prova
martedì 30 novembre 2010
NEPOTISMO SAMMARITANO
NEPOTISMO DA WIKIPEDIA: "Con il termine nepotismo si indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare e indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. Il termine deriva dalla parola latina nepos, significa "nipote", e viene generalmente usato in senso spregiativo. Talvolta è utilizzato anche il sinonimo baronismo, derivante appunto dal titolo nobiliare di barone, con accezione ironica e ancor più negativa.
Ad esempio, se un dirigente o politico assume o promuove un parente piuttosto che un estraneo alla famiglia più qualificato, quel dirigente (o politico) sarà accusato di nepotismo."
Per fortuna questa volta la notizia è trapelata prima che venisse sperperato altro denaro pubblico. Si è rischiato infatti di regalare 4000 Euro ad un'associazione di Curti di cui guarda caso è presidente la sorella della compagna dell'assessore Virno. Insomma mentre i disoccupati si preparano all'ennesimo triste Natale, i commercianti piangono per i miseri incassi, gli automobilisti fanno lo slalom tra le buche di ciò che rimane del manto stradale e la città tutta di certo non respira un'atmosfera gioiosa, si pensava a come ingrassare i bilanci familiari dei propri parenti.
Alla fine la società ha rifiutato l'incarico. Nessun atto di responsabilità da parte dell'assessore che contrariamente ai proclami pare non si fosse materialmente attivato per rimuovere l'ennesimo esempio di nepotismo sammaritano.
Complimenti Assessore, siamo tutti fieri di LEI!!!
RIFIUTI SALUTE PUBBLICA E MALAFFARE .... di Emilia Borgia e Maria Limardi
L’emergenza rifiuti in Campania inizia solo convenzionalmente l’11 febbraio 1994 e da allora, passando per periodi di maggiore o minore criticità, il problema non è mai stato risolto per cause direttamente riconducibili ad errori tecnico – amministrativi, ad interessi politici, industriali e malavitosi. Il dato sconcertante è che le Leggi in vigore, più che tutelare la salute dei cittadini, mirano a nascondere misfatti politici. Non è un caso, infatti, che in Provincia di Caserta non esiste un registro dei tumori. Non è un caso che per Legge viene prevista la militarizzazione del sito nel quale vengono sversati e tritovagliati quantitativi di rifiuti e si consente, sempre per Legge, che il Presidente della Regione Campania di concerto con il Presidente della Provincia di Caserta stabiliscano quantitativi di rifiuti napoletani da sversare nello STIR sammaritano, senza neanche comunicarlo previamente all’Ente ed al Primo Cittadino. Sempre per Legge, sarebbe il caso di stigmatizzare, il poco virtuoso Comune di Napoli, reo di non aver ancora avviato il servizio di raccolta differenziata, dovrebbe essere commissariato. Per converso, paradossalmente - per Legge - si commissaria il Comune di Cammigliano con un Sindaco che, in un qualsiasi altro Paese al mondo, avrebbe ricevuto una medaglia al valore per gli ottimi risultati raggiunti sul servizio di raccolta differenziata. Ciononostante l’Ente in questione veniva commissariato perché quel Primo Cittadino aveva il coraggio di denunciare che è un errore riconoscere sulla materia dei rifiuti la competenza della Provincia.
Viene introdotto nel nostro ordinamento il reato di abbandono di rifiuti pericolosi, ovvero ingombranti, prevedendo una pena di reclusioni fino a 5 anni, ma poi in deroga alle norme comunitarie – per Legge – il Governo autorizza lo smaltimento nelle nuove discariche anche dei rifiuti pericolosi contraddistinti dal codice CER.
E’ del tutto evidente che lo stato di emergenza rappresenta di per sé una situazione economicamente vantaggiosa non solo per la criminalità organizzata campana (che con la gestione illecita dei rifiuti raccoglie profitti anche maggiori che con il traffico di droga o le estorsioni), ma anche per vari settori dell’imprenditoria c.d. “legale” che entra direttamente nella gestione della crisi. Ciò determina il perpetrarsi di una situazione in cui di fronte a forti interessi economici più o meno criminali, stanno istituzioni politiche dimostratesi finora incapaci di contrastarli, sempre che (in passato) non li abbiano addirittura favoriti e (nel presente) non continuino a farlo!
Eppure esiste una stretta correlazione tra i problemi osservati sulla salute pubblica con la mancata gestione del ciclo dei rifiuti urbani, ma questo sembra quasi un dato trascurabile per chi ci governa. Per l’intera classe politica, infatti, è talmente trascurabile e di poco conto questa circostanza, che nessuno rende noti i risultati degli studi effettuati dopo l’anno 2002. Ma il diritto alla salute non è consacrato nella nostra Carta Costituzionale che è all’apice della gerarchia delle fonti?
A Terzigno la mobilitazione collettiva ha funzionato, ed allora perché non provarci anche noi? Magari questa volta ci ascoltano e le future generazioni ce ne saranno grate, ne siamo certe.
*gruppo consiliare Laica...mente
Esclusivo: intervista a Nicola Di Muro ( Dal blog di Ivan Mazzoletti 16/12/2008 )
Pubblicato da Ivan Mazzoletti
martedì 16 dicembre 2008
lunedì 29 novembre 2010
LE DOMANDE DEGLI ELETTORI
SILENZIO!!!!!
domenica 28 novembre 2010
Dal blog di Beppe Grillo : Gromo "Game Free Zone" - Intervista al sindaco Luigi Santos. Giudicianni non potrebbe mai fare una simile ordinanza visto che aveva in Giunta chi vive di Slot Machine e Bingo per non parlare del Biscazziere
Intervista a Luigi Santos, Sindaco di Gromo:
"Sono Santos Luigi Sindaco in un paese di Gromo, in alta Val Seriana, in Provincia di Bergamo, è un paesino piccolissimo, sono 1250 abitanti con due frazioni annesse.
Parliamo di slot machine e di macchinette, stiamo studiando un’ordinanza che possa vietare sul territorio comunale quello che è l’uso di queste macchinette, perché? La motivazione principe è nata dal fatto che ci siamo trovati famiglie che chiedevano sussistenza sociale tramite l’assistente sociale. Purtroppo cosa succede? Spesso e volentieri all’interno di queste famiglie ci sono persone che spendono al gioco delle macchinette qualcosa come 500/600 Euro al mese, allora ci siamo posti questo interrogativo: "Non è il caso di far fermare questo cane che si morde la coda?". Perché è vero che lo Stato prende dei soldi dalle macchinette, è anche vero che poi lo Stato deve dare dei sussidi sociali a persone che effettivamente ne hanno necessità. Tant’è vero che in Bergamo ci sono dei corsi tenuti dall’ASL., dal Sert, dal patronato San Vincenzo per recuperare veramente queste persone che soffrono di ludopatia. Tenete presente che in Italia ci sono qualcosa come 700 mila persone che soffrono di ludopatia e il 40% di loro, pertanto 280 mila persone, spendono più di 500 Euro al mese in queste macchinette, vuol dire veramente una finanziaria. Forse è il caso di mettere mano a queste cose, decidere veramente cosa si vuole fare, anche perché effettivamente le persone che giocano con queste macchinette sono persone più deboli o meglio, a me piace definirle meno attente: si fanno abbindolare dalla facile possibilità di portare a casa dei soldini, quando invece buttano dalla finestra tanti soldi e nessuno poi glieli rende. Parlando la settimana scorsa con un commerciante vicino al mio paese, questi mi raccontava l’esperienza di una persona che si è fermata presso la sua attività, dalle 15 fino alle 19 a giocare con questa macchinetta e lui ha stimato che possa avere buttato qualcosa come 600 Euro. La cosa è improponibile, ingiustificabile ed è il caso che di dire “Basta!” a questo sperpero di denaro. Oltretutto è uno sperpero di denaro che si ripercuote su tutte le casse e comunali, dei cittadini e dello Stato.
Signori, ricordiamoci che lo Stato non è il Sindaco o il palazzo comunale o i dipendenti comunali, ma lo Stato siamo tutti noi, lo sono io, l’intervistatore, sono tutti, pertanto tutti partecipiamo a questa cosa, forse è il caso di prendere il toro per le corna e dire “Basta, voltiamo pagina!”. Diciamo che i cittadini di Gromo hanno reagito con sensibilità a questa provocazione, nel senso che cominciano a chiederci cosa possono fare per evitare che persone meno attente giochino a queste infernali macchinette. Certo è difficile quando entra qualcuno in un’attività dire: "Tu giochi, tu non giochi". Non si potrà mai ad arrivare a questo, ecco perché si pensa di vietare l’uso di queste macchinette. So che qualcuno ha messo dei cartelli sopra le macchinette dove c’è scritto “Attenzione è un gioco, fate attenzione perché ci può essere sperpero di denaro”. Bella operazione, bella mossa, però ricordiamoci che abbiamo a che fare con delle persone meno attente; magari il cartello non lo leggono neanche. E’ come il fumatore incallito che il fatto che ci sia scritto sul pacchetto di sigarette che il fumo nuoce alla salute o provoca il cancro, non gliene può fregare di meno. Lui continua a fumare perché è convinto che gli faccia bene! In merito all’ordinanza, la si sta studiando con un ufficio legale che possa porre fine all'utilizzo delle macchinette sul Comune di Gromo, è un’ordinanza non di facile promulgazione anche perché si va a ledere parzialmente quella che è una legge dello Stato, però si pensa che tramite un’ordinanza di ordine pubblico, piuttosto che di salute, dedicata proprio alle persone meno attente si possa riuscire a evitare che nel Comune di Gromo queste macchinette siano utilizzate da tutti."
"Come siamo caduti in basso!" L'invito dell'avv. Lugnano al "mea culpa " ai sammaritani e soprattutto alla borghesia silente e dormiente
La lettera del prof . Massimo Capaccioli pubblicata su " Il Mattino" del 27/ 11/ 2010
È vergognoso lo stato di degrado in cui versano alcune strade di Santa Maria Capua Vetere, butterate da buche profonde e numerose di cui sembra non importi nulla a nessuno. Moltiplicate dalla pioggia, si materializzano all'improvviso, vere e proprie trappole che demoliscono copertoni e ammortizzatori delle auto e insidiano il traffico dei mezzi a due ruote: segno eclatante di una diffusa incuria per la cosa pubblica. Ho cercato di capire perché il Comune non sia intervenuto a fronteggiare l'emergenza con la consueta metodica del tampone di ghiaino e bitume caldo, ma non sono riuscito a trovare interlocutori ufficiali. Finalmente, grazie alla cortesia di un'amica, ho saputo che si attende l'espletamento delle gare per un radicale rifacimento del manto viario, attingendo ai famosi fondi europei. Vedremo! Ma intanto alcune strade sono diventate quasi impraticabili. In particolare quelle del nuovo dispositivo studiato dall'assessorato al Traffico per vanificare - ed è grottesco - il vantaggio di un ingresso diretto a Santa Maria dal nuovo casello autostradale. Io, che qui abito da poco, mi posso facilmente mettere nei panni di chi, non conoscendo la città di Spartaco, la sua millenaria storia, i suoi irripetibili monumenti, il fascino delle vie del centro e il garbo della gente, sebbene per nulla sollecitato a farci visita (manca qualunque forma di pubblicità), decida motu proprio di uscire al casello di Capua Antica per un incursione volontaristica. La gimcana progettata dal Comune, che le buche hanno trasformato in un percorso di guerra, lo distoglierà presto dal suo intento. Un male per tutti: per l'economia, un'altra occasione perduta per far uscire dal limbo della provincia questo bell'angolo del Paese. Considerazioni che paiono evidenti a tutti, io credo, ma non all'amministrazione comunale che non si perita di incaricare un operaio o un'impresa di rimuovere le buche, di riparare i piccoli danni (la cornice di marmo della rotatoria in piazza San Francesco è rotta da oltre un anno), di eliminare i pericoli e insieme curare il decoro della città.
Massimo Capaccioli ,Ordinario di Astrofisica università Federico II
La proloco "Antica Capua" sentitamente ringrazia il prof Capaccioli e ,purtroppo, anche l'amministrazione sammaritana per l'ennesima figura di m...che fa fare anche a noi sammaritani
Donato Di Rienzo
Presidente Pro-Loco Antica Capua
sabato 27 novembre 2010
L'ENNESIMA FIGURA DI............
Lettera al Il Mattino del 27/ 11/ 2010
Massimo Capaccioli* È vergognoso lo stato di degrado in cui versano alcune strade di Santa Maria Capua Vetere, butterate da buche profonde e numerose di cui sembra non importi nulla a nessuno. Moltiplicate dalla pioggia, si materializzano all'improvviso, vere e proprie trappole che demoliscono copertoni e ammortizzatori delle auto e insidiano il traffico dei mezzi a due ruote: segno eclatante di una diffusa incuria per la cosa pubblica. Ho cercato di capire perché il Comune non sia intervenuto a fronteggiare l'emergenza con la consueta metodica del tampone di ghiaino e bitume caldo, ma non sono riuscito a trovare interlocutori ufficiali. Finalmente, grazie alla cortesia di un'amica, ho saputo che si attende l'espletamento delle gare per un radicale rifacimento del manto viario, attingendo ai famosi fondi europei. Vedremo! Ma intanto alcune strade sono diventate quasi impraticabili. In particolare quelle del nuovo dispositivo studiato dall'assessorato al Traffico per vanificare - ed è grottesco - il vantaggio di un ingresso diretto a Santa Maria dal nuovo casello autostradale. Io, che qui abito da poco, mi posso facilmente mettere nei panni di chi, non conoscendo la città di Spartaco, la sua millenaria storia, i suoi irripetibili monumenti, il fascino delle vie del centro e il garbo della gente, sebbene per nulla sollecitato a farci visita (manca qualunque forma di pubblicità), decida motu proprio di uscire al casello di Capua Antica per un incursione volontaristica. La gimcana progettata dal Comune, che le buche hanno trasformato in un percorso di guerra, lo distoglierà presto dal suo intento. Un male per tutti: per l'economia, un'altra occasione perduta per far uscire dal limbo della provincia questo bell'angolo del Paese. Considerazioni che paiono evidenti a tutti, io credo, ma non all'amministrazione comunale che non si perita di incaricare un operaio o un'impresa di rimuovere le buche, di riparare i piccoli danni (la cornice di marmo della rotatoria in piazza San Francesco è rotta da oltre un anno), di eliminare i pericoli e insieme curare il decoro della città. *Ordinario di Astrofisica università Federico II
venerdì 26 novembre 2010
Una piacevole scoperta tra le rubriche di Interno 18 ; "All'ombra del Pino " /II
Nessuna assoluzione, colpevole di indifferenza
Una piacevole scoperta tra le rubriche di Interno 18 ; "All'ombra del Pino " /I
Negli anni '70 eravamo tutti un pò Saviano
Il ricordo, la rabbia, le stragi: il premio di ciò che siamo ora
“All’ombra del Pino”, perché vi dirò “cose” come se stessi sdraiato su un’amaca, sotto un albero, rilassato e con la mente in viaggio, in compagnia del mio adorato sigaro. In questo spazio cercherò di pensare a voce alta, di riflettere, attraversando i miei ricordi, quelli della mia generazione, e condividere tutto questo con voi. I ricordi sono importanti per tante ragioni, i ricordi possono servire a spiegare il perché di una sconfitta, le ragioni che stanno dietro ad un sogno che non è riuscito a diventare realtà. Il sogno di una nuova società, di un mondo senza guerre, senza shoah e genocidi, senza razzismo e pena di morte. Il ricordo di ciò che è stato non fa parte solo del tuo passato, è anche il presente, perché è il proemio di ciò che siamo ora. E ognuno di noi, con la sua storia, la sua memoria, fa la storia di tutti noi.
Mi sdraio sotto il Pino e inizio a ricordare... che negli anni ’70 eravamo tutti un po’ Saviano. Lui non era ancora nato, ma noi sì. Gridavamo la nostra rabbia, contro il governo, contro il potere, contro le stragi. E dopo 36 anni sappiamo che a Brescia la bomba è scoppiata da sola. Ma anche allora, dove tutto era in mano ai democristiani, dai giornali alle televisioni, non c’è mai stato un Fede che potesse permettersi di dire che i “Saviano” gli hanno scassato la minghia, e che sì è vero, è scortato, ma che anche lui lo è. Sento Fede, sento i cittadini di Casal di Principe che insultano Saviano in tutti modi. Ascolto Maroni, ministro degli Interni, che lo invita a ripetere guardandolo negli occhi, che la Lega Nord è in combutta con la ‘ndrangheta, così come fece l’avvocato di Sandokan. Il paradosso di uno scrittore che dice la verità e un ministro che se la prende con lui. Ma poi leggo (e sento) che tanti giovani la pensano allo stesso modo di Fede, di Maroni, e allora non capisco: quindi i giovani come i camorristi? Non può essere. Ma poi penso anche che nove milioni di telespettatori lo hanno seguito Saviano alla tv, e se hanno scelto di ascoltarlo, certo non ritengono che quel ragazzo, timido, impacciato, senza alcuna cognizione dei tempi televisivi, fosse lì per infangare il Sud.
Come me avranno riflettuto sul fatto che quel giovane uomo è più semplicemente uno che ha avuto il coraggio di decidere di segnare per sempre la sua vita, di metterla in gioco in nome della verità; che lui fosse lì anche per dirci che è possibile, che non è necessario essere “eroi” per avere coraggio. Si può, si deve parlare di camorra e di mafia, di rifiuti tossici, di chi ci avvelena la vita, e farne nomi e cognomi. Perché non è mai troppo. Perchè se la camorra vuole farlo tacere, allora bisogna che parli. Perché “non si può asciugare l'acqua con l'acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco, quindi non si può combattere il male con il male; nel momento in cui ognuno di noi non fa il male, sta facendo arretrare loro e sta forse sognando una Italia diversa”.
Perché, come dice Benigni, ai bambini si raccontano favole sui draghi perché così imparano che si possono sconfiggere. E “i soldi che ha in banca”, “si è arricchito vestendosi da eroe”. Ma che se ne fa? Come li spende? Non può avere un amico, una ragazza, non può fare una passeggiata tra le strade del suo paese, non può avere una casa. Ma Bonolis? E Fiorello? E i parlamentari? E i presidenti delle province? E i direttori generali? Tutti pagati da noi, eppure per loro lo sdegno non sale così tanto, la bocca non storce più di tanto a nessuno. Letame che galleggia, ma non lo spaliamo, lo spostiamo di lato e ci passiamo in mezzo. Oppure: “tanti magistrati rischiano da sempre la propria vita per combattere le mafie, e non c’è bisogno di questo finto eroe”. Ma che c’entra? Lasciamo tutto in mano ai magistrati, magari lasciandoli soli, per doverli poi piangere quando ce li ammazzano? Se ognuno di noi, nel suo piccolo, grande spazio pubblico, gridasse il suo NO al male, voi pensate che la mafia ne sarebbe felice? O forse si sentirebbe sempre più accerchiata, isolata?
Poi arrestano Iovine e tutti a farsi belli, il governo della lotta alla mafia, il governo dei fatti non delle parole. Arrestato dalla polizia grazie alle intercettazioni telefoniche, quelle che il governo ha...condannato a morte per renderle inefficaci con la scusa che intaccherebbero la nostra privacy. Sì, la nostra...semmai quella di Iovine e compagnia bella. Ecco le cose che non capisco.
Come non capisco perché qui, nella nostra città, ci portano quattrocento tonnellate di rifiuti al giorno dalla provincia di Napoli, e tutto nel più assoluto silenzio. Ma poi Interno 18 scopre tutto e i ”governanti” all’improvviso si risvegliano dal loro torpore. Ma intanto si continua a sversare. E intanto i casi di cancro aumentano. Ai polmoni, al pancreas, al fegato. Barricate (ma non da noi, perché qui “siamo un po’ più addormentati che altrove” come dice la mia amica Novella), barricate per rifiuti che se non trattati “forse” sono nocivi, mentre quelli tossici sono già sotto i nostri piedi, nell’acqua che beviamo, nella mozzarella e nella lattuga che mangiamo.
E noi chi critichiamo? Ovviamente Saviano, che di questo ne dice e ne scrive. Dagli addosso all’untore! Dagli addosso a lui che ne parla, che solleva il coperchio di questa nera pentola in cui bolle una brodaglia e ce ne fa sentire più forte il nauseabondo odore. Dagli addosso a lui perché ci fa sentire la puzza, non ai cuochi che quell’intruglio ce l’hanno cucinato e col quale schifosissimaquotidianamente avvelenano noi, i nostri figli, i nostri nipoti. Ci uccidono poco alla volta, ma senza spargimenti di sangue, quasi senza farcene accorgere, e quindi forse è per questo che i “cuochi”si possono perdonare. Invece Saviano no, lui che di questo orrore ce ne racconta, no! Proprio non capisco.
Ma la storia si ripete. Sempre. Fecero così con Falcone, calunniandolo, arrivando persino a dire che la bomba in spiaggia l’avesse fatta mettere lui. Ma poi salta in aria a Capaci e tutti a piangere l’eroe. Non permettiamo che a Roberto Saviano facciano lo stesso. Diventiamo noi la sua scorta virtuale. Difendiamo il suo diritto di parola. E lasciamo che la parte di Saviano che è dentro di noi venga fuori. Per farlo sentire meno solo. Facciamo in maniera che non diventi anche lui un eroe. Mi calo il cappello sugli occhi e mi addormento.
L'UGL di S. Maria C.V. vi informa delle sue molteplici iniziative
SPORTELLO DIFESA DEL CITTADINO
Emergenze ! Emergenze e ancora emergenze!!!!!!
La prossima mossa , già in atto , riguarda il cimitero e la sua cementificazione ad opera di Campochiaro e della Ditta Mastrominico .
Caino e Abele
Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"
Dioscuro...
Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)
Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!
Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!
Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!
Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?
Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!
Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!
Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!
Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!
Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!
Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!
Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!
Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!
Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!
Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!
Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!
Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!
C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal
Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....
Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.
Intelligenti Pauca
CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA
“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.
QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.
CITAZIONE DEL GIORNO
cavalli
BIAGIO MARIA DI MURO
RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.
BIAGIO MARIA DI MURO
BIAGIO DI MURO
TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE
BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.
SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73
E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.
HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.
E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.
E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.
HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.
BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.
PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.
DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.
DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.
CAF
SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:
1. MODELLO ISEE
2. MODELLO ISEEU
3. BONUS E RIDUZIONE CANONE
4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA
5. MODELLO RED
6. MODELLO 730
7. MODELLO 740
8. MODELLO ICI
9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE
10. ASSEGNI DI MATERNITA’
11. MODELLO UNICO
12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS
13. SOCIAL CARD
14. SUCCESSIONI
15. TRASMISSIONE TELEMATICA
16. CONTRATTI DI AFFITTO
17. MODELLO EAS
SERVIZI PROFESSIONALI:
1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE
2) CONSULENZA FINANZIARIA
3) CONSULENZA AZIENDALE
4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
5) PRATICHE CATASTALI
6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO
SERVIZIO PATRONATO:
1. INVALIDITA’ CIVILE
2. ACCOMPAGNAMENTO
3. PENSIONI INPS – INPDAP
4. INFORTUNI SUL LAVORO
5. DISOCCUPAZIONE
6. RECUPERO CONTRIBUTI
7. MEDICINA LEGALE
8. LAVORO
9. FAMIGLIA
10. COLF E BADANTI
11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI
12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE
13. IMMIGRAZIONE
STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI
LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"
IMPORTO FINANZIAMENTO
SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE
LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP
IMPORTO FINANZIAMENTO
IACP
lavori pubblici
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO
IMPORTO FINANZIATO:
euro 150.000,00
piazza San Pietro
lavori pubblici
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP
IMPORTO INTERVENTO:
euro 1.502.373,12
IACP
lavori pubblici
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :
euro 512.000
iacp
arco adriano
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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO
RICHIESTA FINANZIAMENTO
Euro 2.470.698,58
arco adriano
villetta l.sturzo
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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO
RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:
euro 127.000,00
villetta l. sturzo
asilo nido
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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107
TOTALE DEL FINANZIAMENTO:
euro 699.438,18