Il 25/2/2010 con una mozione presentata dal consigliere Gaetano Rauso e appoggiata da buona parte dell’opposizione si è , cercato di bloccare il tentativo, operato con una proposta di delibera di giunta , di usare leggi giuste nate per scopi sociali, per costruire benefici mirati ad una minoranza che trarrebbe indebiti arricchimenti ai danni dei cittadini e del territorio gia troppo devastato da una cementificazione selvaggia.
La vittoria riportata in Consiglio ci sembra però una “vittoria di Pirro” : certo sono stati stralciati dalla delibera presentata da Giudicianni i terreni agricoli , che secondo alcune indiscrezioni apparterrebbero in gran parte a consiglieri comunali o a loro amici e parenti. In realtà le aree agricole sono assolutamente escluse dal cd. “Piano casa” dalle aree in cui è possibile attuarlo alla pari delle aree A ,cioè il centro storico.
…………..Anche se non sarebbe affatto strano che a S. Maria C.V. riescano a far apparire possibile attuarlo anche nelle zone A, dove in base al Siad sono possibili strutture commerciali di vendita medie grandi ( fino ai 1.500mq) non ci sorprenderebbe se venisse rilasciata una concessione ai sensi del piano Casa in centro storico : già immaginiamo come verrebbe giustificato: si scriverebbe che poiché in zona A si possono fare attività commerciali, che null’altro sono se non “attività produttive”, allora sarebbe assimilabile alla zona D ( industriale) dove il piano casa può essere applicato !!!!!!!!!!!!!!!!!
Non sono state, sembrerebbe, stralciate le aree dell’Ex Tabacchificio e quella dell’Ex Italtel …..Questa è una sconfitta e nuovamente i consiglieri comunali hanno tradito le promesse fatte in campagna elettorale e hanno smentito loro stessi che due anni fa votarono all’unanimità una delibera di indirizzo che evitasse di trasformare le nostre più importanti aree industriali in aree per attuare speculazioni affaristiche….. E si sa i tradimenti costano ……la coscienza va pur tacitata in qualche modo e gli affaristi del settore sanno bene come tacitare le coscienze di amministratori e politici!!!!!!
Poco importa se la realtà sammaritana, oggi manifesta l’evidente inutilità di realizzare nuovi alloggi: ci sono sul mercato migliaia di vani invenduti.
La tanto criticata legge sul Piano casa dei paletti però li pone, e non sembra che le aree industriali prescelte da Giudicianni abbiano le caratteristiche richieste. L’art. 7 della legge può essere applicata solo ad aree industriali dismesse da oltre tre anni , a noi non sembra affatto che l’area dell’ex Tabacchificio possa essere considerata tale , infatti l’UTC l’ha considerata a tutti gli effetti area commerciale e ha pochi mesi fa rilasciato una concessione che permetteva la demolizione dei capannoni industriali e la costruzione di 9 medie grandi strutture di vendita.
Vorremmo capire! Ora quindi quell’area è di nuovo industriale e non più commerciale? Se così è, allora la concessione rilasciata dall’UTC sarebbe illegittima e qualcuno ci dovrebbe spiegare perché nonostante gli avvertimenti sull’illegalità di quel permesso Giudicianni e compagni hanno fatto di tutto per poterla rilasciare ( defenestrazione di Schettino, dimissioni di Biagio Di Muro e revoca di una delibera di Giunta che non ne avrebbe permesso il rilascio, grazie anche e soprattutto al parere del suocere dell’attuale candidato alla Provincia al Collegio n.1di S. Maria C.V. ..ma su questo ritorneremo e spiegheremo nuovamente la vicenda)
L’unica vera vittoria è stata quella relativa all’inclusione dell’area di “Campo Sorbo” che potrebbe, finalmente essere riqualificata adeguatamente e sanata
Ma è evidente che l'Amministrazione non potesse pensare di poter utilizzare questa normativa adeguandola alle peculiari esigenze della nostra città , a loro non interessa affatto sanare il disagio abitativo di "ghetti" come il campo Sorbo i cui residenti , da trent’anni attendono che ci si accorga di loro. Anzi pare che qualcuno si sia accorto che vi sia qualche " lotto" ancora inedificato e sembra che sia stata avanzata la proposta a qualche proprietario delle aree inedificate di costruirvi dei condomini ( o meglio "alveari")
Non ci sembra sufficiente l’aver bloccato l’evidente tentativo di alcuni consiglieri comunali di inserire i loro terreni agricoli in questo piano, ma tale loro azione andrebbe urlata e denunciata alle autorità ed alla città.
Non possiamo permetterci di non perseguire l’obiettivo di impedire la cementificazione delle aree industriali che, ribadiamo, devono essere usate per attrarre aziende manifatturiere che producano ricchezze e non centri commerciali o nuovi enormi alveari per la popolazione del napoletano .
Abbiamo bisogno di creare lavoro.
Abbiamo bisogno di combattere fortemente le infiltrazioni camorristiche che si sono inserite nel territorio approfittando degli spazi lasciati loro dalla politica.
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