prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

venerdì 25 febbraio 2011

Caro amico ti scrivo/ "A questo punto: Di Muro salvi la città!"- E una mia considerazione finale








Caro Tudisco, seguo sempre più con maggiore interesse il suo blog, che offre in tempi reali non solo lo sviluppo delle dinamiche politiche della città, ma anche spaccati interessanti di ciò che si agita a livello di iniziative socio-culturali della coscienza e della società civile.


Apprezzo, anche se non sempre li condivido ( ma in democrazia la diversità di pensiero, se vissuta con onestà cerebrale è solo “crescita” ), i suoi commenti ed i suoi pareri, come quelli di altri frequentatori delle sue pagine elettroniche. L’ultima lettura, riandando anche indietro a scavare nei suoi archivi, mi ha posto delle domande che ho ritenuto di dover “esternare”.
E’ vero : il centro-sinistra ha le sue gravi responsabilità nell’aver fatto da supporto alla “sconsiderata” e quasi “burlesca” compagine Giudicianni e, all’occhio politico, ancora più “ingenuo” e macroscopico appare l’errore di essersi fatto licenziare da Giudicianni e Campochiaro e di non aver provveduto ad assumerne le distanze già tempo prima. Questa “gaffe” , però, può essere più materia per palati fini o per tavoli politici seri e veri, come ne mancano da tempo nella nostra città.
Essa, comunque, non significa che un partito che sbaglia ( e vale per tutti ! ) non abbia titolo o il diritto a ricostruire un percorso politico serio dedicandosi alle possibili soluzioni delle diverse emergenze per concorrere con gli altri possibili gruppi alle soluzioni delle stesse. Se in politica, infatti, vigesse il principio della “non riparazione “, prima o poi tutti dovrebbero andare a casa , anche i cittadini che non abbiano eventualmente saputo conferire con saggezza il proprio voto, affidandolo in mani “dissipatrici” e per niente capaci.
Credo che, oggi, tutti dovremmo un po’ smetterla di predicare “ morale “ e “insegnamenti” ( non escludo me stesso ! ) e, nell’interesse della città, dovremmo puntare alla concretezza, ad individuare, cioè, non “il libro dei sogni” ma quello delle cose fattibili e realizzabili perché con gradualità ( nessuno ha la bacchetta di mago Merlino) si possa riprendere un discorso di rinascita e di riavvicinamento dei livelli e dei ruoli che alla città competono.
Non creda, per quello che esporrò appena di seguito, che io sia un nostalgico o un sentimentalista , ma riguardando alla Santa Maria degli anni 80 non posso non sottolineare che le sue sorti erano innanzi tutto nelle mani dei sammaritani, gente , cioè, che poteva anche avere visioni diverse di una serie di problematiche ma si ritrovava nell’affetto e nel rispetto del gonfalone di origine. E questo lo aveva ben capito il segretario cittadino ( N. Di Muro) dell’allora partito di maggioranza, che era ben attento ad esprimere “risorse sammaritane” ai diversi livelli.
In verità, anche gli altri Partiti esprimevano personalità di rilievo. Oggi leggo di “potentati” di altre città attraverso o, ancor peggio, con i quali trovare gli accordi per eleggere il “nostro” Sindaco .
Mi chiedo con immediatezza : se solo per poco una futura decisione ( e lo abbiamo già vissuto nel passato a livello ospedaliero ) dovesse vedere contrapposti gli interessi di una delle città di appartenenza anagrafica e politica di uno dei “diversi potenti” , quel Sindaco, legato a quel carro ....quali garanzie offrirebbe a noi sammaritani?
Non dimentichiamo come il sindaco Iodice svendette alla Capua dell’on. Villani, potente del suo Partito, l’Ospedale DEA di 2° livello e le ripercussioni negative che vi sono state per il “ Melorio”, salvato a stento e comunque depauperato. Questa mia riflessione, che dovrebbe essere il fondamento di una nuova era politica per la città rivendicando la titolarità e la responsabilità di guida e di governo ai “sammaritani”, non è sentimentalismo ma riappropiazione di una coscienza cittadina, che sappia tutelare le esigenze della nostra comunità e, nel contempo, anche indurre i sammaritani, che in politica contano, a ricercare quelle utili convergenze che, se appaiono impossibili sul piano “personale”, possono essere “praticabili” ed “utili “ sul piano politico.
E vorrei, alla luce della storia recente della politica cittadina, rivolgermi direttamente ad un uomo che ha fatto tanto per questa città e che oggi può ancora fare molto. Parlo, caro Tudisco, senza alcuna necessità di perifrasi, di quel Nicola Di Muro che, anche con altri, ha sempre saputo difendere, da buon e vero cittadino di Santa Maria Capua Vetere, gl’interessi di quest’ultima, mai abiurando rispetto agli stessi per la sua carriera politica , dimostrando sul campo di avere acume, capacità e professionalità politiche da vendere.
Non a caso è utile ricordare che il Di Muro ha salito e disceso chilometri di scale di Enti Superiori , cioè, di Ministeri, Regione, Provincia e Istituto Autonomo Case Popolari etc. etc., perché a Santa Maria Capua Vetere , sua e nostra città, fossero garantiti sostegni politici e risorse finanziarie che le assicurassero sviluppo e crescita con i ritorni ben intuibili in favore del benessere degli stessi cittadini.
E potrei in tal senso citare, a memoria di cittadino che ha vissuto la città, tantissimi episodi in cui Nicola Di Muro ha dimostrato , piacendo o non piacendo, di tutelare gl’interessi di Santa Maria Capua Vetere, di amarla e di amarne i cittadini .
A lui, dunque, attraverso queste pagine – sempre che mi sia data ospitalità – mi sento di dire pubblicamente che, se riesce ancora ad avere un peso determinante nell’elezione del Sindaco della città, in un momento , quale è certamente l’oggi, in cui la delicatezza della condizione politica generale rende ancora più difficile, ai livelli cittadini, ricostruire e risanare, non deve assolutamente consentire che la scelta dell’uomo che dovrà guidare la città possa essere determinata, condizionata o concordata con i “potenti” di altre città.
Di Muro ha , a mio sommesso avviso, tutta la possibilità di realizzare il progetto di rilancio della città che parte dal principio fondamentale “ Santa Maria ai sammaritani “ !
Ha tutta la possibilità, cioè, di sostenere un Sindaco “suo” e sammaritano “doc”, che dia queste garanzie!
Questo percorso può anche prevedere la necessità, in una eventuale seconda tornata elettorale, di “gesti umili” ma “nobili” rispetto ad alleanze – se necessarie - “ coerenti” e “chiare” , mettendo da parte “personalismi”, ovvero “ incompatibilità quasi caratteriali” che anche se legittime sarebbero futili e di nessun conto innanzi al bene della città, cioè di tutti noi.
La politica non è alleanza di persone ma convergenza e concorrenza d’idee e di progetti !


Al suo acume politico e alla sua grande esperienza, al suo voler bene alla città affido questa esortazione.




Libero Liberato






Caro Libero Liberato,


non condivido appieno la parte iniziale del suo intervento. Quella cioè, in cui lei- pur riconoscendo i gravi errori di valutazione politica del centrosinistra sammaritano sembra quasi voler eccedere in indulgenza nei confronti dello schieramento in questione. Non che io non condivida il fatto che ad ogni partito debba essere concesso il diritto-dovere di intraprendere un percorso politico differente da quello effettuato in precedenza: per carità, tutti possono sbagliare. Il problema, anzi i problemi, sono di altra natura. In primis, la coalizione progressista è incorsa in errori pacchiani nonostante le reprimenda che le sono state rivolte da una miriade di associazioni e da tanti simpatizzanti d'aria. Chi- come il sottoscritto- ha seguito l'evolversi dell'era Giudicianni non può non rimarcare come il centrosinistra ha preferito tacere- nella migliore delle ipotesi- allorquando Giudicianni & soci dismettevano pezzi interi della storia cittadina con una disinvoltura che rasenteva l'incoscienza vera e propria. Quell'amministrazione, di fatto, era distinta e distante dalla città e dai suoi interessi reali. E la città stessa ha rischiato di oltrepassare il punto di non ritorno. E a fronte di tutto ciò, nè il Pd nè le altre compagini del centrosinistra hanno inteso muovere un dito, forse perchè in altre faccende affaccendate.
In secondo luogo, un partito che voglia intraprendere un percorso politico differente, avrebbe dovuto avvertire una duplice esigenza. Da un lato, chiedere scusa a una opinione pubblica giustamente inviperita. E dall'altro canto, procedere a un ricambio fondamentale della propria classe dirigente. Ebbene, nel caso in questione non sono riuscito a scorgere questi due elementi. Anzi, ho avuto l'impressione che qualcuno di questi signori addirittura avvesse l'ardire di pavoneggiarsi per aver spedito il commercialista/ferroviere a casa. Ma- come recita un quadretto di ceramica appeso alle pareti del salone da barbiere che frequento- "'ccà nisciune 'e fesse!"
La saluto con stima e viva cordialità
Mario Tudisco

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Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

1. MODELLO ISEE

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3. BONUS E RIDUZIONE CANONE

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5. MODELLO RED

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10. ASSEGNI DI MATERNITA’

11. MODELLO UNICO

12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS

13. SOCIAL CARD

14. SUCCESSIONI

15. TRASMISSIONE TELEMATICA

16. CONTRATTI DI AFFITTO

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RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"

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SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP

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RICHIESTA FINANZIAMENTO

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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

asilo nido

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE