Da www.casertace.net L'avevamo annunciato ieri sera che non avrebbero mollato l'osso per nessuna ragione al mondo. Mai, in provincia di caserta e in Italia si era arrivati a tanto RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE. I DUE AMICONI GIUDICIANNI E CASTALDO ASSERRAGLIATI DA STAMATTINA IN PALAZZO LUCARELLI, TRASFORMATO IN PALAZZO D'INVERNO S.MARIA C.V: Il generale Paolo Romano, detto "ribaltone". ordina ai suoi: asserragliatevi nel Comune. Giudicianni e Castaldo controllano due stanze. Il commissario è malato. Farsa e caos. Prefetto, si sveglia? |
Incredibile: il sindaco Giudicianni è in ufficio, il direttore generale Castaldo produce atti, i dirigenti sono asserragliati nelle stanze. Il prefetto Monaco dice che il nuovo commissario prefettizio nominato non può arrivare perché ha la febbre. Sembrano i congiurati di Mosca del 1991, gli ultimi rimasugli del regime sovietico, Yanaiev e compagnia che arrestarono Gorbaciov, chiusi nella sede della Duma bombardata dai soldati Eltsin Questa è emergenza democratica. Santa Maria si ribelli a questo autentico schifo. Sappiate bene. Si tratta di persone che non hanno cultura delle istituzioni e non sanno nemmeno lontanamente cosa sia la democrazia. Ma se un prefetto è così debole da consentire tutto questo, allora, con gli strumenti della democrazia, si protesti, si scenda in piazza per evitare quest'ennesimo sconcio. In altri tempi, il popolo avrebbe "preso" il palazzo dei potenti. In altri tempi e in u'altra cittàAlla fine suonò la sveglia in prefettura. Firmato il decreto. Arriva il commissarioMonaco, probabilmente, sorpreso dalla sfrontatezza istituzionale di Giudicianni e Castaldo, i quali, nonostante 16 consiglieri comunali su 30 avessero formalmente rassegnato le dimissioni, sciogliendo democraticamente il pubblico consesso, hanno continuato a firmare atti amministrativi sia il 31 che stamattina. ma la battaglia per la legalità non finisce qui: da oggi in poi, massimo controllo democratico sugli atti del commissario Alla prefettura di Caserta hanno sempre bisogno della sveglia. Dal 30 dicembre sera, 16 consiglieri comunali si sono dimessi, facendo, azzerando politicamente il massimo organismo di rappresentanza popolare. Il 31 dicembre, che è un giorno feriale in cui si fa, almeno in teoria orario di ufficio, un giorno in cui il sottoscritto, per esempio, ha lavorato con la consueta durezza, per 12 ore filate, ma anche stamattina, che è giorno ferialissimo, il sindaco e il direttore generale Giudicianni e Castaldo hanno lavorato e prodotto atti amministrativi, sfruttando il fatto che la prefettura non aveva ancora spedito il secreto di scioglimento del Consiglio comunale e di nomina del commissario prefettizio. In un luogo dove vige un regime di rispetto delle regole e di correttezza istituzionale, mai e poi mai un sindaco si sarebbe sognato di mettersi alla scrivania e continuare a fare, in pratica, il sindaco per un altro giorno e mezzo proprio in quanto rispetto di un atto di volontà de-mo-cra-ti-ca, nitidamente espresso da più del cinquanta per cento del Consiglio comunale. Ma questa è Caserta, questa è Santa Maria. Qui gli organi di controllo devono vigilare in maniera spietata, severissima, perché spietato, sfrontato, disinibito fino alla lascivia è l’utilizzo delle istituzioni per interessi di tipo personale. E così alle 14,00 e qualche minuto, finalmente è arrivato il decreto di nomina di Luigi Pizzi, che, ricordiamo, l’attuale prefetto di Frosinone, Paolino Maddaloni, già viceprefetto di Caserta e vicinissimo a Nicola Cosentino, ha messo a fare il commissario prefettizio al Comune di Cassino lo scorso 30 luglio. Speriamo che Santa Maria non sia passata dalla padella alla brace. Controllo democratico, questo occorre. Sereno, aperto, costruttivo, ma fermo, intransigente, nel rispetto delle cruciali funzioni che ha un commissario di governo, ma nel rispettoanche del ruolo che una stampa veramente democratica e indipendente, quella di Casertace, l’unico organo di informazione autenticamente libero di questa provincia, purtroppo per questa provincia. Atto per atto, decisione per decisione del commissario dovranno essere rese pubbliche e sottoposte al giudizio democratico dei cittadini. E il primo ad essere felice di questo, a favorire questo dovrebbe essere proprio il prefetto Pizzi, da qualche minuto commissario prefettizio del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Gianluigi Guarino |
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