prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

domenica 17 febbraio 2019

                  Scoppia Tangentopoli


lunedì 17 febbraio 1992 (27 anni fa)  

Scoppia Tangentopoli«Che ci fosse la corruzione in Italia si è sempre saputo, la classe dominante promanava questo puzzo di fogna che tutti sentivano, il famoso "turarsi il naso"». La lucida analisi di Indro Montanelli sullo "scandalo delle tangenti"sottolinea come la caduta del Muro di Berlino e la fine dell'incubo "comunista", abbiano creato i presupposti per mettere sotto processo un intero sistema politico ed economico, segnando uno spartiacque nella storia della Repubblica Italiana.

Alle 17 di lunedì 17 febbraio davanti al Pio Albergo Trivulzio (ente pubblico milanese che ospita una casa di riposo per anziani) un'autocivetta dei carabinieri attende il momento giusto per far scattare l'operazione. Dentro la vettura c'è anche il giovane sostituto procuratore della Repubblica Antonio Di Pietro, che sta indagando su un giro di tangenti nella sanità meneghina. Di concerto con il magistrato, l'imprenditore Luca Magni entra nell'edificio per consegnare una "mazzetta" da 7 milioni di lire all'ingegnere Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio ed esponente del partito socialista.

Intascati i soldi, Chiesa viene tratto in arresto per concussione e messo sotto interrogatorio. È l'episodio chiave che scatena una bufera giudiziaria nello scenario politico nazionale e nel mondo dell'imprenditoria e dell'alta finanza. L'inchiesta, denominata Mani pulite, è condotta da un pool di magistrati, guidati dal procuratore capo Francesco Saverio Borrelli, tra i quali oltre a Di Pietro figurano Gherardo Colombo e Ilda Boccassini.

Il quadro politico di quel periodo vede l'approssimarsi delle elezioni politiche (fissate per il 5 aprile), in vista delle quali si profila un'alleanza tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista Italiano, quest'ultimo atteso dai festeggiamenti per il centenario della nascita. La notizia dell'arresto di Chiesa in questo contesto è destabilizzante e mette sulla graticola politici di tutte le forze parlamentari.

Le rivelazioni dell'ex presidente del Trivulzio fanno emergere un quadro più fosco di quello che i giudici si aspettavano e fanno scattare le manette per otto imprenditori coinvolti negli appalti della sanità lombarda. In primavera arrivano i primi avvisi di garanzia per politici e personaggi istituzionali, travolti da un fiume in piena che mina alle fondamenta i principali partiti italiani: dal PSI alla DC, passando per il Partito Democratico della Sinistra (ex PCI).

Non passa giorno che giornali e tg non aprano con un bollettino aggiornato di indagati e arrestati, tra i quali compaiono semplici impiegati pubblici accanto ad alti funzionari dello Stato, noti imprenditori ed esponenti dell'alta finanza. Il terremoto è in atto e sul banco degli imputati ci sono soprattutto i partiti, accusati di finanziarsi illecitamente attraverso mazzette milionarie versate da imprenditori amici.

In questo clima rovente si va al voto e i cittadini indignati dalle vicende di "Mani pulite" fanno sentire la propria protesta, penalizzando i grandi partiti e premiando forze emergenti come la Lega di Umberto Bossi. Nel frattempo, una prima significativa ammissione sul ricorso al finanziamento illecito arriva alla Camera dal segretario del PSI Bettino Craxi che, rivolto agli altri colleghi, parla di una diffusa consuetudine «all'uso di risorse aggiuntive in forma irregolare o illegale».

Nel prosieguo dell'inchiesta si manifesta un aspetto di notevole drammaticità: in tanti tra le persone coinvolte preferiscono togliersi la vita, altri non reggono alla vergogna del carcere e muoiono di crepacuore. Le indagini a fine anno arrivano a toccare i vertici della classe dirigente, su tutti Craxi che, dopo quattro avvisi di garanzia per reati di corruzione, ricettazione e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, è costretto a dimettersi dal PSI, dopo averlo guidato per quasi 17 anni.

La sua parabola di uomo delle istituzioni va incontro a un graduale declino fino alla latitanza ad Hammamet (Tunisia), da dove non farà più rientro in Italia. Insieme a lui spariscono dalla ribalta politica numerosi personaggi di rilievo mentre alcuni, come Giulio Andreotti, ne escono fortemente ridimensionati; medesima sorte tocca a grandi partiti come la DC, il PSI, il PSDI e il PLI che, dopo aver scritto un pezzo importante di storia italiana, tramontano definitivamente.

Ciò fa di Tangentopoli una cesura epocale che segna l'inizio di una Seconda Repubblica. Oltre alle 1.300 sentenze tra condanne e patteggiamenti, l'inchiesta produce forti conseguenze su più versanti, in primis su quello giudiziario con l'abolizione dell'immunità parlamentare, mediante la modifica dell'art. 68 della Costituzione.

Sul piano politico si affacciano nuove personalità, destinate ad occupare la scena nei decenni successivi, tra cui: l'imprenditore Silvio Berlusconi che fonda il movimento di centrodestra Forza Italia, vincendo le elezioni del '94; l'ex magistrato Antonio Di Pietro che, smessa la toga, accetta nel '96 l'incarico di Ministro dei Lavori Pubblici nel governo Prodi e due anni dopo fonda il partito Italia dei Valori.

Per quanto la vicenda di Tangentopoli continui a dividere analisti e addetti ai lavori, è indubbio che quella stagione abbia contribuito a svelare meccanismi tutt'altro che limpidi nella gestione della cosa pubblica. Qualcuno come l'economista Mario Deaglio ha provato a calcolare i danni ingenerati dal sistema delle tangenti: ai cittadini sono costate 10.000 miliardi di lire annui; il debito pubblico è schizzato fra 150.000 e 250.000 miliardi di lire; cui si aggiungono gli interessi sul debito tra 15.000 e 25.000 miliardi.



Santa Maria Capua Vetere, lì 17 Febbraio 2019



Portavoce la Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

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Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

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BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE