In un sistema democratico come il nostro, nel quale l'interesse privato è il motore di un presunto interesse collettivo, è bene ricordare che la politica nasce come la più alta forma di carità, quella nella quale meglio si incarna l'etica del dono completo di sé per il raggiungimento del bene comune.
In questi ultimi giorni, sempre più prorompente, sta venendo fuori l’esigenza di moralizzare
Berlusconi, dopo le indagini che hanno svelato un livello di corruzione, presunta, in tanti livelli istituzionali, ha posto l’accento sulla necessità di un radicale cambiamento e dell’esclusione dalla classe politica del suo partito di personaggi coinvolti in scandali. Sulla scorta della spinta di Fini e della Lega, il cui vessillifero è il Ministro Maroni, ha convenuto che si ponga rimedio ai tanti errori commessi negli anni in cui ha costruito un partito solo desideroso di conquistare il potere, mettendo da parte le gravi realtà locali, in special modo quelle del Sud dell’Italia.
La distanza dalle realtà locali e le false sirene che gli hanno cantato menzognere realtà, lo hanno indotto a portare ai vertici del P.d.L. personaggi che non possono incarnare lo spirito sano che deve muovere chi deve amministrare in modo conforme ai dettami del Buon Governo.
Ma questa azione deve scaturire dalla creazione di un partito collegato sinergicamente al Popolo, che ne interpreti le esigenze e che esprima amministratori onesti ed in grado di essere degni rappresentanti delle Sue istanze.
Non è possibile che, dopo la vittoria, alle elezioni Regionali e Provinciali, ci si possa permettere di imbarcare personaggi che hanno dichiarato di voler aderire al P.d.L. solo perché devono poter continuare a campare. Quegli stessi personaggi che hanno determinato il disastro economico, morale, sociale e culturale della nostra città, con il pericolo di dover abbandonare il Potere, stanno cercando di infiltrarsi nei partiti del centro destra con la speranza di rimanere a galla per un altro po’ di tempo e chiudere quegli affari che ancora non hanno potuto portare a compimento e per i quali si sono indebitati fino al collo (almeno con le promesse che non possono disattendere).
Non possiamo permettere che si infiltrino, tra chi ha in animo il rilancio della Città, coloro i quali ne hanno determinato la rovina. Non si può tollerare che sia taccia per colpevole accondiscendenza o per mantenersi nelle grazie di chi detiene il Potere e che potrà elargire qualche favore. Dobbiamo impedire di perdere l’occasione di liberarci di chi predilige il tornaconto personale all’interesse comune, anche a costo di rimanere soli a combattere.
« Mai l'uomo è così attivo come quando non fa nulla, mai meno solo di quando è in compagnia di se stesso »
Gaetano Rauso.
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