prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

venerdì 7 ottobre 2011

A BARLETTA IL VIAGGIO PER L’INFERNO COSTA 4 EURO ALL’ORA.

Le hanno trovate abbracciate le quattro donne morte Lunedì sera nel crollo della palazzina causato dall’ennesima speculazione edilizia (bisognava costruire due appartamenti in più di quanto consentito). Lavoravano senza contratto di lavoro per dieci ore al giorno ( forse per pagare il mutuo alle Banche) insieme ad altre superstiti, in un edificio pieno di crepe, uno scantinato mal illuminato, mal aerato, senza uscite di sicurezza percependo una retribuzione ( si fa per dire) di quattro euro all’ora. Di laboratori del genere ce ne sono decine solo a Barletta , migliaia nel Mezzogiorno e decine di migliaia al Centro e a Nord. Ne è piena tutta l’Italia , lo era prima della crisi e lo è ancora di più adesso che la crisi morde tutti e dovunque. Non tutti hanno sulla testa mura che si sgretolano. Però le condizioni di lavoro crudeli, il lavoro nero e le paghe da miseria sono uguali per centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici e costituiscono l’esperienza quotidiana, la schiavitù. Le vittime sapevano e tacevano per paura di perdere quel poco di sussistenza che ricevevano.( liberamente tratto da un articolo del giornale “la Repubblica” del 05/10/11° firma di Luciano Gallina).
A morire sono ancora una volta, nelle catastrofi naturali, negli “incidenti sul lavoro”, come nelle guerre, i senza nome,  le «vite di uomini infami»: esistenze in sé prive di significato dal punto di vista della società ufficiale
Sarà celebrata, quindi, un’altra messa solenne con l’intervento di alte cariche dello Stato e della politica tutta. Ascolteremo , ancora una volta, parole sdegnate del Presidente della Repubblica, ed altre ancor più banali di commemorazione che suoneranno come una beffa, salvo , poi, essere informati  di  ulteriori indagini, a carico del proprietario dell’impresa che si concluderà con l’ennesima “insufficienza di prove” e/o degli Ispettori dell’ASL, ( ricordate quella eseguita a S.Maria C.V.?) o ancora del Direttore dei lavori che ha omesso di controllare la conformità del nuovo palazzo in costruzione.
Il trionfo della retorica , in cui la politica è maestra, prenderà verosimilmente il sopravvento sulle pagine dei giornali, delle TV e di certa informazione prezzolata che si sviluppa via etere.
Tanti  intellettuali ( il termine sta ormai trasformandosi in metafora di “coniglio”) ci faranno qualche lezione , al riguardo, ponendosi un po’ più avanti degli altri e un po’ più al lato per poter rappresentare la verità muta di tutti,  dimenticando, però, colpevolmente, di “prendere posizione” , di lottare contro la faccia assassina del potere.
Il Sindaco PD di Barletta non trova niente di meglio da fare che invitare a non “criminalizzare chi in un momento come questo viola la legge assicurando, però, lavoro”
Allorché gli interessi dei costruttori, della finanza, delle imprese, divengono preponderanti gerarchicamente rispetto a quelli dei cittadini , dei risparmiatori, dei consumatori ,sorge il problema di giustificarli agli occhi di tutti. E’ allora che la politica  sostituisce alla  realtà dei fatti (contingenza)  la coerenza logica delle sue teorie . Non ha più bisogno dei fatti né di alcuna informazione perché si trasforma in una disciplina autosufficiente, in possesso, cioè, di una teoria dalla quale espellere tutti i dati che non vi si adattano. Fa appello all’arroganza della mente che rende superflua la realtà e con essa le singolarità che la popolano, in nome di un’idea, di un interesse.
            La notizia delle morti di Barletta è soffocata sui quotidiani nazionali ( anche quelli cosiddetti illuminati, vere e proprie fogne) dall’accusa di corruzione e utilizzo della prostituzione da parte del Presidente del Consiglio contro il quale “scandalizzati” si invoca la legalità. C’è poco spazio per indignarsi  per i morti sul lavoro.
In un paese dove si passa da un’emergenza all’altra non si parla di quella più grave dei morti sul lavoro che sono quasi il doppio della Francia e il 30% in più rispetto a Germania e Spagna. Cifre che dovrebbero far arrossire la nostra classe dirigente a proposito di sicurezza invocata , invece, solamente contro la presenza dei migranti.
Tutto il mondo politico è impegnato sul terreno della riforma della Giustizia , ma le critiche al Berlusconismo si limitano a mettere in evidenza l’incostituzionalità delle Leggi ad personam.
Proponiamola davvero cari giudici e forze  del centro sinistra la riforma della giustizia a cominciare dalla tutela del lavoro.
Quando muore un operaio su un cantiere imponiamo l’inversione dell’onere della prova. Dovrà essere l’imprenditore a dover dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee alla sicurezza e non la famiglia del morto a dover provare la colpevolezza del datore di lavoro. Cominciamo, cioè a considerare l’imprenditore “colpevole” fino a prova in contrario e smettiamola con questa solfa di Ruby che ha stancato tutti e non ci porta da nessuna parte. Se proprio vogliamo condannare la prostituzione facciamolo in ogni suo aspetto a partire da quella intellettuale per finire a quella dei “ coraggiosi capitani d’impresa”.
RESTIAMO UMANI

Gerardo D’Amore

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Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP

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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP

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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO

RICHIESTA FINANZIAMENTO

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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE