La lettera del prof. Massimo Capaccioli Ordinario di Astrofisica all’università Federico ll pubblicata dal “Il Mattino”di sabato 27 novembre dice, né più né meno, quello che noi del “Popolo Sammaritano” andiamo ripetendo da tre anni, ma essendo fuori dal “coro” le nostre osservazioni sono sempre state ritenute argomenti d’opposizione politica. Mi corre l’obbligo di ringraziare il prof. Massimo Cacciopoli a nome della maggioranza dei cittadini sammaritani per l’aiuto che sta portando a quanti non si riconoscono in quest’amministrazione.
Donato Di Rienzo
Presidente Pro-Loco Antica Capua
Lettera al Il Mattino del 27/ 11/ 2010
Massimo Capaccioli* È vergognoso lo stato di degrado in cui versano alcune strade di Santa Maria Capua Vetere, butterate da buche profonde e numerose di cui sembra non importi nulla a nessuno. Moltiplicate dalla pioggia, si materializzano all'improvviso, vere e proprie trappole che demoliscono copertoni e ammortizzatori delle auto e insidiano il traffico dei mezzi a due ruote: segno eclatante di una diffusa incuria per la cosa pubblica. Ho cercato di capire perché il Comune non sia intervenuto a fronteggiare l'emergenza con la consueta metodica del tampone di ghiaino e bitume caldo, ma non sono riuscito a trovare interlocutori ufficiali. Finalmente, grazie alla cortesia di un'amica, ho saputo che si attende l'espletamento delle gare per un radicale rifacimento del manto viario, attingendo ai famosi fondi europei. Vedremo! Ma intanto alcune strade sono diventate quasi impraticabili. In particolare quelle del nuovo dispositivo studiato dall'assessorato al Traffico per vanificare - ed è grottesco - il vantaggio di un ingresso diretto a Santa Maria dal nuovo casello autostradale. Io, che qui abito da poco, mi posso facilmente mettere nei panni di chi, non conoscendo la città di Spartaco, la sua millenaria storia, i suoi irripetibili monumenti, il fascino delle vie del centro e il garbo della gente, sebbene per nulla sollecitato a farci visita (manca qualunque forma di pubblicità), decida motu proprio di uscire al casello di Capua Antica per un incursione volontaristica. La gimcana progettata dal Comune, che le buche hanno trasformato in un percorso di guerra, lo distoglierà presto dal suo intento. Un male per tutti: per l'economia, un'altra occasione perduta per far uscire dal limbo della provincia questo bell'angolo del Paese. Considerazioni che paiono evidenti a tutti, io credo, ma non all'amministrazione comunale che non si perita di incaricare un operaio o un'impresa di rimuovere le buche, di riparare i piccoli danni (la cornice di marmo della rotatoria in piazza San Francesco è rotta da oltre un anno), di eliminare i pericoli e insieme curare il decoro della città. *Ordinario di Astrofisica università Federico II
L’ACCORAT0 INTERVENTO DELL’AVV. PIER FRANCESCO LUGNANO
"Come siamo caduti in basso!"
Ho provato una sensazione, come cittadino sammaritano, di mortificazione e di dolore nel leggere la civile lettera pubblicata sul Mattino di oggi, del prof Massimo Capaccioli, ordinario di astrofisica dell’università Federico secondo di Napoli. Inanzitutto perché vi ho letto la delusione di chi, autorevole esponente della cultura, astrofisico di fama internazionale, ha scelto di venire a vivere nella nostra città, penso in fuga da quella metropoli non governata e forse, ingovernabile di Napoli, dai suoi problemi che sono, ormai, piu di di
una megalopoli mediorientale o africana che di una città europea.
Evidentemente il prof Capaccioli pensava di trovare in Santa Maria una cittadina degna della sua storia e della sua tradizione. E ho pensato anche come fosse utile la provocazione di uno straniero per una città, per i suoi abitanti, io tra questi, che si sono abituati a una condizione di abbandono e a una deriva di assuefazione e a un persistente e quasi inesorabile declino.
Allora le parole accorate del prof Capaccioli possono essere utili, al di là delle beghe dio bassa cucina e delle polemiche e dei comportamenti da angiporti della politica, a farci tutti riflettere, come sammaritani che non basta la lamentazione sterile, il chiacchiericcio indistinto, il cadere nel pettegolezzo da bar. E arrivato il momento che i cittadini di buona volontà, al di la degli schieramenti, e che una borghesia sempre piu silente e ripegata su se stessa, abbandonino il letargo per assumersi la responsabilità di un impegno civile consapevole e diretto. Il prof cCapaccioli ci ha parlato delle strade gruviera e dell abbandono totale dei beni culturali della nostra città. Ma si potrebbe parlare paradossale vicenda del tribunale, dell’ospedale che perde reparti importantissimi come ginecologica, pediatria, il rischio declassamento unità coronarica, eccellenza del nostro nosocomio, di un parco urbano per cui sono stati spesi tanti soldi, di cui nessuno parla piu e che, mi pare, sia ridotto a una mini discrica. Spesso c’è bisogno dello sguardo attento di chi vive da poco in una comunità per farci vedere quello che è sotto gli occhi di tutti. L’abitudine al peggio è una legge di gravità che spinge tutto verso il basso.
Pierfrancesco Lugnano
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