E' evidente che il Commissario prefettizio sta guardando attentamente gli atti amministrativi, visto che, stamani, ha disciolto la famigerata STU, Società di trasformazione Urbana, che, come abbiamo più volte spiegato, è sorta non certo per trasformare una zona urbanisticamente degradata di S. Maria C.V. ma per cementificare con un centro commerciale aree che dovevano essere adibite a strade di percorrenza interne, verde attrezzato e parcheggi nell'ambito del piano economico e popolare approvato a suo tempo dal Comune. Iodice, quindi dietro suggerimento di Campochiaro e Mazzotti ,dispose che su quei terreni espropriati per il completamento del piano economico e popolare , si costruisse, in spregio all'utilità pubblica delle aree e alla loro destinazione urbanistica, un centro commerciale, ad opera di una società mista pubblico-privata nella quale il socio privato non ha certo sborsato ingenti capitali ma ha, al contrario, acquisito per la metà di quelle famose rate 99nnovennali di circa 20.000,00 euro all'anno , la proprietà del 49% di un terreno valutato oltre 2 miliardi di vecchie lire .
La cognata di Giudicianni, ora, dovrà trovare un altro impiego da 3.000,00 euro al mese: comprendiamo la sua attuale difficoltà ma non ce ne voglia se non ce ne doliamo affatto .
Di seguito riportiamo alcuni articoli pubblicati,in passato, sulla vicenda STU
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