prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

mercoledì 18 novembre 2015

Il nucleare e le verita' non detta

Intervista a Umberto Minopoli, Presidente AIN - Associazione Italiana Nucleare, sul delicato tema dell'accettabilità sociale dei rifiuti radioattivi.

COME SI LEGGE NELL’ULTIMO RAPPORTO AIE SUI COSTI DI GENERAZIONE ELETTRICA DELLE DIVERSE TECNOLOGIE, LA TECNOLOGIA NUCLEARE RISULTA ESSERE LA PIÙ ECONOMICA.

CIÒ DETTO, COME LA METTIAMO CON CHI PUNTA IL DITO CONTRO I COSIDDETTI COSTI “NASCOSTI” DEI RIFIUTI RADIOATTIVI?

Il costo dello smaltimento dei rifiuti nucleari è una problematica di cui sovente si esagera la portata, per lo più perché non si conosce bene il meccanismo che sottende alla produzione di energia elettrica da nucleare.

Occorre infatti precisare che il costo dello smaltimento dei rifiuti nucleari, per convenzione internazionale, viene già contabilizzato nei costi di generazione dell’energia (LCOE) durante la vita attiva delle centrali.

Ogni produttore di energia nucleare, in pratica, accantona annualmente, durante l’operatività della centrale, una percentuale sui ricavi che va a costituire una sorta di fondo che copre i costi del decommissioning della centrale e dei rifiuti prodotti durante la vita della stessa.

Altro discorso è invece quello relativo allo stoccaggio definitivo delle scorie nucleari. I costi relativi alla realizzazione e gestione di un deposito nucleare che raccolga questi rifiuti, pesano infatti, nel nostro Paese, sui bilanci dello stato.

Ma si tratta infatti di strutture in cui tutti i produttori (sia quelli di energia, quanto chi opera in campo medicale o industriale), conferiscono i propri rifiuti sulla base di tariffe di conferimento. Queste ultime vanno a ripagare il costo per la gestione delle scorie prodotte. Ma ovviamente, in Italia, avendo deciso di chiudere prematuramente le centrali nucleari, non si genera più il fondo di accantonamento, come invece avviene in tutti gli altri Paesi dove le centrali nucleari sono ancora operative. 

COME CAMBIERÀ LA BOLLETTA DEGLI ITALIANI UNA VOLTA REALIZZATO IL DEPOSITO NAZIONALE PER LA SISTEMAZIONE DEFINITIVA E LO STOCCAGGIO DI QUESTI RIFIUTI?

Quando si parla di peso degli oneri del nucleare nella bolletta elettrica (componente A2) credo innanzitutto che sia corretto ristabilire i termini di riferimento.

Questo onere c’è, ma è bene tener presente di che cosa si sta parlando in termini quantitativi.

Su un totale infatti di 13 miliardi di oneri che oggi appesantiscono la nostra bolletta elettrica, i cosiddetti oneri di sistema, cioè quelli che non fanno riferimento al costo puro dell’energia elettrica, la componente A2, ovvero ciò che gli italiani pagano per la sistemazione definitiva del lascito nucleare, pesa per 167 milioni.

Teniamo presente che la componente A3, quella che serve a pagare gli incentivi per l’energia rinnovabile, pesa per circa 12 miliardi, quasi il 90% sul costo complessivo degli oneri di sistema.

Con la realizzazione del deposito nazionale e lo smantellamento definitivo delle nostre centrali, la componente A2 si andrà sempre più a ridurre, ma continuerà comunque, seppur in maniera circoscritta, a pesare sui bilanci dello stato.

Con la decisione di chiudere le nostre centrali nucleari, lo stato si è infatti assunto l’onere della liquidazione del lascito nucleare sobbarcandosi per l’appunto i costi del decommisioning, i costi della costruzione del deposito ed, in parte, della gestione dello stesso una volta che saranno concluse le operazioni di smantellamento definitivo. Non bisogna infatti dimenticare che se da un lato termineranno i conferimenti di rifiuti derivanti dalle centrali nucleari dismesse, dall’altro continueranno ad essere stoccati nel deposito i rifiuti provenienti da altre attività - medicali, sanitarie e industriali - che continueranno, trattandosi di attività private, a pagare per conferire i propri rifiuti.

In generale si può dunque asserire che questo porterà ad una ristrutturazione dei costi in cui l’eredità nucleare peserà sempre meno sulle casse dello stato e dei contribuenti.

FERMO RESTANDO CHE NON VI SIANO DUBBI SULL’UTILITÀ DEL DEPOSITO NAZIONALE E SULLA NECESSITÀ DI TROVARE PER LE NOSTRE SCORIE NUCLEARI UNA COLLOCAZIONE SOSTENIBILE DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE ED ECONOMICO, SU QUALI LEVE OCCORRE ED OCCORRERA’ AGIRE PER AGEVOLARE L’ACCETTABILITÀ SOCIALE ED IL CONSENSO DI UN PROGETTO COSÌ “MALVISTO” DALL’OPINIONE PUBBLICA?

Per la realizzazione di tutte le grandi infrastrutture ed investimenti che comportano interrogativi e obiezioni da parte dell’opinione pubblica, il problema dell’accettabilità sociale credo vada affrontato stabilendo una procedura adeguata di confronto e rapporto con le popolazioni.

Ritengo si debba avere un sistema regolato di dibattiti e confronti con l’opinione pubblica, a tutti i livelli, in cui presentare i termini esatti della situazione, allontanandosi quindi da quella che è stata l’esperienza italiana fino ad oggi.

Se pensiamo ad esempio ai vari referendum sul nucleare, o a problemi che riguardano le grandi infrastrutture di trasporti, o altri sistemi di generazione di energia, spicca l’esigenza di uscire da un confronto puramente emotivo ed ideologico fra opposte posizioni, per realizzare invece, in maniera strutturata, un confronto regolato in cui ai cittadini possano essere fornite tutte le informazioni fondamentali.

In primis, in questa circostanza, va ben specificato che un deposito non è naturalmente una centrale attiva. Mentre in una centrale attiva la radioattività si genera durante l’operatività, in un deposito giungono rifiuti che sono stati già condizionati, trattati e stoccati sotto varie barriere di sicurezza e non hanno dunque il benché minimo impatto sull’ambiente esterno.

Secondo, occorre tener presente che depositi di questo tipo se ne realizzano correntemente in Europa, dove se ne contano quasi un centinaio, dislocati in quasi tutti i paesi europei, e dove non è mai sorta la benché minima preoccupazione, ne tanto meno si sono verificati incidenti.

Terzo, parliamo di un’infrastruttura che avrà ricadute positive dal punto di vista tecnologico e di riqualificazione del territorio.

Se si riuscirà dunque a garantire un confronto informato con le popolazioni le obiezioni sul deposito potranno essere efficacemente spiegate.

Infine, si richiede una certa responsabilità ai nostri politici.

Si è infatti voluto interrompere l’esperienza dell’energia nucleare, così facendo si sono creati siti in cui si va naturalmente accumulando un lascito di rifiuti radioattivi, molti derivanti anche dallo smantellamento delle centrali, che il nostro Paese dovrà affrontare prima del tempo previsto, ovvero prima di quanto sarebbe accaduto se le centrali fossero rimaste operative.

A questi rifiuti ovviamente occorrerà una sistemazione definitiva che dovrà avvenire per l’appunto in un unico deposito nazionale dotato delle congrue caratteristiche, altrimenti ci ritroveremo rifiuti radioattivi distribuiti in 10-11 depositi, senza contare anche i depositi temporanei nei quali finiscono i rifiuti prodotti dalle attività ospedaliere, medicali e industriali: con essi arriveremmo a quasi un centinaio di depositi distribuiti a macchia sul territorio nazionale.

Molto meglio dunque raccogliere tutto questo materiale in un unico sito predisposto specificamente per stoccare materiali di questa natura, non trova?

Si chiede dunque responsabilità ai politici affinché non siano quegli stessi politici, che per ragioni demagogiche hanno sostenuto la necessità di mettere fine all’esperienza nucleare, a intervenire sul territorio per contestare la necessità di fare un deposito.

Umberto Minopoli
Presidente AIN - Associazione Italiana Nucleare

Intervista a cura di Jennifer Gorla
Orizzontenergia.it

Nessun commento:

Posta un commento

Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

CAF

SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

1. MODELLO ISEE

2. MODELLO ISEEU

3. BONUS E RIDUZIONE CANONE

4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA

5. MODELLO RED

6. MODELLO 730

7. MODELLO 740

8. MODELLO ICI

9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE

10. ASSEGNI DI MATERNITA’

11. MODELLO UNICO

12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS

13. SOCIAL CARD

14. SUCCESSIONI

15. TRASMISSIONE TELEMATICA

16. CONTRATTI DI AFFITTO

17. MODELLO EAS



SERVIZI PROFESSIONALI:

1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE

2) CONSULENZA FINANZIARIA

3) CONSULENZA AZIENDALE

4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

5) PRATICHE CATASTALI

6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO



SERVIZIO PATRONATO:

1. INVALIDITA’ CIVILE

2. ACCOMPAGNAMENTO

3. PENSIONI INPS – INPDAP

4. INFORTUNI SUL LAVORO

5. DISOCCUPAZIONE

6. RECUPERO CONTRIBUTI

7. MEDICINA LEGALE

8. LAVORO

9. FAMIGLIA

10. COLF E BADANTI

11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI

12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE

13. IMMIGRAZIONE

STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI




ascolta la riscossa della città

CANZONE DI ANTOINE: QUALUNQUE COSA FAI TI TIRANO LE PIETRE.....

FINALMENTE!!

FINALMENTE!!
Clicca sull' immagine

Studio Legale

LAVORI PUBBLICI

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"

IMPORTO FINANZIAMENTO

euro 2.330.ooo,oo

SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

LAVORI PUBBLICI

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

IMPORTO FINANZIAMENTO

EURO 700.000,00

IACP

IACP

lavori pubblici

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO

IMPORTO FINANZIATO:

euro 150.000,00

piazza San Pietro

piazza San Pietro

lavori pubblici

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

IMPORTO INTERVENTO:

euro 1.502.373,12

IACP

IACP

lavori pubblici

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :

euro 512.000

iacp

iacp

arco adriano

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

Euro 2.470.698,58

arco adriano

arco adriano

villetta l.sturzo

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO

RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:

euro 127.000,00

villetta l. sturzo

villetta l. sturzo

asilo nido

PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI

PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

asilo nido

PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE