I cittadini di S. Maria C.V., finalmente, possono gloriarsi di avere dopo anni ottenuto la possibilità di beneficiare di un loro diritto : avere le strade libere dall’immondizia. Arterie pulite e nettate da solerti netturbini, per la verità, ad oggi rimangono un sogno, però, si deve rilevare che con l’inizio della raccolta differenziata qualche beneficio, il sammaritano utente della strada, è riuscito ad ottenerlo. Non ci sono più i cassonetti stracarichi di rifiuti, i cittadini dei paesi limitrofi non vengono più a scaricare le loro schifezze in città, i cani non fanno la guerra tra di loro per accaparrarsi buste dell’immondizia tracimanti dai contenitori. La puzza, strano a dirsi, però, è rimasta! All’inizio della raccolta dell’immondizia porta a porta, chi continuava, come me a sentirla, dava la colpa alla sua abitudine al tanfo e pensava che era solo una questione di condizionamento psicologico. L’immondizia non c’era più, ma continuavamo a sentirne il tanfo! Solerti camionisti portavano in giro durante ogni ora del giorno e della notte i loro giganteschi, ma vuoti, raccoglitori di immondizia motorizzati, esperti cooperatori ecologici ad ogni angolo di strada ‘sfumacchiavano’ le loro sigarette non avendo strade da ramazzare … eppure molti di noi continuavano a sentire la puzza. Strano davvero , però, questo fenomeno che ha causato a tantissimi cittadini sammaritani affannose sofferenze olfattive. Li vedi di mattina presto aprire le finestre delle loro camere da letto, inspirare l’aria a bocca aperta … e subito dopo affannarsi in un susseguirsi di starnuti e ‘sputacchie’ spontanee, la sera camminare, stupiti, col naso al’insù come se stesse nevicando a 18 gradi all’ombra e subito dopo portarsi le mani alla bocca per nascondere la loro ingiusta reazione al nauseabondo odore che percepiscono. Proprio durante una di queste tante osservazioni, però, ha capito quello che stava veramente accadendo. E’ bastato un attimo. Seguendo lo sguardo stralunato del mio dirimpettaio che l’altra sera cercava di capire da dove veniva fuori l’orribile fetore, feci presto ad osservare che sul davanzale della finestra dell’inquilino del 4° piano, giaceva indisturbata l’immondizia fetida, quello che sui ‘depliantes’ viene etichettata come ‘umido’. Svelato il mistero. Tutta l’immondizia che era in strada ora è nelle case dei cittadini. Come dire tolta la schifezza dalla strada, ora i sammaritani devono abituarsi a tenersela all’interno delle proprie case …. e non si possono nemmeno lamentare. Ballatoi, balconi e davanzali stracolmi di ogni genere di immondizia addobbano le facciate delle case e degli appartamenti dei sammaritani come i gerani colorano e rigenerano il paesaggio della case di Cortina e Bressanone. L’idea, a dire la verità, in linea del tutto astratta e teorica, è senz’altro buona, è la sostanza che mi preoccupa. Emilio Maddaluna S.O.S. Risveglio Sammaritano
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