Lunedì 4 febbraio
ESCI, SPIRITO IMPURO, DA QUEST'UOMO
S. Gilberto
Prima lettura Eb
11,3240
Fratelli, che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo se
volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di
Samuele e dei profeti; per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la
giustizia, ottennero ciò che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni,
spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero
vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di
stranieri. Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi,
furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta,
per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono insulti e
flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, tagliati in due,
furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra,
bisognosi, tribolati, maltrattati
— di loro il mondo non era degno! —, vaganti per i deserti, sui monti, tra le
caverne e le spelonche della terra. Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa
della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva
predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di
noi.
IL VANGELO
Salmo 30: Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che
sperate nel Signore.
Dal Vangelo secondo Marco 5, I-20
In quel tempo Gesù e i suoi discepoli giunsero all'altra
riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri
gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la
sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con
catene, perché più volte era stato legato con oppi e catene, ma aveva spezzato
le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente,
notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce,
disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti ,.Congiuro, in nome
di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito i epuro, da
quest'uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione -
gli rispose - perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché
non li cacciasse fuori dal paese. C'era là, sul monte, una numerosa mandria di
porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo
in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono
nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa
duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la
notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse
accaduto. Giunsero da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di
mente, luì che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che
avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto
dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di
poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va' nella tua casa,
dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha
avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello
che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
IL COMMENTO SPIRITUALE
Sembra paradossale, ma non Io è: ad accorgersi, a
sussultare, quando Gesù passa e annuncia il messaggio di salvezza, sono
soprattutto quelli a lui più lontani, prigionieri del vizio o increduli per
definizione.
La prontezza con cui l'indemoniato riconosce Gesù è già
segno che la speranza cristiana alimenta la storia di tutti gli uomini, e non
esiste condizione così disgraziata da impedire di volgere lo sguardo a lui,
per redimere la propria storia. Questo Vangelo, dunque, è anche un monito per
coloro che credono di non dover implorare la salvezza cristiana, magari perché
vivono nella presunzione di una vita ordinata, non sconvolta da chissà quali
sofferenze o peccati. Invece, il potere trasformante della Parola del Vangelo
arriva ovunque, smuove i più pesanti macigni dello spirito, ma ha bisogno
dell'appiglio che l'anima timorosa offre alla sua azione, per fare della nostra
piccola e imperfetta vita il capolavoro che Dio ha pensato da sempre.
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