Articolo tratto da www.interno18.it
Nell'assoluto silenzio 18 comuni sversano allo Stir di Santa Maria Capua Vetere. All'interno tutti i dettagli di una strategia architettata per aggirare l'ostacolo Maruzzella
Provincia, Regione e Comune di Santa Maria Capua Vetere: unica filiera a danno della comunità sammaritana. A discapito di quanto sostenuto dall'assessore provinciale all'Ambiente Arena in un'intervista rilasciata alla nostra redazione e che di seguito vi riproponiamo:
La nostra testata giornalistica, con tanto di documenti alla mano (allegati a questo articolo), ha scoperto le famose tre ordinanze regionali che autorizzano lo sversamento dei rifiuti da Napoli nell'impianto Stir di Santa Maria Capua Vetre. Tre ordinanze di cui nessuno (a livello istituzionale) pare fosse a conoscenza, almeno fin quando Interno18 non ha deciso di svelare l'arcano. Sono diciotto i Comuni napoletani autorizzati dal dottor Raimondo Santacroce (Responsabile Area Generale di Coordinamento, Programmazione e Gestione Rifiuti) a sversare nell'ex Cdr. Nei tre dispositivi, dato ancor più grave, si legge che il conferimento ha inizio in data 26/10/2010 (per 15 Comuni) e dal 01/11/2010 (per 3 Comuni) ma in nessun caso è indicato il termine del conferimento: "...e fino a nuova disposizione, conferiscono presso lo STIR di Santa Maria Capua Vetere i quantitativi di rifiuti urbani (CER 20.03.01), di seguito indicati".
Nella fattispecie i Comuni indicati sono:
- Anacapri
- Barano d'Ischia
- Capri
- Casamicciola
- Forio d'Ischia
- Ischia
- Lacco Ameno
- Procida
- Serra Fontana
- Afragola
- Quarto
- Melito
- Piana di Sorrento
- Massa Lubrense
- Sant'Agnello
- Sorrento
- Vico Equense
- Meta di Sorrento
Ironia della sorte, due delle tre ordinanze, hanno avuto efficacia il 26 ottobre, giorno in cui era previsto il termine del precedente dispositivo di Caldoro che indicava il sito di Maruzzella (San Tammaro) come quello destinato a ricevere i rifiuti napoletani per far fronte all'emergenza di Terzigno. Altra coincidenza è il quantitativo: 400 tonnellate al giorno, le stesse indicate sempre dalla famosa ordinanza che ha generato la protesta istituzionale a Maruzzella. In pratica mentre a Maruzzella il presidente della Provincia Zinzi e i vari sindaci del casertano partecipavano alla protesta 'mediatica', qualcuno nella stanza dei bottoni stava studiando il modo per aggirare l'ostacolo facendo confluire, in assoluto silenzio, l'immondizia di Napoli a Santa Maria Capua Vetere.
Le domande che ci facciamo sono tante, alcune le giriamo alla classe politica locale:
E' possibile che il Comune di Santa Maria Capua Vetere fosse all'oscuro di questa ordinanza?
Se invece ne era consapevole, perchè non ha provveduto a fornirne comunicazione seria e dettagliata?
Perchè il Comune di San Tammaro (governato da un sindaco del Partito democratico) è riuscito a difendere il proprio territorio dai rifiuti napoletani?
Perchè il Comune di Santa Maria Capua Vetere, qualora fosse a conoscenza dell'ordinanza, (oggi governato dal Pdl) ha lasciato campo aperto ad uno sversamento incontrollato (in quanto non è indicato un termine)?
In allegato trovate le ordinanze in questione che, in ogni caso, sono materialmente consultabili presso la nostra sede in via Palmiro Togliatti 68, Santa Maria Capua Vetere.
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