Le avevo preannunciate alcune mie considerazioni sulle scelte e le eventuali aggregazioni per l’elezione della nuova amministrazione in Santa Maria Capua Vetere. Se solo avessi voluto rinunciarvi non avrei più potuto dopo aver letto alcune dichiarazioni dell’uscente Giudicianni e , nella sostanza, di quella parte politica che, fulminata sulla “Via di Damasco”, oggi lo sostiene..... ancora.....
E comincio proprio da Giudicianni.
Prima domanda al riguardo : Giudicianni ha aderito al PDL solo da qualche mese, in precedenza tra quest’ultimo e il PDL vi era contrapposizione. Come si giustifica un totale cambiamento di rotta in entrambi i soggetti.? Intendo dire, chi dei due tra Giudicianni e il PDL rinnega i precedenti e reciproci giudizi negativi , facendo ammenda dei propri errori di valutazione ? Questo non lo ha capito nessuno, soprattutto perché né il PDL né Giudicianni hanno avvertito il dovere di dare comunque una spiegazione credibile e logica del loro “ improvviso amore”.
A questo si aggiunga che le dichiarazioni e del decaduto Sindaco e del PDL, al di là di ogni gioco e “dovere di parte”, sono pregne di altissima considerazione di sé e sprizzano un’abnorme autostima, che sfocia da un lato nell’arroganza politica e dall’altro si ammanta quasi di ridicolo a fronte delle cose “non fatte” o “malfatte” dalle diverse e trasformistiche Amministrazioni Giudicianni. E su questo deve necessariamente essere d’accordo lo stesso PDL, che fino a qualche giorno addietro occupava i banchi dell’opposizione. Le alchimie della politica ci hanno abituato alle mutazioni improvvise e alle folgorazioni sulla Via di Damasco, ma non pensavamo giungessero a tanto. Oggi il PDL, fino ad ieri disistimatore e anche fustigatore ( si fa per dire ) delle politiche del Sindaco Giudicianni si orienta per l’ineffabile dott. Giudicianni e lascia chiaramente intendere che lo ricandiderà.
Il problema è certamente dei sammaritani che vedranno l’orrido mostro dell’ultima generazione pseudopolitica nuovamente rincorrere quella poltrona che ha occupato con assoluta incapacità e anche con sciatteria e tracotanza politiche..Come dimenticare l’inizio di Giudicianni ? Come dimenticare la “sua fuga” dalla città e il suo nascondersi iniziale , e, quindi, il suo primo ricatto politico con la revoca di taluni assessori, degnissime persone nominate nel pieno accordo delle parti che lo avevano eletto?
Gli umori della città, il così detto “pensiero popolare” sulla valenza di Giudicianni ovvero le simpatie che quest’ultimo non riscuote negli strati ampi della cittadinanza sono tanto evidenti che solo “un cieco” ed “un sordo” potrebbero non “vedere” e non “sentire”, E ciechi e sordi di certo non sono i responsabili del PDL, né credo siano presi da un improvviso senso di masochismo politico e siano felici di correre il rischio di essere sconfitti alle prossime amministrative.
Allora ? Perché s’insiste su Giudicianni Sindaco ?
E , ancora: come mai si affaccia l’ipotesi subordinata di una corsa insieme all’ UDC, che sembrerebbe votata a ricandidare Iodice, cioè colui che ha dato la stura ai “trasformismi politici”, al costituirsi di veri e propri gruppi impenetrabili di potere, spesso anche per promuovere, alla bisogna, l’ignobile valzer di consiglieri comunali da una posizione all’altra ? Possibile che il PDL o la stessa UDC non abbiano nelle loro fila storiche uomini degni e seri da proporre alla carica di Sindaco e che debbano far leva sugli ultimi arrivati dal PD ?
Non è credibile che lo sguardo rivolto ai due ( Iodice e Giudicianni) sia dettato da necessità politica, non vi è alcuna coerenza con l’attuale fase politica sammaritana . Quali sono, allora, i misteriosi motivi che porterebbero alla ricandidatura Giudicianni o alla subordinata Iodice? Rispetto a chi e a che cosa costoro garantirebbero equilibri e continuità ?
Tutto sembrerebbe tranne che si tengano in considerazione gl’interessi della città.
Libero Liberato
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