Come amministratori della pagina pubblica di FaceBook
nutrito gruppo di cittadini ai quali preme solo il benessere della propria
città, e dei propri pargoli, ci siamo recati nella villa comunale per verificare
quanto stesse accadendo.
Quello che si è presentato ai nostri increduli occhi, è stato a dir poco
raccapricciante:
cumuli d’immondizia mischiati alle ossa dei Garibaldini sacrificatisi per renderci
liberi, ragazzini che giocavano a pallone continuando a deturpare il marmo delle poche
teste di leone rimaste incolumi, graffiti di “pene d'amore” su ogni dove,
biciclette che sfrecciavano a destra e a manca, i paletti che dovrebbero
indicare il divieto a salire sul monumento sradicati dal suolo e ormai pericolosi,
segnali e divieti completamente assenti e come se non bastasse un altro gruppo
di baby/Attila si entusiasmava allo scoppio dei petardi che orgogliosi,
introducevano all'interno delle bocche d’areazione della cripta, senza
protezione alcuna, contenenti le ossa di giovani della loro stessa età che
invece di calciare un pallone, imbracciavano un fucile...
Alla vista di questo terribile scempio, insieme con un gruppo di cittadini,
non abbiamo potuto esimerci dal nostro dovere e abbiamo chiesto l'intervento
della Polizia Municipale, che ha risposto prontamente e, celermente, si è
portata sul posto, costatando ciò che stava accadendo e accertandosi
dell'effettivo degrado in cui versa il caro “a pochi” monumento..
Una situazione di degrado difficile da accettare da parte di molti
cittadini che reclamano onore al monumento, lasciato ormai per troppo tempo
alla mercé di Vandali non dissimili da quelli di Genserico.
Auspichiamo, a questo punto, che il monumento sia recintato, com'era un
tempo, e che le bocche di areazione siano rivestite da opportune reti
protettive, perché solo adottando questi provvedimenti possiamo tutelare il
nostro monumento contro orde di ragazzini/barbari che rasentano l’inciviltà.
Genitori, insegnanti, a voi l’arduo compito di educare i ragazzi a un
maggior senso civico anche attraverso l’insegnamento della storia trimillenaria
della nostra città!
Il monumento è di tutti e va salvaguardato!
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