prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

venerdì 18 marzo 2011

"Il vero obiettivo delle prossime comunali: riconsegnare Santa Maria ai sammaritani!" di Franco Lamanna

Devo premettere che guardo con oggettivo interesse allo scenario politico che di giorno in giorno si configura in vista delle prossime e, mi augurerei, “salvifiche” elezioni comunali.
Lo faccio attraverso i canali di oggi : leggendo in giro i diversi blog , siti e\o  giornali elettronici che dedicano spazio al tema, rimpiangendo, però, l’epoca e i costumi antichi dei manifesti e dei confronti  “ in piazza” che avevano il merito di garantire la più ampia informazione e partecipazione della cittadinanza.
Non nascondo, infatti, che rispetto agli attuali canali del “dibattito politico” – se tali possono definirsi  le dichiarazioni o esternazioni  di “pochi” in aggiunta a striminziti comunicati di parte  - provo un profondo disagio e lamento una caduta dei livelli della qualità democratica  della vita politica di oggi.
Ma questa è altra materia !
Premetto, tanto perché si esca fuori da ogni fraintendimento, che non sono organico né funzionale a chicchessia e che non mi ritrovo né nel P. D. , ovvero nell’attuale centro-sinistra,  né nel PDL, ovvero nell’area di centro-destra.
Rispetto alla concezione ortodossa che ho della politica, considero che  l’anomalia della nascita di liste civiche significative e rappresentative, di qualsiasi origine siano,  è quasi sempre l’esito fisiologico della perdita di credibilità nei partiti  da parte  di una fetta rilevante e significativa della società cittadina.
E’ ovvio, dunque, che, anche se comprendo la causa della nascita dei movimenti civici, questi non appartengono alla  mia  coscienza politica.
Rimpiango, dunque, la vecchia democrazia cristiana e tutti gli altri partiti che coprivano ampiamente e con incisività le diverse domande ed esigenze politiche della comunità cittadina, concorrendo, sia pure nei ruoli diversi, nel serrato e , talvolta, aspro confronto, allo sviluppo ed alla crescita della città.
Fatta questa lunga ma doverosa premessa, ho sentito il dovere , nella qualità di ex consigliere comunale di questa città, che ho avuto l’onore di rappresentare a diversi livelli istituzionali, di dare un contributo alla possibile costruzione di un’alleanza politica non fatta per vincere le elezioni ma per governare la città.
Non si dolga alcuno se mi distaccherò dal suo pensiero o dalla sua analisi ( ma questo in democrazia è normale ) e nessuno veda, in quanto verrò a dire, sfioramenti personalistici.
Voglio cogliere una prima anomalia del processo politico in atto.
Si parla di probabili sindaci e di probabili ovvero improbabili alleanze.
Di norma alleanze e sindaci dovrebbero seguire al confronto e al dibattito sul programma.
Non è il rispetto di una regola rituale ad imporlo, bensì è la corretta logica del  procedimento politico-programmatico a volerlo : varato , infatti, il programma e, dopo averlo sottoposto al vaglio delle più ampie assemblee possibili ed  eventualmente condiviso con altre parti,   s’individua la figura alla quale conferire la responsabilità primaria  della sua attuazione, cioè il Sindaco.
Superando questa falla che ancora si registra, vado, comunque, ad analizzare ciò che, a parer mio, emerge dal magma politico sammaritano.
Un elemento di notevole spessore, che potrebbe essere un primo forte collant tra le diverse formazioni che hanno sinceramente a cuore le sorti della città,  è certamente il “riferirsi” alla volontà di “restituire” Santa Maria Capua Vetere ai sammaritani.
Mi sembra, se le parole hanno ancora peso e valore, che, specie alla luce di vicende e fatti a tutti noti, il PDL e l’UDC non siano affidabili in tal senso e, quindi, non possano essere nella considerazione delle liste civiche dimuriane ovvero di altre formazioni e/o di altri partiti  che abbiano deciso di perseguire tale fine.
Restituire Santa Maria Capua Vetere ai sammaritani non è cosa da poco né semplice : non si esaurisce, infatti, in uno sterile esame del certificato di nascita di questo o tale altro personaggio, né è questione di campanile; significa che non solo bisogna che i centri decisionali cittadini devono essere gestiti in nome della sammaritanità ( cioè privilegiando gl’interessi della comunità cittadina ) , ma che devono riconquistarsi gli spazi decisionali “esterni” alla città,  con un progetto politico che nel tempo dovrà restituire le diverse e scalari rappresentanze istituzionali. Significa, ancora, ricreare il volano della valorizzazione delle diverse imprenditorialità locali, oggi mortificate, e porre in essere le dovute e “competenti” incentivazioni di risorse e potenzialità cittadine.
Significa,dunque, dare un senso alla “politica del territorio”, ove la stessa non sia snaturata dall’anima della speculazione “palazzinara”, ma riequilibri i flussi economici e finanziari  dando, in tal senso, “produttività” all’intervento pubblico ed agli stessi atti di “ governo cittadino e amministrazione pubblica”.
In realtà si tratta d’individuare e creare i percorsi attraverso i quali i cittadini possano esprimere le loro stesse capacità realizzative ed essere essi stessi  parte attiva di un processo condiviso di crescita e di innalzamento dei livelli di qualità della vita. E mi fermo qui, perché non tocca a me scrivere un programma e individuare obiettivi specifici , ma è compito di chi si candida ad essere parte politica attiva  della città.
Sul tema, dunque, della riaffermazione della “sammaritanità”  devo riconoscere che pubblicamente ed ufficialmente  si  è espresso il “forum delle associazioni” , al quale hanno fatto da eco solo alcune voci  del P. D. , del quale manca , però, una presa di posizione ufficiale e pubblica, bloccato com’è – almeno questo si coglie e si vocifera – a discutere in via del tutto pregiudiziale se fare l’alleanza o meno con le liste civiche dimuriane.
In altre parole, all’interno del PD e dell’area di centro-sinistra, vi sarebbe un’ala che, al di là di qualsiasi programma o obiettivo, escluderebbe aprioristicamente qualsiasi tipo di alleanza con le liste dimuriane.
E’ una posizione di certo rispettabile ma , mi sia consentito, solo ossequiente del pregiudizio e non della ragione “politica”;  è una scelta che esaurisce la sua vitalità e la sua forza nel momento “ostativo” che pone, restando muta sulla proposizione politica principale che è, e resta, quella di vincere le elezioni , e lo ripeto, non per occupare le “seggiole” del potere, ma per governare seriamente i processi di rilancio della città.
In questo senso, mi si consenta l’inciso, ho pienamente condiviso l’appello dei Troianiello e dei Maglione così come gl’interventi degli Schettino, degli Scirocco e dei Di Giacomo e di quanti altri, sia pure con sfumature e toni diversi,  hanno individuato in un’ampia alleanza della società civile e Centro Sinistra l’elemento di ripartenza di un progetto rigenerativo e utile per la città.( E chiedo scusa a quanti ancora sono intervenuti in tal segno e qui ho dimenticato di citare).
Certo, non è questo l’unico modo per affrontare quella che, ormai,  si può definire “ la questione sammaritana”.
Atteso che, per quel che mi riguarda, vi è stata la vera e propria caduta delle ideologie e le etichette non connotano il pensiero ma sono solo “necessari” segni per l’identificazione elettorale, di fronte alle incertezze ed alle “non decisioni” dell’area di centro sinistra e, quindi, dello stesso Partito Democratico, il progetto di rilancio della città e di liberazione della stessa dalle presenze esterne potrebbe essere perseguito ipotizzando un’alleanza tra le liste dimuriane, il PDL  e/o la   UDC,  con l’eventuale confluenza delle altre liste di centro .
Questa ipotesi sarebbe con ogni probabilità vincente e, forse, al primo turno, ma......potrebbe concretamente realizzarsi solo se dovessero essere  soddisfatte “le condizioni” poste dal forum delle associazioni e, in verità, molto sentite e condivise dall’opinione pubblica.
 A queste condizioni, che prevedono l’estromissione dai posti decisionali e , comunque, di rilevanza politico-istituzionale dei personaggi che hanno in precedenza mal governato – tanto per essere eufemistici – la città, dovrebbero aggiungersi – ed è questa la parte più difficile – le garanzie  di una guida autonoma e “libera” in sede locale vuoi del PDL , vuoi della UDC.
In tal caso, a voler far riferimento ai nomi, che oggi circolano quali possibili Sindaci , certamente non sarebbero da sottovalutare le ipotetiche candidature dell’avv. Nicola Garofalo, dell’avv. Pierfrancesco Lugnano, dell’avv.  Pasquale Mercone ( in ordine alfabetico)  o di altri personaggi di qualità che a S. Maria Capua Vetere non mancano.
Quelli che ho illustrato, a mio avviso, sono i progetti più forti rispetto alla macchina da costruire per percorrere la via del rilancio e della ripresa.
In mancanza dell’uno o dell’altro , vedo solo spettri pericolosi incombere sulla nostra città e soprattutto il riaffacciarsi della infausta evenienza della riproposizione ( attraverso l’etichetta del PDL o, comunque, del centro ) e riaffermazione di quel gruppo ( anche trasversale)  di soggetti che hanno già fatto tanto male e tanto danno, i quali oggi stanno certamente lavorando con i semi della discordia ( in questo sono dei maestri!) perché non si realizzi l’accordo tra le liste dimuriane e il centro sinistra o qualsiasi alto accordo che metta a rischio il loro progetto di “riemergere“.
La speranza perché ciò  non accada, restando per ferme le posizioni soprattutto del PDL e del Centro Sinistra,  resterebbe, in tal caso, affidata al forum delle liste civiche, alle altre formazioni di centro e alle liste del più che valido Dario Mattucci, che potrebbero tutti insieme tentare anche un ulteriore allargamento ai socialisti della Chirico, se questi fossero delusi dalla politica d’immobilismo del centro sinistra, per costituire la grande novità politica per Santa Maria Capua Vetere.
Un fatto è certo ...bisogna rimboccarsi le maniche....  perché purtroppo il tempo stringe!

Francesco Lamanna

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Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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euro 699.438,18

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE