provincia di Caserta non esiste un registro dei tumori. Non è un caso che per Legge viene prevista la militarizzazione del sito nel quale vengono sversati e tritovagliati quantitativi di rifiuti e si consente, sempre per Legge, che il Presidente della Regione Campania di concerto con il Presidente della Provincia di Caserta stabiliscano quantitativi di rifiuti napoletani da sversare nello STIR sammaritano, senza neanche comunicarlo previamente all’Ente ed al Primo Cittadino. Sempre per Legge, sarebbe il caso di stigmatizzare, il poco virtuoso Comune di Napoli, reo di non aver ancora avviato il servizio di raccolta differenziata, dovrebbe essere commissariato. Per converso, paradossalmente - per Legge - si commissaria il Comune di Cammigliano con un Sindaco che, in un qualsiasi altro Paese al mondo, avrebbe ricevuto una medaglia al valore per gli ottimi risultati raggiunti sul servizio di raccolta differenziata. Ciononostante l’Ente in questione veniva commissariato perché quel Primo Cittadino aveva il coraggio di denunciare che è un errore riconoscere sulla materia dei rifiuti la competenza della Provincia.


Viene introdotto nel nostro ordinamento il reato di abbandono di rifiuti pericolosi, ovvero ingombranti, prevedendo una pena di reclusioni fino a 5 anni, ma poi in deroga alle norme comunitarie – per Legge – il Governo autorizza lo smaltimento nelle nuove discariche anche dei rifiuti pericolosi contraddistinti dal codice CER.

E’ del tutto evidente che lo stato di emergenza rappresenta di per sé una situazione economicamente vantaggiosa non solo per la criminalità organizzata campana (che con la gestione illecita dei rifiuti raccoglie profitti anche maggiori che con il traffico di droga o le estorsioni), ma anche per vari settori dell’imprenditoria c.d. “legale” che entra direttamente nella gestione della crisi. Ciò determina il perpetrarsi di una situazione in cui di fronte a forti interessi economici più o meno criminali, stanno istituzioni politiche dimostratesi finora incapaci di contrastarli, sempre che (in passato) non li abbiano addirittura favoriti e (nel presente) non continuino a farlo!

Eppure esiste una stretta correlazione tra i problemi osservati sulla salute pubblica con la mancata gestione del ciclo dei rifiuti urbani, ma questo sembra quasi un dato trascurabile per chi ci governa. Per l’intera classe politica, infatti, è talmente trascurabile e di poco conto questa circostanza, che nessuno rende noti i risultati degli studi effettuati dopo l’anno 2002. Ma il diritto alla salute non è consacrato nella nostra Carta Costituzionale che è all’apice della gerarchia delle fonti?

A Terzigno la mobilitazione collettiva ha funzionato, ed allora perché non provarci anche noi? Magari questa volta ci ascoltano e le future generazioni ce ne saranno grate, ne siamo certe.


*gruppo consiliare Laica...mente

Esclusivo: intervista a Nicola Di Muro ( Dal blog di Ivan Mazzoletti 16/12/2008 )

 In occasione della cerimonia di apertura del casello autostradale Ivan Mazzoletti intervisto'  Nicola Di Muro  che spiego' anche succintamente perchè dopo aver contribuito a far eleggere Giudicianni ne aveva subito preso le distanze
«Siamo sempre stati lungimiranti e in 40 anni l'abbiamo dimostrato sempre. La gente ci ha dato fiducia anche in occasione delle ultime elezioni. Ma chi avrebbe mai immaginato che ci saremmo ritrovati di fronte a simili personaggi?». L'ex vicesindaco di Santa Maria Capua Vetere, Nicola Di Muro, aveva rotto il silenzio ieri mattina attraverso una nota a margine del telegramma inviatogli dall'ex ministro al Bilancio Paolo Cirino Pomicino in occasione dell'apertura del casello autostradale. Oggi ha accettato il mio invito e prima di lasciarsi andare in qualche considerazione sull'evento che porta solo ed esclusivamente la sua firma ha anche voluto fare questa premessa a suo dire necessaria. Poi: «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio» è l'esordio di Don Nicola. «Ma questi - riferito agli amministratori comunali che si sono succeduti negli ultimi 18 anni alla guida della città - non hanno avuto né il coraggio né la decenza di dare atto di una vittoria degli amministratori di venti anni fa circa l'apertura del casello. In questi quattro lustri sono stati spesi milioni e milioni di euro per consulenze e opere varie (ne cita una lista interminabile mettendo anche l'accento sulla pericolosa situazione delle fogne cittadine che da qui a poco potrebbe portare non pochi grattacapi, ndb) quando con soli 6 o 700 milioni dell'epoca si poteva completare quella "fettuccia" che avrebbe assicurato lo sviluppo economico e commerciale che avevamo ipotizzato con il nostro lavoro e la nostra abnegazione sempre e solo a servizio della comunità. Adesso non si pensa più al bene comune bensì solo a quello privato. L'appetito vien mangiando e proprio per questo, negli ultimi dodici mesi, siamo stati al centro di un'aspra battaglia contro coloro che puntano a un progetto completamente diverso da quello sottoscritto alla vigilia delle elezioni. Sull'inaugurazione del casello autostradale di stamattina... che dire: Nostro Signore l'ha voluto benedire non con un raggio di sole bensì con uno scroscio di pioggia».
Pubblicato da Ivan Mazzoletti
martedì 16 dicembre 2008

lunedì 29 novembre 2010

LE DOMANDE DEGLI ELETTORI




Questa città durante l’ultima campagna elettorale ha svolto un ruolo rilevante per l’elezione dell’onorevole Paolo Romano. Lui era la nostra speranza per un cambiamento radicale del modo di fare politica in questa città. I suoi principi politici durante la campagna elettorale parlavano di mandare a casa l’amministrazione Giudicianni, poi tutto è naufragato e quelli che erano gli avversari sono diventati parte integrale del PDL cittadino. Anche se il boccone era indigesto lo abbiamo ingoiato e digerito,nella speranza che venissero risolti i problemi che attanagliano  la città   per colpa delle due amministrazioni  di sinistra Iodice e Giudicianni. Ma, a tutt’oggi nulla di tutto questo è stato affrontato,il partito è completamente distaccato dalla città,dai bisogni dei cittadini. L’attuale amministrazione  ritiene di non convocare il partito sulle questioni fondamentali per la vita economica e sociale della città,a questi vecchi problemi si sono affiancati dei nuovi uno estremamente delicato e fondamentale per le future generazioni della città. Il Tribunale. L’amministrazione  Giudicianni è completamente disinteressata,i vertici del partito non vengono sollecitati, e nel frattempo il presidente del consiglio regionale non entra nel merito con il suo peso     politico per dipanare la matassa. Il problema è solo ed esclusivamente politico oramai si è capito che poteri forti  vogliono trasportare il tribunale a Caserta . Allora vorremmo sentire almeno una  volta la voce del politico che abbiamo votato che utilizzi tutti i mezzi politici a disposizione per porre un freno alla continue pressioni dei poteri forti. La città non è soddisfatta di come viene governata, il presidente   del consiglio regionale dovrebbe intervenire  con la sua autorevolezza politica e indirizzare  l’attuale sindaco ad un   comportamento   politico più attento ai bisogni della città e dei cittadini, in fondo  è pur sempre il loro delegato. Ai suoi elettori interessa che non ci sia un’ aumento fiscale comunale,che non aumenti la tassa sui rifiuti,che i rifiuti di Napoli non vengano scaricati nello STIR  della città, che il tribunale non sia trasferito a  Caserta. Non vogliamo pensare che l’onorevole Romano ci abbia abbandonati,non vogliamo pensare che non abbia a cuore le  sorti della città, a noi preme   cementare quel connubio tra i cittadini e l’onorevole Paolo Romano in modo che alle prossime elezioni  diventi ancora più forte,ma perché questo avvenga occorrono i fatti,la dimostrazione pratica che il comandante della nave segue la rotta giusta diversamente i marinai dovranno abbandonare la nave e lasciare solo il comandante.
                                                              
avv. Michele D’Abrosca

SILENZIO!!!!!

Hanno cercato di sminuire la mia azione contrasto al malaffare, alla mala amministrazione ed ai continui abusi edilizi;
Hanno cercato di contrastare la mia azione propositiva di provvedimenti atti a migliorare la vivibilità della città ed a correggere i tanti errori che sono stati commessi dalle passate e presenti amministrazione;
Hanno cercato di attaccarmi personalmente,  cercando di ledere la mia onorabilità e la mia credibilità;
Hanno tentato di farmi passare come uno che scrive lettere anonime, quando quello che avevo da dire o denunziare l’ho sempre scritto sui giornali o l’ho sottoscritto.
Ora che una città intera si sta ribellando; ora che da tante parti vengono critiche all’operato di quest’Amministrazione; ora che tutti stanno dicendo le cose che io ho sempre detto;ora che sugli organi di stampa nazionale questi amministratori vengono messi alla berlina per inefficienza e per pressapochismo, io starò alla finestra ad aspettare che tutto si compia, che coloro i quali hanno fatto tanto mal paghino il fio della loro scelleratezza.
Chi ha patito ingiustizie per cose che non ha mai commesso; chi ha dovuto dimostrare che non c’entrava niente, non augura il male  per chi è estraneo al malaffare; ma chi è colpevole deve pagare per il male e gli abusi che ha commesso,, anche per dare la fiducia e la speranza a chi opera onestamente e persegue solo il bene della collettività.
Gaetano Rauso

domenica 28 novembre 2010

Dal blog di Beppe Grillo : Gromo "Game Free Zone" - Intervista al sindaco Luigi Santos. Giudicianni non potrebbe mai fare una simile ordinanza visto che aveva in Giunta chi vive di Slot Machine e Bingo per non parlare del Biscazziere

La malattia del gioco, o ludopatia, è alimentata dallo Stato Italiano attraverso le macchinette che ha distribuito ovunque: da città come Roma o Milano, ai piccoli paesi di provincia. Le macchinette vampiro succhiano i soldi ai pensionati e ai più deboli per darli a Tremorti. I poveri, diventati più poveri, chiedono aiuto al Comune. 280.000 italiani spendono 500 euro al mese (140 milioni di euro), una cifra spesso equivalente alla loro pensione. Il sindaco di Gromo, Luigi Solinas vuole proibire con un'ordinanza l'uso delle macchinette nel suo comune. Sarà il primo comune d'Italia ad essere "Game Free Zone". Un'iniziativa da imitare ovunque.

Intervista a Luigi Santos, Sindaco di Gromo:
"Sono Santos Luigi Sindaco in un paese di Gromo, in alta Val Seriana, in Provincia di Bergamo, è un paesino piccolissimo, sono 1250 abitanti con due frazioni annesse.
Parliamo di slot machine e di macchinette, stiamo studiando un’ordinanza che possa vietare sul territorio comunale quello che è l’uso di queste macchinette, perché? La motivazione principe è nata dal fatto che ci siamo trovati famiglie che chiedevano sussistenza sociale tramite l’assistente sociale. Purtroppo cosa succede? Spesso e volentieri all’interno di queste famiglie ci sono persone che spendono al gioco delle macchinette qualcosa come 500/600 Euro al mese, allora ci siamo posti questo interrogativo: "Non è il caso di far fermare questo cane che si morde la coda?". Perché è vero che lo Stato prende dei soldi dalle macchinette, è anche vero che poi lo Stato deve dare dei sussidi sociali a persone che effettivamente ne hanno necessità. Tant’è vero che in Bergamo ci sono dei corsi tenuti dall’ASL., dal Sert, dal patronato San Vincenzo per recuperare veramente queste persone che soffrono di ludopatia. Tenete presente che in Italia ci sono qualcosa come 700 mila persone che soffrono di ludopatia e il 40% di loro, pertanto 280 mila persone, spendono più di 500 Euro al mese in queste macchinette, vuol dire veramente una finanziaria. Forse è il caso di mettere mano a queste cose, decidere veramente cosa si vuole fare, anche perché effettivamente le persone che giocano con queste macchinette sono persone più deboli o meglio, a me piace definirle meno attente: si fanno abbindolare dalla facile possibilità di portare a casa dei soldini, quando invece buttano dalla finestra tanti soldi e nessuno poi glieli rende. Parlando la settimana scorsa con un commerciante vicino al mio paese, questi mi raccontava l’esperienza di una persona che si è fermata presso la sua attività, dalle 15 fino alle 19 a giocare con questa macchinetta e lui ha stimato che possa avere buttato qualcosa come 600 Euro. La cosa è improponibile, ingiustificabile ed è il caso che di dire “Basta!” a questo sperpero di denaro. Oltretutto è uno sperpero di denaro che si ripercuote su tutte le casse e comunali, dei cittadini e dello Stato.
Signori, ricordiamoci che lo Stato non è il Sindaco o il palazzo comunale o i dipendenti comunali, ma lo Stato siamo tutti noi, lo sono io, l’intervistatore, sono tutti, pertanto tutti partecipiamo a questa cosa, forse è il caso di prendere il toro per le corna e dire “Basta, voltiamo pagina!”. Diciamo che i cittadini di Gromo hanno reagito con sensibilità a questa provocazione, nel senso che cominciano a chiederci cosa possono fare per evitare che persone meno attente giochino a queste infernali macchinette. Certo è difficile quando entra qualcuno in un’attività dire: "Tu giochi, tu non giochi". Non si potrà mai ad arrivare a questo, ecco perché si pensa di vietare l’uso di queste macchinette. So che qualcuno ha messo dei cartelli sopra le macchinette dove c’è scritto “Attenzione è un gioco, fate attenzione perché ci può essere sperpero di denaro”. Bella operazione, bella mossa, però ricordiamoci che abbiamo a che fare con delle persone meno attente; magari il cartello non lo leggono neanche. E’ come il fumatore incallito che il fatto che ci sia scritto sul pacchetto di sigarette che il fumo nuoce alla salute o provoca il cancro, non gliene può fregare di meno. Lui continua a fumare perché è convinto che gli faccia bene! In merito all’ordinanza, la si sta studiando con un ufficio legale che possa porre fine all'utilizzo delle macchinette sul Comune di Gromo, è un’ordinanza non di facile promulgazione anche perché si va a ledere parzialmente quella che è una legge dello Stato, però si pensa che tramite un’ordinanza di ordine pubblico, piuttosto che di salute, dedicata proprio alle persone meno attente si possa riuscire a evitare che nel Comune di Gromo queste macchinette siano utilizzate da tutti."

"Come siamo caduti in basso!" L'invito dell'avv. Lugnano al "mea culpa " ai sammaritani e soprattutto alla borghesia silente e dormiente

Ho provato una sensazione, come cittadino sammaritano, di mortificazione e di dolore nel leggere la civile lettera pubblicata sul Mattino di oggi, del prof Massimo Capaccioli, ordinario di astrofisica dell’università Federico secondo di Napoli. Inanzitutto perché vi ho letto la delusione di chi, autorevole esponente della cultura, astrofisico di fama internazionale, ha scelto di venire a vivere nella nostra città, penso in fuga da quella metropoli non governata e forse, ingovernabile di Napoli, dai suoi problemi che sono, ormai, piu di di
una megalopoli mediorientale o africana che di una città europea.
Evidentemente il prof Capaccioli pensava di trovare in Santa Maria una cittadina degna della sua storia e della sua tradizione. E ho pensato anche come fosse utile la provocazione di uno straniero per una città, per i suoi abitanti, io tra questi, che si sono abituati a una condizione di abbandono e a una deriva di assuefazione e a un persistente e quasi inesorabile declino.

Allora le parole accorate del prof Capaccioli possono essere utili, al di là delle beghe di bassa cucina e delle polemiche e dei comportamenti da angiporti della politica, a farci tutti riflettere, come sammaritani che non basta la lamentazione sterile, il chiacchiericcio indistinto, il cadere nel pettegolezzo da bar. E' arrivato il momento che i cittadini di buona volontà, al di la degli schieramenti, e che una borghesia sempre piu silente e ripegata su se stessa, abbandonino il letargo per assumersi la responsabilità di un impegno civile consapevole e diretto. Il prof Capaccioli ci ha parlato delle strade gruviera e dell abbandono totale dei beni culturali della nostra città. Ma si potrebbe parlare paradossale vicenda del tribunale, dell’ospedale che perde reparti importantissimi come ginecologica, pediatria, il rischio declassamento unità coronarica, eccellenza del nostro nosocomio, di un parco urbano per cui sono stati spesi tanti soldi, di cui nessuno parla piu e che, mi pare, sia ridotto a una mini discrica. Spesso c’è bisogno dello sguardo attento di chi vive da poco in una comunità per farci vedere quello che è sotto gli occhi di tutti. L’abitudine al peggio è una legge di gravità che spinge tutto verso il basso.

Pierfrancesco Lugnano

La lettera del prof . Massimo Capaccioli pubblicata su " Il Mattino" del 27/ 11/ 2010


È vergognoso lo stato di degrado in cui versano alcune strade di Santa Maria Capua Vetere, butterate da buche profonde e numerose di cui sembra non importi nulla a nessuno. Moltiplicate dalla pioggia, si materializzano all'improvviso, vere e proprie trappole che demoliscono copertoni e ammortizzatori delle auto e insidiano il traffico dei mezzi a due ruote: segno eclatante di una diffusa incuria per la cosa pubblica. Ho cercato di capire perché il Comune non sia intervenuto a fronteggiare l'emergenza con la consueta metodica del tampone di ghiaino e bitume caldo, ma non sono riuscito a trovare interlocutori ufficiali. Finalmente, grazie alla cortesia di un'amica, ho saputo che si attende l'espletamento delle gare per un radicale rifacimento del manto viario, attingendo ai famosi fondi europei. Vedremo! Ma intanto alcune strade sono diventate quasi impraticabili. In particolare quelle del nuovo dispositivo studiato dall'assessorato al Traffico per vanificare - ed è grottesco - il vantaggio di un ingresso diretto a Santa Maria dal nuovo casello autostradale. Io, che qui abito da poco, mi posso facilmente mettere nei panni di chi, non conoscendo la città di Spartaco, la sua millenaria storia, i suoi irripetibili monumenti, il fascino delle vie del centro e il garbo della gente, sebbene per nulla sollecitato a farci visita (manca qualunque forma di pubblicità), decida motu proprio di uscire al casello di Capua Antica per un incursione volontaristica. La gimcana progettata dal Comune, che le buche hanno trasformato in un percorso di guerra, lo distoglierà presto dal suo intento. Un male per tutti: per l'economia, un'altra occasione perduta per far uscire dal limbo della provincia questo bell'angolo del Paese. Considerazioni che paiono evidenti a tutti, io credo, ma non all'amministrazione comunale che non si perita di incaricare un operaio o un'impresa di rimuovere le buche, di riparare i piccoli danni (la cornice di marmo della rotatoria in piazza San Francesco è rotta da oltre un anno), di eliminare i pericoli e insieme curare il decoro della città. 

Massimo Capaccioli  ,Ordinario di Astrofisica università Federico II

La proloco "Antica Capua" sentitamente ringrazia il prof Capaccioli e ,purtroppo, anche l'amministrazione sammaritana per l'ennesima figura di m...che fa fare anche a noi sammaritani

La lettera del prof. Massimo Capaccioli Ordinario di Astrofisica all’università Federico ll pubblicata dal “Il Mattino”di sabato 27 novembre dice, né più né meno, quello che noi del “Popolo Sammaritano” andiamo ripetendo da tre anni, ma essendo fuori dal “coro” le nostre osservazioni sono sempre state ritenute argomenti d’opposizione politica. Mi corre l’obbligo di ringraziare il prof. Massimo Cacciopoli a nome della maggioranza dei cittadini sammaritani per l’aiuto che sta portando a quanti non si riconoscono in quest’amministrazione.
Donato Di Rienzo

Presidente Pro-Loco Antica Capua




sabato 27 novembre 2010

L'ENNESIMA FIGURA DI............

La lettera del prof. Massimo Capaccioli Ordinario di Astrofisica all’università Federico ll pubblicata dal “Il Mattino”di sabato 27 novembre dice, né più né meno, quello che noi del “Popolo Sammaritano” andiamo ripetendo da tre anni, ma essendo fuori dal “coro” le nostre osservazioni sono sempre state ritenute argomenti d’opposizione politica. Mi corre l’obbligo di ringraziare il prof. Massimo Cacciopoli a nome della maggioranza dei cittadini sammaritani per l’aiuto che sta portando a quanti non si riconoscono in quest’amministrazione.



Donato Di Rienzo

Presidente Pro-Loco Antica Capua






Lettera al Il Mattino del 27/ 11/ 2010


Massimo Capaccioli* È vergognoso lo stato di degrado in cui versano alcune strade di Santa Maria Capua Vetere, butterate da buche profonde e numerose di cui sembra non importi nulla a nessuno. Moltiplicate dalla pioggia, si materializzano all'improvviso, vere e proprie trappole che demoliscono copertoni e ammortizzatori delle auto e insidiano il traffico dei mezzi a due ruote: segno eclatante di una diffusa incuria per la cosa pubblica. Ho cercato di capire perché il Comune non sia intervenuto a fronteggiare l'emergenza con la consueta metodica del tampone di ghiaino e bitume caldo, ma non sono riuscito a trovare interlocutori ufficiali. Finalmente, grazie alla cortesia di un'amica, ho saputo che si attende l'espletamento delle gare per un radicale rifacimento del manto viario, attingendo ai famosi fondi europei. Vedremo! Ma intanto alcune strade sono diventate quasi impraticabili. In particolare quelle del nuovo dispositivo studiato dall'assessorato al Traffico per vanificare - ed è grottesco - il vantaggio di un ingresso diretto a Santa Maria dal nuovo casello autostradale. Io, che qui abito da poco, mi posso facilmente mettere nei panni di chi, non conoscendo la città di Spartaco, la sua millenaria storia, i suoi irripetibili monumenti, il fascino delle vie del centro e il garbo della gente, sebbene per nulla sollecitato a farci visita (manca qualunque forma di pubblicità), decida motu proprio di uscire al casello di Capua Antica per un incursione volontaristica. La gimcana progettata dal Comune, che le buche hanno trasformato in un percorso di guerra, lo distoglierà presto dal suo intento. Un male per tutti: per l'economia, un'altra occasione perduta per far uscire dal limbo della provincia questo bell'angolo del Paese. Considerazioni che paiono evidenti a tutti, io credo, ma non all'amministrazione comunale che non si perita di incaricare un operaio o un'impresa di rimuovere le buche, di riparare i piccoli danni (la cornice di marmo della rotatoria in piazza San Francesco è rotta da oltre un anno), di eliminare i pericoli e insieme curare il decoro della città. *Ordinario di Astrofisica università Federico II


L’ACCORAT0 INTERVENTO DELL’AVV. PIER FRANCESCO LUGNANO


"Come siamo caduti in basso!"






Ho provato una sensazione, come cittadino sammaritano, di mortificazione e di dolore nel leggere la civile lettera pubblicata sul Mattino di oggi, del prof Massimo Capaccioli, ordinario di astrofisica dell’università Federico secondo di Napoli. Inanzitutto perché vi ho letto la delusione di chi, autorevole esponente della cultura, astrofisico di fama internazionale, ha scelto di venire a vivere nella nostra città, penso in fuga da quella metropoli non governata e forse, ingovernabile di Napoli, dai suoi problemi che sono, ormai, piu di di
una megalopoli mediorientale o africana che di una città europea.
Evidentemente il prof Capaccioli pensava di trovare in Santa Maria una cittadina degna della sua storia e della sua tradizione. E ho pensato anche come fosse utile la provocazione di uno straniero per una città, per i suoi abitanti, io tra questi, che si sono abituati a una condizione di abbandono e a una deriva di assuefazione e a un persistente e quasi inesorabile declino.

Allora le parole accorate del prof Capaccioli possono essere utili, al di là delle beghe dio bassa cucina e delle polemiche e dei comportamenti da angiporti della politica, a farci tutti riflettere, come sammaritani che non basta la lamentazione sterile, il chiacchiericcio indistinto, il cadere nel pettegolezzo da bar. E arrivato il momento che i cittadini di buona volontà, al di la degli schieramenti, e che una borghesia sempre piu silente e ripegata su se stessa, abbandonino il letargo per assumersi la responsabilità di un impegno civile consapevole e diretto. Il prof cCapaccioli ci ha parlato delle strade gruviera e dell abbandono totale dei beni culturali della nostra città. Ma si potrebbe parlare paradossale vicenda del tribunale, dell’ospedale che perde reparti importantissimi come ginecologica, pediatria, il rischio declassamento unità coronarica, eccellenza del nostro nosocomio, di un parco urbano per cui sono stati spesi tanti soldi, di cui nessuno parla piu e che, mi pare, sia ridotto a una mini discrica. Spesso c’è bisogno dello sguardo attento di chi vive da poco in una comunità per farci vedere quello che è sotto gli occhi di tutti. L’abitudine al peggio è una legge di gravità che spinge tutto verso il basso.

Pierfrancesco Lugnano





venerdì 26 novembre 2010

Una piacevole scoperta tra le rubriche di Interno 18 ; "All'ombra del Pino " /II

 Dalla rubrica "All'ombra del Pino " di Pino D'Agostino pubblicata su www.interno18.it il 26/11/2010

Nessuna assoluzione, colpevole di indifferenza

Oggi piove, l’inverno sembra arrivato, resto a casa; non ho voglia di mettermi all’ombra del Pino e ricordare. Ma c’è anche un’altra pioggia, non meteorologica, che mi incupisce stasera. E’ quella che sembra stia investendo tutti noi, cittadini sammaritani, campani, italiani. E’ una pioggia che scende copiosa, un temporale che si abbatte su di noi, sulle nostre coscienze. Eppure fingiamo che non ci bagni. E questa finzione, questa commedia sembra farci star meglio. Rinchiusi nelle nostre case, lo sguardo fisso su uno schermo al plasma, accarezzando un cane, telecomandando il nostro tempo. Ma non è solo la paura di uscire di casa per il timore che possa accaderci qualcosa di brutto, magari d’essere scippati della borsa, del motorino. E’ piuttosto una sorta di male oscuro che si è impadronito di noi e che ci fa venir voglia di abbandonare i nostri luoghi, le nostre strade, i nostri odori, i nostri amici; di mettere quanta più distanza possibile tra noi e i luoghi dove siamo nati, cresciuti, vissuti. Che ci spinge ad andare quasi contro natura quando diciamo ai nostri figli di fuggir via, alla faccia di tutti i nostri bei discorsi che scappare è sempre sbagliato, che bisogna cambiare le cose da dentro e…bla…bla…bla.
E’ la paura di morire “dentro”. Perché ti uccide vivere in città invivibili, tentare d’essere civile tra gli incivili, onesto tra i disonesti, pulito quando invece sei circondato dal sudiciume. Quello che voglio dire è che stiamo tutti morendo di una morte lenta, vigliacca, crudele: quella dell’indifferenza. Nessuna pioggia più ci bagna, niente più ci indigna. Non ci si indigna se un Presidente del consiglio diventa ricattabile da una puttana (e poco cambia che la si definisca “escort”, la sostanza resta uguale), se una puttana diventa un amministratore locale se non addirittura un parlamentare, se una dittatura strisciante ci avvolge piano piano, se si candidano (e si fanno eleggere) mafiosi condannati, se vengono negati i funerali a Welby e si consente invece la celebrazione di quelli di un mafioso, se si invita a non comprare e a non leggere giornali “scomodi”, se si vogliono chiudere programmi TV, se ogni appalto, ogni catastrofe diventa arricchimento. Se, quando scendono più di quattro gocce d’acqua, l’Italia frana e ci vogliono due ore per fare 20 km. sulla Salerno Reggio Calabria. Però si vuole fare il ponte sullo stretto.
Ci pare normale che qui, nella nostra città, furti scippi non siano più casi rari e che il centro storico sia deserto alle 9 di sera. Ma non è solo questo e non sempre “gli altri” sono i colpevoli, i responsabili di tutto ciò che non ci piace. Perché poi ognuno di noi compie ogni giorno, consapevolmente o meno, il proprio atto di inciviltà: parcheggiare in divieto di sosta o in doppia fila, non lasciar passare un pedone sulle strisce, lanciare mozziconi di sigaretta e cartacce (quando va bene...) dal finestrino della nostra auto, abbandonare sacchetti della spazzatura dove non si dovrebbe. O schiamazzare a notte fonda sotto le case dove c’è gente che riposa, o correre in motorino in due e senza casco. E’ incivile difendere solo la propria corporazione, il proprio nucleo. Come lo è parlare al cellulare ad alta voce nella sala d’attesa di un ambulatorio medico o anche pretendere di entrare in ospedale per far visita a qualcuno fuori dagli orari consentiti. E’ da incivili non chiedere la ricevuta ad un professionista o accettare che il commerciante batta uno scontrino di importo inferiore. Ma è anche poco civile accettare passivamente di vedere le nostre città così cambiate in peggio, rese brutte e disarmoniche. L’alluminio anodizzato!
Esiste in natura qualcosa di più orribile dell’alluminio anodizzato per gli infissi esterni di balconi e finestre? Siamo poco civili noi e il Paese che abitiamo. Vi pare civile non avere almeno una pista ciclabile? E’ o no da repubblica delle banane che si riconosca l’indennità di accompagnamento solo quando colui che ne aveva fatto richiesta è ormai morto da due anni? E un bagno pubblico in una Villa Comunale perennemente chiuso è o no da terzo mondo? Ed è poco civile anche non avere uno spazio per far suonare i giovani. E’ inciviltà farti passare la voglia di fare politica perché da “il personale è politico” si è passati alla “politica del personale”. E’ vergognosamente incivile che non ci sia una palestra in ogni scuola e “andare dopo Roma” (per “dopo” si intende a nord di Roma) per farsi curare. Ed essere costretti a schiaffarsi davanti la tv a rincoglionirsi perché “tanto dove andiamo?”.
Ecco, “inciviltà” è tutto questo, questo e tanto altro ancora, ci sarebbe bisogno di un altro, lungo elenco. Anche noi come Fazio. Ma perché lasciamo che tutto questo ci scivoli addosso? Perché lasciamo che il nostro cervello vada all’ammasso? Per pigrizia, per paura, perché “la vita è breve, chi me lo fa fare di andarmi a cercare rogne”? Perché “è cosa e niente”? Già, sembrerebbe che ognuno di noi per sopravvivere abbia indossato il proprio scafandro da palombaro, e ha pure l’illusione che sia imperforabile; ma ciascuno di noi sa, nel proprio intimo, che così non è, che è pura illusione, che lo scafandro invece fa acqua. Eh, sì, perché poi con la nostra coscienza i conti siamo costretti a farli di tanto in tanto; e hai voglia di ricacciarla indietro, quella si ripresenta, e a lei non la fai fessa. Se non ci spogliamo presto, subito, di questo maledetto scafandro e del pensiero che la pioggia debba scivolarci addosso e non debba bagnarci, corriamo il rischio serio di arrivare ad un punto di non ritorno. E’ arrivato il momento di tornare a vestirci con abiti di stoffa e lasciare che l’acqua li penetri, ci inzuppi e riesca a scuoterci. Lasciamo che un brivido di freddo torni a far fremere il nostro corpo e ci crei malessere. Il dolore ha una sua precisa funzione, quella di farci capire che c’è un male da curare. Certo, non è indossando un casco sul motorino o spegnendo il cellulare in ospedale che debelleremo la criminalità, ma è cominciando dal rispetto delle piccole regole che torneremo a marcarci nettamente da chi non le rispetta e ad avere più considerazione di noi stessi. E’ solo ricominciando finalmente ad indignarci che ritroveremo la rabbia e l’amore per costruire un futuro di legalità e di civiltà. Dedicato ai giovani. E ai vecchi. Perché “non ci rubino il futuro”.
Mi calo il cappello sugli occhi e mi addormento...

Una piacevole scoperta tra le rubriche di Interno 18 ; "All'ombra del Pino " /I

Primo appuntamento con la rubrica a cura di Pino D'Agostino, pubblicata su www.interno18.it il 19/11/2010
Negli anni '70 eravamo tutti un pò Saviano
Il ricordo, la rabbia, le stragi: il premio di ciò che siamo ora

  “All’ombra del Pino”, perché vi dirò “cose” come se stessi sdraiato su un’amaca, sotto un albero, rilassato e con la mente in viaggio, in compagnia del mio adorato sigaro. In questo spazio cercherò di pensare a voce alta, di riflettere, attraversando i miei ricordi, quelli della mia generazione, e condividere tutto questo con voi. I ricordi sono importanti per tante ragioni, i ricordi possono servire a spiegare il perché di una sconfitta, le ragioni che stanno dietro ad un sogno che non è riuscito a diventare realtà. Il sogno di una nuova società, di un mondo senza guerre, senza shoah e genocidi, senza razzismo e pena di morte. Il ricordo di ciò che è stato non fa parte solo del tuo passato, è anche il presente, perché è il proemio di ciò che siamo ora. E ognuno di noi, con la sua storia, la sua memoria, fa la storia di tutti noi.
Mi sdraio sotto il Pino e inizio a ricordare... che negli anni ’70 eravamo tutti un po’ Saviano. Lui non era ancora nato, ma noi sì. Gridavamo la nostra rabbia, contro il governo, contro il potere, contro le stragi. E dopo 36 anni sappiamo che a Brescia la bomba è scoppiata da sola. Ma anche allora, dove tutto era in mano ai democristiani, dai giornali alle televisioni, non c’è mai stato un Fede che potesse permettersi di dire che i “Saviano” gli hanno scassato la minghia, e che sì è vero, è scortato, ma che anche lui lo è. Sento Fede, sento i cittadini di Casal di Principe che insultano Saviano in tutti modi. Ascolto Maroni, ministro degli Interni, che lo invita a ripetere guardandolo negli occhi, che la Lega Nord è in combutta con la ‘ndrangheta, così come fece l’avvocato di Sandokan. Il paradosso di uno scrittore che dice la verità e un ministro che se la prende con lui. Ma poi leggo (e sento) che tanti giovani la pensano allo stesso modo di Fede, di Maroni, e allora non capisco: quindi i giovani come i camorristi? Non può essere. Ma poi penso anche che nove milioni di telespettatori lo hanno seguito Saviano alla tv, e se hanno scelto di ascoltarlo, certo non ritengono che quel ragazzo, timido, impacciato, senza alcuna cognizione dei tempi televisivi, fosse lì per infangare il Sud.
Come me avranno riflettuto sul fatto che quel giovane uomo è più semplicemente uno che ha avuto il coraggio di decidere di segnare per sempre la sua vita, di metterla in gioco in nome della verità; che lui fosse lì anche per dirci che è possibile, che non è necessario essere “eroi” per avere coraggio. Si può, si deve parlare di camorra e di mafia, di rifiuti tossici, di chi ci avvelena la vita, e farne nomi e cognomi. Perché non è mai troppo. Perchè se la camorra vuole farlo tacere, allora bisogna che parli. Perché “non si può asciugare l'acqua con l'acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco, quindi non si può combattere il male con il male; nel momento in cui ognuno di noi non fa il male, sta facendo arretrare loro e sta forse sognando una Italia diversa”.
Perché, come dice Benigni, ai bambini si raccontano favole sui draghi perché così imparano che si possono sconfiggere. E “i soldi che ha in banca”, “si è arricchito vestendosi da eroe”. Ma che se ne fa? Come li spende? Non può avere un amico, una ragazza, non può fare una passeggiata tra le strade del suo paese, non può avere una casa. Ma Bonolis? E Fiorello? E i parlamentari? E i presidenti delle province? E i direttori generali? Tutti pagati da noi, eppure per loro lo sdegno non sale così tanto, la bocca non storce più di tanto a nessuno. Letame che galleggia, ma non lo spaliamo, lo spostiamo di lato e ci passiamo in mezzo. Oppure: “tanti magistrati rischiano da sempre la propria vita per combattere le mafie, e non c’è bisogno di questo finto eroe”. Ma che c’entra? Lasciamo tutto in mano ai magistrati, magari lasciandoli soli, per doverli poi piangere quando ce li ammazzano? Se ognuno di noi, nel suo piccolo, grande spazio pubblico, gridasse il suo NO al male, voi pensate che la mafia ne sarebbe felice? O forse si sentirebbe sempre più accerchiata, isolata?
Poi arrestano Iovine e tutti a farsi belli, il governo della lotta alla mafia, il governo dei fatti non delle parole. Arrestato dalla polizia grazie alle intercettazioni telefoniche, quelle che il governo ha...condannato a morte per renderle inefficaci con la scusa che intaccherebbero la nostra privacy. Sì, la nostra...semmai quella di Iovine e compagnia bella. Ecco le cose che non capisco.
Come non capisco perché qui, nella nostra città, ci portano quattrocento tonnellate di rifiuti al giorno dalla provincia di Napoli, e tutto nel più assoluto silenzio. Ma poi Interno 18 scopre tutto e i ”governanti” all’improvviso si risvegliano dal loro torpore. Ma intanto si continua a sversare. E intanto i casi di cancro aumentano. Ai polmoni, al pancreas, al fegato. Barricate (ma non da noi, perché qui “siamo un po’ più addormentati che altrove” come dice la mia amica Novella), barricate per rifiuti che se non trattati “forse” sono nocivi, mentre quelli tossici sono già sotto i nostri piedi, nell’acqua che beviamo, nella mozzarella e nella lattuga che mangiamo.
E noi chi critichiamo? Ovviamente Saviano, che di questo ne dice e ne scrive. Dagli addosso all’untore! Dagli addosso a lui che ne parla, che solleva il coperchio di questa nera pentola in cui bolle una brodaglia e ce ne fa sentire più forte il nauseabondo odore. Dagli addosso a lui perché ci fa sentire la puzza, non ai cuochi che quell’intruglio ce l’hanno cucinato e col quale schifosissimaquotidianamente avvelenano noi, i nostri figli, i nostri nipoti. Ci uccidono poco alla volta, ma senza spargimenti di sangue, quasi senza farcene accorgere, e quindi forse è per questo che i “cuochi”si possono perdonare. Invece Saviano no, lui che di questo orrore ce ne racconta, no! Proprio non capisco.
Ma la storia si ripete. Sempre. Fecero così con Falcone, calunniandolo, arrivando persino a dire che la bomba in spiaggia l’avesse fatta mettere lui. Ma poi salta in aria a Capaci e tutti a piangere l’eroe. Non permettiamo che a Roberto Saviano facciano lo stesso. Diventiamo noi la sua scorta virtuale. Difendiamo il suo diritto di parola. E lasciamo che la parte di Saviano che è dentro di noi venga fuori. Per farlo sentire meno solo. Facciamo in maniera che non diventi anche lui un eroe. Mi calo il cappello sugli occhi e mi addormento.

L'UGL di S. Maria C.V. vi informa delle sue molteplici iniziative



SPORTELLO DIFESA DEL CITTADINO
Presso la sede zonale UGL di S. Maria C.V., in C.so Aldo Moro n.73, a seguito dell'invio di cartelle esattoriali Tarsu e bollette dell'acqua che, insieme al vessatorio “balzello” delle selvagge strisce blu, in prossimità delle feste natalizie contribuiscono a prosciugare le già magre tasche dei sammaritani, è stato istituito uno sportello in difesa ed a tutela dei cittadini dove potrete ottenere gratuitamente consigli legali su come potervi difendere, laddove ve ne siano i presupposti. Lo sportello sarà aperto tutti i venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e sarà gestito da avvocati professionisti che potranno fornirvi consigli e assistenza appropriata .
Prestito d'onore
L’UGL avvisa altresì che vi è la possibilità per i disoccupati, che vogliano tentare di crearsi una propria attività come ditta individuale, di ottenere il cd Prestito d'onore” con il quale si potranno ottenere finanziamenti fino ad un massimo di 25.823,00 euro più un massimo di € 5.164,56 per l'avvio di attività di produzione di beni, di attività di fornitura di servizi e attività commerciali.
Finanziamento microimprese
L’UGL avvisa altresì che vi è la possibilità per le società di persone di nuova costituzione che abbiano come oggetto sociale la produzione di beni o la fornitura di servizi (Snc, S.s, S.a.s) e la metà delle quote di partecipazione sia in possesso di soci disoccupati al momento della domanda, di richiedere il finanziamento per le microimprese che concerne le spese per l’investimento e quelle relative ai costi di gestione del primo anno di attività fino ad un massimo di €129.114 (I.V.A. esclusa.)
Per maggiori informazioni su requisiti e iter necessari per usufruire del prestito d'onore e del finanziamento alle microimprese potrete rivolgervi alla nostra sede o alla d.ssa Commercialista Trapani Florinda cell:338-3271904.
Si ricorda che per il disbrigo di tutte le altre pratiche INPS, INAIL, INPDAP, IPSEMA, quali ad esempio Invalidità Civile, Reversibilità, Vecchiaia, Disoccupazioni ed ogni altro genere di assistenza Sociale. ;730, ISE, RED, ISEE, Bonus Famiglia – etc.; Vertenze sindacali, Assistenza Diversamente Abili ed assistenza per tutti i Contratti di Lavoro, Sindacato Emigrati ed Immigrati. La sede UGL è aperta dalle 9:30 alle 12:30 il Lunedì, Mercoledì e Venerdì e dalle 16:30 alle 19:30 dal Lunedì al venerdì. Per info è possibile contattare gli addetti dott.ssa Angela Cipullo e rag. Girolamo Iorio ai seguenti numeri: 0823/1890034; 320/4739265; 333/5621232.

Emergenze ! Emergenze e ancora emergenze!!!!!!



Sono oltre tre anni che le Associazioni cittadine e "Il Popolo Sammaritano", insieme ai tanti che lo hanno voluto ,lanciano grida di allarme. Tanti purtroppo gli argomenti e i problemi posti all'attenzione dei cittadini ma soprattutto dell'Amministrazione che per tutta risposta ha sempre continuato a qualificarci come mistificatori , seminatori di odio etc etc etc .
Abbiamo cominciato la nostra battaglia contro la cementificazione selvaggia e la caparbia volontà di voler trasmormare le nostre aree industriali , le ultime ormai rimasteci ( sulle altre hanno già costruito in dispregio del PRG vigente )  in aree prima commerciali per le grandi strutture di vendita ed ora come già prevedevamo , grazie alle modifiche del Piano Casa Regionale in aree edificabili per costruirvi "alveari" dove potranno essere "sfollati " i napoletani delle cd. zone rosse :una vera e propria città, provvista di negozi e servizi, all'interno della città .
Abbiamo continuato a porre l'attenzione su Palazzo Mariotti, sul Mulino Parisi  ed oggi come avevamo previsto non esistono più grazie  anche a degli strani fenomeni di autocombustione che avvengono solo nella nostra città e solo in certi particolari luoghi della nostra città . Il prossimo edificio che farà quella stessa fine sarà il Politeama , già interessato da un piccolo incendio ma domato troppo presto dai vigili del fuoco .
Abbiamo posto l'attenzione sulle strisce blu e sulla conduzione della cura del Verde . Nonostante le cifre esorbitanti percepite dalla ditta che si occupa del Verde i suoi dipendenti sono pagati molto poco e nel contempo non si vedono affatto i frutti di tali cure bensì ci accorgiamo sempre più che le piante che avevamo stanno scomparendo senza essere nel contempo sostituite da arbusti degni di  tale nome .
Lo stesso può dirsi in merito alla gestione dei parcheggi pubblici da parte della coop. Icaro : non si riesce ancora a sapere quali siano le reali entrate dovute a questo odioso balzello , ma continuiamo ad avere strade colabrodo . Possiamo , però , immaginare ,visto l'incremento inopinato delle strisce blu sul nostro territorio comunale e visto quanto mensilmente ci viene a costare spostarci per la città , che tali entrate non sono certo misere , tutt'altro !!!  ma ci si chiede allora  chi e come  le utilizza? I dipendenti di Icaro non hanno certo stipendi da Nababi e i proventi non vengono utilizzati , come previsto dalla legge , per sistemare le strade e migliorare la viabilità . Certo se come abbiamo appreso si ha una tale faciloneria nel gestire la cosa pubblica , tanto da far  emanare al comandante dei vigili una comunicazione ai suoi vigili e ai dipendenti di Icaro sulla non applicabilità del codice della strada e delle tariffe dei parcheggi alle auto degli assessori comunali , non dovrebbe affatto sorprenderci la mancanza di accertamenti sicuri sugli introiti della cooperativa Icaro derivanti dalle strisce blu .
Tra gli altri temi da noi in tempi non sospetti lanciati vi era quello relativo al Tribunale e alle manovre in atto per poterlo trasferire a Caserta ,e ciò ben prima delle famose verifiche strutturali della sede del Tribunale penale e ben prima dello sfratto esecutivo del Tribunale Civile . L'Amministrazione come al solito ha continuato a dire che tutto andava bene e che non vi era alcun pericolo di perdere il Tribunale , ma a distanza di oltre un anno ci ritroviamo ad aver avuto ragione .
Abbiamo lanciato il grido d'allarme sulla mancanza di sicurezza della città ed in particolare del centro storico , che a seguito del trasferimento di tutte le attività didattiche universitarie dal palazzo Melzi all'Aulario , si è trasformato in un quartiere desolato e privo di vita  e a nulla sono valsi i nostri appelli all'amministrazione a mobilitarsi per recuperare la facoltà di psicologia , "scippataci" da Caserta grazie all'incompetenza , o forse compiacenza! delle amministrazioni di centro-sinistra susseguitesi fino ad oggi ,delle quali  quella attuale di "centro-destra " non è che una propaggine.
Abbiamo lanciato un appello per l'Istituto dei Carissimi , l'amministrazione non ha tenuto in alcun conto l'importante compito educativo che ha avuto nella nostra città quell'Istituto  , nè ha saputo intravedere le possibilità di utilizzo dell'edificio vista l'emergenza scolastica che , grazie all'incuria e al disinteresse degli amministratori locali , ha travolto l'istituto Principe di Piemonte , per non parlare delle altre strutture scolastiche che non sono certo in ottime condizioni . E ancora l'Istituto dei Carissimi avrebbe potuto essere molto utile anche per allocarvi le strutture giudiziarie ,data la capienza e le dimensioni . 
Abbiamo chiesto un maggiore impegno ed interesse per la nostra struttura ospedaliera . Ebbene ancora non l'abbiamo persa solo perchè quella di Capua versava in condizioni peggiori della nostra , ma la perderemo di sicuro : reparto dopo reparto riusciremo a perdere anche il nostro Ospedale . Oggi si tratta del reparto della Pediatria, domani uno alla volta anche gli altri , così da poter utilizzare tutti i fondi per Marcianise e  Aversa  e spogliarci definitivamente di tutto ciò che avevamo in favore dell'Agro-aversano .
La prossima mossa , già in atto , riguarda il cimitero e la sua cementificazione ad opera di Campochiaro e della Ditta Mastrominico .
Ma qualcosa in fondo ce la lasciano ! Molto benevolmente continuano a mandarci allo STIR (ex CDR) i rifiuti napoletani , cosa dovremmo mai volere di più????
Un Lucano !!!!! potrebbe rispondere qualcuno sulla scia di una pubblicità .... invece, alla luce della recente cronaca ,forse sarebbe più appropriato un    " Giuliani"  

Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

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BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

CAF

SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

1. MODELLO ISEE

2. MODELLO ISEEU

3. BONUS E RIDUZIONE CANONE

4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA

5. MODELLO RED

6. MODELLO 730

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8. MODELLO ICI

9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE

10. ASSEGNI DI MATERNITA’

11. MODELLO UNICO

12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS

13. SOCIAL CARD

14. SUCCESSIONI

15. TRASMISSIONE TELEMATICA

16. CONTRATTI DI AFFITTO

17. MODELLO EAS



SERVIZI PROFESSIONALI:

1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE

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3) CONSULENZA AZIENDALE

4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

5) PRATICHE CATASTALI

6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO



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1. INVALIDITA’ CIVILE

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4. INFORTUNI SUL LAVORO

5. DISOCCUPAZIONE

6. RECUPERO CONTRIBUTI

7. MEDICINA LEGALE

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9. FAMIGLIA

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LAVORI PUBBLICI

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"

IMPORTO FINANZIAMENTO

euro 2.330.ooo,oo

SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

IMPORTO FINANZIAMENTO

EURO 700.000,00

IACP

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lavori pubblici

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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO

IMPORTO FINANZIATO:

euro 150.000,00

piazza San Pietro

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lavori pubblici

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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

IMPORTO INTERVENTO:

euro 1.502.373,12

IACP

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lavori pubblici

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :

euro 512.000

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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

Euro 2.470.698,58

arco adriano

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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO

RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:

euro 127.000,00

villetta l. sturzo

villetta l. sturzo

asilo nido

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE