prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

martedì 28 dicembre 2010

Che ne sarà del Tribunale ? Dalle cucine ai capannoni industriali ?

Il primo segnale, da parte di quest’Amministrazione,  che qualcosa bollisse in pentola è stato un bando che apparve sul sito del Comune di S. Maria C. V. che aveva ad oggetto : “Avviso pubblico per locare unità immobiliari per destinarle a sedi di Uffici Pubblici “ (Tribunale Penale) con scadenza  15/12/2008 ore 12:00
Ancora non vi era alcun allarme relativo alla “presunta” instabilità strutturale dell’edificio ,inaugurato nel 1987 , che ospita attualmente il Tribunale Penale . Ancora non vi era sentore di un procedimento di sfratto del Tribunale Civile dalle palazzine condominiali dei Cosentino .  E già il sindaco , da bravo  mediatore immobiliare , portava in giro per la città il procuratore Lembo a visitare gli edifici in costruzione  ( quasi tutti affetti da qualche vizio procedurale sotto il profilo amministrativo e urbanistico) per allocarvi , la P.G. , almeno questo, ufficialmente,  era il motivo che spingeva all’epoca Giudicianni e compagni  a trasformarsi, senza alcuna fatica, in sensali .
Secondo qualcuno , quel bando , che non ebbe più seguito , venne pubblicato per calmare le ire del Procuratore capo Lembo , spazientito delle varie proposte rivelatesi puntualmente irrealizzabili,  come  quella relativa alla Caserma Pica . Vicenda , questa , cui si dovrebbe interessare , forse , la Corte dei Conti , visto che l’Ente ha speso oltre 600.000,00 euro per spostare l’archivio dell’aereonautica , custodito nella caserma Pica ,al fine di  liberarla e dare il via alla sua ristrutturazione per allocarvi gli uffici giudiziari , e ciò , nonostante molti , tra i quali anche noi e soprattutto Gaetano Rauso, li avvertissero quotidianamente dell’irrealizzabilità in quel sito del loro progetto a causa della presenza nel sottosuolo dei resti di un antichissimo Teatro Romano : il progetto , infatti è stato poi bloccato dalla Sovrintendenza ai beni culturali, essendo l’aria soggetta a vincolo .
Nel frattempo, iniziano le verifiche sulla stabilità del Tribunale penale  e senza sapere ancora gli esiti , già vengono lanciati avvertimenti dal Procuratore capo e dal Presidente del Tribunale Della Selva all’Amministrazione perché provveda a trovare una soluzione, in caso contrario Il Tribunale potrebbe lasciare la città e trovare una più “sicura” allocazione altrove . Continua, quindi , il giro delle proprietà immobiliari dei palazzinari, per cercare quella che potrebbe essere gradita alla Procura e alla Presidenza del Tribunale. Tra i tanti edifici ,presi in considerazione e poi scartati, vi sarebbe  stata una costruzione in zona F (di un consigliere comunale dell’attuale maggioranza ed ex pseudo -minoranza) , Il palazzo di Via Nassjria,  anch’esso costruito su standard ( destinati  per convenzione a parcheggio e altro, tanto che, dalla licenza  non risultano pagati gli oneri di urbanizzazione  ) , altra proposta  avanzata l’ “Alveare “ di Tartarone e poi dulcis in fundo il costruendo edificio di via Olanda della  Stu ( società mista pubblico- privata , che per il 51% è di proprietà comunale e per il restante 49% di Tartarone- Catone )
Della STU abbiamo ampiamente parlato , si voleva allocare il Tribunale  lì dove è stata data la concessione per un centro commerciale, in una zona F ,su terreni espropriati dal comune per il piano di edilizia economica e popolare e , graziosamente, concessi dal Comune stesso   alla Società di Trasformazione urbana  ad un prezzo irrisorio, grazie al giochetto  dei diversi certificati di destinazione urbanistica rilasciati a seconda della convenienza del momento e alle rate novantannovennali . Se non fosse naufragata questa ipotesi il comune si sarebbe trovato a pagare milioni per affittare un edificio sorto su un terreno che in pratica ha regalato alla STU, terreno  che l’Ente ha invece pagato a prezzo di mercato quando lo ha espropriato per l’attuazione del Piano di insediamento economico e popolare , al quale è stato sottratto senza alcuna variante  del piano stesso .
Intanto il Comune, non si capisce perché ,inizia a non pagare ai Cosentino i canoni di locazione dei condomini dove è attualmente allocato il Tribunale Civile in Via Sant’Agata riuscendo a far accadere l’inverosimile : Il Tribunale di S. Maria C.V.  emette un’ordinanza di sfratto per morosità ,ordinando il rilascio dei locali al proprietario , liberi da persone e cose,   auto – sfrattandosi  . La vicenda , pur apparendo una barzelletta, assume un aspetto fosco in quanto  concorre a determinare lo” stato di emergenza”  che rende dubbia  la permanenza dell’Istituzione bicentenaria del  Tribunale a S. Maria C.V.
Il Ministero pone la parola fine ai progetti faraonici, (nuove costruzioni e cittadella giudiziaria),  reclamizzati dall’Amministrazione, chiarendo  che saranno stanziate solo  le somme per ristrutturare la Ex Caserma Mario Fiore , attuale sede  del Giudice di Pace e della Sezione della Sorveglianza , che dovranno essere spostati,  secondo il Sindaco nei capannoni dell’Ex Italtel , struttura industriale , ( un gran salto di qualità da un condominio ad un capannone industriale !!! , se c’è una cosa di cui non difettano i nostri amministratori è la fantasia e la mancanza di buon senso )
Intanto , continuano le riunioni delle “ Commissioni di manutenzione del Tribunale “ dove vengono ancora  vagliate proposte inerenti la locazione di edifici privati in costruzione o in ristrutturazione .
Voci di corridoio , ultimamente , raccontano di ulteriori visite ad altri edifici privati , in particolare un edificio in via di ristrutturazione e sopraelevazione  sito in una zona dove non sarebbe permesso superare un determinato limite di altezza ………. ma come abbiamo potuto constatare più volte “ Da noi, tutto  si può”! 
Intanto ,mentre una parte della città dorme o fa finta di dormire , c’è chi , alla pari di noi , non si rassegna a vedere che la città venga defraudata di tutto ciò che ha , e quindi si chiede e continua a chiedere a quest’Amministrazione perché mai si ostini a cercare edifici privati quando il nostro Comune ha un ingente patrimonio immobiliare .
Ci si chiede perché mai non ci si adoperi per riprendere possesso del Palazzo Melzi , dato gratuitamente , in concessione novantanovennale all’Università , che,  però,  ha trasferito tutte le sue attività didattico -scientifiche  presso l’Aulario  ( sul quale, pure, vi sarebbe da dire qualcosa , ma rimandiamo l’approfondimento  ad altro momento  )
In base alla convenzione di concessione dell’edificio all’Università , all’ art. 5  è stabilito che il Palazzo Melzi deve ritornare al Comune nel caso in cui questo non sia più utilizzato per lo svolgimento delle attività didattico- scientifiche che vi si svolgevano al momento della stipula della convenzione stessa. Nessuno , però , nonostante l’evidente danno erariale che ne consegue all’Ente , vuole far valere quella clausola che rende decaduta la Convenzione che cedeva gratuitamente l’edificio all’Università.  La proposta di riportare gli uffici giudiziari nella loro sede originaria , il Palazzo Melzi , viene scartata da tutti : dall’Amministrazione,  ma anche dalle Istituzioni giudiziarie , che sembrano molto interessate alle varie proposte di strutture private, che imporrebbero un esborso di denaro per le casse comunali ( seppur, poi,  rimborsate dal Ministero) ma non sembrano affatto interessate da soluzioni che , al contrario, permetterebbero un grande risparmio con conseguente utilizzazione delle somme sottratte ai canoni locatizi da pagare ai privati per  sopperire a ben altre carenze degli uffici stessi .
Come si nomina il Palazzo Melzi  si solleva un coro di “NO”  : nessuno vuole dare fastidio ai vertici della facoltà di Giurisprudenza  e non si riesce a capirne il motivo . Non si riesce a capire perché , invece di interessarsi delle sorti dei  cancellieri, degli operatori del diritto, di tutti coloro che frequentano  quotidianamente le strutture giudiziarie, ci  si interessi invece di non urtare la suscettibilità dei  cd. “Baroni “.
Forse dovremmo cominciare a leggere i nomi dei professori a contratto e degli assistenti delle varie facoltà per comprendere l’arcano?
Tralasciando per il momento Palazzo Melzi , non possiamo evitare di elencare una serie di edifici comunali che potrebbero ospitare , senza allontanare dal centro Storico , gli uffici giudiziari :
 l’Istituto Cappabianca , totalmente ristrutturato  , che sembra però inutilizzabile perché destinato al Conservatorio e cioè a circa  30  alunni di una sezione distaccata del Conservatorio,  anche se non si riesce a sapere  quale sia il vero  numero delle  attuali iscrizioni; 
La vecchia  Casa Comunale , anch’essa ristrutturata in toto, dove però il Sindaco , che sembra convinto di avere lunga vita politica,  vuole trasferire il suo ufficio e predisporre stanze per i assessori e i consiglieri, in modo da poter evitare di incapparre , anche incidentalmente , in un cittadino che chiede di parlare con lui.  L’Istituto Santa Teresa, che attualmente giace abbandonato, ma sul quale ha però messo gli occhi  l’Università che lo vuole per trasformarlo in un ostello per gli studenti .
Vi sarebbe, ancora,  l’EX Mulino Buffolano , dove attualmente sono stati trasferiti gli uffici dei servizi sociali , sfrattati da un’altra struttura comunale , (costruita con i soldi del terremoto per dotare il nuovo rione  di tutti  i servizi  di cui era dotato il centro della città )  per poter dare altri locali al Fest  .
Queste sono solo una parte degli edifici subito utilizzabili e di proprietà del Comune che potrebbero essere utilizzati, oltre la Ex Caserma Mario Fiori, per allocarvi gli uffici giudiziari .
Ma ancora , sempre nel centro storico, vi è un altro edificio  che il Comune avrebbe potuto facilmente rilevare un paio di anni or sono , e cioè l’Istituto dei Carissimi, che ha gravi problemi di sopravvivenza e che potrebbe facilmente ospitare , per la sua  capienza anche come parcheggio interno ,  le diverse strutture giudiziarie .
Insomma di  soluzioni ve ne sarebbero molte e anche facilmente attuabili ma a noi sembra che si faccia finta di non vederle,  e,  ci si domanda,  a questo punto,  se non ci sia una vera e propria volontà , dietro l’incapacità dell’amministrazione, di prestare il fianco a ben altri disegni e a ben altre volontà . E di certo , le ultime affermazioni di Giudicianni  in merito ai “corretti rapporti “,che avrebbe instaurato solo grazie alla nuova maggioranza , con le altre autorità amministrative, a partire dalla Procura della Repubblica , ci rendono , oltremodo, guardinghi e sospettosi .

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Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

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